Capitolo ventidue
Bradley era al suo fianco, nel letto disteso contro il suo corpo, non aveva accennato a spostarsi neanche un secondo, lasciandola intorpidita. Sorrise nella penombra della sua stanza, al pensiero di doversi sgranchire una volta alzata dal letto come un gatto che ha dormito solo dodici ore. D'altra parte lui sembrava non voleva lasciarla andare e neanche lei voleva tornarsene a New York, quel giorno.
Avevano fatto l'amore un'altra volta, prima di dormire e per Bryana fu come toccare il cielo con un dito, andare in paradiso per vari minuti e poi tornare sulla terra.
Approfittò di quel momento, dove l'uomo al suo fianco dormiva angelicamente per osservarne alcuni tratti sul suo volto e il profilo regolare dei suoi addominali che si alzavano e abbassavano al ritmo del suo respiro. Si avvicinò cautamente, per non svegliarlo e lasciò un casto bacio all'angolo della sua bocca. Bradley iniziò a mugugnare come se fosse infastidito.
<< Austin ma che fai?! Sono tuo fratello mica la tua promessa sposa!>> disse l'uomo con ancora gli occhi chiusi e gesticolando davanti a sé come scacciare via un fratello immaginario.
Bryana ridacchiò per trattenersi come meglio poteva ma era una scena troppo buffa per non ridere a crepapelle. Si avvicinò di nuovo, intanto che Bradley si era assopito di nuovo e stavolta lo baciò sulle labbra.
<< Austinnnnn!! >> urlò spalancando gli occhi e si bloccò non appena vide Bryana davanti a sé << oh allora non è un sogno!>>
<< Perché un sogno?>>
<< Perché è un sogno averti al mio fianco ma ora che sei qui posso proprio constatare che sei reale.>> disse Bradley afferrandola dolcemente e baciandola con passione.
Bryana approfondì il bacio e salì a cavalcioni su di lui, togliendosi gli indumenti di dosso e facendolo sussultare di piacere.
<< Bryana...>> disse sussurrando il suo nome a bassa voce ad una frequenza che la fece fremere ancora di più.
In poco tempo si ritrovarono completamente nudi, l'uno perso nel corpo dell'altro. Una scena che avevano già rivissuto per la terza volta ma che mai li avrebbe stufati di ripeterla.
<< Wow, è fantastico.>> disse Bryana poco dopo, scivolando nel lato libero di materasso, rimanendo accoccolata a Bradley mentre lui le lasciava piccoli baci sulla fronte.
<< E' ora di svegliarci. Colazione e poi ahimè mi tocca partire.>> disse dopo minuti di silenzio Bryana, sospirando rumorosamente.
Bradley iniziò a mugugnare e la strinse forte a sé.
<< E se io ti tengo in ostaggio qui?>>
<< Mmmm si potrebbe fare ma temo che i miei genitori verrebbero a cercarmi...>>
<< D'accordo, non finirebbe bene. Allora forza, colazione e poi...>>
Bryana annuì debolmente e si alzò, raccattando i vestiti che aveva tolto precedentemente e vestendosi con dei vestiti puliti presi dalla valigia pronta.
<< Ok, pronta Bry? Sento odore di uova e bacon, lo sposino avrà fatto già qualcosa.>> disse sornione Bradley.
<< Ancora sono stupita dalla notizia.>>
<< A chi lo dici.>> disse Bradley varcando la porta della cucina mano nella mano con Bryana.
Austin era ai fornelli intento a cucinare mentre Penny era seduta, a guardarlo. Lo sguardo di Bryana cadde sull'anello della ragazza, un piccolo solitario con un piccolo brillantino.
<< Buongiorno.>> salutarono in coro Bradley e Bryana.
Austin si girò di scatto salutando il fratello maggiore e lei con un sorriso a trentadue denti, anche Penny salutò timidamente.
<< Ancora congratulazioni ragazzi.>> disse Bryana.
<< Grazie, anche a voi due.>> disse Penny e Austin fece un occhiolino.
<< Allora Austin, quando pensate di sposarvi?>> chiese Bradley.
<< L'anno prossimo.>> rispose il giovanotto.
<< Come pensi di cavartela, il matrimonio e tutto?>>
<< Sono pronto a sacrificarmi pur di sposarla e stare accanto a lei. Di giorno lavoro qui con te, alla sera tardi il padre di Penny mi ha offerto un lavoretto extra di un paio d'ore. Anche lei lavora, una cerimonia semplice è tutto ciò che ci basta.>> disse Austin accarezzando la mano della fidanzata.
<< Ve lo auguro.>>
<< Sì non è semplice ma si nota tanto l'amore fra voi che si supererà ogni cosa.>> disse Bryana.
<< Presumo di sì, serve una buona scorta di energia e pazienza. E voi due, noi abbiamo questo piccolo problema ma voi avete tante ore di mezzo, una grande metropoli...>>
<< Solo il tempo ci dirà come fare. >> replicò Bradley.
Bryana prese le mani di Bradley e le strinse forte, guardandolo negli occhi per poi spostare lo sguardo verso i due futuri sposini. Intanto Austin iniziò a servire il bacon croccante nei piatti come se fosse uno chef professionista.
<< Che fame! Lo sapevate che io odiavo il bacon a colazione? Proprio da farmi venire il voltastomaco.>> dichiarò Bryana ridacchiando e scatenando l'ilarità di tutti.
