28: Piacevoli novità e dolci passioni
Attenzione, capitolo smunt (scene di sesso esplicite) vi sarà un'avvertenza appena prima dell'inizio di tale scena perciò non ti preoccupare, se non ti è gradito puoi non leggerl- ma cosa ve lo dico a fare, tanto non aspettavate altro da 28 capitoli, forza iniziate a leggerlo e godetevelo.
Levi's pov
-DOVE DIAVOLO SIETE STATI?!- urlò una quattr'occhi infuriata non appena varcammo la soglia di casa -Quattr'occhi non urlare- risposi scocciato -LEVI ACKERMAN, PRETENDO CHE MI DICIATE SUBITO DOVE SIETE STATI- sbraitò.
-SONO LE 15:12 E VOI SIETE APPENA ARRIVATI, INOLTRE EREN NON È ANDATO A SCUOLA, DOVE SIETE STATI?!- ripetè ancora più infuriata di prima -Come fai a saperlo?- domandò Eren titubante -Erwin me l'ha detto- rispose, appena più calma -Ah ah! Quindi ti senti con Mr. Parrucchino, lo sapevo, non è che per caso sei andata a trovarlo nel suo ufficio?- chiesi con aria maliziosa per sviare il discorso.
-Oh, non ci provare neanche vecchio nanetto ciclato, non osare cambiare discorso con me- disse puntandomi un dito al petto.
Dire che mi alterai per i nomignoli è dire poco -Come hai osato chiamarmi?- dissi con voce minacciosa -Hai sentito bene ed esigo una risposta subito- disse guardandomi negli occhi con aria di sfida "Bene se guerra vuoi, guerra avrai".
Le afferrai i polsi bloccandoglieli sopra la testa e facendola stendere sul pavimento iniziai a farle il solletico -LEVAAHAHAHAHAHAHI TI PREGO FERMAAHAHAHAHATI- -Eren mi ha raccontato il suo passato, per questo siamo arrivati ora, quindi vedi di fare la brava quattr'occhi e non lagnare- le spiegai all'orecchio, la mia voce venne sovrastata dalle sue risate.
Piano piano la lasciai andare e diminuii l'intensità della tortura, fino a fermarmi -Ok ok ho capito- sbuffò infine -Tanto Eren è bravo ed ha buoni voti, di cosa ti lamenti- replicai, dirigendomi poi verso la cucina dove trovai tutto pronto.
-Senti Levi, mangia tu adesso, io non ho molta fame- disse la bruna per poi dirigersi verso il salotto e stravaccarsi sul divano -Ancora non glielo hai detto?- mi domandò il castano -Moccioso, per la miseria, te l'avrò detto un centinaio di volte, metti quel dannatissimo soggetto- sbottai mentre il ragazzo ridacchiava.
-Intendevo, lei ancora non sa che anche io ho un lavoro, giusto?- chiese -Tks, per chi mi hai preso? Guarda che io mantengo le promesse. Ora mettiamoci a mangiare- dissi.
-Io oggi, dato che è venerdì, dovrei concludere con il cotratto- affermò il moccioso ad un certo punto -Sì, anch'io- risposi semplicemente. (non so se nell'altro capitolo ho specificato che giorno fosse, non mi sembra, in ogni caso, volvate lo smunt, e allora non rompete)
Il resto del pranzo lo passammo prevalentemente in silenzio parlando ogni tanto del più e del meno.
-Io vado- dissi quando fui pronto, dirigendomi verso la porta per mettermi le scarpe -Buon lavoro- esclamò il moccioso scoccandomi un bacio a stampo che ovviamente ricambiai -Anche a te- sussurrai per poi uscire e dirigermi verso il locale.
(parte molto importante, tenetela a mente)
-Buongiorno- salutai con il mio solito tono freddo non appena entrai nel bar -Ah! Ackerman, in anticipo come sempre- mi salutò il mio datore di lavoro -Già che è qui venga con me nel mio ufficio, così dopo può tornare tranquillamente a casa- affermò dandomi poi le spalle per dirigesi nella stanza citata.
