Capitolo 6
Il diario della figlia era davanti a Sabine, in tutto il suo splendore.
Qualcosa dentro di lei la spingeva a fermarsi, perché non era giusto nei confronti di Marinette ma qualcos'altro le diceva che in quel diario si celavano dei segreti che non avrebbe neanche potuto immaginare.
Per un attimo esitò ma poi lo afferrò con mani tremanti, era pronta.
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Intanto la scuola era finita e Alya accompagnò Marinette a casa sua.
Le due dopo qualche minuto arrivarono e la mora invitò l'altra ad entrare.
Salirono le scale che portavano di sopra e stavano per entrare in camera della ragazza..
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Sabine cominciò a sfogliare le pagine del diario e notò in esso diversi disegni di coccinelle e una figura di Ladybug, ma la cosa non le sembrò strana, dopotutto alla figlia piaceva disegnare bozzetti/abiti.
Prese la prima pagina risalente a diversi mesi prima e iniziò a leggere:
"In questo diario vorrei scrivere tutte le mie avventure e cambiamenti in questi ultimi tempi..
Per prima cosa, vorrei scrivere che da poco la mia vita é cambiata drasticamente, infatti, da ragazza timida e riservata mi sono ritrovata a combattere contro i peggiori cattivi. Fortunatamente non sono sola, infatti c'è il mio compagno, di cui ora non mi viene in mente il nome. Tutto é iniziato quando vidi sopra la mia scrivania una scatoletta nera e rossa da cui fuoriuscii una strana creaturina, che mi disse che non mi avrebbe fatto del male e che il suo nome era Tikki. Lei era il mio kwami."
Sabine stoppò la lettura e si avvicinò alla scrivania della ragazza. Nascosta dentro un cassetto vi era infatti una scatolina nera e rossa. Continuò a leggere:
" Tikki mi disse che io ero la prescelta per diventare.." la donna si fermò ,aveva sentito un rumore. Oh no la figlia era tornata, come avrebbe giustificato la sua presenza nella stanza? Svelta rimise il diario al suo posto e si nascose nell'armadio.
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Marinette notò subito che la porta era stata già aperta, o forse si sbagliava?
"Solo io ho la chiave, non mi devo preoccupare" pensò.
"Mari cosa sono questi?" domandò Alya indicando gli attrezzi per terra.
"Questi.. questi sono gli utensili di mio padre, che ci fanno qui?"
Le bastò un attimo fare due piu due e finalmente comprese ciò che era successo. Spalancò svelta la porta con il cuore in gola e si guardò intorno.
"Amica che succede? Sei strana!" strillò Alya sempre più preoccupata.
"Dov'è dov'è??" domandò la mora.
"Dov'è cosa?"
"Fiuu é ancora qui." sospirò Marinette vedendo che il suo diario era dove lo aveva lasciato.
Però le cose non quadravano.. che qualcuno fosse stato lì prima del suo arrivo? No.. avrebbe di sicuro tolto le prove e richiuso la porta a chiave per non destare sospetti. Guardò sotto il suo letto, dietro la porta e nel suo armadio. Niente.
La castana rimase vicina all'entrata non comprendendo cosa stesse succedendo.
"Vieni Alya, andiamo." disse Marinette.
"O.. ok, ma che stavi facendo, che succede?"
"Qualcuno é entrato in camera mia e stavo controllando se tutto fosse a posto."
"Ah ok, hai idea di chi si sia infiltrato?"
"Io non.." la ragazza indugiò "credo sia stata.. mia madre"
Le due scesero in fretta le scale e si diressero in cucina.
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Sabine uscí affannosamente dall'armadio di Marinette, in cui si era minuziosamente nascosta e decise che il suo diario poteva aspettare, infatti la ragazza aveva pensato che fosse stata lei ad introdursi nella stanza e non voleva che lo sospettasse, avrebbe complicato le cose.
Scese anche lei di sotto, molto lentamente e sgattaiolò nello stanzino, facendo finta di essere rimasta li per tutto il tempo.
"Marinette dove credi che sia tua.."
"Ragazze" urlò Sabine uscendo dallo stanzino "vi ho sentite arrivare, mi stavate forse cercando?"
"In realtà si" esclamò la figlia sconcertata.
"Che succede?"
"Ehm per caso sei entrata in camera mia poco fa?"
"Io? Lo sai che non lo farei mai senza il tuo consenso"
"Si, ma una volta l'hai fatto.."
"Te l'ho detto, stavo sistemando le coperte che aveva utilizzato Alya"
"A proposito" si intromise la ragazza "io ora vado, non vorrei far preoccupare i miei genitori"
"Ok ciao Alya" la salutò Marinette assente.
"Ciao ciao" concluse la castana uscendo di casa.
Marinette guardò per un attimo la madre, era stata lei per forza e non é che aveva visto il suo diario, letto le pagine e scoperto il suo segreto, vero??
Questi pensieri le frullarono in testa fino a sera.
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Erano le 7:30 di sera e la famiglia, dopo aver pranzato, si mise a guardare la televisione in salotto.
Improvvisamente, la presentatrice Nadia Chamack iniziò a parlare di Ladybug e delle sue recinti ed eroiche avventure. Marinette sudó freddo e guardò per qualche secondo sua madre.
Lei restò indifferente.
"Fiuu " sospirò la ragazza.
Tom si voltò verso di lei e sorrise chiedendo spiegazioni con gli occhi.
"N.. niente papà" si giustificò Marinette.
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