Aprii lentamente gli occhi, poi mi misi seduto strofinandoli con una mano. Mi guardai attorno confuso. Ero in una stanza né troppo grande né troppo piccola, le pareti erano bianche mentre il pavimento era di parquet. Mi trovavo su un letto posto accanto alla parete, nella stanza c'erano pure un armadio e una scrivania. Sulla parete opposta c'era una finestra che illuminava la stanza, quindi dedussi che fosse ancora giorno. In quel momento la porta si aprì ed entrò una ragazza minuta. Aveva lunghi capelli azzurri che li arrivano fino a metà schiena in morbide onde, essi circondavano come una cornice un viso bianco da bambola su cui splendevano un paio di brillanti occhi verde bottiglia. In mano aveva un vassoio su cui erano appoggiati un bicchiere di tè e una brioche. << Finalmente ti sei svegliato, ero molto preoccupata >> mi disse la ragazza, dopo avermi visto che la fissavo, decisamente sollevata. Appoggiò il vassoio sulla scrivania, poi si sedette sul letto e posò una mano sulla mia fronte. La ritrasse alcuni istanti dopo << Ti è anche passata la febbre, a quanto pare ti stai riprendendo in fretta >> disse la ragazza sorridendomi. << Scusa, ma tu chi sei? >> le domandai confuso, lei inclinò la testa di lato senza smettere di sorridere << Mizuki, molto piacere di conoscerti... >> si presentò la ragazza << Simeon Ayp >> conclusi la sua frase ricevendo un altro suo sorriso. << Tu sei l'ex capo dei ultraevoluti, vero? >> mi chiese per curiosità, mi sentii un attimo a disagio << Esatto, ero l'ex capo dei mostri >> risposi amaramente, Mizuki scosse la testa << Non eravate dei mostri, non lo siete mai stati. Eravate persone come noi, ma con poteri in più >> mi disse lei seria, la guardai sorpresa dalla sua risposta. Mizuki si rialzò e una ciocca azzurro li finì davanti ad un occhio e lei la mise dietro l'orecchio << Ora devi riposarti, se hai bisogno di me chiamami >> mi disse Mizuki, poi mise il vassoio sul mio letto ed uscì dalla stanza. Guardai ancora per qualche secondo la porta, poi scossi la testa. Posai il vassoio sulle ginocchia, presi in mano la brioche e sentii che era morbida. Appena la morsi in bocca sentii un buonissimo sapore di marmellata, lo sfoglia era anche lei molto buona. La mangiai lentamente per assaporla per bene, poi presi il tè bevendolo ed anche lui era delizioso. Mi chiesi se l'avesse fatti Mizuki, se era così dovevo amettere che era molto brava. Ad un certo punto mi venne sonno, posai la testa sul cuscino e mi addormentai immediatamente.

Erano passati due mesi da quando era finito il torneo Ragnarok. Tutti gli ultrevoluti avevano perso i loro poteri, molti erano tornati dalle loro famiglie mentre soltanto pochi sono rimasti alla Feida. Anche io sono tornato nella mia vecchia casa con mio padre, alcune volte Goldie ci viene a farci visita e in quel momento potevo vedere una nuova gioia nei occhi di papà. Arion e gli alitri mi mancano, vorrei ancora viaggiare nel tempo con loro vivendo nuove fantastiche avventure. Forse più avanti andrò a fare visita alla Raimon, magari portandomi dietro pure Simeon, Goldie e Sol. Ora mi stavo dirigendo verso la ex sede, molti pomeriggi li passavo con i miei migliori amici: Mehr, Ghiris e Simeon. Stavo per bussare, ma la porta si aprì da sola e una Mehr sconvolta apparve davanti a me. << Fey è successa una cosa terribile! >> esclamò lei, sentii il mio sguardo incupirsi mentre lei disse:<< Simeon è scomparso >>.