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Capitolo trenta

In quel breve periodo non si erano sfiorati, Bradley non voleva darle tormento neanche con il pensiero. Ora nella penombra della stanza iniziavano lentamente ad entrare, dai buchi delle tapparelle i primissimi raggi di un nuovo giorno. L'ultimo per lui a New York, Austin sarebbe stato li per le otto a prenderlo con l'auto di Penny.

Bryana dormiva beatamente con la testa appoggiata sul petto di Bradley, i capelli le ricadevano sul volto. Lui glieli accarezzò dolcemente, per lungo periodo non l'avrebbe fatto. Si ritrovò a pensare come qualche giorno addietro quando formulava gli stessi pensieri che ora gli frullavano nella mente.

Bryana sembrava una dolce bambina, il respiro regolare le alzava e abbassava il petto ritmicamente, Bradley lo sentiva contro i suo fianchi mentre dolcemente si gustava quei momenti con lei, accarezzandole più volte i capelli scuri.

Aveva controllato il cellulare più volte mentre Austin lo informava del suo tragitto più volte da quando era partito. Quattro ore erano lunghe e il suo caro fratellino era partito da Sunnyville alle quattro precise per aver buon margine con il traffico impazzito di New York. Sperò con tutto il suo cuore che Austin non si perdesse in quella metropoli.

Durante quelle giornate Oscar gli aveva offerto parte dei suoi vestiti, per fortuna le taglie coincidevano, i suoi abiti giacevano puliti e stirati sulla sedia di fronte alla scrivania , dove Bryana teneva il suo computer.

Si ritrovò ad osservare quella stanza per l'ultima volta, le piaceva vedere che era quella di una Bryana giovanile. Aveva tenuto un poster di Keanu Reeves, appiccicato con lo scotch vicino alla porta e un altro di Capitan America appiccicato vicino all'armadio. Bradley si ritrovò a storcere un po' il naso, a lui piaceva Thor. Con lo sguardo percorse il muro affianco a lui, dove vi erano diverse foto di lei da piccola, alcune con i genitori altre dove era già più adulta e insieme ad amiche d'università.

Sentì Bryana stropicciarsi al suo fianco, come un gattino ed lentamente aprire gli occhi, stropicciandoli più volte per via del sonno.

<< Buongiorno principessa!>>

<< Buongiorno principe.>> mormorò lei con la voce impastata dal sonno << no, voglio tenerti ancora qui con me.>>

Lo strinse forte a sé, Bradley sentì la dolcezza e delicatezza del suo abbraccio. Pose un palmo della mano contro la sua guancia, accarezzandola, bloccando quei secondi prima di un bacio. Poi lo fece, avvicinò delicatamente le labbra a quelle di Bryana e vi stampò un casto bacio. Sembrava ancora come il primo, le stesse farfalle gli ronzavano nello stomaco.

<< Anch'io voglio restare qui con te o portarti con me.>> Bradley le fece una linguaccia e Bryana con un balzo scostò le coperte di troppo e si mise a cavalcioni su di lui.

<< Beh si può sempre ricordare questo momento con una bella cosa.>> mormorò seducente lei.

La felicità di Bradley non tardò ad arrivare, l'erezione premeva contro le cosce di Bryana. La donna sorrise maliziosa avvicinandosi a lui, lo baciò appassionatamente, fece scorrere la sua lingua sulle sue labbra finché lui decise di far scontrare la sua, li sembrò di impazzire.

Bryana gli tolse la maglia del pigiama e fece lo stesso rimanendo in reggiseno, Bradley si ritrovò a sfiorarle una coppa e con abilità la liberò da esso. Fece lo stesso con i pantaloni, in men che non si dica si ritrovò davanti a sé Bryana con solo delle mutandine di pizzo bianco, Bradley pensò che fossero di troppo ma prima che luì compisse il gesto Bryana lo anticipò. Rimase nuda di fronte a lui e lo invitò ad alzarsi in piedi e con un tacito accordo lui lo fece mentre lei passò all'azione levandogli di dosso tutto ciò che non serviva.

Lo spinse sul letto con delicatezza, baciandolo e mordicchiandolo mentre lui fece lo stesso, le accarezzava il corpo mentre dentro di sé sentiva che stava per esplodere. Con un gesto repentino entrò dentro di lei, la toccò ed esplorò mentre Bryana si muoveva sopra di lui in cerca del suo piacere.

Sentì Bryana rabbrividire dal piacere e la vide chiudere gli occhi estasiata e sentiva che anche il suo piacere era al punto di scoppiare. Dopo pochi secondi anche il suo corpo si ritrovò scosso da piccoli brividi, Bryana scivolò affianco a lui, appoggiando nuovamente la testa contro il suo petto.

<< Ti amo.>> disse lui guardandola negli occhi.

Bryana sorrise e si mise a baciarlo sul petto e ogni tanto si divertiva a lasciare piccoli succhiotti.

<< Mi sa che non c'è tempo per un secondo round.>> disse Bradley ridacchiando.

<< Idiota.>> disse lei dandogli un pizzicotto sui fianchi.

<< Sarà caso di rivestirci.>> disse Bradley mimando una smorfia triste.

Bryana eseguì l'ordine, si alzò in piedi dandole una visione angelica del suo fondoschiena ancora nudo, Bradley si morse il labbro inferiore, voglioso. Lentamente sgusciò fuori dal letto e si vestì con gli abiti della giornata, prese le pochissime cose che aveva con se ovvero portafoglio e cellulare e se li mise nella tasca posteriore dei jeans. Anche Bryana si infilò dei jeans e una felpa rosa, aveva tolto la benda attorno alla ferita che stava cicatrizzandosi con il passare del tempo.

