11)Passione
"L'amore è una cosa meravigliosa rende la vita degna di essere vissuta"
(Nicholas Sparks)
Ormai da quando lei aveva dato il consenso ad Eren di poter stare con suo figlio, il castano si presentava a casa di lei per accompagnare il bambino a scuola e poi tornava nella casa di (t/n) per aiutarla in casa, sembravano una vera e propria coppia, lei si era lasciata andare, era come se il passato non fosse mai esistito, anche se entrambi ricordavano cosa era successo, Eren e (t/n) sapevano che non si poteva cambiare il passato, ma si poteva imparare da quest'ultimo e cercare di risolvere gli errori che si erano commessi, proprio per questo (t/n) si era aperta a lui, scherzavano, ridevano, sembravano due cari amici di vecchia data, ma entrambi sapevano che non si potevano considerare amici, mentre Eren aveva notato l'attrazione e la complicità che li legava, (t/n) cercava di ignorarla, anche se molto spesso non ci riusciva, soprattutto nei suoi sogni, era in quel momento che la sua mente le faceva dei brutti scherzi e le faceva sognare cose che lei il giorno cercava di non vedere. Molto spesso si erano ritrovati a flirtare o semplicemente a lanciarsi sguardi vogliosi, ma era sempre lei a distogliere lo sguardo. Lui le piaceva, e anche tanto, ma non poteva dimenticare quello che era successo, usava la scusa che non voleva far soffrire suo figlio, ma la verità era che per puro egoismo lei non si lasciava prendere dalla passione, lei non poteva soffrire una seconda volta, era stata troppo male in quel periodo e stava rischiando di cadere in depressione dopo la nascita di Nathan, era una costante lotta bellica tra cervello e cuore, uno le diceva di concentrarsi solo sul lavoro in smart working, sulla sua nuova casa e su suo figlio, mentre l'altro le diceva di lasciarsi prendere dai sentimenti che provava per quell'uomo che per una seconda volta le aveva scombussolato la vita, chi avrebbe dovuto ascoltare, era la domanda che si faceva costantemente.
"(t/n) possiamo parlare?" chiese il castano alla donna che stava scrivendo al computer per correggere uno scritto del suo capo. la (c/c) lo guardo leggermente.
"Un attimo che finisco questo documento e ci sono" disse la donna prendendo un sorso di tisana. Il castano annuì e continuò il suo lavoro al computer, Eren lavorava come Freelance per una rivista molto famosa a New York.
"Io ho finito, di cosa volevi parlarmi?" chiese la donna sedendosi sul divano, seguita da Eren che si sedette al suo fianco, facendo toccare le loro gambe, la donna abbassò lo sguardo a guardare le loro gambe che si toccavano e sospirò leggermente eccitata, al solo tocco di quell'uomo, dentro di lei si scatenavano mille sensazioni e sapeva che anche lui provava le stesse cose, molto spesso lui si era ritrovato a toccarle i fianchi leggermente o a sfiorarle la gamba leggermente, se queste attenzioni non fossero piaciute a (t/n) lui avrebbe smesso, ma sentendo la tensione eccitata tra i due, lui non ne poteva fare a meno, prima o poi lei sarebbe ceduta, lui sapeva di dover aspettare, ma proprio non riusciva a non aver un contatto con lei.
"Stavo pensando, visto che si stanno avvicinando le feste, ti va di uscire oggi pomeriggio, io, tu e Nathan e andiamo a fare compere per decorare la casa?" chiese lui con trepidazione. La donna non esitò un attimo, lei amava il natale fin da piccola, sorrise, i suoi occhi si illuminarono di gioia e annuì felice.
"Va benissimo, non vedo l'ora" disse entusiasta, mettendosi in ginocchio sul divano e saltando leggermente, come una bambina piccola, Eren amava quando lei aveva questi attimi infantili, che a molti avrebbe infastidito, ma lui la trovava semplicemente meravigliosa. Lei con gioia lo abbracciò con trasporto salendogli a cavalcioni, lui sorpreso ricambiò l'abbraccio, quella sua pelle morbida e liscia, quel suo fiato sul collo e quel suo buon profumo lo mandarono a quel paese, mille brividi passarono sulla sua schiena e attraverso le sue ossa. La donna se ne accorse non appena sentì il cavallo del castano indurirsi leggermente. Colpì la femminilità della donna facendola attraversare da una scossa di eccitazione per tutto il corpo, non andava a letto con un uomo da tanto tempo, Eren era stato il suo primo e ultimo. La sua intimità si stava iniziando a bagnare, non doveva lasciarsi prendere dalla passione, ma contrariamente al suo cervello, il suo corpo si mosse andando a cercare più contatto con il suo membro ormai duro coperto dai jeans. La donna appoggiò le mani sulle spalle del ragazze e a cavalcioni su di lui, iniziò a muoversi, andando a creare attrito tra le loro parti intime, con il pensiero cercava di fermarsi, ma il suo corpo non l'ascoltava proprio.
"Cazzo, (t/n)" gemette Eren con voce roca nel suo orecchio, la ragazza a quel tono di voce duro ed eccitante, emise un gemito leggero e più acuto e continuò il movimento, Eren per cercare di non gemere, immerse il volto nell'incavo del suo collo e le morse la morbida pelle, quel suo profumo gli faceva andare lo stomaco in subbuglio. Lei gemette in un misto di dolore e piacere.
"Eren" gemette eccitata, dopo che il castano le sfiorò il seno coperto da una camicetta, la gonna di lei si era ormai alzata e le sue leggere mutandine combaciavano perfettamente con il suo membro. L'aria della stanza era ormai piena dell'eccitazione e della passione che scorreva in entrambi, ma venne spezzata dalla sveglia che veniva riprodotta dal telefono del castano, che lo informava che doveva andare a prendere suo figlio. I due sgranarono gli occhi al suono della sveglia e dopo essersi guardati scioccati, si alzarono entrambi staccandosi dal contatto, si sistemarono velocemente, Eren si rifece il codino e si lisciò la camicia sgualcita, mentre cercava di nascondere l'erezione. (t/n) cercava di sistemarsi la gonna che si era alzata mostrando le sue sottili mutandine, si lisciò la camicia e si sistemò i capelli, ma qualunque persone avrebbe capito che era successo qualcosa tra i due, non solo per il rossetto rosa che si trovava sul collo di Eren, o per il morso che appariva nel collo delicato di (t/n), ma anche per la tensione che girava nell'aria e che c'era tra i due.
E fu in quel momento che (t/n) capì, lei non riusciva a resistere a Eren.
ANGOLO CESPUGLIO
Proprio così (t/n) fa promesse e patti con se stessa, ma alla fine non riesce proprio a resistergli. Spero che il capitolo vi sia piaciuto e perdonate gli errori ╰(^3^)╯
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