Entrati nel suo ufficio ci accomodammo su delle sedie -Bene signor Ackerman, qua c'è il suo stipendio- disse porgendomi una busta, non sigillata; per sicurezza controllai il contenuto della busta, il contratto e la somma di denaro e, dopo averla controllata tre volte, mi accorsi con mio grande stupore che la cifra era maggiore rispetto a quello che avevamo stabilito in partenza.
-Mi scusi signor Reeves- accennai -Ma la somma presente nella busta è maggiore rispetto a ciò stipulato nel cotratto- -Ne sono consapevole mio caro Ackerman, ma vede, il fatto è che la sua presenza ha fatto aumentare notevolmente la quantità di clientela e la fama del mio bar, lo prenda quindi come un ringraziamento; inoltre volevo domandarle, che ne direbbe di continuare a lavorare qui, almeno finchè non trova un lavoro migliore, so che il suo contratto stabiliva solo un mese, perciò le propongo di venire qui solo una volta a settimana, ovviamente sarà pagato. Lei è un uomo intelligente, quindi sono certo che comprenderà se le dico che dopo tutta la fama che ci ha fatto guadagnare non può andarsene così- spiegò l'uomo.
Valutai per qualche minuto, in silenzio, alla fine dei soldi in più non guastavano, inoltre dovevo lavorare solo una volta alla settimana, sì avrei fatto un po' l'animale del circo e la cosa mi infastidiva abbastanza, ma vista la prevaleza di vantaggi decisi di accettare.
Il signor Reeves sfoggiò un sorriso compiaciuto e, dopo avermi dato le ultime direttive, mi congedò. Ritornai nel locale dove i miei colleghi si stavano iniziando a preparare per riaprire il locale, mi misi l'uniforme da lavoro del bar e li andai ad aiutare, non perchè ne avessi voglia, sia chiaro, ma quelli rischierebbero di sporcare tutto e, probabilmente, non pulirebbero un granello di polvere.
La mia giornata lavorativa si svolse noormalmente ed alla fine di questa tornai tranquillamente a casa.
Eren's pov
Non appena il corvino uscì di casa salii di sopra per finire i compiti, per poi dirigermi verso il mio lavoro rifilando ad Hanji la scusa 'vado a fare due passi'.
Svolsi il mio lavoro come di consueto e, dieci minuti prima della chiusura, il signor Pixis mi invitò nel suo studio per consegnarmi la mia paga.
-Siediti ragazzo- mi disse calmo; obbedii e lui iniziò a parlare -Allora, questo mese hai svolto molto bene il tuo lavoro, sei stato veramente d'aiuto, ecco a te la tua paga- disse porgendomi una busta con dei soldi -La ringrazio tante- risposi semplicemente.
-Senti Eren- iniziò -Mi dica- -Lo so che il ragazzo che hai sostituito è ritornato, ma tu mi sei stato davvero molto d'aiuto, inoltre la tua conoscenza nelle lingue è un tuo ottimo punto a favore, perciò stavo pensando, che ne diresti di continuare a lavorare qui? Solo una volta a settimana e ovviamente verrai pagato, giusto per non perdere troppi clienti, in più molte ragazze vengono qui solo per vederti, non vorrai mica deluderle vero?- domandò facendo lo sguardo da vecchio saputello.
Ridacchiai appena a quel commento "Se Levi lo sapesse non sarebbe affatto contento, comunque lui si fida di me, so che ne sarà felice" -D'accordo Mr. Pixis affare fatto- annunciai stringendo la sua mano.
Lui ricambiò la stretta e poi mi accompagnò alla porta; tornai a casa e aspettai Levi per dargli la notizia, per fortuna, essendo venerdì, anche lui tornava a casa due ore prima.
Non dovetti attendere molto, infatti, che la porta si aprì -Leviiiiiiiiii!- urlai saltandogli in braccio e baciandolo intensamente -Oi moccioso che ti prende?- chiese con una punta di divertimento nella voce -Sono molto felice, tutto qui, ti devo dire una cosa- gli comunicai.
