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Capitolo 4.

Capitolo 4: L'altro Sebby.

Era una notte stellata, una di quelle notti in cui i gabbiani, invece di andarsene in giro sotto l'acqua a fare i propri bisogni addosso ai passanti decidevano di intraprendere il piano B e di andarsene in giro all'asciutto a fare i propri bisogni addosso ai passanti.

Era un comportamento molto edificante anche quello, ma mancava il fascino della pioggia, che per fortuna sembrava essere sul punto di arrivare: le notti stellate della riviera di F*ck City erano spesso funestate da violenti temporali che scoppiavano all'improvviso.

Il violento temporale atteso per la notte arrivò regolarmente e, mentre gran parte dei gabbiani andavano a cercare riparo, ce n'erano due che continuavano a volare sotto l'acqua, guardandosi con aria di sfida.

Uno dei due era un maestoso animale dal meraviglioso piumaggio grigio, con le punte delle penne che sembravano fatte di argento vivo. L'altro era ugualmente elegante, ma aveva qualche sfumatura rossiccia sulle piume della coda.

Il gabbiano argenteo gli intimò, nella lingua dei gabbiani: «Allontanati, questo è il mio territorio.»

«What the f*ck?!» replicò il gabbiano rossiccio. «F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK!»

«È il mio territorio» insisté il gabbiano argenteo, «E se osi contraddirmi ca*herò in testa a tutti.»

Stranamente il gabbiano rossiccio non solo non si scompose, ma ne parve anche molto soddisfatto.

«Ahahahahahah, tunz tunz tunz!»

Era curioso come la lingua dei gabbiani fosse così simile a quella umana.

Il gabbiano argenteo si lasciò prendere dall'entusiasmo.

«Tunz tunz tunz!»

I due avversari, divenuti improvvisamente amici, iniziarono a defecare tra le barbe e i capelli dei passanti che, per qualche astrusa ragione, non facevano assolutamente niente per ripararsi né dalla pioggia né dallo sterco.

Quando si furono svuotati nel corpo e nell'anima andarono a distruggere la tana di una coppia di marmotte. Con loro grande sfortuna, però, le marmotte erano presenti e li inseguirono cercando di azzannarli con i loro enormi dentoni.

***

Sebby si svegliò di soprassalto, scostando in gran fretta le coperte. Era sudato e aveva un gran caldo, quindi scese immediatamente dal letto, con l'intento di correre in bagno a farsi una doccia.

Tra le lenzuola trovò alcune piume, probabilmente di gabbiano. Non aveva la più pallida idea di come fossero finite lì, ma non lo considerò un dettaglio molto importante.

Andò a farsi la doccia, si preparò per andare a scuola e, quando ebbe indossato anche il cappellino, si diresse dal fratellastro che si apprestava a uscire di casa per recarsi come ogni giorno in officina.

«Kimiiiii!»

«Bwoah, non sono il tuo psicanalista.»

«Non voglio parlarti di un sogno.»

«Allora credo che oggi darò una festa. Di solito mi parli sempre e solo di sogni.»

«O di Lewis.»

«Giusto. Devo dedurre che tu voglia parlarmi di Lewis?»

«No.»

«Allora confermo la mia intenzione di dare una festa. Che cosa volevi dirmi?»

«Che ho trovato delle piume nel mio letto.»

Kimi spalancò gli occhi.

«Come sarebbe a dire che hai trovato delle piume?»

«Significa esattamente quello che ho detto.» Sebby non riusciva a capire come mai Kimi apparisse così sconcertato. «Va bene, non è una cosa molto normale, ma certe cose possono succedere.»

Kimi gli si avvicinò e gli mise una mano sulla fronte.

«Hai la febbre.»

«No.»

«Altissima.»

«No, affatto.»

«Sei bollente. Vai a provarti la febbre e rimani a casa da scuola.»

Sebby andò a provarsi la febbre e il termometro diede ragione a Kimi: la linea del mercurio era arrivata fino addirittura a quarantadue gradi.

Rischiando di far cadere il termometro per quanto si era scaldato, Sebby corse immediatamente in cucina a infilarlo nel freezer. Dopo alcuni istanti tutto si fu sistemato e mostrò al fratellastro il risultato.

«No, non ho la febbre.»

«Questo termometro è gelido.»

«Vorrà dire che sono un vampiro.»

«Secondo me sei solo un cretino, ma non ha importanza. È meglio che tu rimanga a casa da scuola lo stesso.»

Di fronte alla prospettiva di un ipotetico ritorno di Lewis, che non si era fatto vedere nelle due settimane che avevano seguito l'aggressione di Fernando, Sebby rifiutò.

