10)Rivelazioni
"L' amore è una cosa meravigliosa rende la vita degna di essere vissuta"
(Nicholas Sparks)
Qualche giorno passò serenamente, Eren ogni giorno andava a trovare la coppia, la madre lo accolse sempre con serietà, mentre il bambino lo accoglieva con gioia, facendogli scaldare il cuore, era così inquietante come quel bambino assomigliava alla (t/n) di qualche anno fa, era il 10 Dicembre quando il castano decise di raccontare tutto alla sua famiglia, il giorno prima aveva annunciato a sua madre che insieme a Zeke sarebbero andati a casa loro a pranzo.
Eren indossò una felpa bianca della nike e dei jeans blu scuro, poi mise ai piedi le sue converse, aprì la porta del garage con un telecomando, entrò dento la sua auto e partì. Accese la radio e ascoltò un po' di musica Rock, arrivato difronte la casa di Zeke, spense la radio e accolse il fratello maggiore, poi partì verso la casa delle due madri dei ragazzi.
"Eren, Zeke finalmente" esclamò allegramente Carla abbracciando il figlio e dando una stretta anche al biondo.
"Come state?" li accolse Dina, dopo che i due entrarono in casa.
"Bene" rispose Zeke guardando il suo cellulare.
"Va tutto bene, voi come state?" chiese Eren sorridendo alle due donne, tutti si sedettero nel divano, mentre Carla andò in cucina per vedere a che punto era la cottura del tacchino.
"Io sto bene, ma come al solito tua madre si è bruciata una mano per non stare attenta all'acqua calda" disse Dina alzando la voce per farsi sentire da Carla.
"Ti sentoo" gridò lei dalla cucina, Eren ridacchiò e si mise più comodo nel divano bianco, parlarono del più e del meno, avrebbe raccontato tutto a pranzo.
Dopo essersi seduti per pranzare, Eren raccontò tutto, tutto quello che era successo in quei giorni, quello che aveva scoperto, dopo aver alzato lo sguardo del piatto vide le facce sorprese di tutti e tre i suoi familiari.
"Quindi sono diventato zio?" chiese scioccato Zeke.
"Si" rispose Eren, ci fu un attimo di silenzio.
"E noi nonne?" chiese Carla con la bocca spalancata.
"Si" rispose nuovamente il castano dopo un attimo di esitazione.
"Voglio vedere mio nipote, adesso!" disse con entusiasmo la bionda.
"Prima ne dovrei parlare a (t/n)" rispose Eren più paziente. Tutti annuirono, nell'aria era calato un velo di eccitazione e una forte emozione gioiosa.
"A chi assomiglia di più?" chiese con gli occhi lucidi Carla, al solo pensiero di essere diventata nonna, la donna si stava commuovendo, era il regalo più bello che suo figlio le potesse fare e non vedeva l'ora di poter incontrare il bambino.
Eren sorrise, prese dalla tasca il cellulare, lo sbloccò e prese la foto che aveva fatto pochi giorni prima con il bambino, la passo alle donne, che appena videro lo schermo illuminato con la foto riflessa si fecero uscire entrambe un sospiro intenerito.
"Che dolce" esclamò Dina.
"Eren è identico a te da bambino" si meravigliò la castana, passando il cellulare a Zeke, che sgranò gli occhi alla somiglianza dei due.
"E' davvero identico a te" esclamò l'uomo da capelli biondi.
Passarono tutto il pranzo a parlare del bambino e di come si sentiva quando era con lui, parlò anche di quello che si erano detti Eren e (t/n) e finalmente riuscì anche a parlare dei sentimenti che ancora provava per la ragazza. Si sentiva finalmente libero, parlare con i suoi amici lo aiutava, ma parlare e aprirsi con la sua famiglia che lo capiva e lo consolava lo aiutava ancora di più. Carla e Dina gli diedero il consiglio di lasciare passare un po' di tempo per fare abituare entrambi a questo nuovo cambiamento e magari in futuro avrebbe potuto chiedere di uscire alla sua ex ragazza, madre di suo figlio.
Eren avrebbe parlato con lei e avrebbe fatto conoscere il bambino alla sua famiglia.
ANGOLO CESPUGLIO
Siamo arrivati anche in questo nuovo capitolo, come state? Spero che il capitolo vi sia piaciuto e perdonate gli errori o((*^▽^*))o
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