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3: Dilemmi

Levi's pov

-Levi siamo nei guai...- -Spiegati meglio coda di cavallo- sbottai.

-Vedi, il fatto è che siamo arretrati con il pagamento delle bollette del riscaldamento, dell'elettricità e del gas- mi spiegò velocemente.

-Questa non ci voleva, ma proprio ora che è appena arrivato il moccioso?- domandai retoricamente.

-Già. Ascoltami, lo so che ero stata io a chiederti di prenderti un anno di riposo, ma solo per questo mese, non riusciresti a trovare un lavoro, anche sia solo per un mese- mi pregò; la guardai abbastanza scocciato, ma d'altronde non potevo farci niente -Non ho molta scelta, ma sai benissimo che nessuno mi prenderà mai- dissi enfatizzando le ultime parole.

-Sì, lo so ma... Aspetta, c'è un posto dove ti accetterebbero!- esclamò lei -Or dunque mi dica oh grande suplemazia- risposi con il mio solito sarcasmo.

-Ah ah! Simpatico il bassotto- la fulminai con lo sguardo -Al "The Dilemmas of the Palate" ti assumeranno sicuramente- la guardai scettico -Ed esattamente, quattr'occhi, cosa ti fa credere che assumeranno il qui presente nel bar più famoso di tutta New York?-.

-Semplice, il fatto che tu conosci almeno tre lingue oltre all'inglese, ciò renderebbe il loro bar più famoso- mi disse come se la risposta fosse ovvia.

-Io ho seri dubbi riguardo la tua teoria, ma non saprei dove altro cercare, quindi vedrò di andare a vedere martedì dopo che avrò portato il moccioso a scuola- dissi ancora poco convinto.

A questo punto, però, sorgeva spontaneo un problema, se avessimo dovuto risparmiare avremmo dovuto ridurre al minimo i costi e ciò voleva dire ridurre al minimo le porzioni di cibo.

Esposi il problema ad Hanji e insieme decidemmo che ci saremmo alternati per non mangiare, uno a pranzo e uno a cena. Decidemmo di iniziare col piano dal giorno seguente, così preparai il pranzo per tutti.

Una volta finito salii su per le scale per chiamare il moccioso, bussai alla sua porta ma non ottenni risposta, così decisi di entrare.

Trovai il moccioso sdraiato sul letto addormentato, doveva essere stanco, e in quel momento mi sembrò di avere davanti un cucciolo indifeso; ma il mio cuore freddo e la mia acidità prevalsero la tenerezza portatami da quell'immagine.

-Tks, svegliati moccioso, è pronto il pranzo. In più non dormire così o rischierai di ammalarti e poi sarò io che ti dovrò accompagnare in ospedale e francamente non ciò voglia di stare in mezzo a tutti quei germi- "Magari fossero solo i germi" pensai.

-Lavati le mani priva di venire a tavola e vedi di muoverti, a meno che tu non voglia consumare un pasto freddo- dissi -Non sarebbe la prima volta- lo udii sussurrare -Tks, faremo in modo che capiti il meno possibile, perciò ora muoviti- gli dissi sbrigativo prima di uscire dalla stanza.

Eren's pov

Devo essermi addormentato una ventina di minuti fa, dopo la doccia.

Comunque dovevo muovermi, questa fu la prima volta dopo 8 anni che qualcuno mi preparò da mangiare: non potei sprecare l'occasione ed oltretutto non avrei voluto dare l'impressione di essere maleducato.

Quando entrai in cucina mi stupii abbastanza, cos'era? Il giorno dello stupore o che?

-Scusa Levi- iniziai cauto -Che c'è moccioso?- sbottò -Sbaglio o questo è risotto alla milanese?- chiesi -No, non sbagli Eistein, dove vuoi arrivare?- rispose sarcastico -Niente, mi chiedevo solo come fa un americano a riprodurre a pennello un piatto qui sconosciuto- confessai innocente.

-Perchè sono il super mago della cucina- disse ironicamente; in realtà aveva evitato la domanda perciò capii che in quel momento era meglio lasciar perdere, ma avrei tenuto l'argomento per tirarlo fuori quando mi si sarebbe presentata l'opportuntà.

Misi una forchettata in bocca e credo che per la prima volta dopo secoli mi si illuminarono gli occhi: era buonissimo, sono serio, non ho mai mangiato un piatto così buono.

Di risotti alla milanese ne avevo già mangiati prima ma mai uno così buono come quello di Levi.

