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29: Pucciosi risvegli e docce bollenti

Allerta smunt verso fine capitolo, se non ti piace sei pregato di saltare dopo l'avviso. Grazie e buona lettura. (P.s. Non so se ho già messo il video, se sì ditemelo che lo cambio)

Levi's pov

Mi svegliai verso le 9:00 del mattino, con ancora il moccioso fra le braccia; aveva un volto così rilassato mentre dormiva: gli occhi verdi ora nascosti dalle palpebre, le labbra semichiuse, così invitanti e baciabili, e i suoi capelli tutti disordinati, tutte cose che lo resero adorabile.

Abbassai lo sguardo e scostai leggermente le coperte, rivelando, in questo modo, i nostri corpi completamente nudi; gli eventi della sera prima riaffiorarono alla mia mente e senza neanche volerlo, un leggero sorriso comparve sulle mie labbra, che subito svanì nel momento in cui i ricordi riaffiorarono nella mia mente.

Decisi di scacciare via quei pensieri, senza fare rumore, allentai la presa sul moccioso e mi alzai dal letto, mi misi i boxer del giorno prima con dei pantaloni di tuta e scesi in cucina per preparare la colazione per me ed il ragazzo, ora sdraiato nel suo letto.

Una volta arrivato in cucina mi misi a preparare le crêpe, conoscendo bene le preferenze per i dolci del mio moccioso... Già, mio, era talmente bello definirlo tale che sarei potuto esplodere dalla felicità, eppure, per quanto mi fidassi di lui, c'era sempre quel qualcosa in me che mi diceva di tenere alta la guardia, sapevo che fosse ingiustificato, ma i ricordi non mi vollero abbandonare.

Quando finii di preparare il tutto, più o meno verso le 9:55, salii in camera per svegliare il mio ragazzo.

-Eren, Eren svegliati- iniziai a scuoterlo, lasciandogli leggeri baci su tutto il viso -Ancora cinque minuti- biascicò nel sonno -Allora vorrà dire che le tue crêpe me le mangerò io, non c'è problema- dissi mentre mi giravo, facendo finta di andarmene.

-Qualcuno a detto crêpe?!- saltò in piedi il moro, non fu, quella che si suol dire, una brillante idea, difatti, pochi istanti dopo, ricadde sul materasso, massaggiandosi con una mano il sedere ancora scoperto.

Quella scena fu talmente esilarante che non potei fare a meno di trattenere una piccola risata -Si può sapere cos'hai da ridere?- mi domandò con un piccolo broncio puerile -Scusa, ma è troppo divertente vederti mentre ti massaggi il culo, perchè ti fa talmente tanto male che non riesci a stare in piedi- risposi.

-Non è colpa mia se hai un mostro esageratamente grosso al posto del cazzo!- esclamò coprendosi il viso completamente rosso nel momento in cui realizzò ciò che aveva appena detto -Non so se prenderlo come un complimento o come un insulto, ma da come gemevi il mio nome stanotte suppongo fosse un 'complimento'- lo stuzzicai, mimando le virgolette sull'ultima parola.

-Smettila di mettermi in imbarazzo!- sbottò coprendosi ancora di più il volto con le mani -Sei tu che mi provochi- risposi di rimando, avvicinandomi a lui e spostando le sue mani, in modo da permettermi di vederlo in faccia -E poi sai che adoro troppo vederti tutto rosso- sussurrai sulle sue labbra per poi catapultarmi su di esse.

Il moro ricambiò il bacio fin da subito, allacciando le braccia al mio collo; dopo alcuni attimi interminabili ci staccammo e solo in quel momento il ragazzo si accorse di essere completamente nudo, mentre io avevo il busto scoperto.

-Ehm... Non avevi detto qualcosa che assomigliasse vagamente a crêpe?- domandò cercando di sviare l'imbarazzo -Oh sì, ho detto che ti ho preparato le crêpe per colazione- risposi distrattamente -Ma quanto ti posso amare?!- gridò per poi saltarmi in braccio subito dopo.

-Se non ti muovi a scendere non mangi- lo minacciai -Ma non riesco a camminare- si lamentò mettendo il labbro inferiore all'infuori e facendo gli occhioni dolci -Ho capito, t porto in braccio io, ma vedi di metterti qualcosa, se non vuoi finire come ieri- accennai passandogli i suoi boxer e la mia maglietta, la quale gli arrivava a metà coscia.

