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CAPITOLO 22


Finalmente sabato! Questa settimana era stata molto faticosa, avevo studiato un sacco e non vedevo l'ora arrivasse il weekend per riposarmi un po'. Erano le undici di mattina ed io ed Emily eravamo ancora a letto. Lei dormiva, mentre io leggevo un nuovo romanzo che avevo comprato dai miei prima di tornare al college. Michael non mi aveva ancora mandato nessun messaggio, che stesse dormendo anche lui? Possibile, la sera precedente era rimasto in camera nostra fino alle due. Avevamo cenato insieme e poi visto dei film, gli avevo chiesto di rimanere a dormire qui, ma aveva rifiutato dicendo di dover andare a casa a finire di impacchettare tutta la sua roba. Sosteneva che di notte riuscisse a sbrigarsi prima, perché non aveva Luke o il nuovo coinquilino tra i piedi. Aveva deciso di tornare a vivere alla villa dei suoi, non voleva più farmi avere niente a che fare con quel luogo, dove era avvenuta la prima aggressione. Lo ringraziavo per questo, anche se mi dispiaceva farlo andare in una posto completamente vuoto per causa mia. Mi ripeteva che quella era casa sua e che non sarebbe stato solo, io ed Emily potevamo andare in qualsiasi momento, anche per passare una serata insieme senza aver paura di fare troppo rumore, come al college. Quella sera infatti tutti e tre ci saremmo fermati a dormire a casa dei suoi, o meglio dei loro genitori. Iniziava a fare caldo e avevamo in programma un bel bagno in piscina.

-Buongiorno dormigliona- dissi ad Emily quando si alzò per andare in bagno

-Sto ancora dormendo – mi rispose

-Lo vedo- risi nel vederla sbandare nella stanza

Il mio cellulare in quel momento iniziò a squillare

<<Buongiorno bellissima>> era Michael

<<Buongiorno! Ti sei appena svegliato?>>

<<Diciamo di si>>

<<Diciamo?>> risi

<<Ieri notte ho finito di impacchettare tutto e ora vado a portare la mia roba a casa, passo a prenderti per pranzo?>>

<<Va bene>>

<<Perfetto! Allora a tra poco>>

<<A tra poco>> sorrisi. Ancora non mi sembrava vero di aver trovato un ragazzo così fantastico, che ci teneva tantissimo a me e soprattutto mi amava. Di buonumore tornai a leggere fin quando Michael non mi avvertì che stava arrivando. Scesi dal letto, scelsi una camicetta e un paio di jeans dall'armadio e li indossai in fretta. Salutai Emily, che era tornata a letto, con un bacio e scappai di sotto. Portandomi dietro la borsa per la notte. Michael era lì ad aspettarmi, appoggiato allo sportello della sua auto. Indossava un paio di jeans e una maglietta che sembravano disegnati apposta per lui. Con i capelli tirati indietro e gli occhiali da sole sembrava un modello. Mi sorrise e io mi sciolsi come al solito, mentre il cuore iniziava a martellarmi nel petto. Ero proprio innamorata.

-Ehi- dissi

-Ehi – sorrise e mi baciò dolcemente –Hai fame?

-Molta.. e tu?

-Sto morendo! –rise- stamattina non ho avuto il tempo di fare colazione

-Hai finito il trasloco?

-Si e stasera festeggeremo la mia nuova-vecchia casa

-Mi sembra un'ottima idea- risi ed entrai nella sua auto.

Mangiammo in un fast food vicino il college, prima di fare una passeggiata in riva al mare. La temperatura si era alzata e dava la sensazione di essere già in primavera inoltrata. Michael mi cinse la vita con un braccio e camminammo abbracciati per tutto il tempo, adoravo stare in sua compagnia. Molte persone lo consideravano solo come il playmaker della squadra del college, il solito playboy montato e ricco, con un sacco di ragazze, ma in realtà era tutt'altro. Conoscevo aspetti di lui di cui nessuno era al corrente, come ad esempio la sua passione per il disegno. Non mi era mai capitato di vederlo in azione, ma avrei voluto tanto chiederglielo, per poter vedere come faceva a creare quelli che per me erano veri e propri capolavori. Il suo braccio mi tirò ancora di più a sé e io alzai lo sguardo verso di lui.