-Mhm... Anch'io devo dirti qualcosa- -Tanto per cominciare il fatto che io sia qui- disse una voce alle sue spalle -Geaaa- esclamai prendendo in braccio la ragazza e abbracciandola forte -Come stai?- -Come sempre; senti...- disse con un ghigno stampato in faccia che non prometteva nulla di buono.
Deglutii a vuoto -Dimmi- -Prima spostiamoci dall'ingresso- ordinò Levi e così facemmo, dirigendoci in salotto, dove ci accomodammo -Continua pure- la incitai -Non è che vi dareste un altro bacio, per favoreee!- esclamò con gli occhi da cucciolo e un ghigno gigantesco stampato in faccia.
Non ebbi neanche il tempo di rispondere che le labbra di Levi furono subito sulle mie, dolci e allo stesso tempo voraci. Continuammo a baciarci per un minuto buono, fin quando la mancanza d'aria ci costrinse a separarci -Ora andate a fare le cose da mocciosi, mentre io leggo- disse facendo un cenno con la mano, come a scacciarci via.
-Hey, non hai nemmeno ascoltato ciò che ti volevo dire- mi lamentai -Ah, giusto. Parla- disse semplicemente.
-Qui ci sono i soldi di questo mese- gli porsi la busta con dentro i soldi e il contratto -Inoltre volevo farti sapere che il mio capo mi ha proposto di rimanere a lavorare lì, devo andarci solo una volta a settimana e mi pagherà, quindi ho pensato di accettare- spiegai brevemente.
La sua espressione restò immutata -A me è andata come a te, con la sola differenza che ho avuto una somma maggiore da ciò che era stato stabilito come 'premio'. Bene, ora che abbiamo concluso andate, sho sho, che devo leggere e voi dovete fangirlare sulla MikaYuu, su su- rimasi un secondo interdetto per poi scoppiare a ridere e salire le scale, dirigendomi verso la mia camera seguito dalla castana.
-Allora?- domandai -Eren- disse seria -Sì?- risposi preoccupato -DISEGNAMI UNA FAN ART SULLA MIKAYUU ORA!- esclamò -Sì, ma calma- sbuffai massaggiandomi un orecchio.
Levi's pov
-DISEGNAMI UNA FAN ART SULLA MIKAYUU ORA!- certo che quella mocciosa ne ha di voce quando vuole...
Mi misi a leggere il mio libro godendomi per qualche minuto la mia pace, quando, improvvisamente, vidi la quattr'occhi correre da una parte all'altra della casa, inciampando in continuazione e imprecando in tutte le linge a lei note.
Di norma si comportava così solo uando doveva uscire con Soprecciglioman, quindi me ne aprofittai per vendicarmi di tutte quelle volte che lanciava frecciatine a me o ad Eren, e perchè non chiamare anche quei due?
-Oi quattr'occhi, ti vedo agitata non è che per caso... Hai una serata com Mr. Parrucchino?!- dissi alzando la voce per l'ultima frase -Serata con Erwin?- chiese Gea facendo capolino dalle scale -Dove?- aggiunse il moro.
-Bastardo infame, l'hai fatto di proposito!- affermò indignata -Sì, hai perfettamente ragione- le confermai -E dimmi, come mai quella borsa con vestiti?- chiese curiosa la ragazza.
-Ah, ehm, ecco, Erwin mi ha invitato a cena, ma ha detto che avremmo fatto tardi, perciò mi ha proposto di rimanere a dormire da lui- sipegò in evidente imbarazzo -E poi mi vieni a dire che non ci esci insieme, a chi vuoi darla a bere?- dissi sarcastico.
-Ed esattamente, per quale motivo fareste tardi?- domandò maliziosa la castana "L'ho educata proprio bene" mi congratulai con me stesso.
