Capitolo 2
Sento l'auto fermarsi e non voglio aprire gli occhi,ho sonno.
<tesoro svegliati,siamo arrivati>dice mia madre posandomi un braccio sulla mia spalla smuovendola delicatamente.
I miei occhi si accendono più veloce di quando si accende una lampadina,sento il corpo irrigidirsi e riempirsi di brividi.
Scendo dalla macchina di lusso di mio padre e chiudendo la portiera la leggo,leggo la MIA scritta "University of Princeton" ora sono pienamente felice.
Mio nonno guarda la scritta che sto guardando anche io per poi girarsi verso di me facendomi un sorriso enorme.
Dopo il discorso del pendolo si elettrizzo del fatto che io andassi alla MIA università,e fu felice per me.
Vado dietro la macchina e mio padre sta tirando giù le mie due valige,ovviamente fatte da mia madre che da quando a sposato mio padre è diventata una maniaca della moda e ovviamente mio padre la vizia come non mai.
Io avevo iniziato a suddividere i miei libri un mese prima di partire per portarmi dietro quelli necessari per un paio di mesi prima che mio padre mi avesse portato il resto.
Le scatole si dividevano in quattro tipologie diverse ed in tutto portai una centinaia di libri.
<potevi portarne anche un po meno>disse mio padre sentendo la pesantezza dei scatoloni.
<ha ripreso dal nonno,io andando alla mia università mi portai dietro una decina di scatoloni>disse e mia madre rise.
<vedi mi sono anche placata>dico guardando mio padre sbuffare.
Anche se siamo molto ricchi non siamo degli snobe,anzi siamo molto spigliati.
Facciamo una volta al mese il barbecue con i nostri amici di famiglia,io mio padre e mio nonno vediamo la partita ogni domenica e anche se abbiamo una domestica a me e mia madre piace cucinare dolcì insieme per passare un po di tempo.
Ci indirizziamo verso l'entrata ad arco gotico romano di un grigio scuro e attraversiamo la strada.
<pronta?>chiede mio nonno fermandosi accanto a me davanti l'entrata.
<pronta>
Entriamo e il mio sogno si fa sempre più realtà,girandomi in torno osservo il gigantesco giardino ben curato con fiori colorati e prati verdi,i muri sono molto antichi come d'altronde l'università in se per se e le finestre danno tutte sull'entrata...
<hei, ci sei?> dice mio padre passandomi la mano davanti al viso vedendo che mi ero completamente imbambolata.
<ehm,sì certo. Allora qui c'è scritto che dobbiamo andare nella Holl e avviarci alla segreteria universitaria del primo anno>dico leggendo l'opuscolo che ci hanno inviato per posta.
<lì c'è scritto 'segreteria'> dice mia madre indicando un gigantesco portone marrone scuro.
Entriamo e davanti al bancone di marmo c'è un ragazzo che sembra avere la mia età con valige che chiede informazioni ad una signora dietro il bancone.
Poggiamo gli scatoloni a terra e ci guardiamo in torno,la stanza è molto bella e ci saranno una decina di ragazzi che parlano e chiacchierano vicino l'entrata.
Sopra di noi primeggia un gigantesco lampadario di cristallo che scende come fosse neve.
Esco dalla stanza e osservo ancora di più il prestigioso mondo davanti a me. Sono davvero fortunata.
<signorina?>mi giro e vedo che la ragazza dietro il bancone mi chiama.
<i suoi parenti mi hanno già riferito tutto. Questo è il suo opuscolo e questi i suoi orari di lezione. La sua stanza è la C26 nel dormitorio "Freud" è la sua compagna si chiama Lydia,spero che con lei si trovi bene. Per arrivare al dormitorio giri a destra dopo la sala riunioni troverà un grande edificio con su scritto il nome del palazzo. La lavanderia è dopo il campo da corsa e i gettoni li prende direttamente nella segreteria qua a canto>dice illustrandomi tutti i punti su una mappa che poi mi porge.
<questo è il suo cartellino di universitario le servirà per entrare nelle sali come la biblioteca o i campi sportivi> dice porgendomi un libretto con la mia foto e i miei indirizzi.
<se dovessi smarrire qualcosa vieni a chiedere qui che abbiamo il centro oggetti smarriti qua dietro. Credo sia tutto,Benvenuta a Princeton>dice mostrandomi un sorriso a 32 denti bianchissimo,come il resto dei suoi vestiti.
Seguendo le indicazioni della signora della segreteria troviamo molto velocemente il mio dormitorio.