Nella mia bocca sentii un misto di sapori che si abbinavano perfettamente l'uno con l'altro, non lasciando spazio all'immaginazione, se non per visualizzare in quale universo saresti potuto finire.

In cuor mio ringraziai Levi per avermi svegliato e per avermi detto di muovere, probabilmente da freddo sarebbe stato ugualmente buono, ma di certo non così tanto da farmi vedere le stelle di giorno.

Certo che avere una persona che cucina tutti i giorni così per me non mi dispiacerebb... Ma che vado a pensare?

Probabilmente oggi è un giorno speciale solo perchè sono arrivato, certo come se io fossi speciale, domani probabilmente mi avranno tutti abbandonato, dimenticandosi di me e della mia presenza.

La sostanza è che non mi ci devo abituare, nè tanto meno devo affezzionarmi a Levi e Hanji, ma sembra che si stiano davvero preoccupando per me.

-Levi, é buonissimo-

Levi's pov

Wow, il moccioso si era appena complimentato per la mia cucina, non posso crederci.

-Ѐ il risotto alla milanese più buono che io abbia mai mangiato!- esclamò il moro.

Non gli davo molta importanza, come tutto il resto d'altronde, ma quando vidi i suoi occhi illuminarsi e sul suo volto comparire un accenno ad un sorriso, non potei fare a meno di restare lì a osservarlo.

I suoi occhi pieni di vita erano ancora più belli di quello che ci si può aspettare e il suo sorriso era una rarirtà assoluta; forse perchè fin da quando era arrivato non aveva mai sorriso, ma sembrava una di quelle cose uniche e speciali, che donava solo in poche occasioni; forse per quel motivo mi incantava.

Ad ogni modo nessuno mi garantiva che fosse sincero e che non stesse recitando, poteva benissimo cercare di adularmi per ottenere la mia fiducia; nessuno mi garantiva niente.

-Moccioso, come fai a conoscere questo piatto? Ѐ praticamente impossibile conoscerlo a meno che tu non sia stato in Italia- dissi cercando di guadagnare un po' più di informazioni su di lui.

Pensavo avrebbe evitato la mia domanda come solito suo, invece, non so se perchè distratto dal riso o cos'altro, mi rispose -Bhe, come lo dico? Per farmi vedere da degli psicologi, i miei genitori... hanno deciso di mandarmi anche in Europa; è per questo che conosco diverse lingue- sono sicuro che dopo che ebbe pronunciato la parola "genitori" ne disse un'altra, ma non riuscii a distinguerla.

Decisi di lasciar perdere, centrandomi sul ragazzo che sembrava disposto a dire qualcosa, pur sempre restasse nell'anonimato -Che lingue conosci?- domandò Hanji.

-Inglese, spagnolo, italiano, francese e tedesco- rispose senza prestare troppa attenzione, la quale era concentrata nel piatto.

-Praticamente da oggi abbiamo un traduttore umano in casa- scherzò la bruna.

Quando mi voltai verso il moccioso vidi che aveva smesso per un attimo di mangiare, per poi riprendere come se non fosse successo niente.

Probabilmente qualcosa che aveva detto Hanji lo aveva ferito, così decisi di rimproverarla facendole capire, implicitamente, ciò che aveva fatto -Tks, quattr'occhi qui l'unico robot che abbiamo in casa è il cespuglio, qui presente, dei tuoi capelli che non stanno mai al loro posto- le dissi lanciandole uno sguardo che spiegava tutto.

Il moccioso finì di mangiare, si alzò e portò il piatto nel lavandino; dopo aver chiesto permesso stava uscendo quando Hanji lo bloccò e gli disse -Eren, domani Levi ti farà fare un giro della città e martedì inizierai la scuola-.

Eren's pov

Iniziare la scuola, ho solo una domanda: PERCHЀЀЀЀ?

Io detesto la scuola e non per i voti e lo studio, lo so che non sembra, ma in realtà vado molto bene a scuola, quindi no, il motivo per cui la odio sono le persone che ci stanno dentro.

Da una parte ci sono i professori che hanno pietà nei miei confronti, gli faccio pena, e questa è una cosa che non sopporto, vorrei solo essere trattato come gli altri, chiedo troppo? Evidentemente sì.

Dall'altra parte invece ci sono i compagni di classe, i quali si dividono in due gradi gruppi principali: quelli che si credono superiori agli altri e che mi maltrattano, i bulletti, e quelli che si sentono in dovere di parlarti e che dopo aver scoperto il tuo carattere ti abbandonano come se non valessi niente.