-Già quattr'occhi, cosa avete in programma di fare?- domandai con lo stesso tono, facendo un occhiolino alla ragazza che subito capì le mie intenzioni -Non è che avete voglia di fare qualcosa che preveda qualcosa di duro e lungo...- iniziò -Con una sostanza bianca...- continuò Eren che aveva capito il nostro gioco -Entrare nella tua bocca?- conclusi io.
-MA CHE DIAVOLO ANDATE A PENSARE, SMETTETELA PERVERTITI!!!- urlò la donna ormai rossa in viso -Ma veramente noi stavamo parlando dello spazzolino, pensavamo voleste lavarvi i denti, si può sapere cosa sei andata a pensare?- domandai ghignando mentre gli altri due scoppiavano a ridere per la faccia posta dalla bruna.
-Questa me la pagate- disse a denti stretti -Contala come una vendetta per tutte le volte che tu metti in imbarazzo Eren, buona serata, bey bey- la salutai con la mano.
-Gea preparati che tra poco usciamo- le disse la bruna -Sì, due minuti- rispose la ragazza recuperando la sua amatissima felpa e dirigendosi all'uscita per indossare le scarpe -Ci vediamo domani- salutò la quattr'occhi -Ciao- s'aggiunse Gea -Ciao- rispondemmo in coro io e il moro.
Aspettammo che la porta si chiudesse poi il moro mi domandò -Levi, non ho molta fame oggi, ti va bene se guardiamo un film- -Sì, d'altronde neanche io ho troppa voglia di mangiare- risposi per poi alzarmi ed andare a mettere il film -Cosa vuoi vedere?- gli domandai -Ti prego, metti IT, fa morir dal ridere- affermò entusiasta (voi ci scherzerete su, ma quando io l'ho visto mi sono davvero messa a ridere) -Doveva essere un horror e guarda te, è diventato un film comico, ma io non so, tks-.
Appena il disco partì, mi posizionai dietro al moro, in modo tale da coccolarlo e lui iniziò a fare commenti riguardo ad esso -Ma quanto può essere idiota Giorgie, dimmi te, perchè diavolo devi uscire a giocare fuori sotto la pioggia quando potresti intrattenere lunghe sessioni di studio con tuo fratello-.
-Non farlo, non farlo, non farlo!- urlò appena il bambino impermeabile tese la mano per prendere la barchetta e il pagliaccio glielo staccò -No poverino, perchè?- -Bhe, c'è da dire che se l'è meritato- commentai.
-AHAHAHAHA- -Perchè diamine ridi ora?- domandai più o meno a metà film -Non hai visto il bambino in bicicletta?- -Eren, è come se mi chiedessi in un pollaio, ma non hai visto il pollo? Erano tanti i bambini in bicicletta- risposi paziente -Sullo sfondo, tutti i bambini sono scesi ed hanno buttato la bicicletta, lui ha provato a fare la stessa cosa, solo che l'ha lanciata quando era ancora sopra di essa, quindi è caduto ed è stato troppo esilerante- spiegò -Che coglione-.
Il film si concluse, ovviamente non potè mancare il commento del moro -Questo film è bello, peccato che sia tutto tranne che horror- annuii dandogli ragione.
Spensi la TV e continuai a coccolarlo; presi ad accarezare i suoi addominali ed a baciargli il collo, fin quando non arrivai alla nuca ed un leggero sospiro lasciò le labbra del ragazzo dagli occhi di giada.
-Levi, ho paura, non capisco cosa stia succedendo- disse con voce tremante -Che succede Eren?- -Io... Mi sento bene quando mi tocchi, ma sento anche strane sensazioni che non avevo mai provato... Mi sento strano e ciò mi spaventa- spiegò cercando di essere il più chiaro possibile.
-Mai sentito parlare di piacere carnale, amore, sesso?- questo ragazzo non poteva essere così ingenuo -Sì, ma solo scentificamente, cioè, solo ciò che ti spiegano a scuola- rettifico, è davvero troppo innocente.