Arriviamo davanti alla scritta "Freud " e sono particolarmente felice della scelta dello scrittore,amo le sue idee.
Saliamo le scale dopo avere sentito mio padre lamentarsi per la mancanza degli ascensori e saliamo al terzo piano dove davanti ad una porta leggo la scritta "C26" scritto in corsivo.
Busso due volte ma nessuno mi risponde,poi decido di aprire la porta con le chiavi che mi ha detto la segretaria girando due volte fino allo scocco della serratura.
Entrando noto che la stanza è molto grande ed è tinteggiata di un bianco panna molto scuro,ad una parete di sono due grandi finestre e fanno entrare una grande luce,sotto le finestre c'è un grande divano marrone di pelle con cuscini abbinati che si affacciano su una televisione abbastanza grande.
Un angolo cucina di marmo nero chiude con bellezza la stanza che per me,è perfetta.
<è accogliente> afferma mia madre .
<è più grande di quelle di Yale>confessa mio padre.
<mi piace>dice semplicemente mio nonno.
<io l'adoro> dico cominciando a fare salti di gioia.
<quale sarà la tua?>chiede mia madre indicando le due porte una a destra e una a sinistra della stanza.
Vedendo che una ha un segno della pace attaccato sopra opto per quella a destra.
Entro e la stanza è come nel depliant,il letto al centro della stanza la libreria sopra al letto e gli armadi accanto,la scrivania è dove dovrebbe essere ma una casa che non avevo visto su internet attira la mia attenzione.
<ho una terrazza?>dico urlando dalla gioia.
Mi giro verso i miei familiari che si stanno ancora guardando in torno cercando un minimo dettaglio,che per me però non c'è.
Apro la porta finestra in legno vetrato e mi trovo davanti un balcone di circa 20 metri quadri,va più che bene.
Mi avvicino al massiccio ferro davanti a me e ammiro ciò che volevo ammirare da tutta la vita...il mio vero mondo.
<torneremo a trovarti una volta al mese e ti faremo un biglietto che potrai usare quando vuoi per venire da noi>dice mio padre abbracciandomi.
<ti voglio bene>gli rispondo.
<io te ne voglio di più>ammette e mi fa quasi scendere una lacrima.
<sei una vera donna ora>dice mia madre scansando mio padre e abbracciandomi con una forza che non credevo possibile.
<ho preso dalla migliore>affermò facendola iniziare a piangere.
Resta abbracciata a me per 1 minuto intero finché mio padre non la fa staccare.
È il turno di mio nonno,e forse il turno più doloroso.
Iniziò a piangere ancora prima di abbracciarlo,ma lui soffoca i miei pignoli lamenti abbracciandomi con una forza pazzesca.
<ti amo di bene piccola mia>dice stringendomi ancora più forte a lui.
<ti amo più io>gli dico tra le lacrime .
Si stacca da me è quasi mi lamento.
<ti vogliamo bene>dice mia madre mentre si avviano via dal corridoio.
Mio nonno si avvicina quando i miei sono girati e mi passa un pacchetto di malboro facendomi l'occhiolino.
<grazie>gli dico a bassa voce ancora tra le lacrime,lui è l'unico che sa che fumo,d'altronde è il mio migliore amico.
Si gira e scompare nell'ascensore lasciandomi alla mia nuovo vita.
Sento gli occhi pesanti ma con molta cautela riesco ad alzarmi e a guardarmi in torno.
Prima di addormentarmi ho fatto il letto messo delle tende azzurre e nere che mi aveva portato mia madre è sistemato i libri in base alla tipologia.
La porta è leggermente aperta e ricordo sicuramente di averla chiusa.
Mi alzo sentendo i piedi gelare al contatto con il parque freddo,mi avvio verso la porta e la apro leggermente per vedere meglio.
Una ragazza è seduta sul divano mentre con una mano tiene il telecomando nero e con l'altra un panino.
Porta un vestitino fiorato con una giacchetta di pelle marrone,ha gli occhi di un verde smeraldo intenso ma lucente,i capelli sono di un rosso fragola e le cascano davanti al seno con delle onde perfette.
La cosa che mi stupisce di più però sono le sue labbra estremamente carnose da far paura,ma sono delicate non credo sia rifatte.
< tu devi essere Lydia>dico entrando nella stanza.
Alza lo sguardo su di me e poggia ciò che ha in mano per alzarsi.
<e tu la mia nuova coinquilina>dice abbracciandomi.
È poco più alta di me,deve essere 1 metro e 65 visto che io sono 1 e sessanta.
