22. Tensione, dolore, litigi
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22.Tensione, dolore, litigi
-Jason!
Il biondo si girò di scatto sentendo l’urlo del suo amico, Percy aveva una faccia molto preoccupata e gli stava correndo incontro.
-Cosa?- chiese il biondo non appena questo gli fu abbastanza vicino.
-Annabeth si è fatta molto male, serve qualcuno al più presto. Hai visto Will? O qualcun altro che possa dare una mano?
-No, non ho visto nessuno dei nostri e…
-Jason!- un’altra voce interruppe la sua frase, era una voce femminile questa volta.
Piper gli corse incontro e lo abbracciò con slancio –Stai bene!
-E’ tutto okay- rispose il ragazzo accarezzandole i capelli, sollevato nel vedere che anche lei fosse inerme.
Poi si accorse che la stava seguendo anche Thalia –Sorella!- La chiamò prima che questa andasse via ad aiutare qualcun altro –C’è bisogno del tuo aiuto.
I ragazzi corsero dentro, la prima cosa che Percy notò fu il colorito di Annabeth, sempre più pallido.
Thalia le corse al fianco –Ci penso io, sono stata addestrata anche per queste situazioni, non sono brava quanto Will ma in sua assenza…
I ragazzi corsero dentro e Thalia si occupò di Annabeth.
Come aveva detto non era bravissima, ma fortunatamente la bionda non aveva nulla di rotto, quindi la ragazza riuscì a fare un bendaggio di fortuna con le poche cose che avevano.
-Siete qui! State bene?
A parlare fu Nico, era arrivato mentre Thalia stringeva la fasciatura che avevano fatto strappando delle tovaglie e Annabeth stringeva i denti per non farsi scappare neanche un singulto.
Il nuovo arrivato si soffermò soprattutto sulla bionda, infatti fu proprio lei a rispondere –Non preoccuparti, nulla di grave.
-Ma che diavolo è successo?- Domandò a quel punto Jason.
Ci furono interi secondi di silenzio, poi fu Annabeth a prendere la parola, sapeva che avrebbe sempre dovuto fidarsi del suo intuito.
-L’uomo- mormorò stringendo i denti per il dolore –L’uomo che si è girato tutti quei bagni che sono appena esplosi. L’uomo che Piper aveva riconosciuto.
Scese di nuovo il silenzio, un silenzio carico di consapevolezza.
-Forse dovremo cercare gli altri, e accertarci che stiano tutti bene- disse alla fine Piper.
-Leo! Leo, aiutami!- Frank urlava, aveva intravisto l’amico per puro caso.
Leo corse verso di lui, non l’aveva mai sentito così disperato, capì anche il perché di quel tono non appena vide Hazel a terra, dentro una pozza di sangue.
-Non so che fare- Frank parlava velocemente e con nervosismo –è stata colpita allo stomaco da qualcosa che si è distrutta durante le esplosioni, sta perdendo un sacco di sangue. Non so che fare, se la prendo in braccio potrei peggiorare la situazione, serve qualcuno, subito.
Leo annuì e corse via, a cercare l’aiuto del quale avevano bisogno.
Ringraziò gli dei con un sospiro quando quasi subito trovò Era in persona. Questa stava proprio cercando loro.
-… Un diversivo!- Stava urlando –Dove sono i miei ragazzi?
Un agente con la quale la donna se la stava prendendo si illuminò non appena video Leo da lontano e lo indicò subito.
-Signor Vald…
Leo non le lasciò il tempo neanche per finire la frase –Hazel sta perdendo un sacco di sangue! Ha bisogno di aiuto, subito!
La donna si girò e annuì a una coppia di uomini che avevano dei kit di pronto soccorso in mano, poi tutti e 4 corsero di nuovo verso la ragazza.
Erano nello stesso posto dove li avevano lasciati, Frank era chino su di lei, che era per metà incosciente, per metà sveglia per il troppo dolore.
Il ragazzo le stava sussurrando qualcosa per calmarla mente le accarezzava i capelli e faceva in modo che lei non si toccasse la ferita peggiorando la situazione.
Gli uomini si occuparono di lei, le bloccarono temporaneamente l’emorragia e se la portarono via. Frank andò con loro.
Solo a quel punto Era tornò a concentrarsi su Leo, gli poggiò una mano sulla spalla e parlò seria.
-Unitevi, dobbiamo capire il perché di tutto questo, ho bisogno che voi vi troviate tutti nella stessa stanza, cerca gli altri e fate come vi ho chiesto. Fank ed Hazel sono esonerati ovviamente, li teniamo noi sotto controllo.