-Allora... Il tuo corpo ha bisogno di godere così come il tuo stomaco, perciò quando vengono stimolate le zone erogenee o sensibili si prova un immenso piacere che però vuole essere soddisfatto e, di solito, è molto più appagante se fatto con la persona che si ama. La differenza fra fare sesso e fare l'amore sta proprio qui, fai sesso se è puro desiderio carnale, fai l'amore quando ogni singola parte del tuo corpo cerca di trasmettere i desideri al proprio partener- cercai di spiegare in modo da fargli capire.
-Nessuno me lo aveva mai spiegato- rivelò -Scusami, ma di cosa diamine parlate voi ragazzi alla vostra età, di campi fioriti e zombie ambulanti?- ironizzai, per poi tornare serio quando mi rivolse la domanda -Vorresti... Vorresti provare?- balbettò imbarazzato.
-Eren, ne sei sicuro? Non devi sentirti obligato, inoltre la tua prima volta è un'esperienza molto importante, dovresti scegliere bene a chi darla- -Lo so, e so anche che non sarebbe in mani migliori delle tue; mi fido di te, so che non mi farai mai del male, in più se non dovesse piacermi giuro che ti fermerò- davanti ai suoi occhi colmi di determinazione cedetti.
Presi un profondo respiro cercando di non far venire a galla i ricordi.
(vi giuro sono stata stra tentata di far finire qui il capitolo, o anche prima, ma sono una brava persona che rispetta le promesse perciò: DA QUESTO PUNTO IN AVANTI SARANNO PRESENTI SCENE DI SESSO ESPLICITE, PERCIÒ, SE SEI UNA POVERA PICCOLA ANIMA PURA E CRISTIANA SEI PREGATO DI NON LEGGERE, grazie)
Eren's pov
-Eren, faresti l'amore con me?- chiese con una dolcezza ed un amore che mai aveva utilizzato -Sì- il mio fu solo un sussurro, pieno di determinazione; non avevo paura, sapevo che Levi non mi avrebbe mai fatto del male, mi fidavo di lui.
Iniziò a baciarmi, dapprima un bacio dolce e casto che divenne man mano più passionale, fino a quando non cominciò a passare, delicatamente, la lingua sulle mie labbra, facendomele schiudere e facendo incontrare le nostre lingue per la primissima volta.
Mi lasciai guidare dal corvino, data la mia inesperienza in quel momento. In quel bacio sentii molti sentimenti, a volte contrastanti: amore, dolcezza, malizia, lussuria, passione...
Mi sentii afferrare per le cosce e venni improvvisamente sollevato; d'un tratto la mia schiena venne appoggiata al muro e l'uomo ne approfittò per palparmi entrambe le natiche.
Con le gambe cinsi la vita del corvino, mentre con le braccia il suo collo; ci staccammo da quel bacio solo quando il bisogno di respirare fu di vitale importanza, Levi riportò le mani sulle mie cosce e iniziò a salire le scale.
Ad ogni gradino da lui salito le nostre intimità, ormai erette e nascoste dai vestiti, si scontravano, producendo sospiri di piacere da parte del sottoscritto; non ebbi nemmeno il tempo di realizzare che avevamo raggiunto la camera da letto che subito mi ritrovai steso su un morbido materasso.
Riprendemmo a baciarci, un bacio bagnato, colmo di lussuria e malizia; lentamente si staccò dalle mie labbra, percorrendo con le sue tutta la mia mandibola, fino a giungere al collo, dove iniziò a depositare numerosi baci cercado un punto preciso.
Non appena raggiunse la zona dietro al lobo dell'orecchio un gemito più acuto degli altri prese voce; il corvino morse e succhiò voracemente quel lembo di pelle, fin quando non fu soddisfatto del suo lavoro.
Ripetè la stessa azione sulla pelle della clavicola -Vedo che ti piace (Ryuk confirmed)- mi sussurrò all'orecchio, per poi leccarlo e mordicchiarlo; in tutta risposta ansimai più forte, cercando di dar voce ai miei pensieri -Ti prego... ah... continua- lo supplicai.