-Come hai fatto a trovarmi un posto così velocemente?- domandai nella speranza che fosse tutto un incubo, un bruttissimo incubo, ma non reale.

-Ѐ grazie al biondino dalle sopracciglia grosse, giusto?- disse il corvino.

La bruna arrossì un po' -Diciamo che conosco il preside- -Diciamo che ci stai uscendo insieme- disse il corvino sarcastico.

-Smettila Levi! Non ci sto uscendo insieme!- disse imbarazzata -No, certo... Ma lui ci sta provando con te- ribattè l'uomo.

Li lasciai a battibeccare e salii in camera mia ancora traumatizzato dalla notizia, chi non lo sarebbe? (io autrice concordo pienamente con te)

Il mio cervello cercò di sforzarsi per pensare positivo, ma io sono realista, c'è ben poco di positivo; sì è vero che l'indomani non sarei dovuto andarci e sarei andato a vedere la città con Levi; ma a parte ciò che altro c'è di positivo?

Niente.

La scuola per me è la rappresentazione in terra dell'inferno, una delle sue faccie; che poi, dico io, chi è quel coglione che ha deciso che a scuola ci si va alle otto del mattino?! (me lo chiedo anch'io, da anni, e sono giunta a una conclusione: è una fortuna per lui essere già morto, altrimenti desidererebbe esserlo).

Ma ci devo proprio tornare a scuola?

Sì, devo farlo, in fondo loro si sono preoccupati di trovarmi subito una scuola, anche se non mi sarebbe dispiaciuto se mi avessero ignorato completamente e avessi dovuto aspettare almeno un'altra settimana.

In ogni caso avrei dovuto affrontare prima o poi il problema; lo so ma è troppo difficile, la scuola è brutta, vi sfido io a trovare anche solo un lato positivo della scuola, per me.

Decisi che fosse meglio non pensarci, così presi il computer e iniziai a guardarmi per la quarta volta Death Note; io concordo pienamente con Light, i criminali dovrebbero essere sterminati, in particolare gli assasini, però credo che se mai mi ritrovassi a dover scegliere da che parte schierarmi credo mi schiererei con Elle, per il semplice fatto che Kira potrebbe sempre decidere di uccidermi e io non posso saperlo.

Gli assassini, mi chiedo perchè uccidano, non pensano mai alle conseguenze di ciò che fanno?

Basta... non ci voglio più pensare, quello è passato, adesso concentriamoci sull'anime.

<time skip> la mattina dopo

Mi svegliai la mattina seguente alle 8.

"Vaffanculo a quegli psicologi che mi hanno abituato a svegliarmi presto" pensai "Per una volta che posso dormire, per colpa di quegli idioti non riesco più ad addormentarmi ".

Dato che non riusii più a dormire decisi di scendere e aspettare che qualcuno si svegliasse per fare colazione, non volevo sporcare la cucina del corvino.

Appena sceso decisi di andare a sedermi sul diavano in salotto; quando entrai notai una cosa che non avevo notato prima: in un anglo, vicino alla finestra si trovava un pianoforte.

Finito di contemplare quel magnifico strumento decisi di prendere il cellulare e, mentre cercavo delle fan fiction su internet, finii per errore sulla galleria e capitai su una foto che mi fece salire la nostalgia.

Era una foto di me e i miei genitori, è da tanto che non li vedo, mi mancano.

Levi's pov

Quando mi alzai notai che erano le 9:10; decisi quindi di scendere a fare colazione, oggi mi sarebbe toccato portare il moccioso a fare un giro della città e non ci avevo voglia di fare tutto di fretta.

Concordai quindi con me stesso che prima mi sarei preparato e in seguito avrei svegliato il moccioso; eppure quando scesi le scale dovetti rivedere i miei piani.

Nel salotto vidi il moccioso intento a guardare qualcosa sul suo cellulare, da quanto tempo era sveglio?

Stavo per chiamarlo, quando vidi una sola ed unica lacrima rigargli il viso "Ma che gli prende?" mi domandai.

Mi avvicinai silenziosamente e potei intravedere sul suo cellulare una foto di lui da più piccolo insieme ad un uomo ed una donna che dedussi dovevano essere i suoi genitori.

Bhe da quanto ci aveva detto era da tanto che non li vedeva, quindi è comprensibile che gli mancassero.

Decisi di far finta di non aver visto niente, tornai indietro e dissi cercando di rendermi credibile - Oi moccioso...-

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