[Anche qua c'è una canzone! Le metterò in tutti i capitoli probabilmente. Il mio consiglio è leggere leggere i capitoli con con la musica di sottofondo, ora vi lascio alla lettura!]

Uccidere.
Sono stato creato per questo.
Una spada, forgiata solo per ferire le persone.
Vi siete mai chiesti cosa pensassi io?
No, immagino di no.
Per voi io sono solo l'arma senza sentimenti del Signore del Male.
Beh, vi dico una cosa, Anche io ho dei sentimenti.
Ho avuto la speranza che qualcuno mi venisse a salvare. All'inizio è stato così.
Pensavo che Mortipher volesse aiutarmi, volesse ridarmi quello che ho perso durante quella stupida guerra contro la Dea.
No.
Non ho riavuto nulla di ciò che ho perso. Sono diventato uno strumento, un oggetto che aveva bisogno di essere manipolato.
Quando sbagliavo venivo punito.
Dolore.
Ecco cosa provavo. Tanto dolore.
Quando sentivo la pelle bruciare, i muscoli contorcersi.
Ho versato tante lacrime in silenzio.
All'inizio non era male, avere potere. Comandare gli altri come fossero pedine su una scacchiera.
Era bello sentirsi al di sopra di tutto. Credere che qualsiasi cosa ti avrebbe attaccato, saresti stato in grado di sconfiggerla.
È stato quando pensavo questo che è arrivato lui.
L'eroe dalla Tunica Verde e la Spada dal Potere Divino.
E con lui anche lei.
L'unica di cui mi ricordavo, l'unica che ha saputo fare dubitare il mio cuore.
Rabbia.
Ecco cos'altro ho provato quando ho capito che non sarebbe tornata da me. Rabbia verso di lei, verso la Dea, verso quel moccioso che accompagnava... ma soprattutto rabbia verso di me. L'ho capito anch'io sapete.. Anch'io sapevo di sbagliare ad appoggiare Mortipher, a continuare a combattere per lui.
Ma ho continuato lo stesso.
Perché il mio cuore si rifiutava di ammettere che l'amavo e che avrei dovuto ucciderla.
Sono nato per ucciderla.
Ma io non voglio ucciderla.
Non l'ho mai voluto, non lo voglio e mai lo vorrò.
Ma più il tempo passa più la mia pelle diventa scura. Come il mio cuore del resto.
Delle torture non mi importa più, perché nessun dolore può eguagliare quello che ho provato quando Link mi ha sconfitto. Quando ogni volta mi ha sconfitto.
Perché?
Perché è capitato a me?
Volevo solo avere giustizia... Invece sono finito col diventare servo dell'istigatore della guerra.
Ora come ora, voglio solo che venga sconfitto... Non mi importa se significa morire, voglio che tutto questo finisca. Non c'è la faccio più. Non c'è la faccio più a soffocare le urla, a sopprimere le lacrime, a scacciare la voglia di dire di No!
Sono incatenato a questo destino. Lo stesso destino che mi ha condannato.
"Sei stato creato per servirmi, per uccidere".
Lo sento sempre. Queste parole restano impresse nella mia mente facendo quasi male.
Tutti le vite che ho preso, adesso mi pesano sul cuore come un enorme macigno.
Il dolore è l'unica cosa che mi ricorda che sono ancora vivo.
Ma a cosa serve questa vita? A cosa serve sentire il desiderio di mollare tutto, il desiderio di riuscire a scappare dal mio destino di arma del male e andare da lei a dirle che la amo. Che la amo nonostante abbia fatto la scelta sbagliata. Nonostante me ne sia andato, lasciandola relegata in una spada.
Penso ancora che se gliel'avessi detto avremmo potuto essere felici.
Queste parole resteranno impresse su carta, forse ad invecchiare, ma sono contento. Mi sono tolto un peso che avevo da tanto tempo.
Tra tutte le emozioni umane che ho provato, questa è stata la più bella come la più dolorosa.
L'unica cosa che rimpiango è non averle detto:
"Ti Amo"

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Penso che abbiamo capito che non posso riscrivere più di 700 parole che scoppio in lacrime... Non so da dove escano queste cose... *Va a piangere in un'angolino*
Beh dai spero vi sia piaciuto il capitolo. Ho deciso di inserire anche la GhiraFi.
Farò la stessa cosa con altre lettere ovviamente ma non si sa mai cosa potrebbe partorire la mia testolina malata. Quindi; prendetevi uno snack e mettetevi comodi, perché sto per raccontarvi la storia degli eroi di Hyrule.

(Le teorie presenti nei vari capitoli sono teorie personali quindi non prendetele per vere)