Non se lo fece ripetere due volte, mi levò la maglia, attaccando il mio petto di baci, concentrandosi in seguito sui miei capezzoli, che scoprii essere molto sensibili.
Con la lingua fece dei movimenti circolare attorno al capezzolo sinistro, mentre il destro veniva torturato dalle sue dita, lo mordicchiò leggermente, mandando scariche di piacere lungo la mia spina dorsale.
Le sue mani vagarono dal mio petto ai miei addominali leggermente scolpiti, per poi spostarsi lungo la schiena, dove i suoi polpastrelli contarono le mie vertebre, provocandomi brividi per tutto il corpo.
Non volendo stare con le mani in mano gli tolsi anch'io la maglia, ammirando, ancora una volta, quel fisico da dio greco che si ritrovava e gustando con gli occhi la sua pelle nivea e le cureve dei suoi addominali.
Provai ad accarezzarglieli, ma nel momento esatto in cui la mia mano entrò in contatto con la sua pelle i suoi muscoli s'irrigidirono e subito me la fermò prendendomi per il polso e guidandola sul suo collo -Non ti è permesso toccharmi durante il rapporto, ok?- soffiò sulle mie labbra prima di assalirle con un bacio tutt'altro che casto.
La sua mano viaggiò sul mio corpo fin quando non raggiunse i pantaloni, che decise di rimuovere senza troppa grazia, gettandoli in seguito sul pavimento e facendo fare loro la stessa fine di entrambe le magliette.
Con una mano mi afferrò delicatamente una gamba e cominciò a lasciare dei baci a partire dalla caviglia fio ad arrivare all'interno coscia, dove lasciò un ulteriore succhiotto.
Da sopra i boxer cominciò a stuzzicare la mia erezione, massaggiandola lentamente, facendomi impazzire nel momento in cui iniziò a leccarla, sempre da sopra il tessuto.
-L-Levi! Ah! S-Sbriga-gati, per fa-favore! Ah ah!- gemetti cercando di proferire una frase di senso compiuto -Sssh, non avere fretta piccolo, abbiamo tutta la notte per noi- disse con una voce terribilmente sexy e seducente, talmente tanto che mi dovetti trattenere dal non venire solo con il suono della sua voce.
Dopo minuti di tortura straziante si decise finalmente a togliermi anche l'ultimo strato di stoffa che mi rimaneva, lasciandomi completamente nudo sotto il suo sguardo, in quel momento mi sembrò un lupo affamato ed io mi sentii la sua preda.
Con la mano avvolse la mia virilità ed iniziò a masturbarla, alternando movimenti lenti a movimenti veloci.
Un urlo fuoriuscì dalla mia gola quando la sua bocca calda inglobò completamente il mio membro, ormai bagnato dai primi umori; con la lingua fece dei movimenti circolari sulla punta , dando qualche leccatina ogni tanto, per poi passarla su tutta la mia lunghezza ed inglobarla completamente.
Prese a muovere la testa su e giù, provocandomi gemiti incontrollati; senza accorgermene portai una mano fra i suoi capelli, tirandoli leggermente e provocando un grugnito appagato al corvino.
-L-Levi, s-sto per veni-re- riuscii a dire fra un gemito e l'altro; in tutta risposta l'uomo aumentò la velocità, facendomi venire all'interno della sua bocca.
-Sei proprio buono, piccolo- disse ingoiando ciò che aveva in bocca e ripulendo la mia intimità con la lingua -Non eri costretto ad ingoiare- dissi, cercando di regolarizzare sia il mio respiro che il rossore sulle guance.
-Però non volevo sprecare una parte di te- ribattè baciandomi e facendomi sentire il sapore del mio sperma, era un po' amaro, suppongo che perciò piacesse a Levi.
-Piccolo, ora devi ascoltarmi, ok?- mi domandò, annuii e lui andò avanti -Purtroppo non ho nè il lubrificante nè i preservativi. Prima di tutto, so che hai fatto i controlli perciò: soffri di qualche malattia o sei per caso portatore sano (se così fosse ne saresti già infetto, ma dettagli)?- scossi la testa e un lampo di luce attraversò i suoi occhi.