La colazione procedette con normalità, Penny si offrì di lavare tutte le stoviglie, sicuramente per dare prova di essere una futura moglie al suo caro Austin. Invece Bryana incominciò a preparare la sua Smart per il viaggio di ritorno, caricando le valigie con Bradley al seguito.
<< Bene.>> dichiarò con un profondo respiro la donna guardando il suo Bradley con un velo di malinconia.
<< Già, ecco fatto.>> disse brevemente Bradley con un moto di tristezza.
<< Stai tranquillo, Andrà tutto bene.>> Bryana passo entrambi i palmi delle sue mani sulle guance ispide di lui, accarezzandolo dolcemente.
<< D'accordo.>> sorrise debolmente lui, attirandola verso di sé per scoccarle un bacio sulle labbra. La donna ricambiò il bacio , approfondendolo di tanto in tanto finché una voce l'interruppe.
<< Uhhhhhhhhh, con calma ragazzi.>>
<< Dai Austin, non dovevi interromperli.>> disse Penny mentre lo colpiva dolcemente sul braccio.
<< Avresti voluto vedere il nostro nipote che veniva concepito proprio ora?>>
Penny scosse la testa mentre il volto di Bryana diventò rosso fuoco. Sembrava un'autocombustione spontanea uscisse dal suo volto.
<< Beh e io quante volte vi ho visto limonare, di nascosto?!>> disse Bradley di ripicca.
<< Fortuna solo quello.>> disse Austin mormorando piano a Penny ma Bryana udì comunque. Sta volta era il volto di Penny ad andare a fuoco.
<< D'accordo ragazzi. Ora è giunta proprio l'ora di andare.>>
Penny si avvicinò salutandola con un affettuoso abbraccio. Bryana pensò che era stato un peccato non aver potuto conoscerla meglio ma in fondo sperava di averne la possibilità. Poi fu il turno di Austin, anche lui la salutò con un affettuoso abbraccio.
<< Mi raccomando non far arrabbiare tuo fratello.>> mimò una linguaccia, Austin annuì e si rimise vicino a Penny.
<< Bene ragazzi, ora voi due potete girarvi dall'altra parte per favore?>> disse gesticolando con le mani un giro completo.
Detto fatto i due presenti fecero come detto e Bradley la attirò nuovamente a sé. Bryana sentì le sue mani scorrerle lungo la schiena e le labbra dì lui appoggiarsi sulle sue, dandole appena il tempo di prendere un po' di respiro perché si pregustava già un bacio mozzafiato. E così fu, finché le loro lingue si toccarono, cozzando tra di loro. Bryana si staccò da Bradley, abbracciandolo stretto a sé.
<< Bene, allora vi potete girare.>> disse Bryana con allegria facendo scattare l'attenzione degli altri due.
<< Fai buon viaggio Bry, fammi sapere quando arriverai a casa dei tuoi.>>
<< Certo, ti scrivo su Facebook. Ah devo passare a prendere la mia roba da Ryan ma è questione di venti minuti al massimo. Non ti preoccupare.>>
Il viso di Bradley si rabbuiò al solo pronunciare il nome di Ryan, probabilmente pensava che l'uomo potesse ritornare presente nella sua vita ma Bryana sapeva che non era così.
<< Va bene. A presto allora.>> disse lui mentre la salutava con la mano e così lo imitarono Austin e Penny mentre lei saliva sulla sua Smart pronta per quattro ore di viaggio.
***
Bryana era davvero stanca, dal viaggio si era fermata due volte per far riposare le gambe e per far scroccare la schiena, tenuta sempre appoggiata allo scomodo sedile della sua auto.
Una volta si era fermata in un autogrill a un'ora e mezza da Sunnyville per utilizzare la toilette e per mangiare uno snack, l'altra invece a bordo strada, per sgranchirsi un po' e approfittare di un sorso d'acqua.
Appena finito da Ryan doveva assolutamente fermarsi in qualche centro di telefonia per disdire la vecchia sim incenerita e acquistarne una nuova.
Pensava a come sarebbe stato vedere di nuovo Ryan, soprattutto dopo averlo evitato per settimane. Avrebbe trovato un uomo pronto per tornare alla carica con false promesso o un uomo freddo come sempre?
Di tutto ciò, delle due varie opzioni non le importava, il suo unico pensiero era prendersi le sue cose e soprattutto l'avviarsi della relazione con Bradley. Sperando con tutto il suo cuore che le cose tra loro potessero cambiare e ed evolversi sempre di più.
Arrivò finalmente sotto la sua vecchia casa, parcheggiò dietro ad una fila di auto e prese un profondo respiro e scese dalla sua macchina a testa alta pronta ad affrontare la situazione.
<< Bene, stai calma Bry.>> disse mentre l'ansia l'assaliva davanti alla porta del suo ex.
Con un profondo respiro prese coraggio e suonò il campanello un paio di volte. Attese fin quando si materializzò davanti a sé Ryan. Aveva il solito aspetto, ben vestito, con una camicia sbottonata sul petto e al contatto del suo sguardo sorrise sgembo e freddo. Bryana riusciva a sentire l'odore di alcolici anche a una breve distanza, il suo corpo rabbrividì senza volerlo.
<< Ciao Bryana, finalmente.>> disse l'uomo attirandola dentro la sua casa...
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