-Va tutto bene?- gli chiesi

-Si Maya.. sto solo pensando..

-Ti va di parlarmene?

-In effetti si, sei l'unica con cui abbia voglia di parlare. Sto pensando a ciò che ti ha detto Smith ieri. È geloso nei tuoi confronti.. e vuole riaverti indietro, mi aspetto qualsiasi cosa da parte sua.

-Credi che farà qualcosa?- sgranai gli occhi

-Io penso proprio di si.. dovremo stare uniti e fidarci l'uno dell'altro.. ma comunque spero che sia solo una mia paranoia

- Michael non ti lascerò mai

-Neanche io ..- mi abbracciò, ma come al solito la mia testa arrivava poco più sotto del suo petto.

-Sei piccola lo sai?

-Si, ho notato di essere più bassa di te- sorrisi

-La mia piccola- mi prese in braccio e iniziò a baciarmi, mentre io gli legavo le braccia dietro il collo. Con un movimento rapido mi sistemò le gambe intorno alla sua vita e mi strinse forte. Rimanemmo avvinghiati per non so quanto tempo. Era vero, quando mi baciava perdevo lucidità ed eliminavo dalla testa tutto ciò che c'era al di fuori di lui.

-Ti amo..- disse staccandosi da me

-Ti amo anche io – risposi

Mi mise a terra e guardò il display del cellulare

-Sono già le quattro, Emily ci starà aspettando..- disse sconsolato

-Beh forse può aspettare un altro pochino?- Dove era finita la ragazza timida?

-Credo che non le dispiacerà- sorrise complice Michael, prima di sedersi sulla spiaggia. Tese un braccio verso di me e gli afferrai la mano, non capendo bene cosa volesse fare. Mi tirò leggermente e gli caddi praticamente addosso, con le guance in fiamme.

-Dove eravamo rimasti?- mi guardò- Ah si..- sussurrò prima di baciarmi di nuovo. Mi stesi sopra di lui non preoccupandomi di essere in una spiaggia pubblica, non me ne importava proprio niente. Le sue mani vagavano lungo tutto il mio corpo, mentre le mie erano rimaste ferme ai suoi capelli. Sentivo l'adrenalina crescere istante dopo istante.. quando il suo telefono squillò mi spaventai a morte. Mi allontanai dalle sue labbra e lo guardai per un momento.

-Non preoccuparti- mi disse- richiameranno- e mi tirò di nuovo a sé

Dopo qualche minuto iniziò a squillare il mio.

-Cazzo. –imprecò- Deve essere quella rompicoglioni di mia sorella..

Presi il cellulare ed era proprio Emily

<<Pronto?>> dissi cercando di nascondere il fatto che il mio cuore andasse a mille.

<<Merda, vi ho disturbati?>> bene. Forse non ero poi così brava a nascondere le cose.

<<Tu che dici?>> gridò Michael, sentendo ciò che aveva detto la sorella

<<Eh scusate, ma tu non rispondevi al cellulare!>>

<<Fatti delle domande Emily>> disse ancora Michael

-Dai non esagerare- gli sussurrai

<<Emily cosa dovevi dirci?>> le dissi

<<Che vi sto aspettando da un'ora>>

<<Ma che ore sono?>>

<<Quasi le cinque>>

<<Cosa?? Oh mamma, è tardissimo. Non me ne ero proprio accorta>> ma quanto tempo eravamo rimasti sulla spiaggia?

