Capitolo 5
Salgo sul mio letto che cerco ancora di leggere quello stupido libro dato dal professore Demon Salvatore.
Ora che ci penso non so niente del mio professore e dovrei informarmi sulle persone che mi istruiscono,giusto?
Apro il mio computer nero e accendendo vedo la foto che ci siamo scattati io e Nash alla festa dei miei quindici anni.
Lui in smoking bianco era fantastico,il bianco riprendeva i suoi capelli biondi alla meraviglia che gli ricadevano davanti agli occhi e la sua bocca enormemente grande.
L'immagine fa vedere lui che mi circonda con un braccio e con i suoi occhi marroni molto chiari mi guarda di lato,io avevo un vestito stupendo visto che mia madre è Argentina e io sono nata lì il mio vestito della quinsegnera era molto vistoso,era azzurro brillante a corpetto che era completamente ricoperto di pagliette argentate che chiudeva in vita divideva il sopra molto stretto da un pomposo tulle azzurro chiaro.
Ridiamo entrambi lui guardando me d io guardando lui,eravamo stupendi insieme.
Quando io avevo quindici anni ci mettemmo insieme per uno o due mesi ma questa cosa stava compromettendo la nostra amicizia,e allora ci lasciammo,per le nostre famiglie fu un trauma.
Vedendo quella foto per minuti che sembrano secondi il mio cellulare squilla.
Sento la canzone "like a Virgin" di madonna e prendo il telefono leggendo il nome di mio nonno sullo schermo.
*chiamata*
<hola>dico mettendo il telefono all'orecchio.
<hola chicas>risponde in argentino.
Mia madre lo imparo a tutti.
<allora come va lì?>mi chiede.
<principalmente bene,i corsi per ora sembrano facili,la mia compagna di stanza è simpatica e viene dalla Carolina del nord e tutti sono molto simpatici>affermo emettendo il fatto del professore Salvatore.
<fantastico un giorno voglio conoscere la famosa Lydia,e con i professori come va?>mi chiede neanche a farlo a posta.
<bene sono gufi molto tranquilli anche se l'unica cosa andata male è stata che sono arrivata con sette minuti di ritardo il primo giorno>confesso.
<cavolo non va bene,non piace molto ai professori>
<infatti mi sono già scusata e lui ha detto che non importa>mi giustifico.
<che professore è?>mi domanda molto tranquillamente.
<Demon Salvatore>rispondo.
<mai sentito ma non vedo l'ora di conoscerlo meglio>
Dopo vari minuti dico che devo andare a studiare e mio nonno mi capisce.
<allora ci sentiamo un altro giorno e ricordati di fare bella figura>dice.
<si spera,salutami tutti e di a papà che ho già finito un libro>confessando di aver già finito uno dei tanti libri.
<va bene,buonanotte ami>
<buana notte nonno >dico agganciando la chiamata.
Torno sul mio computer e vado su Facebook ,entro e cerco 'Demon Salvatore' e cercando tra i candidati no lo trovo.
Vado su Google e scrivo il suo nome e mi compaiono molte caselle.
Ne apro una e mi leggo tutto su di lui.
La pagina parla di un nuovo professore che viene ammesso a Princeton e vince un premio per il professore Più giovane qui.
C'è una sua foto sopra e sembra molto tranquillo.
Sotto spiega come siano riusciti ad ingaggiarlo e poi parla un po' di lui.
*sono nato il 17 giugno 1985 e vengo dal Mississippi ,i miei genitori sono entrambi morti e amo la filosofia da quando avevo 6 anni*
Come me?penso un po stupita del fatto che abbia una passione dal mio stesso anno d'età .
Ha 31 anni anche se ne dimostra di più per la sua intelligenza,e viene dal Mississippi dove io non sono mai stata.
In fondo non è tanto più grande di me,solo 13 anni che non credo siano tanti,almeno penso.
Trovo altre pagine che parlano quasi tutte della stessa cosa,è stato ammesso a Princeton come professore due anni dopo che ne è uscito con il massimo dei voti.