-Ola mi plendi- disse con la vocina da bambino tendendo le braccia verso di me...

Due parole: TROPPO ADORABILE -Un giorno di questi mi farai venire il diabete per la tua adorabilità- affermai prendendolo a mo' di sposa e dirigendomi verso le scale.

Quando giungemmo in cucina misi il moccioso seduto su una sedia e mi diressi verso i piatti per portarli in tavola -Leee- quel soprannome sarebbe stata la mia rovina -La superficie della sedia è troppo dura- si lamentò -Certo che sei proprio un moccioso- risposi servendo i piatti in tavola.

-Ripeto: non è colpa mia, se anche ci vai leggero con la tua altezza compensata mi distruggi il culo- -Guarda mi vien voglia di lasciarti lì solo perchè hai osato dire che sono basso- dissi dirigendomi verso la sala per prendere un cuscino al moro -Stronzo- esclamò lui dalla cucina.

-Sarei veramente stronzo se ti lasciassi lì, ma siccome sono misericordioso perdonerò il tuo affronto e ti darò questo bel cuscino- -Grazie tante Venere- ironizzò -Lo so di essere un dio greco, ma non mi elogiare troppo che poi mi monto la testa- risposi sarcasticamente.

-Non ti preoccupare che tanto sei già un pallone gonfiato- -Non mi far pentire di averti preparato la colazione, guarda che sono ancora in tempo per lasciarti a digiuno- lo minacciai allontanando da lui il piatto -Amore!!! Ti ho detto che sei bellissimo 'sta mattina? Sei stato così dolce a prepararmi la colazione, sei il miglior ragazzo che una persona possa avere, ma nessun altro ti avrà perchè sei mio. Ti amo tantissimo Lee- -Tks, lecchino- risposi accennando un sorriso.

Porsi il piatto al moccioso insieme allo e zucchero e alla Nutella, mentre io mi limitai a mettere mezzo, e dico mezzo, cucchiaino di Nutella -Fono daffero buoniffime- affermò il moro con ancora la bocca piena -Moccioso, non parlare con la bocca piena, è disgustoso... Grazie, comunque-.

-Levi- mi chiamò quando ormai avevo finito di mangiare -Mhm- -Di' ah!- esclamò mettendomi la posata, piena di cibo, davanti alla bocca; lo squadrai con uno sguardo 'ma sei serio?', aveva le guanciotte arrossate e la sua espressione si rattristò leggermente quando incrociò il mio sguardo.

Non volevo vederlo triste, perciò aprii la bocca ed ingoiai ciò che si trovava sulla posata, vidi il suo viso rallegrarsi e tornare con lo stesso sorriso, allegro e solare -Sei troppo carino, sembri un cucciolo-.

Deviai lo sguardo sentendomi in imbarazzo "Ma siamo seri, io, Levi Ackerman, imbarazzato, ma siamo sicuri che questo non sia un sogno e che io mi trovi in un mondo parallelo?!" -Aw, sei in imbarazzo, quanto sei tenero- mi scoccò un bacio sulla guancia e riprese a mangiare.

Gli tolsi senza preavviso la posata di mano e, dopo averla riempita, la portai alla sua bocca mimandogli di fare la stessa cosa che avevo fatto io; morale della favola: un moccioso tutto rosso, imboccato fino alla fine della colazione dal sottoscritto.

Eren's pov

-Lee, che facciamo?- domandai una volta finita la colazione -Una doccia- -Daii, seriamente- Mi lamentai -Moccioso, guarda che io sono serissimo, ieri dopo le nostre 'attività alternative' non ci siamo lavati e sinceramente non so come tu faccia a non sentirti appiccicoso, soprattutto dentro il tuo c- -OK HO CAPITO, CI FACCIAMO 'STA DOCCIA, NON C'È BISOGNO DI RIPETERLO AD ALTA VOCE- gridai in pre' dall'imbarazzo cercando di sovrastare la sua voce prima che finisse la frase.

-Va bene ma stai calmo e vedi di non urlare più di mattina- rispose il corvino, venendo verso di me e riprendendomi in braccio nello stesso modo di come mi aveva preso prima.

