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Sei

Sono passati due giorni da quando Eleanor se n'è andata. Sono passati due giorni da quando ho fatto saltar fuori il mio più grande segreto. Sono passati due giorni e tutto ciò che ho fatto è stato evitare l'argomento perché tutto ciò che vorrei è tornare indietro e non condividere il segreto.

Non ho smesso comunque di parlare con H, nonostante tutto. Non ha mai tirato fuori il discorso e, se lo fa, io lo evito abilmente. Mi piace parlare con quel ragazzo. Riesce ad ascoltare i miei problemi e a darmi dei consigli. Mi piace sentirli ed aiutare anche lui. Mi è più facile parlare con lui che con i miei amici.

Parlando dei miei amici, Zayn e Liam, stanno entrambi guardando la TV mentre io mi nascondo nella mia stanza per "studiare". Non riesco a guardarli più in faccia da quando hanno assistito alla mia stupida rottura con Eleanor. Forse pensano che sia una persona terribile e, ora come ora, non ho affatto bisogno del loro giudizio.

Il telefono vibra accanto a me e lo prendo aspettandomi un messaggio da H. Invece, compare il nome di Stan e sblocco subito il telefono. Non mi ha più parlato da quell'incidente nella mia cucina e mi manca.

Da Stan: Hey, amico! Ho sentito di El... Ahia. Ti va un caffè domani dopo le lezioni?

Sogghigno al mio telefono e velocemente gli rispondo che mi piacerebbe molto prendere un caffè. Sono contento che Stan non sia ancora irritato, perché lui è davvero il mio miglior amico.

Sorrido non appena clicco sul nome di H e le nostre conversazioni compaiono sullo schermo. Gli dico di chiamarmi quando potrà perché ho delle belle novità.

Neanche cinque minuti dopo, il mio telefono suona e lo prendo, sapendo già chi sia.

"Hey!" Rispondo con entusiasmo. Lo sento ridere per il mio tono felice.

"Hey, L. Qual è la bella novità?" Mi chiede ed io lascio fluttuare l'eco della sua voce profonda nella mia testa.

"Il mio amico - sai quello con cui ho dormito? - mi ha scritto e andremo a prendere un caffè! Mi perdona e ora finalmente le cose posso ritornare alla normalità" esulto nel telefono. H rimane in silenzio e non so perché non sia felice per me.

"H? Ci sei?" Chiedo. Che ha fatto, ha riagganciato?

"Sì, sono qui. È fantastico, L!" Risponde e posso dire che sta fingendo il suo entusiasmo.

"Che problema c'è?" Sono preoccupato.

"È solo che... Tutto sta per andare a posto nella tua vita, invece io ho ancora problemi e molto probabilmente non vorrai più parlare con me" espira e io mi acciglio a quelle parole.

"Be', probabilmente potrei anche mandare tutto all'aria in un attimo" ridacchio, "ma che succede? Tu puoi dirmi tutti i tuoi problemi. Smetterò di parlare con te solo quando sarai tu a dirmi di farlo" lo rassicuro.

"Promesso?"

"Promesso. Adesso, dimmi che sta succedendo" dico. Rimane in silenzio per un paio di minuti, ma poi alla fine parla.

"Ricordi quando ti ho detto che stavo provando a far uscire insieme quel mio amico e la fidanzata del mio coinquilino?" Comincia.

"Sì" lo incoraggio.

"Be', è perché mi piace davvero il mio coinquilino. Mi piace molto" continua e sì, forse sono leggermente geloso. Forse è stupido, perché non ho mai incontrato H, ma in qualche modo mi piace.

"Okay" dico. Voglio che continui e allo stesso tempo non voglio.

"Sì... Mi sento in colpa e non voglio che lui mi odi se il mio piano dovesse funzionare. Per di più, non sono neanche sicuro che lui mi piaccia così ancora..." dice flebilmente. Io ingoio a vuoto e provo a pensare a qualcosa da dire che possa essergli d'aiuto. Nella mia mente compare solo il vuoto e decido semplicemente di lasciar uscire le parole.

"Non penso che dovresti provare a farli lasciare. Se siete predestinati, lo capirà. Lasciagli soltanto il tempo di capire tutto da sé" gli dico. Lui mormora in risposta e cadiamo in un silenzio tranquillo.

Vorrei parlare ancora un po' con lui, ma adesso proprio non posso.

"Devo andare. Ti scriverò più tardi, okay?" Gli dico.

"Sì, okay. Ciao" risponde e poi aggancia. Esco dalla mia stanza e vado in cucina con un bisogno disperato di mangiare.

"Oh, è vivo" boccheggia Liam quando mi vede. Io semplicemente ruoto gli occhi e apro il frigo. Li sento spegnere la televisione e camminare verso la cucina.

"Louis... Perché ci stai evitando?" Chiede Zayn. Mi giro per guardarli e mi sento in colpa quando vedo le loro facce tristi.

"Sto soltanto affrontando un po' di casini" gli dico. "Scusate, ragazzi. Possiamo guardare un film o qualcos'altro stasera, okay?" Propongo, con un ghigno speranzoso. Entrambi sorridono ed annuiscono in fretta.

"Scelgo io il film!" Urla Liam correndo verso l'altra stanza. Zayn mugugna e poi lo segue. Rido sollevato e metto a fare i popcorn. Quando sono pronti, li metto in una coppa e vado a cercare i miei amici. Sono seduti sul divano e parlano di qualcosa come una festa.

"Muovi il culo" dico a Zayn. Lui sorride e si sposta facendomi sedere in mezzo. Poggio i popcorn sul mio grembo e comincio a guardare il film che ha scelto Liam.

È una specie di film d'azione, non appena mi siedo, la prima scena riempie lo schermo.

A metà del film comincio a inviare messaggi a Stan e ad H. Il film, secondo me, è noioso e poco originale.

Da H: Dovremmo andare a vedere un film dopo che ci saremo incontrati. Potremmo coccolarci e mangiare popcorn, sarebbe molto cliché, ma carino.

Sorrido al suo messaggio e i miei pollici subito cominciano a scrivere una risposta.

Per H: Sembra perfetto. Tutto ciò che dobbiamo fare è incontrarci.

"Con chi stai messaggiando?" Chiede Liam curiosamente. Spengo il telefono e guardo verso di lui.

"Un amico."

"Una ragazza?" Sogghigna Zayn. Mi acciglio e scuoto la testa.

"No. Ho chiuso con le ragazze" lo informo. Lui alza un sopracciglio, la sua espressione è davvero divertita.

"Quindi hai una trombamica?" Chiede ancora. Io sbuffo e ruoto gli occhi.

"No, Zayn, ho solo un amico." Gli dico, ma non sembra credermi.

"Sei sicuro che non è un'amichetta? Sai quelle belle, con un bel corpo e una faccia simpatica. Un amica con cui tu messaggi costantemente. Un'amichetta con cui ti diverti e magari ci fai anche ses-"

"Gesù Cristo sono gay! Non c'è nessuna amichetta, ora lasciatemi in pace!" Urlo e poi immediatamente mi copro la bocca. Non posso credere di averlo appena detto.

"Finalmente lo ammetti" sogghigna Liam. Mi giro a guardarlo con gli occhi spalancati.

"Lo sapevi?!" Esclamo.

"Louis, ti conosco da quando avevi cinque anni. Certo che lo sapevo" ridacchia Liam.

"Come?" Chiedo. Zayn sbuffa dietro di me ed io lo fulmino con lo sguardo.

"È palese, amico." Zayn alza le spalle e mi risiedo con la bocca aperta.

"Voi non mi odiate?" Chiedo preoccupato. Entrambi mi guardano come se mi fosse cresciuta una seconda testa.

"Perché dovremmo odiarti? Non è che ti sei preso una cotta per uno di noi due e, anche se l'avessi, ne sarei solo che lusingato" dice Liam. 

"No, fidatevi, non mi piace nessuno di voi due. Sono gay, non cieco" rido e Zayn mi da una gomitata.

"Io sono sexy" dichiara.

"Sicuramente, amico" ridacchio e lui mi colpisce ancora. Con un ghigno mi appoggio allo schienale. Non mi sento imbarazzato, o impacciato, come pensavo sarebbe stato dopo che l'avessero scoperto. In realtà, mi sento meglio.

"Quindi, a chi stavi messaggiando?" Chiede Liam e io ruoto gli occhi mentre mi alzo.

"Quello è un segreto" sogghigno. Li sento mormorare e sbuffare mentre esco dalla stanza.

***

Entro nel caffè contento che le lezioni siano finite per oggi. Devo però anche lavorare stasera e questo sicuramente non mi rende entusiasta. Mi guardo intorno e noto Stan seduto ad un tavolo, guarda il suo telefono. Vado verso di lui e rimango in piedi di fronte a lui.

"Hey, estraneo" lo saluto. Lui alza lo sguardo e mi rivolge un piccolo sorriso.

"Sono passati tre giorni, non penso che questo faccia di me uno sconosciuto" mi dice. Si alza e va verso il bancone.

"Fai tu" mormoro non appena capisco ciò che mi chiede. Ordiniamo in fretta da una graziosa ragazza con i capelli rossi e ritorniamo al tavolo.

"Quindi, cos'è successo di interessante in questi tre giorni?" Comincia Stan. Sorseggio la mia bevanda calda e penso.

"Nulla. Be', forse che sono ritornato single, ma lo sai già" dico banalmente. Lui annuisce. "Che mi dici di te?"

"Niente di che. Solo scuola e lavoro" mi dice.

"Non siamo proprio delle persone interessanti" scherzo e lui ride un po'.

Entrambi i nostri telefoni suonano sul tavolo e li prendiamo, condividendo una faccia confusa.

Da Zayn: Festa da me venerdì! Faresti meglio a portare il tuo culo lì!

Per Zayn: Non me la perdo di sicuro. Ci vediamo allora

Alzo lo sguardo e vedo Stan, anche lui intento a scrivere qualcosa.

"Zayn?" Gli chiedo e anche lui alza lo sguardo e annuisce.

"Ci andrai?" Mi chiede e lo guardo come se fosse pazzo.

"Certo che ci vado! Sarà divertente" rispondo allegro.

"Menomale" dice e continuiamo a parlare della festa fin quando i nostri bicchieri non sono vuoti e io devo andare a lavoro.

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