<sono davvero felice di conoscerti>dice sparando un sorriso a trentadue denti.
<ne sono sicuramente più io>dico ricambiando il sorriso.
<bella giacchetta>dico osservando la sua giacca di pelle da vicino.
<saremo ottime amiche>dice con un ghigno.
Durante le due ore successive scopro che viene da un paesino della Carolina del nord e che segue i corsi più difficili nelle materie matematiche.
Afferma di amare la fisica e che un giorno spera di diventare una fisica con i fiocchi.
Ha una sorella minore di nome Lily e i genitori sono felicemente separati da quando lei aveva 3 anni.
I suoi capelli sono naturali e la sua famiglia è molto ricca visto che la madre è una stilista di alta moda.
<cosa mi racconti invece di te?>chiede dopo avermi raccontato in pratica la sua vita.
<non c'è molto da dire. Vengo dall'Alabama e sono figlia unica,mio nonno ha fondato una importante borsa lì e i miei sono sposati da 20 anni> dico molto coincisa.
<andiamo ci sarà dell'altro>dice cercando di entrare nella mia mente.
<sono una appassionata di letture inglesi e di romanzi rosa,il mio libro preferito infatti è "guerra e pace". La mia famiglia voleva che andassi a Yale ma la mia passione sin da piccola è Princeton e sono venuta qua per far capire loro di cosa sono capace>dico continuando a sorridere.
<cara mia hai sbagliato compagna di stanza,stasera non ti faccio uscire perché domani iniziano le lezioni,ma da venerdì si fa baldoria>dice con un ghigno.
<oh no non sono tipa da festa>dico facendo no con la mano.
<andiamo ma che dici,sei bellissima e simpatica,devi conoscere i miei amici e poi potrai dedicarti al tuo studio se non ti piacciono>dice facendo faccio strane.
<1non sono bella,ma al massimo carina. 2 sono meno divertente di "Romeo e Giulietta" >dico continuando a rifiutare l'offerta.
<hai degli occhi stupendi e un fisico mozza fiato. Devi rimorchiare tanto quest'anno >dice osservandomi.
In effetti non sono per niente male,fin da quando ero piccola i bambini della mia età mi venivano dietro,mi portavano lo zaino o cose del genere.
Crescendo sono cambiata molto,i capelli da biondi sono diventati marroni e il mio fisico si è sviluppato alla grande,ma credo che l'unico motivo per il quale non ho mai avuto una relazione è il fatto che mi sono sempre sentita superiore agli altri.
Non intendo più intelligente ma più chiusa mentalmente.
Sapevo che volevo,sapevo se dovevo baciare una persona o andare oltre,anche se non ho mai superato la prima base,non mi sentivo mai pronta.
Non volevo perdere la mia verginità con una persona immatura che mi avrebbe fatto male...voglio che sia perfetto.
<scherzi ti sei vista? Sembri una dea>ironizzo e lei ride come una matta.
Passiamo il resto della serata a parlare e a vedere film strappa lacrime,abbiamo ordinato una pizza è messo in ordine il mio armadio.
<allora sono le 23:00 io andrei che domani abbiamo lezione>gli dico mentre mi alzo dal divano.
<io in realtà ho solo due lezioni alle 11> dice alzandosi dopo di me.
<cercherò di non svegliarti. Buonanotte Lydia>dico dandogli un bacio sulla guancia.
<buonanotte>dice rimettendosi sul divano.
Entro in camera chiudendo la porta dietro di me,prendo il mio pigiama e lo infilo con molta calma.
Prendo i libri per domani e li metto nella borsa bianca di pelle abbinata alle scarpe bianche a stivaletto e alla maglietta a tre quarti di manica anche essa bianca abbinato con un paio di blu jeans chiari a vita alta che metterò domani.
Prendo il telefono e lo sblocco vedendo quanti messaggi ho.
Trovo tre messaggi da papà,una decina di amici di scuola che mi chiedono com è Princeton e uno di Nash il mio migliore amico.
*ehi universitaria,come la famosissima Princeton*
Mi scrive Nash.
*come mi aspettavo*
Rispondo.
Dopo dieci minuti mi arriva la risposta.
*ancora sveglia?non vorrai fare tardi il primo giorno? Buonanotte stupenda*
*hai ragione. Tocca fare bella figura;) buonanotte*
/spazio autrice/
Capitolo lungo
Questo è il secondo capitolo e spero vi piaccia perché anche se la protagonista non incontra ancora la persona che gli cambierà la vita spiega con molta cautela il posto che desiderava.
Miky💎
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