Leo fu trovato da Piper e Jason mentre girava per il campo alla ricerca di Calypso e tutti gli altri, il moro raccontò quello che era successo con Era ed Hazel e Piper rispose che si erano già uniti tutti in una stanza, solo a quel punto corsero dagli altri.
Non appena entrarono capirono subito che qualcosa non andava, era successo qualcosa, e anche di grave.
-Cosa?- Chiese subito Jason capendo la gravità della situazione.
Luke si avvicinò a loro mostrando un tablet acceso su uno schermo nero e poche scritte rosse in maiuscolo.
-Ci hanno inviato questo messaggio poco fa.
Solo a quel punto capirono davvero la gravità della situazione.
CONTINUATE PURE A NASCONDERVI COME TOPI
ENTRAMBI ORMAI SONO NOSTRI
PREPARATEVI, DI VOLTA IN VOLTA SARA’ IL TURNO DI OGNUNO
Leo aveva lo sguardo vuoto su un punto impreciso del tavolo, ma fu anche il primo a rompere quel silenzio.
-L’hanno presa. Hanno Calypso.
Il suo sussurro era freddo e distaccato.
Doveva ancora elaborare per bene tutta la situazione.
Annabeth diede un’altra occhiata alla mail.
-Qui dice entrambi.
Nico trattenne il fiato e Jason diede voce ai suoi pensieri dopo essersi guardato velocemente intorno.
-Dov’è Will?
Come se fosse stato chiamato la porta venne aperta e la voce di Will arrivò prima della sua figura.
-Scusate il ritardo, Harley mi ha vomitato addosso prima che riuscissi a riportarlo a suo padre e mi stavo cambiand…
Non riuscì più a continuare perché venne travolto, letteralmente, da Nico e per poco non rotolarono entrambi a terra.
-Sei qui. Sei qui. Stai bene.
Il moro continuava a mormorare quelle frasi mentre lo stringeva come se avesse paura che gli scomparisse tra le mani.
Will rimase spiazzato, non che non gli facesse piacere, ovvio. Ma non si vedevano da massimo dieci minuti.
-Hazel e Frank?- Chiese subito Annabeth.
Piper scosse la testa –Sono con Era, ne siamo certi.
-Ora sono confuso- annunciò Percy –Perché diavolo c’è scritto entrambi se siamo tutti qui?
Nico sospirò e staccandosi dal biondo si girò di nuovo verso di loro, poi parlò.
-Io lo so.
Fu a quel punto che Leo esplose e gli urlò contro tutto il suo disprezzo.
Ce l’aveva con lui soprattutto perché Will era appena entrato, Calypso no.
Ed era consapevole che in tutto questo loro non centravano nulla, ma non riuscì comunque a frenare le parole successive.
-Chissà perché non mi sorprende neanche un po’!
Nico alzò un sopracciglio scettico.
-Come scusa?
-Senti Nico, non mi interessa nulla dei tuoi gusti, se ti piace fottere una ragazza o fartelo mettere nel culo. Ma Calypso è la mia ragazza. Chiaro? E tu, in questi mesi, non hai fatto altro che girarle intorno allontanandola sempre di più da me.
Will afferrò Nico per la vita, bloccandolo prima che potesse saltare addosso all’amico.
Jason fece lo stesso con Leo mettendogli entrambe le mani sulle spalle.
-C’è scritto entrambi perché la tua ragazza è incinta, razza di deficiente, si sta riferendo a TUA figlia. E tu sei stato così cieco da non accorgerti di nulla! Non l’ha detto a nessuno, soprattutto a te, perché non voleva farvi preoccupare data tutta la situazione. Io l’ho scoperto per puro caso quando mi sono reso conto che passava troppo tempo in bagno a vomitare, siccome è una cosa che ho passato anche io volevo farle capire quanto fosse sbagliato. Solo dopo mi ha detto che vomitava per via delle nausee.
Leo era rimasto senza parole, gli occhi lucidi.
Nico smise di urlare, ma il suo tono rimase freddo e vendicativo –Non ho mai avuto alcun tipo di attrazione per lei. Ma forse neanche a te interessava poi così tanto, per non accorgerti che è già al sesto mese.
Il silenzio denso e freddo che nessuno aveva più intenzione di interrompere, fu rotto dall’arrivo trafelato di Chris e Clarisse.
Fu quest’ultima a cercare con lo sguardo una determinata persona e annunciare –Will, hanno bisogno di te subito, Hazel potrebbe morire.
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