-Perfetto, neanch'io, perciò...- mi mise tre dita davanti alla bocca -Leccale ed inumidiscile il più possibile- ordinò.
Feci come mi era stato detto e subito le leccai, non rompendo mai il contatto visivo con il corvino; nel momento in cui le sentì abbastanza umide, l'uomo, sfilò le dita dalla mia bocca, conducendo la mano in mezzo alle mie gambe.
Sentii qualcosa di bagnato accarezzare con movimanti circolari la mia entrata e sussultai -Rilassati, prendi profondi respiri, se non lo farai sentirai molto dolore. All'inizio sarà fastidioso e forse proverai un po' di bruciore ma se farai come dico proverai un piacere senza eguali-mi spiegò.
Feci come da lui consigliatomi, presi profondi respiri e mi rilassai, nel mentre il ragazzo dai capelli corvini iniziò a darmi dolci baci su tutto il viso per distrarmi e la cosa funzionò, almeno, fino a quando non sentii il suo dito violare il mio anello di muscoli.
La sensazione inizialmente fu fastidiosa, ma non provai dolore e mi ci abituai in fretta, quando però aggiunse il secondo dito sentii un bruciore fastidioso, che però, grazie a Levi, svanì velocemente.
L'uomo fece dei movimenti circolari con il polso, sforbiciando e arricciando le dita al mio interno. Quando aggiunse il terzo dito ero già un groviglio contorto di gemiti.
-AH LEVI LÌ, ANCORA!- gridai non appena sfiorò un punto al mio interno, che dedussi essere la mia prostata.
Nel momento in cui sfilò le dita rilasciai un mugolio di disapprovazione -Come siamo impazienti- ridacchiò.
Si levò i pantaloni e i boxer con un unico movimento, allineando poi il suo sesso alla mia apertura -Sei sicuro?- domandò titubante -Mai stato più sicuro in vita mia- risposi deciso.
Lui prese un profondo respiro e piano, ma con decisione, iniziò a spingersi dentro di me; una strana sensazione mi pervase insieme ad un piacere immenso.
Aspettai che lui giungesse in fondo e quando i nostri bacini si toccarono, lui si fermò, con l'intento di farmi abituare alla presenza estranea -Levi- lo chiamai sospirando di piacere.
-Sì piccolo?- -Sono strano- la mia sembrò più un'affermazione che una domanda -Perchè mai?- chiese confuso -Tutti dicono che la prima volta faccia molto male, ma io... Io ho provato piacere fin da subito- gli spiegai -Non sei strano piccolo, tranquillo, sei bellissimo. Posso muovermi?- annuii e lui iniziò a spingere dentro di me.
Non appena diede la prima stoccata i miei muscoli si contrassero attorno al suo membro e per il piacere gettai la testa all'indietro, chiamando il suo nome -L-Levi, Levi, LEVI!- urlai mentre lui continuava a dare spinte profonde; sentii il suo membro ingrandirsi e pulsare contro le mie pareti e dedussi che la cosa lo eccitava al quanto.
-Bravo Eren- sospirò -Ripeti il mio nome- il suo tono di voce era roco ed incredibilmente sensuale.
-LÌ LEVI AH, CONTINUA AH SPINGERE IN QUEL PUNTO, TI PREGO!!! AH- gridai senza alcun pudore nel momento in cui il suo sesso urtò contro la mia prostata, facendomi vedere le stelle dal piacere.
Egli, eseguendo il mio ordine, continuò a spingersi ripetutamente su quel punto, facendomi godere come mai nella vita.
D'improvviso le spinte rallentarono e il corvino cercò di uscire da me; lo bloccai allacciando le gambe al suo bacino e spingendolo verso di me con esse -Vienimi dentro- ebbi appena il tempo di finire la frase che mi si mozzò il respiro dato che il corvino riprese a spingere con maggiore velocità rispetto a prima.