-Facciamo la doccia insieme?- chiesi innocentemente -Vuoi fare solo quella?- alzando lo sguardo incontrai un suo ghigno malizioso -M-Ma che vai a pen-pensare?!- balbettai cercando di nascondere i pensieri poco casti che si venivano a creare nella mia mente -Per quanto vorrei sbatterti nella doccia è meglio che non lo faccia, ieri sera era la tua prima volta e a giudicare da come ti lamenti meglio passare, per ora- la naturalezza con cui lo disse mi fece diventare il parente più prossimo ad un tulipano rosso, facendomi nascondere il volto nell'incavo del suo collo.

-Sei scorretto- sussurrai contro la sua pelle pallida e nuda -Sei tu che ti imbarazzi facilmente, piccolo- rispose aprendo la porta di camera mia e dirigendosi verso il bagno.

Mi fece sedere sul water, intanto uscì dal bagno per tornare un paio di minuti dopo con un cambio; fece scorrere l'acqua della doccia mentre, lentamente si toglieva i pantaloni e i boxer.

La vista del suo corpo nudo era eccitante, e non poco, i pettorali evidenti, gli addominali scolpiti, il culo sodo e il suo enorme caz- "Eren datti una regolata".

Senza preavviso si avvicinò a me, iniziando a togliermi la maglia, lasciandomi ogni tanto qualche bacio sul collo o sulle labbra, dando poi attenzione ai miei boxer; quand'ebbe finito di svestirmi mi trasportò dentro il box doccia.

Si posizionò sotto di esso e lasciò che le goccioline d'acqua cadessero lungo il suo corpo facendo risplendere ancora di più quella pelle diafana e quei capelli corvini che tanto amavo, mettendo in risalto quel corpo perfettamente sexy.

-Oooh vedo che qui Junior si è svegliato- sussurrò maliziosamente il corvino "Merda".

Si avvicinò piano fino a quando non fu a pochi centimetri dal mio viso -Come me lo vuole spiegare questo Jeager?- con tutta la sfacciataggine e il coraggio che possedevo risposi -Vede Mr. Ackerman, succede che Junior ha visto qualcosa di deliziosamente eccitante e quindi da bravo pene di un ragazzino ormonato qual è, si è leggermente arrapato- (dopo sta cazzata mi sotterro ma chissene, dovevo, me la sono servita su un piatto d'argento)

-Non credevo fossi così sfrontato- affermò alzando un sopracciglio -Credo però che dobbiamo rimediare al tuo problemino- disse afferrando il mio membro con una mano, facendomi sfuggire un gemito per il movimento improvviso -Vede Mr. Ackerman, credo di non essere l'unico- accennai guardando in basso -Va te faire voir (fottiti)- imprecò Levi.

-Non, tu dois le faire (no, devi farlo tu)- affermai per poi baciarlo molto appassionatamente, aggiungendo fin da subito la lingua -Seriamente mi rendi difficile resisterti, ma per oggi non ti penetro, altrimenti domani non ti alzi proprio dal letto, ma se vuoi posso farti un lavoretto, però me lo devi restituire- aggiunse quando vide il mio sguardo affranto che subito cambiò in un'espressione eccitata.

(specifico qui che non si sa mai, il giorno prima Levi gli ha detto che non lo può toccare durante i rapporti, ma questo vale solo in determinate condizioni e determinati momenti, se la stessa cosa la facessero seduti sul divano non glielo permetterebbe, o stessa cosa accadrebbe se iniziasse a baciargli il petto o facesse dei succhiotti, spero di essermi spiegata, ma ogni cosa al suo tempo perciò non posso dire più di così. Ah! Per chi non avesse capito ALLERTA SMUNT)

Iniziammo a baciarci con passione, il corvino chiese accesso alla mia bocca picchiettando con la lingua sui miei denti, subito acconsentii facendo incontrare le nostre lingue, unendole in una danza magica, di cui solo noi sapevamo i passi.

Quando la mancanza di aria ci costrinse a separarci Levi non perse tempo ad assaltare il mio collo e il mio petto con baci e succhiotti, concentrandosi soprattutto sui miei capezzoli, che prese a torturare, uno con la lingua e l'altro con le dita; divenni un ammasso di gemiti ed ansimi.

Piano piano si abbassò (ecco i commenti cattivi), fino a mettersi in ginocchio, con la lingua raggiunse presto il mio inguine, mentre la sua mano prese a pompare il mio membro alternando movimenti lenti a movimenti veloci, facendomi letteralmente impazzire dal piacere.