A quanto pare lavora anche per un giornale vicino e scrive alcuni articoli di cronaca nera.
<ci sei?>mi giro e vedo Lydia sulla porta che cerca di attirare la mia attenzione.
<scusa stavo leggendo alcune cose>dico chiudendo il computer senza spengerlo,dopo voglio continuare a leggere.
<stasera vengono alcuni miei amici e ci mangiamo una pizza,ti unisci a noi?>mi chiede alzando un sopracciglio.
<va bene basta che non mi fate ubriacare>
<non potrei mai>dice mettendosi in mano al cuore e facendo un verso sofferente.
Sapendo che mi prende in giro prendo il cuscino e gli è lo tito facendola scappare nell'altra stanza chiudendo la porta dietro di lei.
Riapro il computer e continuo a sfogliare...mi sta interessando un po' troppo,perché?
Trovo il giornale per cui scrive e si chiama "New Jersey company" e leggo alcune sue recensioni molto pesanti,perché prende tutto così pesantemente?
Verso le sette ho finito di studiare e dovrebbero arrivare a momenti gli amici di Lydia quindi mi alzo,mi lavo e mi metto una maglietta con scritto "day" completamente bianca e un paio di blue jeans neri.
Decido di rimanere in calzini e quando vado di là vedo che Lydia ha avuto la mia stessa idea .
"Bei calzini"dice vedendo i miei calzini di lana bianchi e rosa.
"Anche i tuoi non sono male"dico indicando i suoi calzini di lana grigi con un gattino sopra.
Ci mettiamo sul divano e chiacchieriamo mangiando un po di pop corn e dopo dieci minuti il campanello suona.
La porta si apre e davanti a me compaiono 4 persone con in mano cibo a volontà,li adoro.
Un ragazzo ha in mano 7 scatoloni di pizza,è molto alto e ha un fisico mozza fiato,si vedono gli addominali da sotto la maglietta...e la maglietta è anche larga!
Ha i capelli di un marrone chiaro e gli occhi di un verde accesso.
"Amanda lui e colton,il mio ragazzo"dice indicando gli scatoloni che subito dopo poggia sull'isola in cucina per stringermi la mano.
"Piacere"e non mi sfodera neanche un sorriso,-20 punti al figone muscoloso.
In seguito mi porge la mano un altro ragazzo molto carino,ha gli occhi azzurri e i capelli biondi,è alto poco più di me ed è molto muscoloso.
"Sono John"si presenta.
Entrano anche un ragazzo moro ed alto abbastanza muscoloso che si presenta come Dylan è un ragazzo di origine asiatica molto magro che si chiama mike.
La sera passa tranquilla e sono tutti un amore,anche se il ragazzo di Lydia,colton è sempre di cattivo umore.
Ho fatto molta amicizia con mike che mi ha detto di studiare alla scuola di danza di New York e la cosa mi prende molto visto che anche io amo ballare.
Fin da quando avevo 4 anni mia madre mi obbligò ad andare a danza anche se ne io,né mio padre e ne mio nonno ne eravamo entusiasti,ma dovetti per accontentare mia nonna che era ancora più euforica di mia madre.
La prima lezione portavo un tutù firmato rosa e delle scarpette nuove,quando entrai tutte le bambine mi adoravano,anche se io non ero felice di stare lì.
Quando entrò la professoressa ero abbagliata, aveva i capelli sciolti di un biondo un po scuro e gli occhi verdi smeraldo,portava delle calze nere e un vidi abbinato,ricordo ancora le prime parole:
"Se non siete sicure,uscite da qui,io voglio la perfezione"e si soffermò su di me,ed è in quel momento che amai la danza,volevo dimostrargli qualcosa,non so cosa ma qualcosa.
Dopo tutti questi anni quando mi vede mi chiama amore,siamo come pappa e ciccia,solo che adesso sono molto più brava. Sono cresciuta.
/spazio autrice/
Spero vi piaccia anche se è un po corto, ditemi che ne pensate. Grazie.
Miky💎
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