9. Non cambia mai
Lara
Non lo sopporto più mi sta mandando in tilt il cervello sta cercando da stamani ogni pretesto per litigare e solo perché gli girano le palle, sembra che quello che abbiamo passato in questi ultimi giorni non ci sia mai stato.
Vado al bagno per farmi una doccia, mi sento tutta indolenzita ed ho bisogno di rilassarmi e prendermi del tempo per me stessa. Almeno dieci minuti poi forse uscirò con i ragazzi.
Alla fine mi sono decisa ad uscire con Jessica e Chry ed Elena e li invito a cena tanto Joe non c'è.
Suonano il campanello e vado ad aprire la porta -Ehi Matteo che ci fai?- -Ti posso parlare?- gli sorrido e lo faccio entrare ormai sono la psicologa di turno. Aspettiamo che tutti se ne vadano via in modo da parlare -Ecco siamo soli dimmi- -Non c'è il tuo fratellastro?- -No. Ti va della cioccolata calda?- -Si grazie. Lara non so più come comportarmi- -Ti riferisci per i problemi a casa o anche altro?- -Tutto credimi mi sembra di impazzire,sembra che di tutto quello che faccio non vada bene nulla- Gli passo la cioccolata calda e ci mettiamo sul divano -Credimi non è così. Non ti devi buttare giù chiaro? Sei una persona fantastica e con il tempo tutto si sistemerà credimi. Devi avere pazienza e la forza di andare avanti. So che tutti ti staranno dicendo così ma credimi non voglio che pensi che ti dico tutto questo tanto per fare- -Non lo credo Lara e quella fantastica fra i due sei tu. Sei stupenda credimi e grazie di starmi vicino-. Ci sorridiamo sapendo che un'amicizia come quella che sta crescendo tra noi due dovrebbe esserci più spesso.
Mi abbraccia e faccio lo stesso, sento aprire la porta e dei passi e Matte che mi viene strappato dalle braccia. Joe è furioso, ormai lo riconosco dallo sguardo -Ehi energumeno ma che modi sono?!- -Matte scusa ci vediamo domani dai vai a casa- mi guarda e sospira lo accompagno alla porta per salutarlo ma prima che lo possa fare Joe gli ha già chiuso la porta in faccia mettendomi con le spalle contro la porta. -Mi spieghi che diavolo ti sta prendendo?- -Chi era quello?!- -E da quando ti devo rendere conto di chi frequento?!- -Dimmi chi era e perché stava qua con te!- -Col cavolo- lo spingo e me ne torno in sala ma mi sento spingere contro il divano dove mi ci trovo sdraiata -Cosa vuoi fare?- mi si avvicina e si mette sdraiato sopra di me in modo da bloccarmi. Cosa gli prende? -Cosa vuoi Joe?- -Sapere che cazzo voleva quello- -Niente- -È il tuo ragazzo? Ci ha provato? Ci hai fatto qualcosa o ci sei andata a letto?- si avvicina al mio viso con il suo ed i nostri occhi si intrecciano, è il tipico ragazzo dallo sguardo maledetto, quello che ti strega dal colore marrone-verde così intenso che ti ci perdi dentro senza volerlo -Non è niente di tutto quello che mi stai chiedendo. Adesso mi spieghi perché ti stai comportando così?- Si alza e fa per andarsene di nuovo -Perché sono geloso- detto questo se ne va mentre io resto sdraiata a guardare il soffitto. Non so quanto è passato credo un paio d'ore da quando Joe è uscito ed io sono ancora sul divano a guardare il soffitto "perché sono geloso" e che cavolo vuol dire? Ci sono mille modi di essere gelosi ed altri mille motivi per esserlo ma più che mi spremo più che non lo capisco.
Accendo la TV e bevo qualche bicchierino di limoncello, non sono il tipo che beve per affrontare i problemi ma un bicchierino non mi farà male anzi mi aiuterà ad addormentarmi spero. Mi lascio cadere di peso sul divano ed inizio a buttare giù il liquore. So che sono al quarto e la TV inizia ad essere doppia, poi credo di essermi addormenta.
Joe
Sono stato un'idiota a dirgli che sono geloso che poi alla fine non riesco nemmeno io a capire perché lo sono so solo che non è una gelosia che si può avere per una sorella; questa che sto provando io mi mangia dentro, fa salire il sangue al cervello e la voglia di allontanare chiunque le sta troppo addosso.
Ne ho fatto due parole da fatto con Izi.
Lui era stabile mentalmente, io già meno forse per questo gli ho parlato di lei e secondo lui io provo qualcosa per quell'odiosa, rompiscatole, viziata e bipolare di Lara. Si sbaglia io non provo niente. Niente.
Entro in casa e trovo Lara sul divano che dorme con la TV accesa e sul tavolino la bottiglia di limoncello metà piena. Non voglio che beva. Perché si deve ridurre così? Non voglio che questa ragazza faccia la fine di mia madre, non so darmi una motivazione valida al mio comportamento ma la copro e mi sdraio accanto a lei; spengo la TV e quando l'abbraccio mi sento apposto con me stesso mi sento intero al posto giusto e adesso che ci faccio caso bhe mi è mancata.
Scuoto la testa come per scacciare questi pensieri non sono da me e non appartengono alla maschera che mi sono creato.
Inizio a fissare la TV spenta per resistere alla tentazione di baciarla. Poi ripenso al suo braccio, pieno di graffi che vidi tempo fa. Mi alzo e senza svegliarla le alzo le maniche della maglia che scoprono i suoi bracci graffiati. Sono vecchi ed ormai superflui, ma la cosa mi fa gelare il sangue. Perché ha tutti questi segni? Cosa non so di lei? Effettivamente non la conosco per niente.
Non so perché si sia presa cura di me in questi giorni e cosa mi stia nascondendo del suo passato, so solo che pur di interrompere quell' armonia nata tra di noi a cui mi stavo abituando ho cercato ogni pretesto per farla infuriare in modo da allontanarmi da lei; anche perché so già che se non me ne allontano, alla fine rischio di restare nella sua ragnatela senza sapere come ci sono entrato.
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