Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 24

Tornerò sempre da te.

Quelle parole, mormorate a bassa voce al telefono, mi tennero compagnia per tutto il resto del pomeriggio, avvolgendosi al mio cuore come una calda coperta durante i mesi invernali.

Me le ripetei nella testa mentre continuavo ad aiutare Daniel con gli ultimi scatoloni. Il mio nuovo vicino di casa era veramente un uomo gentile e simpatico: concordammo di prendere un caffè assieme non appena avesse finito di sistemarsi. A dire la verità, non avevo propriamente accettato, però Daniel era stato talmente insistente che mi dispiaceva deluderlo, soprattutto dopo che mi aveva raccontato che non conosceva nessuno in città e che si era trasferito per riprendere le redini della sua vita.

Tutto ciò mi aveva fatta riflettere e annuire lievemente quando lui mi aveva rifatto la proposta di uscire insieme.

Ne parlerò con Richard...

Mentre mi stavo preparando per la cena, decisi che avrei esteso l'invito al mio bel detective: dopotutto io e lui quasi convivevamo ed ero certa che a Daniel non sarebbe dispiaciuto conoscere il mio probabile fidanzato.

La fragile relazione che si era instaurata fra me e Richard era incerta e piena di dubbi, ma sapevo che lui ci sarebbe sempre stato per me, per qualsiasi cosa io avessi bisogno.

Forte della decisione presa, mi liberai dell'asciugamano, in cui mi ero avvolta dopo la rapida doccia che mi ero fatta appena tornata nel mio appartamento, e indossai la biancheria intima più sexy che riuscii a scovare nel mio cassetto, ossia un completino in pizzo che possedeva tutte le sfumature del cielo, dal limpido primaverile al buio della notte.

A parte questo, però, non avevo la benché minima idea di come vestirmi. Nessun abito mi soddisfaceva abbastanza e così scartai praticamente metà del mio guardaroba. Alla fine, la scelta ricadde su un paio di jeans chiari, attillati, abbinati a un top verde scuro: se alzavo le braccia, mi si scopriva il ventre piatto e mi parve un buon compromesso.

Con un sospiro pieno di attesa e aspettativa, abbandonai la camera da letto per dedicarmi alla mia amica pelosa: Richard sarebbe arrivato di lì a poco e volevo che la gatta mangiasse prima così poi sarebbe stata tranquilla e ci avrebbe lasciato un po' di privacy.

A piedi nudi mi recai in cucina e preparai la cena alla micia. Dopodiché controllai il cellulare e trovai un messaggio di Richard, dove mi avvisava del suo imminente arrivo.

《Ti conviene rimanere in salotto stasera》consigliai a Muffin mentre prendevo rispondevo al mio detective.

Il felino mi scoccò un'occhiata obliqua, densa di significato, per poi finire di pasteggiare col tonno in scatola e leccarsi i baffi. Mi si strofinò sulle gambe per qualche minuto e io la carezzai pigramente. A un certo punto, rizzò le orecchie e corse in salone, nascondendosi dietro al divano. Il tempo di un battito di ciglia e bussarono alla porta: raggiunsi l'ingresso e attesi di conoscere l'identità del mio ospite prima di aprire.

《Sono Richard》disse una voce gentile e affettuosa.

Con un sorriso in volto, sganciai tutti i catenacci e socchiusi la porta. L'uomo era lì in piedi, in attesa, con l'aria provata e un paio di cartoni di pizza in mano.

《Mi fai entrare?》mi chiese, strizzandomi l'occhio.

Ero davvero felice di vederlo. Provavo una gioia profonda e una calda trepidazione quando i miei occhi scivolarono lungo il suo corpo, memorizzando ogni singolo dettaglio. Il respiro accelerò in maniera impercettibile e il cuore martellava così forte che temevo potesse uscirmi dal petto da un momento all'altro. Le mani formicolavano dalla voglia di toccarlo: volevo liberare i suoi lunghi capelli dalla costrizione dell'elastico, volevo tracciare i contorni della sue labbra piene, volevo carezzare il suo membro finché i suoi gemiti non avessero riempito il mio appartamento.

《C-certo》farfugliai come una liceale alle prese con la sua prima cotta adolescenziale.

Mi feci da parte e lui varcò la soglia con passo sicuro, dirigendosi verso il piccolo angolo cucina. Posò le pizze sul tavolo e si tolse la giaccia, che appoggiò sulla schienale di una sedia. Dopodiché tornò da me e mi abbracciò brevemente per poi chiudere la porta e serrare tutti e tre i catenacci. Non fece alcuna domanda riguardo l'eccesso di sicurezza che avevo fatto applicare all'ingresso e gliene fui grata: gli avrei raccontato ogni cosa, ma non quella sera.

Quella sera avevo altri piani in mente.

《Sei sempre bellissima》esordì Richard, facendomi ovviamente arrossire.

《Adulatore》mormorai, avvicinandomi a lui per scoccargli un casto bacio sulla guancia《Sono contenta di vederti. Speravo proprio di cenare con te.》

L'uomo sorrise in maniera tenera e mi prese per mano, accompagnandomi a sedere. Trasse dal frigo una bottiglietta di acqua per me e una birra per lui per poi sedersi di fronte a me: aprì i cartoni della pizza e scoprii che aveva portato due semplici Margherita, la mia preferita.

《Non sapendo ancora bene i tuoi gusti, ho seguito il mio istinto. Spero di aver azzeccato》disse Richard, aprendo le bevande e porgendomi un tovagliolo di carta《E, sincerità per sincerità, anch'io sono felice di vederti. Oggi è stata una giornata... strana.》

Quelle parole un poco incerte e titubanti mi fecero sollevare un sopracciglio in modo interrogativo, del tutto dimentica della pizza fumante il cui profumo mi solleticava le narici. L'uomo ottenne la piena attenzione perché sapevo che qualcosa non andava e questo mi strinse il cuore in un morsa di empatica inquietudine: dall'espressione di Richard si capiva che qualcosa non andava e, per quanto ipocrita potessi essere, volevo che si confidasse con me.

《Strana in che senso?》gli domandai, allungando una mano sul tavolo per prendere la sua.

Era raro che facessi io la prima mossa, però sapevo che a lui piaceva molto il contatto fisico e così ogni volta facevo in modo di sfiorarlo o abbracciarlo più spesso, andando contro l'istinto che avevo maturato negli anni.

《Strana e basta, suppongo. Il caso su cui sto indagando si trova a un punto morto: so che esiste una connessione con un altro caso attualmente irrisolto, ma tutti gli indizi, molto scarsi a dire il vero, non portano da alcuna parte. E questo, per un detective, è molto frustrante》mi raccontò lui, bevendo un sorso di Corona di quando in quando.

《Quindi si tratta solo di lavoro?》chiesi, intuendo che non mi stesse dicendo tutto.

《Sì. No. Non lo so》rispose in maniera confusa, abbozzando un sorriso di scuse quando vide la mia espressione perplessa《Come ti ho già accennato non sai tutto di me. E questo senso di irrequietezza ne fa parte. Un giorno ti racconterò ogni cosa, però non stasera, ti prego. Vorrei solo stare con te. Scusami. Non credo di essere molto di compagnia. Quindi, se vuoi, me ne vado.》

Il mio cervello registrò tutte le informazioni, ma mi focalizzai sulla più importante.

《Non voglio che tu te ne vada. Rimani con me stanotte.》

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro