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Dodici

Mi esce una maledizione non appena sento la sveglia suonare. Sono le 6:30 e brontolo perché non sono una persona particolarmente mattiniera.

Esco dal letto e mi stiracchio, facendo scattare la schiena. Vado verso il bagno e faccio una pipì veloce. Sono ancora mezzo addormentato e non posso credere di essermi alzato così presto.

Devo ricordare a me stesso che lo faccio per Harry, il che mi sembra stupido. Non avrei dovuto alzarmi ancora prima del solito per quel ragazzo, ma eccomi qui.

Torno indietro nella mia stanza e prendo dei vestiti, non badando al look. Vado di nuovo in bagno e mi faccio una doccia. L'acqua tiepida mi risveglia e comincio a canticchiare mentre mi strofino il corpo e i capelli.

Finisco in fretta e mi infilo i vestiti, aggiustandomi appena i capelli.

Esco dal bagno e vado verso la cucina, pronto per bere un po' di tè e mangiare qualcosa, spero.

"Che ci fai già sveglio?" Mi chiede Liam assonnato dal tavolo e io mi giro per guardarlo e gli rivolgo un sorriso.

"Vado in giro oggi. Che ci fai tu, piuttosto, già in piedi? Non devi lavorare fino a mezzogiorno" chiedo anch'io e lui annuisce stancamente, prendendo un sorso dalla sua tazza di caffè.

"La tua cazzo di canzoncina mi ha svegliato" mormora ed io rido mentre accendo il bollitore.

"Oh, be', scusa. Visto che sei già sveglio, mi puoi fare la colazione?" Chiedo e Liam mi risponde con il dito medio.

"Fatti da solo qualcosa, coglione" borbotta ancora Liam ed io rido. Mi guarda con un'aria feroce e non posso trattenere il ghigno che mi esce dalla bocca.

"Il piccolo Liam ha bisogno di un pisolino? Sembra irritabile" scherzo e lui prende una banana dalla coppa al centro del tavolo per lanciarmela contro.

"Non ho bisogno di un pisolino. Mi serve un coinquilino migliore, tu sei un coglione" si lamenta Liam. Ridacchio e sbuccio la banana, prendendone un grande morso.

"Troppo irritabile" concludo e lui ruota semplicemente gli occhi e prende un altro sorso di caffè. Sento il bollitore fischiare e mi giro per versarmi del tè. Prendo la tazza e mi siedo di fronte a Liam.

"Quindi, con chi esci? Devi andare alle lezioni alle 10 e sono... quasi le 8" dice Liam ed io scrollo le spalle.

"Nessuno di importante" gli dico e lui si acciglia.

"Dimmelo."

"No. Mi hai ignorato per tutta la settimana e non sei stato per niente gentile con me" gli dico e lui si acciglia ancora di più.

"Non ti ho ignorato! Ero impegnato. E, per questa mattina, te lo sei meritato" discute ed io prendo un sorso di tè, scuotendo la testa.

"Certe cose devono rimanere un segreto" gli dico e mi alzo, ghignando e lasciandolo per andarmi a lavare i denti.

***

Esco dal mio palazzo e trovo l'auto di Harry. È seduto nel sedile del guidatore, con la sua solita aria luminosa. Sorrido ed entro dentro velocemente, sperando che Liam non stia spiando dalla finestra.

"Ciao" mi saluta ed io gli rivolgo un sorriso brillante.

"Ciao. Come stai quest'oggi?" Chiedo ed Harry scuote semplicemente la testa, uscendo dal parcheggio.

"Molto bene. Tu?" Replica ed io scrollo le spalle.

"Tutto a posto. Un po' nervoso" ammetto e posso sentire che mi sta guardando.

"Non devi essere nervoso, Lou" dice Harry ed io annuisco, provando a dargli ascolto.

Diventiamo entrambi silenziosi ed io ascolto la radio. La maggior parte delle canzoni sono ripetute fin troppe volte, ma io canto con la radio comunque, provando a comportarmi normalmente.

"Hai una bella voce" si complimenta Harry e posso sentire le mie guance diventare rosa.

"Uhm. Grazie" mormoro.

"Non mi hai mai detto che sai cantare" continua Harry ed io guardo fuori dal finestrino, provando a nascondere la mia faccia.

"Non canto. Non tantissimo."

"Perché no?"

"Non mi piace. Solo nella doccia" ammetto ed Harry rimane in silenzio per un po'. Sento le mie guance ritornare del loro colore naturale e penso che l'argomento sia chiuso, ma Harry lo continua.

"Nessuno, oltre la mia famiglia, sa che io sono stato in un coro" dice Harry ed io sorrido un po'.

"Oh, sì? Quindi canti anche tu?"

"Poco. Lo faccio solo per me stesso, ora" mi dice Harry.

"Perché non lo dici alle persone?" Chiedo e mi giro vedendo le guance di Harry diventare di un rosa chiaro.

"Era un coro di tutte ragazze" dice Harry ed io faccio una breve risata.

"Non ridere" s'impunta.

"Scusa. Io giocavo con le Barbie, se ti fa sentire meglio. Mi piaceva acconciare loro i capelli" ammetto. "Se lo dici a qualcuno, ti uccido."

Harry comincia a ridere ed io cerco la sua mano, così da far intersecare il suo mignolo con il mio.

"Prometto di non dirlo a nessuno."

Sorrido e continuo a mantenere i nostri mignoli uniti e poggiati sul mio grembo, mentre Harry continua a guidare fino alla nostra destinazione.

***

"Harry. Mi sto annoiando" mi lamento. Siamo in auto da più di 45 minuti.

"Cosa che vuoi che faccia?" Chiede Harry ed io sospiro, guardando fuori mentre percorriamo l'autostrada.

"Non lo so. Dimmi di più di te. Qual è la tua stagione preferita?" Chiedo a caso.

"Estate. La tua?"

"Autunno. Ti piace pescare?"

"Per mangiare o per tenere i pesci?"

"Non lo so? Entrambi?"

"Per mangiarli, sì. Come animali domestici, no. Sono noiosi" dice Harry e mi volto a guardarlo.

"È così ingiusto! Non sono noiosi, solo solo silenziosi e incompresi" discuto ed Harry aggrotta le sopracciglia.

"Sono abbastanza sicuro che siano noiosi" replica Harry ed io scuoto la testa.

"No. Il mio primo animale è stato un pesce" affermo orgoglioso.

"Il mio era un gatto" risponde Harry e lo guardo interessato.

"Qual era il suo nome?"

"Gatto" risponde Harry ed io sbuffo.

"Unico."

"Ma zitto. Come l'hai chiamato il tuo pesce?" Chiede Harry ed io guardo in giù.

"Bubbles" mormoro ed Harry mi guarda con un sorriso tenero.

"È così carino" cinguetta ed io mi copro la faccia con le mani, provando a coprire le mie guance arrossate.

"È stupido" dico.

"Sempre meglio di Gatto" mi dice Harry e non posso non essere d'accordo.

***

"Louis. Siamo arrivati" mi dice Harry ed io apro lentamente gli occhi. Non ricordo di essermi addormentato, ma di sicuro sarà stato mentre arrivavamo qui.

Mi guardo attorno e spalanco la bocca. Harry mi ha portato ad un parco divertimenti. Posso sentire il mio entusiasmo crescere, insieme ad un ghigno sulla mia faccia.

"Harry! È stupendo" esclamo e poi, senza pensarci, mi getto tra le sue braccia. Ricambia l'abbraccio ed odio l'idea di doverlo allontanare.

"Però c'è una regola" Harry mi rivolge un sorriso diabolico e i miei occhi si restringono.

"Quale sarebbe?" Chiedo.

"Prima di fare qualsiasi corsa, giocare a qualsiasi gioco o comprare qualsiasi cibo, dobbiamo scambiarci un segreto" ghigna Harry e ci penso su.

"Che succede se non ci rimangono più segreti?" Chiedo ed Harry alza le spalle.

"Sono sicuro che ci inventeremo qualcosa. Ho pensato che sarebbe stato divertente, visto che è così che siamo diventati amici. Con i nostri segreti. Quindi, accetti?" Chiede ed io annuisco velocemente.

"Andiamo!" Lo esorto.

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