<Mi resi conto che le sue regole non erano solo la base di una filosofia che lo aveva favorito, ma esprimevano la sua natura più profonda.
Siccome credeva nell'integrità, era convinto che fosse così per tutti. Credeva nella dignità umana e supponeva che gli altri fossero come lui. Pensava che la maggior parte delle persone, di fronte a una scelta, avrebbe fatto la cosa più giusta, seppur difficile; e che il bene trionfasse quasi sempre sul male.
....Fidati delle persone, finché ti danno motivo per non farlo più.
E allora non voltarti mai indietro>
(La risposta è nelle stelle-Nicholas Sparks)

Il giorno dopo i due si svegliarono con il sole cocente che con i suoi lunghi raggi affilati e luminosi cecava gli occhi sensibili della madre e del figlio, lei sbadigliando si alzò dal letto, mentre il figlio ancora assonnato si copriva con le lenzuola bianche decorate con fiori ricamati. La madre si alzò dal letto, con i piedi nudi toccò il pavimento e rabbrividì, prese dei vestiti dalla valigia e si avviò verso il bagno che si trovava vicino alla sua stanza, entrò dentro il bagno bianco e azzurro ed entrò dentro la doccia, si fece una lunga doccia calda, si insaponò i (l/c) capelli (c/c). Dopo aver finito di lavarsi si vestì, il suo look era cambiato molto in quei cinque anni, indossò dei pantaloni neri attillati, con sopra una camicetta azzurra. Si truccò leggermente, mettendo del fondotinta sul viso, del mascara per allungare le ciglia già lunghe di natura, del correttore sotto le occhiaie, l'illuminante sul naso e un lucidalabbra trasparente sulle labbra, aveva le guance rosse di natura quindi non metteva mai il Blush. Dopo essersi sistemata i capelli, si guardò nelle specchio e sorrise, era pronta per iniziare la sua nuova vita insieme a suo figlio, (t/n) era maturata molto mentalmente, ma anche nel fisico, aveva delle cosce leggermente grassottelle, ma era più alta, il seno le era cresciuto molto durante la gravidanza, trovandosi a potare una quinta, il suo sedere era tonico per la palestra che faceva e il suo ventre era leggermente arrotondato, rimasugli della gravidanza, ma stava lavorando in palestra per cercare di appiattire il ventre e far dimagrire le cosce. Tutto sommato si vedeva bella, non l'avrebbe mai detto da adolescente, ma si trovava davvero bella, tutto grazie anche al figlio che non faceva altro che ricordarle quando fosse bella la sua mamma.

La donna uscì dal bagno e si avvicinò al bambino ancora sotto le coperte.

"Nat, su è ora di alzarsi" disse la donna con voce soave, sedendosi sulle lenzuola bianche, il bambino si lasciò sfuggire un gemito di disapprovazione dalle labbra e si rigirò nel letto, la madre ridacchiò e con dolcezza tolse le lenzuola dal volto del bambino, iniziò a dargli piccoli e teneri bacini sulla guancia.

"Nathan su alzati, andiamo al bar a fare colazione come piace a te, con cornetto al pistacchio e latte caldo, poi insieme andiamo a scegliere la tua cameretta" disse la donna con la sua solita dolcezza al bambino che sentendo questo, si alzò di scatto felice e scese dal letto a velocità super sonica. La (c/c) ridacchiò contenta e prese dei vestiti del figlio dalla sua valigia di Spiderman (il suo super eroe preferito). Poi diede al figlio i vestiti e gli disse di andarsi a preparare in bagno, infatti (t/n) aveva cresciuto il bambino in modo indipendente, molto spesso fin dall'età di tre anni il bambino si vestiva e lavava da solo, grazie anche a uno sgabellino che usava per alzarsi verso il lavandino, il bambino aveva già iniziato ad aiutare la madre in cucina, passandogli gli attrezzi che le servivano e mescolando e sbattendo le uova o l'impasto, era anche capitato che l'ex macchina della donna si fermasse, e quando succedeva era (t/n) a pensarci, mentre il bambino le passava gli attrezzi adatti. Madre e figlio erano inseparabili e sembrava che si leggessero nella mente, due complici.

Mentre il bambino si lavava e vestiva, la donna prese il suo telefono di ultima generazione e telefonò al suo amico Kodi che si era trasferito in Australia, erano molto lontani, ma si tenevano sempre in contatto. (t/n) poteva dire di essere benestante con il suo lavoro, poteva permettersi telefoni nuovi, giocattoli per suo figlio, vestiti di marca, macchine di prima mano e un appartamento abbastanza grande, ma preferiva anche spendere i suoi soldi in vacanze culturali con il figlio, non amava vantarsi di quanto fosse ricca e non amava spendere per cose inutili. In quei cinque anni si era fatta strada ed era anche diventata famosa, nella sua azienda tutti le chiedevano dei consigli, anche se lei era la segretaria del capo. 

Quando vide suo figlio con una maglia di Hulk, dei pantaloni di jeans e le scarpe che si illuminano la ragazza sorrise e prese per mano il bambino che felice con il suo zainetto di Spiderman si incamminarono al bar dove poter mangiare. Entrarono dentro il luogo dove avrebbero mangiato e ordinarono.

I due parlarono di cosa avrebbero comprato quella giornata, dalla cameretta di Nathan che lui voleva colorare di verde e bianco, alla cucina nuova e la libreria della madre. 

Dopo aver mangiato i due si incamminarono finalmente verso il negozio di macchine per ordinare una macchina che sarebbe piaciuta ad entrambi.

I due guardarono molti modelli di auto e ascoltarono anche il venditore, ma alla fine deciso di prendere il modello Toyota GT86 bianca che andava a costare sui 28.150 euro, la presero di prima mano ed era anche in offerta per una promozione, la ordinarono e il venditore disse alla donna che sarebbe arrivata entro una settimana.

Dopo aver acquistato l'auto i due si incamminarono verso  l'Ikea per cercare qualcosa di carino per la casa, dopo essersi persi tra gli scaffali di mobili, i due scelsero la libreria e la scrivania dello studio della madre, il piccolo Nathan scelse la sua camera di colore bianco e rosa, e si fece comprare dalla madre una pista di macchinine e una casa delle bambole, infatti Nathan molto spesso amava giocare con le bambole, ma anche con le macchinine.

La coppia comprò tutto, e infine tornarono esausti nella loro casa, i mobili sarebbero arrivati tutti entro domani e da allora sarebbero iniziati i lavori. Si era fatta ormai sera, la donna non aveva voglia di cucinare, quindi decisero di ordinare una pizza famiglia divisa in due gusti: con le patatine per Nathan e (g/p) per (t/n).

Dopo aver mangiato, si lavarono, Nathan si mise il suo pigiamino e (t/n) si mise il suo pigiama. Visto che ancora non era arrivato il letto, per la gioia di Nathan si coricarono insieme, infatti Nathan amava dormire con sua madre, gli piacevano essere coccolato.

Quindi dopo avergli dato un bacino sul nasino piccolo, il bambino si aggrappò alla madre come un koala e si addormentarono subito...

ANGOLO CESPUGLIO

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, perdonate gli errori, che ne pensate per ora? Vi sta piacendo?

Comunque non sarà lunga come storia, ma nemmeno troppo breve, credo che a una quindicina di capitoli ci arriveremo.