«A scuola ci vado, sto bene.»

Prima che Kimi potesse protestare, si fiondò sul furgone sgangherato e guidò come un pazzo fino alla scuola.

Si fermò solo a un semaforo, dove un motociclista lo sfidò. Sebby ebbe un ottimo spunto in partenza, ma il motociclista lo superò prontamente non appena il furgone si spense nel bel mezzo della strada.

Sebby riconobbe il suo rivale dalla moto: era Lewis (tunz tunz tunz!!!11!!!!).

A migliorare la situazione, il bellissimo rapper si presentò a scuola, con Sebby che si ritrovò costretto a sbavare per tutto il tempo.

Quando cercò di rivolgergli la parola, Lewis lo snobbò completamente. Non solo, quando lo seguì in bagno lo scaraventò anche a terra senza un motivo ben preciso.

Sebby fu soccorso da un ragazzo dell'ultimo anno, un nerd con gli occhiali dall'evidente accento francese.

Per qualche strana ragione il nerd decise di passare il resto della mattinata a gironzolare per i corridoi insieme a lui. Sebby si perse la lezione tenuta dalla professoressa Kalterborn, mentre il francese disertò quella del professor Foyt.

Infine, dopo due ore trascorse insieme, i due decisero di scambiarsi i numeri di telefono.

«Aaaaaawwwww, merci beaucoup.»

«Di niente. Mi fa piacere risentiti.»

«A proposito, come ti chiami? Non so come memorizzarti nel cellulare.»

«Sebby.»

«C'est minichoupi! Anch'io mi chiamo Sebby!»

«Tunz tunz tunz! Questo è sicuramente il giorno più entusiasmante della mia vita!»

Fu effettivamente un giorno bellissimo, perché riuscì a coronare un suo grande sogno: dare il suo primo bacio. Subito dopo essere entrato in possesso del suo numero, infatti, il nerd francese gli diede un bacio appassionato.

Sebby chiuse gli occhi e immaginò che la lingua dell'altro Sebby fosse in realtà quella di Lewis e si eccitò tantissimo. Per la disperazione si fidanzò con il francese, sperando che Lewis avesse qualcosa in contrario e che intervenisse per chiarire le cose.

Lewis sembrò non farci nemmeno caso, nonostante l'esibizionismo con cui Sebby manifestò la propria relazione con il nuovo fidanzato nei giorni successivi.

Andavano in giro mano nella mano, si baciavano negli angoli, si regalavano a vicenda enormi mazzi di fiori... Tutto senza che Lewis battesse ciglio.

Ogni mattina si confidava con Kimi e le conversazioni erano sempre più o meno sullo stesso stampo:

«Kimi, dobbiamo parlare.»

«Di gabbiani?»

«No.»

«Di marmotte?»

«No, è da un po' che non sogno né i gabbiani né le marmotte.»

«Di Lewis?»

«Sì, continua a non ca*armi neanche di striscio.»

«Ti interessa così tanto?»

«Sì, lo amo.»

«E Sebby il francese?»

«Quello è un tappabuchi, in attesa del momento in cui conquisterò finalmente il mio vero amato.»

«Se Sebby non ti interessa dovresti lasciarlo, invece di continuare a ingannarlo.»

Kimi era sempre piuttosto noioso su quell'ultimo aspetto e Sebby non riusciva a capacitarsi di come potesse essere così interessato alle sorti del nerd. In fondo anche lui aveva scelto di imbarcarsi in quella loro relazione per motivi ben diversi dal colpo di fulmine. Il francese voleva infatti fare ingelosire il proprio ex fidanzato, tale Will Powah, suo compagno di classe, che però sembrava del tutto disinteressato a lui e non faceva altro che mostrargli il dito medio ogni volta in cui lo vedeva.

Sebby ignorò quindi i consigli di Kimi, non lasciò il fidanzato e continuò ad andare in giro mano nella mano con lui per tutta la scuola, a baciarlo negli angoli e a regalargli fiori e cioccolatini.

Dopo due mesi di quella trafila il francese si stancò e decise di dare una scossa al loro rapporto.

Dopo averlo condotto in bagno e averlo sbattuto contro la parete, gli sbottonò i pantaloni (tunz tunz tunz!!!11!!!!11!).

Sebby non aveva mai provato un'analoga eccitazione, se non quando si collegava a GayPorn, il suo sito preferito.

Purtroppo le cose andarono male: la zip dei pantaloni si inceppò e Sebby si ritrovò a imprecare a gran voce.

«F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK! F*CK!»

