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Prologo

Era una bellissima giornata di sole, esso splendeva nel cielo azzurro primo di nuvole e un leggero venticello scuoteva le chiome verdi dei alberi. Nel parco giocavano tantissimi bambini mentre le mamme li tenevano d'occhio chiacchierando. Le coppie passeggiavano mano nella mano, scambiandosi piccoli baci. Gruppi di ragazzi e ragazze camminavano parlando tra di loro allegramente, della musica cominciò a diffondersi. Una ragazza scese da un taxi, boccoli rossi li scendevano fino al sedere e incorniciavano un viso da bambola su cui brillavano un paio di occhi marroni con sfumature dorate. Si trattava di Akane Smith appena tornata dal suo viaggio in Italia per imparare la lingua. Akane si diresse dentro il parco camminando a testa alta, alcuni ragazzi li fischiarono dietro, ma lei li ignorò perché aveva cose più importanti da fare. Dopo due minuti giunse in un punto dove svettava una gigantesca quercia e propria sotto di essa giocavano un bambino e una bambina a calcio. Il maschio aveva dei strani capelli blu, visto pallido e due incredibili occhi ambrati. La femmina era identica ad Akane tranne per gli occhi che, appunto, erano di un raro colore dorato. Entrambi i bambini avevano sette anni. La giovane giunse alle spalle della sorella nel più completo silenzio e fece segno al bambino di non dir nulla. Quando arrivò alle sue spalle li mise le mani sui occhi mentre si inginocchiava a terra. << Uhm... >> disse la bambina pensando a chi potrebbero appartenere le mani posate sopra i suoi occhi << Se Victor non può essere allora...Vlad! >> esclamò la piccola, ma visto che vedeva ancora nero capì di aver sbagliato. La bambina cominciò ad ispezionare le braccia di Akame, poi toccò i braccialetti che li aveva regalato prima che partisse. << Akane? >> domandò speranzosa la piccola, la sorella maggiore non fece in tempo a togliere del tutto le mani che si ritrovò a terra con una furia rossa sulla pancia. << Ti sono mancata Akiko? >> li chiese Akane sorridendo divertita, la sorella la strinse forte << Moltissimo, dormire sola con la nonna non era divertente >> li rispose Akiko facendo la finta annoiata. Tutti e tre scoppiarono a ridere. << Che mi sono perso? >> domandò un ragazzo molto simile a Victor sedendosi dietro la testa di Akame che li sorrise << Ciao Vlad >> lo salutò la rossa, Akiko si tolse velocemente dalla sua pancia permetendosi di mettersi seduta. Vlad la fece andare a sbattere con la schiena contro il suo petto e i due si scambiarono un lungo bacio. << Che schifo! >> esclamrono in coro i due bambini facendo ridere i fratelli maggiori. << Quando sarete grandi anche voi vi bacerete con la vostra ragazza o il vostro ragazzo >> li disse divertito Vlad << Akiko ha il ragazzo! >> annunciò Victor << Davvero? Come si chiama? >> domandò curiosa la sorella. Akiko arrossì di colpo lanciando un occhiata a Victor che poteva anche incenerire un albero << Sora >> rispose imbarazzata Aki << Sai cosa vuol dire Sora? >> chiese Akane cercando di distrarre la sorella << Cosa? >> domandarono assieme Victor e Akiko. << Vuol dire " cielo " >> rispose Akane sorridendo, Vlad la stringeva tra le braccia ed entrambi erano felici. << E il mio nome? >> chiese piena di curiosità la piccola rossa << Akiko significa " bambina dell'autunno" o "bambina scintillante" oppure anche "bambina splendente." >> rispose la sorella << Mentre il mio nome significa " rosso brillante >> aggiunse subito dopo scompigliando i capelli ad Akiko che ridacchiò. Il pomeriggio passò tra risate, chiacchiere, scherzi e racconti di Akane sull'Italia. Alla fine, però, giunse il momento di tornare a casa propria. I quattro abitavano piuttosto vicino, quindi fecero un po di strada assieme. Akiko e Victor giocavano a farsi dei passaggi ridendo mentre Akane e Vlad camminavano poco più dietro tenendosi per mano. << Quando penserai di dirlelo? >> chiese Vlad sottovoce, Akane sospirò << Non lo so >> disse dispiaciuta. Guardò Akiko che si divertiva assieme a Victor, quei due erano sempre stati inseparabili. << Akiko ne soffrirebbe moltissimo, ma la nonna non ci può più tenere >> aggiunse poco dopo la giovane stringendo il braccio di Vladimir << No sai quanto mi mancherai Akane >> disse Vlad << Ti amo tanto >> detto questo baciò la sua ragazza. Akane mise le mani dietro il collo di Vlad mentre lui la prendeva per i fianchi. La ragazza face un piccolo salto incatenando le gambe dietro la schiena del blu. << Io faccio la damigella! >> esclamò una voce interrompendo il bacio. Era stata Akiko a parlare, stava guardando la scena assieme a Victor che aveva in mano il suo pallone. Akane scese di nuovo con i piedi a terra, ma rimase abbracciata a Vlad ed entrambi erano rossi come due pomodori. << Cosa...? >> chiese Akane, la sorella fece un grande sorriso << Al vostro matrimonio farò io la damigella >> ripeté la piccola << La puoi fare se mi batti ad una gara di corsa, vince chi arriva prima al bivio >> disse Vladimir << Sii! >> gridò Akiko, poi i due partirono a correre. Akane era arrossita ancor di più sentendo la frase del suo ragazzo. << Tu e Aki presto ve ne andrete, vero? >> chiese triste Victor, la rossa lo guardò sorpresa per la sua domanda << Me la detto Vlad >> aggiunse poco dopo il blu guardando suo fratello e Akiko che correvano più avanti. << Mi dispiace Victor, vorrei stare qui con voi...ma dobbiamo tornare in Inghilterra >> disse Akane inginocchiandosi davanti al bambino, due lacrime gemelle scesero sulle guance del blu << I-io n-non v-voglio c-che p-partite >> disse Victor tra i singhiozzi che avevano cominciato a scuoterlo, gli occhi di Akane divennero lucidi e lo abbracciò forte. << Abbiamo ancora molti mesi davanti, torneremo in Inghilterra verso la fine delle vacanze >> li rivelò Akane << Tornerete a trovarci? >> chiese Victor smettendo di piangere, Akane li asciugò le lacrime << Certo, ogni estate verremo da voi >> detto questo si rialzò prendendolo per mano e disse:<< Forza raggiungiamo quei due >>. Nessuno poteva sapere quello che stava per succedere.

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