Iniziò a succhiare uno dei miei testicoli, prendendo in seguito in bocca l'altro; la sua lingua percorse tutta la mia asta per poi soffermarsi sulla mia cappella, dove depositò varie leccattine. quasi fosse un lecca-lecca.

Di colpo prese tutta la mia erezione in bocca -Ah ah, Levi, Levi Ah- non riuscivo a pronunciare cosa che non fosse il suo nome o un gemito.

Prese la mia erezione fino in gola, succhiando e facendo movimenti circolari con la lingua, mosse poi la testa avanti e indietro, facendomi vedere le stelle.

-L-Levi ah, sto per v-venire ah- ansiamai preso dal piacere che il mio uomo mi stava provocando.

In tutta risposta aumentò la velocità dei movimenti facendomi venire all'interno della sua bocca, si affrettò ad ingoiare tutto, leccando via i residui di seme dal mio pene.

Mi baciò con tanto di lingua per poi avvicinarsi al mio orecchio e sussurrare -Ora tocca a te, rifai ciò che ho fatto io- imbarazzato mi chinai sulle ginocchia, ignorando il dolore al fondoschiena ed osservando per bene tutta la sua lunghezza.

Deglutii a vuoto, da un lato perchè era grosso e seriamente dubitai di riuscire a prenderlo in bocca, dall'altro perchè non avevo mai fatto cose di questo genere perciò ero totalmente inesperto.

Con tutto il coraggio avente in corpo presi in mano il suo membro iniziando a masturbarlo, mentre prendevo in bocca e succhiavo uno dei suoi testicoli; lentamente con la lingua percorsi tutta la sua asta più di una volta, soffermandomi infine sulla cappella che presi a leccare e succhiare; un ansimo da parte di Levi mi fece capire che la cosa gli piaceva.

Titubante aprii la bocca e, appiattendo la lingua, feci scorrere il suo membro all'interno della mia cavità orale; lo succhiai avidamente, alternando ciò a movimenti circolari con la lingua, questo fino a quando non sentii una mano afferrarmi saldamente i capelli, senza farmi male.

Levi, con la mano, spinse la mia testa verso di lui, tutto ciò accompagnato da un movimento di bacino, che permise al suo membro di raggiungere la mia gola; trattenni l'istinto naturale di vomitare, concentrandomi su ciò che stavo facendo.

La sua mano nei miei capelli mi diede il ritmo, accompagnato dai movimenti di bacino, e fu così che iniziò a fottermi letteralmente la bocca, il tutto accompagnato dai suoi gemiti camuffati in ringhi di pura e semplice goduria.

Stava iniziando a farmi male la mascella quando, con un'ultima spinta, che raggiunse la gola, si liberò all'interno della mia cavità orale; senza che mi dicesse niente ingoiai , il sapore non era esattamente buono, ma essendo di Levi non volevo sprecarne neanche una goccia; così come fece lui leccai tutti i residui di sperma fino a che non ne rimase neanche l'ombra.

-Sei formidabile con quella bocca piccolo- disse una volta che si fu ripreso -G-Grazie- ansimai.

Ci demmo un ultimo bacio prima di finire di lavarci velocemente; ci vestimmo e scendemmo di sotto con l'intento di guardare un film, quando però entrammo in salotto trovammo una sorpresa.

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Eh lo so sono una brutta persona a lasciarlo finire così, ma ormai dovreste esserci abituati.

Niente, oggi avevo voglia di aggiornare anche se domani mi dovrò alzare relativamente presto per studiare per l'esame.

Siamo quasi arrivati a 4k visualizzazioni, io ancora non ci credo, ma oki.

Comunque che ne pensate? Vi sta piacendo? E il capitolo?

Avevo avuto un'idea, avevo in mente di iniziare a scrivere 1/2 storia/e un'altra Riren-Ereri e una LevixReader, avviso già che 'Se mi ami resterai' avrà sempre la priorità e probabilmente con l'inizio dell'anno prossimo dovremo andarci più piano, ma mi sembrava carina come idea in quanto ne ho un paio in mente. Dico sin da ora che la LevixReader è quella più elaborata nella mia testa, ma siete solo voi a sciegliere, perciò:

_Riren-Ereri

_LevixReader

_Entrambe

_Nessuna

Nel caso sceglieste la prima o la terza opzione nel prossimo capitolo vi proporrò diverse trame e sarete sempre voi a scegliere.

VI OBBLIGO A SCEGLIERE TRA UNA DI QUESTE

Alla prossima

Takanosempai

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