Solo in quel momento Sebby si accorse che era presente in bagno anche Lewis, che stava sorreggendo un flacone di gel, mentre Britney si pettinava i capelli davanti allo specchio.

Anche il francese si accorse che non erano soli e arrossì violentemente.

«Oggi ho la casa libera» sussurrò in un orecchio a Sebby. «Se vuoi venire da me, mi farebbe molto piacere.»

Sebby rimase imbambolato a fissare Lewis con la bocca spalancata.

L'altro Sebby uscì dal bagno con una scusa.

«Il professor Foyt si lamenta sempre dei miei ritardi. Devo andare.»

Britney nel frattempo aveva finito di pettinarsi e, dopo essersi sistemata l'uniforme da cheerleader, se ne andò.

Sebby rimase da solo insieme a Lewis, che continuava a fissarlo con aria da furbetto, in assoluto silenzio.

Infine parlò.

«Complimenti, Sebby.»

«Per cosa.»

«Pensavo che fossi fermo ai fiori e ai cioccolatini, invece a quanto pare hai anche una vaga idea di come si usi l'asta che hai tra le gambe.»

«Mhm... veramente no.»

«Perfetto, quindi posso insegnartelo io.»

«AAAAAAAAAAWWWWWWWWWWWW!»

«Tunz tunz tunz!!!11!!!!111!! Oggi ti farò tornare bambino e ti farò bere il latte dal biberon!»

Lewis si sbottonò agevolmente i pantaloni e ciò che accadde qualche istante più tardi fu il momento migliore della vita di Sebby. Il top dei top fu il momento in cui si accorse che Lewis aveva un bellissimo tribale tatuato laddove non batteva mai il sole (sempre ammesso che Lewis non frequentasse campi nudisti e, conoscendo il soggetto, non era sicuro che non lo facesse).

Fu tutto molto bello e molto romantico e, quando Sebby ebbe finito di bere il latte, che purtroppo nella concitazione degli eventi gli andò giù di traverso, Lewis espresse il desiderio di essere lui a dissetarsi dal biberon di Sebby.

Diversamente dal nerd francese, Hammertime non ebbe problemi a slacciare i pantaloni di Sebby.

Fu tutto ancora più bello e romantico, così bello e romantico che Sebby decise che quel pomeriggio non sarebbe andato a casa dal suo fidanzato.

Non ci andò nemmeno il giorno successivo.

Non ci andò il giorno dopo ancora.

Non ci andò per tutta la settimana e non ci andò nemmeno nella settimana seguente.

I loro baci si fecero più freddi, qualche volta fecero qualche passo anche senza tenersi per mano e i loro regali divennero meno frequenti.

Sebby aveva tanta voglia di biberon, ma il nerd non gli piaceva abbastanza. Era Lewis che voleva ed era certo che lui lo amasse.

Purtroppo le sue aspettative erano troppo alte e se ne rese conto durante un cambio ora pieno di pettegolezzi. C'erano state molte novità, di recente: Chiquita ed Estebaby si erano lasciati e lei voleva tornare con Pastorone, ma non le era stato possibile in quanto Pastorone si era fidanzato nel frattempo proprio con Estebaby; Rio e Filippa si erano lasciati dopo che Filippa aveva sorpreso Rio mentre baciava Jolyon Palma; Fernando aveva lasciato lo studente universitario Mark e si era fidanzato con Jenson, che a sua volta aveva lasciato Britney, la quale si era consolata facendo sesso con Lewis, poi, quando Jenson si era pentito di averla tradita con Fernando ed era tornato da lei, lui, Britney e Jenson avevano avuto un rapporto a tre.

Quel particolare straziò Sebby, che trascorse varie notti a fare macabri sogni in cui Lewis possedeva selvaggiamente Britney e intanto veniva posseduto altrettanto selvaggiamente da Jenson.

Quando i sogni divennero troppo espliciti, si ritrovò di fronte a due soluzioni: andare da uno psicanalista o confessare a Lewis i propri sentimenti.

Non si confidò con Kimi.

In realtà non confessò nemmeno i propri sentimenti a Lewis, dato che tornò a fare assenze da scuola.

Era tutto molto straziante, realizzò Sebby, una sera prima di andare a dormire. Il giorno dopo lui e l'altro Sebby avrebbero celebrato tre mesi di fidanzamento. Sarebbe stato un festeggiamento molto hot, dato che Kimi sarebbe stato in officina tutto il giorno e che la casa sarebbe stata libera, dato che i loro genitori avevano prolungato di diversi mesi la loro lunghissima luna di miele.


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