Alla fine Ron capì che stare ad aspettare Hermione fissando il vuoto non avrebbe risolto la situazione, così, con un grandissimo sforzo, chiese ad Harry gli appunti di Storia Della magia, ottenendo una risposta negativa da parte di quest'ultimo.
-Io non ricordo niente. Tu?- sbuffò Harry sempre sdraiato sui libri.
-Un tubo.- fece Ron -Ah... se solo ci fosse Hermione...- continuó Ron con aria sognante.
-Non è che ti sei...- iniziò Harry ma venne interrotto dall'amico che inveì contro di lui dicendogli - NON PENSARLO NEMMENO PER SCHERZO!!!- disse diventano più rosso della sua stessa chioma. -cioè... intendevo che se ci fosse stata lei... ermm... magari... avremmo potuto finire prima... ecco.- continuò diventando ancora più rosso.
-Ah. - sospirò Harry inebetito.
-Ma si può sapere che hai!? Cosa guardi!?- sbottò Ron agitando una mano davanti al volto del suo migliore amico. Harry continuò a fissare il vuoto, senza ascoltare l'amico che cercava di "risvegliarlo" da un sogno che sembrava aver preso una bella piega. -EHY!?- sbraitò Ron strattonando con violenza Harry. -Emh...eee... emmm...mmmmm... si... Ginny... anch'io ti...- disse Harry ancora per metà nel sogno. -COSA!? CHE C'ENTRA GINNY!?- urlò Ron. -Eh!? Ah... niente... io... ecco pensavo a quanto fosse brava a Quiddicht... ecco tutto...- farfugliò Harry imbarazzato. Nonostante fosse una palese bugia, Ron, "credulone e ignorantone" com'era, per usare un nominognolo scelto per Ron, in comune accordo tra Ginny, Fred, George e Hermione, credette anche a questa stupidissima e ridicola bugia.
-Io vado a dormire. Tanto non riesco a capire nulla. Tanto vale che almeno dorma.- dichiarò Ron.
E Harry, annuendo col capo, ma assorto ancora nei suoi pensieri, seguì l'amico nel dormitorio, lasciando su un tavolo montagne di compiti non svolti.