Non fu un pomeriggio molto proficuo. Le scene di sesso con Marzia, nella sua mente, lo distrassero dai suoi vampiri.
Scrisse un paio di frasi che prontamente cancellò. Gli ormoni stavano guidando la scrittura. Non era un bene. Bevve un'altra birra nel pomeriggio, le marlboro bruciarono una dietro l'altra. Quando nel pomeriggio provò a cercare l'ispirazione perduta, il trillo della chat di Facebook ne ammazzò le ultime speranze.
Era Jane.
-Ehi bello scrittore, sei pronto per il grande giorno?
-cosa?- si finse tonto. Ovviamente lei, seppur non potesse vedere il viso sorridente che aveva dietro allo  schermo, sapeva benissimo che stava scherzando.
-stupido!! Domani alle cinque sono a casa. Dopo domani possiamo vederci. Dal vivo, finalmente!!
-metterai una maschera per preservarmi?
Faccina arrabbiata.
-secondo me stai sbavando sulle mie foto in questo momento, altroché!!
-internet offre di meglio- in realtà era appena stato beccato. Stava sfogliando esattamente le foto del suo profilo, esattamente su una sua foto in costume. E se non ci stava sbavando, poco ci mancava.
Era fantastica sotto la luce del sole. I riflessi dei capelli biondi, la pelle ambrata e i suoi occhi celesti che alle luce assumevano una sfumatura di verde, fantastica. Quasi unica. Anzi, avrebbe giurato che in natura quel colore non esistesse, al di fuori dei suoi occhi.
-stupido al quadrato.
La immaginò mentre storceva il muso mentre lo scriveva.
Glielo aveva visto fare in cam una volta. Da allora non più smesso di pensare a quel suo modo di torcerlo.
-comunque, ora ti devo lasciare. Devo preparare le valigie. Un sacco di roba, non puoi capire. Del resto sei un uomo.
-gne gne gne
-ciao stupido. Non masturbarti sulle mie foto, nell'attesa di vedermi dal vivo.
Le mandò la faccetta con un occhiolino.
Quando fu sicuro che era offline, spense anche il computer.
Per quella sera, non voleva più saperne di scrivere.