<< Colazione?>>

Bradley annuì e la seguì per le scale fino al piano inferiore dove Katherine e Oscar lo salutarono, erano già intenti a prendere il caffè.

<< Scusate un attimo.>> disse Bradley mormorando e prendendo il telefono che vibrava dalla sua tasca, era suo fratello.

<< Tra mezzora sono lì, vedi di muovere le chiappe.>>

<< Ok.>> disse Bradley.

Tornò nella piccola sala da pranzo, dove Bryana aveva preparato una fetta di crostata alle more e un succo d'arancia. Lei ne stava mordicchiando un pezzetto, lasciandole un angolino della bocca sporco di marmellata. Bradley si avvicinò e con il pollice la pulì, sorridendole. Si sedette vicino a lei, chiacchierando con Oscar del più e del meno, consumando la colazione. Infine prese le sue stoviglie utilizzate e le portò nel cucinotto lavandole e mentre le sistemava sentì un dolce abbracciò cingerli la vita e la testa di Bryana appoggiarsi sulla sua schiena. Bradley si girò e le prese delicatamente il volto tra le mani e la baciò delicatamente finché un brusco vibrare dalla sua tasca lo fece ridestare.

<< Credo che Austin sia arrivato.>>

<< Uffa.>> disse lei lasciandolo libero dall'abbraccio.

Bradley fece sorrise e rispose ad Austin che li comunicava di essere alla porta. Bryana lo accompagnò alla porta, i suoi genitori li seguirono per salutarlo e ringraziarlo.

<< Ora guidi tu fratello.>> disse Austin stiracchiandosi come un felino.

Bradley lo lasciò blaterare e salutò Oscar con una stretta di mano, l'uomo le rivolse una pacca affettuosa su una spalla mentre Katherine la baciò sulle guancie.

<< Oh aspetta, mi dimenticavo.>> la donna sparì dentro casa e dopo poco ritornò con un portatorte tra le mani, << questa è per voi, visto che ti è piaciuta tanto ho pensato di fartene una.>>

<< Grazie Katherine.>>

<< Bene la ringrazio signora, è tutta per me. Sapete ho vissuto giorni d'inferno senza mio fratello e poi lui l'ha già mangiata.>> disse Austin scatenando come sempre l'ilarità di tutti.

Infine fu la volta di salutare la sua Bryana, la prese sollevandola da terra e dandole un bacio da mozzare il fiato.

<< Ci rivedremo presto.>>

<< Certo.>> rispose lei << Ciao Bradley e ciao Austin.>> disse con un velo di malinconia.

Bradley entrò nell'auto al posto guida mentre Austin sedete al posto passeggero con il portatorte tra le mani, se lo stava mangiando con gli occhi.

<< Ti conviene aspettare, a Penny non farà piacere pulire delle briciole dalla sua auto.>>

<< Lo so, mi ucciderebbe.>> mormorò sbuffando il fratello distogliendo lo sguardo dal finestrino.

Partirono salutando e suonando il clacson e si misero in viaggio alla volta della loro amata fattoria. Quattro ore di vi macchina li aspettava, a Bradley però mancavano i colori della sua campagna, la sua casetta e le sue mucche. Ma se voleva dire sacrificarsi per amore di una donna, l'avrebbe fatto.

<< Menomale che quell'aggeggio è intelligente, evita ingorghi e in poco tempo sei a casa. Però devo ammettere è dura guidare per quattro lunghe ore.>>

<< Sì abbastanza, lo vedremo con il tempo.>>

<< Com'è andata durante questo periodo?>> chiese Austin.

<< Bene, Bryana ha degli incubi alla notte. Pensava a un consulto dallo psicologo, penso sia quello di cui abbia bisogno ora, parlarne con qualcuno di esperto, d'altronde la cosa la segnerà molto. Per il resto tutto ok, Ryan resterà in carcere un bel po' di tempo ma tuttavia è poco, vedrà il suo avvocato come procedere.>>

<< E' normale, quella ragazza ora ha paura ma con il tempo saprà dimenticare.>>

Bradley imboccò l'interstatale mentre Austin accese la radio per canticchiare un po', dopo qualche tempo si appisolò contro lo sportello mentre con una mano, Bradley riuscì a bloccare il portatorte e metterlo nei sedili posteriori. Proseguì le ore di viaggio nel silenzio più totale, accelerando quando vi fu possibile

Sentì l'odore di casa quando vide i primi campi comparire davanti a sé, lasciando dietro le sue spalle l'autostrada. Diede una scollata ad Austin che si svegliò di soprassalto, guardandosi attorno.

<< Siamo arrivati?>>

<< Mancano ancora una ventina di minuti.>>

Bradley procedette ancora senza l'utilizzo del navigatore, ormai conosceva quelle stradine come le sue tasche. Infine dopo poco svoltò nella sua proprietà, l'auto sobbalzò al contatto tra i pneumatici e la ghiaia.

Penny rimasta a casa, uscì di corsa saltando addosso ad Austin e salutando Bradley affettuosamente.

<< Vi lascio soli ragazzi.>> disse Bradley avviandosi verso la stalla.

Appena entrò sentì il solito odore di stalla, li era mancato, si soffermò a salutare le mucche. Estrasse il telefono e compose il numero di Bryana, attese qualche minuto e la sua voce finalmente rispose.

<< Sono a casa però mi manchi.>>

<< Anche tu Bradley, davvero tanto.>> disse lei.

<< Ora vado a riposare, ci sentiamo più tardi. Ti amo Bry.>> sentì dall'altro capo del telefono un sospiro.

<< A più tardi dolce principe.>>

Interruppe la conversazione e si diresse verso casa sua,una bella doccia calda era tutto ciò che li serviva ora. 

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