<<Beh avevate di meglio da fare>> rise <<Dai forza, vi aspetto nel cortile del campus>>

<<Va bene, arriviamo>>

<<A tra poco piccioncini>>

<<Ciao>> la salutai

- Michael dovremmo andare- gli dissi mentre lui mi tirava di nuovo giù – Michael - continuai – Oh...- iniziò a baciarmi il collo

-Che stavi dicendo?- mi sussurrò

-Non lo so... Cazzo, si che lo so. Tua sorella ci sta aspettando. Dobbiamo andare –mi allontanai un po'

-Dai restiamo qui..

-Signor Bake- risi- deve alzarsi subito da qui e andare a prendere sua sorella. Forza!

-Agli ordini – si alzò sbuffando. Cercò di togliersi più sabbia possibile da dosso e mi prese per mano. Ci dirigemmo alla sua auto e in pochi minuti fummo davanti al cancello del college.

-Ancora quello?- disse Michael indicando il ragazzo che stava parlando con sua sorella, notai che era lo stesso che ieri guardava durante il pranzo.

-Magari le piace- sorrisi

-Cosa? No! A mia sorella non deve piacere nessuno

-Ecco che ritorna ad essere il fratello possessivo- sbuffai- Michael ha 19 anni! Anche io ho la sua età e sono fidanzata con te

-Si ma come me ce n'è uno su un milione

Lo guardai di traverso

-Anche tu sei una su un milione. Vedi? Siamo perfetti noi due!

-Si ma questo vorrebbe dire che se incontrassi due milioni di ragazze troveresti due come me.. vuol dire che non sono unica? Io pensavo di esserlo!- dissi con un tono sconvolto, prendendolo in giro

-Ecco il problema di voi ragazze. Pensate troppo, accetta il complimento che ti ho fatto e basta- rise

-No- incrociai le braccia

-No???- ripeté prima di accostare la macchina sul bordo della strada e iniziare a farmi il solletico. Iniziai a ridere così forte da non riuscire a respirare

-Basta!- lo implorai, ma lui non dava segno di voler cedere

-Solo quando mi chiederai scusa per non aver accettato il complimento- rise

-Non lo farò mai. Maiiii –gridai

-Ehi ma che sta succedendo qui?- disse Emily aprendo lo sportello e accomodandosi su uno dei sedili posteriori.

-Sto solo torturando la mia ragazza- disse senza fermarsi

-Aiutamiiiii- non riuscivo a smettere di ridere

- Michael lasciala stare!- gridò e iniziò a tirargli i capelli. Michael si fermo di scatto

-Bene. È così che stanno le cose? Avete scelto di schierarvi dalla parte sbagliata- disse in tono solenne- non vorrei essere nei vostri panni una volta arrivati a casa

-Oh che paura- disse Emily

-Puoi dirlo forte sorellina- rispose. Io e la mia amica scoppiammo a ridere per la faccia seria che aveva avuto nel dire l'ultima frase. Mise in moto e si diresse verso casa sua. Durante il tragitto mi chiamò mia madre, risposi al primo squillo

<<Mamma>>

<<Ciao tesoro come stai?>>

<<Sto bene.. e tu?>>

<<Non molto in forma.. Io e tuo padre abbiamo preso l'influenza>>

<<Oh mi dispiace>>

<<Volevo dirti di non venire domani, so che pensavi di cenare qui ma non credo sia una buona idea. Non vorrei mischiarti la febbre>>

<<Si hai ragione.. anche perché non posso più fare molte assenze per questo semestre>>

<<Magari puoi venire con Michael ed Emily il prossimo weekend>>

<<Credo che si possa fare>> sorrisi

<<Benissimo, ora vado a riposare un po' che mi fa male la testa.>> tossì

<<Va bene mamma riposati, ci sentiamo presto. Salutami papà>>

<<Certo Maya>> e chiuse la chiamata.

-Tutto bene?

-Si, era mia madre. Non possiamo andare da me domani sera..

-Come mai?

-I miei hanno preso l'influenza..

