14. Due mondi diversi
Leggete l'angolo d'autrice😊
Joe
Sto pensando "a lei fesso". Già il mio cervello a ragione. Fantastica è il primo aggettivo che mi viene in mente per descriverla "ma hai anche detto che è odiosa, rompi palle, viziata, orgogliosa, testarda" inutile i miei pensieri sono più forti di me ormai è un monologo che inizia tutte le volte che c'è silenzio o meglio inizia quando mi concedo di pensare. "Ma ho sempre pensato che fosse anche una bomba sexy" "Ma non sono i pensieri del Joe che sei diventato, fatto di muri e maschere" "Sto impazzendo" "Per colpa di una donna che potrebbe rivelarsi come le altre? Perché visto che ti attira non ne approfitti? Perché hai voluto una tregua con lei? Non la volevi allontanare?" Mi prendo la testa fra le mani, sembra che mi stia per scoppiare. È vero che me ne sarei voluto sempre approfittare, questo dal primo momento che è entrata da quella maledetta porta. La prima cosa che ho pensato è stata fottila. Non so davvero che cazzo mi stia prendendo, ci esco, rido, sono tranquillo, insomma come fra due fratelli ma allo stesso tempo vorrei saltargli addosso; essere fuso con lei. Sentire le sue labbra sulle mie ed il suo respiro accelerato al mio tocco. Vorrei fare tutto quello che non posso perché in fondo il proibito attira tutti, come il sangue con gli squali.
E poi sinceramente dovrei scoparla come volevo fare e mandarla via? Fare finta che non sia successo niente, non sarebbe un problema ma non poterla toccare più si. Non so cosa mi frulla realmente nella testa; ho il caos più totale e lei non migliora la situazione. Sono dentro al vialetto in fondo vedo già Izi che mi aspetta. Ne rolla un paio e le fumiamo. Non riesco a stare lontano da questi vialetti e da questa vita. Non dovrebbe appartenere a nessuno eppure in parte mi appartiene "Come lei" cancello subito quel pensiero aspirano il più possibile come se il fumo lo potesse annebbiare.
Mi guardo intorno e vedo la fottutissima realtà. Io: la droga, le canne, i vialetti e qualche compagno di cui non ci si fida mai veramente. Lei: gli amici, la scuola, niente di questo mondo che è il mio. L'unica cosa che abbiamo in comune sono passati difficili ma poi più nulla.
Lei non appartiene al mio mondo come io non mi sento di appartenere al suo. Siamo di mondi completamente diversi ed anche per questo dovrei solo usarla e poi allontanarla da me. Oppure solo allontanarla da me in fondo so che già a sofferto.
-Joe- guardo Izi completamente sveglio effettivamente questa roba non da la botta -Izi sta roba non fa effetto- -Infatti è solo tabacco- vorrei ucciderlo in questo momento -Eri talmente nel tuo mondo da non sentire manco la differenza e sopratutto quello che ti ho detto- -Scusa. Dimmi- mi alzo e spengo la rimanenza della schifezza con il piede -Joe sta tornando- lo guardo e serro i pugni, mentre il sangue mi si gela nelle vene. -Joe: Devil sta tornando-. Mi lascio cadere per terra con la schiena contro il muro -Merda abbiamo troppi debiti con lui- -Lo so Joe- -Che cazzo facciamo?- -Non ne ho idea. Vai a casa vedrai che qualcosa mi inventerò-. Sinceramente non so come sono tornato a casa e se ho guidato io o il mio corpo da solo. Non lo so. Prima di entrare controllo se c'è posta e vedo un cd. Lo prendo ed in ascensore controllo se c'è scritto per chi sia. Apro la custodia e trovo il suo marchio. La foglia di Marijuana oro circondata dal nero e dal rosso. So che è per me. Entro e me ne vado in camera. Chiudo a chiave, inserisco il cd nel computer e metto le cuffie. Sento solo un bip e poi una voce metallica spezza il silenzio "È ora di pagare. Stai attento a ciò che ti è caro perché in molti lavorano per me. Pure chi non immagini" il bip iniziale tronca la registrazione e lancio le cuffie sulla scrivania. Merda!. Cosa significherebbe "Stai attento a chi ti è caro?". Ormai è da un pezzo che non mi è caro nessuno. Nemmeno me stesso altrimenti non mi sarei buttato dal trampolino senza saper nuotare.
Scusate tanto se questo capitolo è veramente corto. Non so in quanti lo state leggendo e se la storia vi sta prendendo. Spero che con questo capitolo di aver riacceso la vostra curiosità che forse stava svanendo.
P.S. I luoghi dove si ambienta la storia sono veri al cento per cento i personaggi e la storia no.
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