-Mmh.. mi dispiace.. Allora credo di doverti proprio invitare a cena qui da me- sorrise

-Bene ho capito le vostre intenzioni e di mia spontanea volontà domani non vengo- intervenne Emily

-Ma che hai capito tu- disse il fratello

Emily gli rivolse uno sguardo complice- Se stasera avete voglia di stare svegli vi pregherei di chiudervi a chiave nella stanza. Non ho voglia di vedere mio fratello e la mia migliore amica in atteggiamenti discutibili

Diventai rossa come un pomodoro.

Mi aspettavo di trovare scatoloni qua e là per la casa, ma quando Michael aprì la porta tutto ciò che vidi fu un completo ordine. Non c'era niente fuori posto. Mi aiutò a portare la borsa con i cambi per la notte nella sua stanza, avrei dormito là con lui. Finalmente, dopo un sacco di tempo mi sarei risvegliata con le sue braccia intorno a me.

-La lascio qui- dissi indicando i piedi del letto

-Va bene- sorrise

-Andiamo di sotto a preparare la cena?

-In realtà avevo intenzione di prendere una pizza, a te va?- mi chiese

-Si certo, ma ad Emily va bene?

-Oh si, lei mangia tutto.- sorrise -Hai portato il costume?

-E come avrei potuto dimenticarlo?- risi –E questo cos'è?- dissi indicando un disegno alla parete

-Ehm.. è uno dei miei ultimi disegni

-Ma questa ragazza..

-Sei tu- rispose

-Oh Michael, è bellissimo.

-Grazie- sorrise- l'ho fatto mentre dormivi.. in quei giorni in cui ancora non parlavi.. a dire la verità è stato proprio il giorno in cui hai ripreso a parlare.

-Te lo ricordi?

-E come potrei dimenticarlo? È stata la prima volta in cui mi hai detto che mi ami

-In realtà sei stato tu a dirmelo per primo..- arrossii

-Si hai ragione- sorrise- ma io te lo avevo detto anche altre volte

-Ah si? E quando? Non ti ho mai sentito..

-Perché dormivi- ammise- ma ogni mattina in cui mi sono svegliato con te tra le mie braccia.. la prima cosa che facevo era darti un bacio sulla fronte e dirti quanto ti amavo.. poi richiudevo gli occhi e aspettavo che anche tu ti svegliassi.

-Ma è dolcissimo- dissi

-Lo dici perché non ti sei vista mentre dormi. Tu sei dolcissima. E sei la cosa più bella che io abbia mai visto. Non riesco ancora a credere fino in fondo che tu sei davvero la mia ragazza. Ho paura che un giorno possa svegliarmi e capire che tutto ciò che sto vivendo è solo un sogno.

-Non è un sogno, è tutto vero. io sono qui

-Spero che sia per sempre- mi abbracciò forte

-Io ti amo e questo non cambierà mai

-Ti amo Maya

Emily bussò alla porta.

-Posso entrare?

-Vieni vieni –rispose Michael

-Oh vi vedo attaccati come al solito – rise –Che dite iniziamo a preparare per stasera?

-Prendiamo una pizza?- le chiesi

-Perfetto! Ora manca solo da decidere quale film vedere

-Vi prego non come quelli di ieri sera- intervenne Michael

-Tanto tu non li guardi. Starai come al solito a fissare Maya –lo prese in giro

-In effetti hai ragione- sorrise

-Allora scendete?

-Si, dammi un minuto che metto il pigiama- dissi prendendo le mie cose e scappando in bagno. Quando uscii anche loro lo avevano indossato, così scendemmo in soggiorno a scegliere i film mentre aspettavamo la pizza. La serata passò tranquilla e ci divertimmo un sacco. Emily andò a dormire in camera sua, mentre io andai in quella di Michael. Lo abbracciai e poggiai la testa sul suo petto, ascoltando i battiti del suo cuore.

-Buonanotte principessa- mi baciò la fronte

-Buonanotte..- sorrisi, addormentandomi tra quelle braccia forti che mi facevano sentire al sicuro.

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