Alcuni minuti dopo venimmo simultaneamente, io sui nostri ventri e lui dentro di me; aspettammo qualche minuto per riprenderci dall'orgasmo e lui lentamente uscì da me, un ultimo sospiro lasciò le mie labbra nel momento in cui il suo sperma caldo colò fra le mie cosce.
Pian piano il mio respiro tornò regolare, ma, quando fui finalmente riuscito a calmarmi, Levi mi voltò senza preavviso, mettendomi a novanta gradi e penetrando nuovamente dentro di me.
Da subito prese a colpire la mia prostata mentre le sue mani si dirigevano, una sul mio membro di nuovo eretto, ed una su uno dei due capezzoli, che prese a torturare con movimenti circolare e leggere tiratine.
-Dio Eren, sei così stretto- ringhiò nel mio orecchio -Sei davvero eccitante piccolo- continuò.
Andò avanti a spingere dentro di me per quello che mi sembrò un tempo interminabile, tempo nel quale vidi letteralmente il paradiso.
Dopo quella che catalogai come una magnifica eternità venni di nuovo, questa volta sporcano le lenzuola; pochi minuti più tardi il corvino seguì il mio esempio venendo di nuovo al mio interno e marchiandomi come suo.
Quando ci fummo ripresi uscì da me e si sdraiò al mio fianco, facendomi appoggiare la testa sul suo petto, mentre il suo seme scivolava lungo le mie pareti.
-È stato... Wow- sussurrai ancora estasiato dal rapporto appena avuto -Sei stato fantastico piccolo- disse accarezzando i miei capelli.
-Levi- lo chiamai -Mh- mugugnò in risposta -Ti amo tanto- risposi.
Restò un attimo in silenzio e poi disse -Sì, ti amo anch'io. Adesso è meglio se dormiamo, buona notte cucciolo- mi stampò un bacio in fronte.
-Buona notte Lee- chiusi gli occhi e velocemente caddi nelle braccia di Morfeo, cullato dal dolce battito cardiaco del mio ragazzo.
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Levi: FINALMENTE HO POTUTO SCOPARE IL MIO MOCCIOSO
Eren: certo che ce ne hai messo di tempo, 28 capitoli, ti sembra poco?
Io: sì lo so, lo so, c'è voluto un po' di tempo, però ce l'abbiamo fatta, quindi siatemi grati
Levi: sì, ma anche tu, potevi deciderti ad aggiornare prima, no?
Io: punto primo sono fatti miei, punto secondo quest'anno ho gli esami, quindi questo è il massimo che potessi fare, inoltre ho mantenuto la mia promessa (fatta a @NightOfDeath1572) ed ho aggiornato prima dell'inizio degli esami, che iniziano domani.
Eren: non è comunque una scusa
Io: *sussurra al suo orecchio* senti, vedi di tacere o vado a dire a Levi che tutte le volte che usi la scusa del mal di pancia per non fare sesso con lui sono tutte balle, ci siamo intesi?
Eren: signorsì Caporale
Io: bene... Levi, mi potresti preparare un tè nero senza zucchero e dei sonniferi per favore
Levi: *Sigh* l'ho addestrata bene
Eren: ehy, guarda che divento geloso
Levi: *prende Eren e lo bacia* zitto o domani non ti alzi
Vabbè, lasciamo in pace quei due, e che dire... Adesso potete dedurre la mia età, sapete una cosa in più su di me e sapete anche i motivi dei miei ritardi.
Vi chiedo ancora scusa per non riuscire a pubblicare regolarmente e vi ringrazio per tutto il sostegno che mi date.
Detto ciò, vi volevo dire che questo è il primo smunt che scrivo, perciò non so se sia venuto uno schifo o meno, per me è, almeno, decente, poi ditemi voi.
E niente, se avete, dubbi, suggerimenti, perplessità non esitate a chiedere. Se vi è piaciuto vi pregherei di mettere una stellina e se vi va di commentare e ci sentiamo al prossimo capitolo.
Ciauuuuuuuuuuuuu
P.s. So che la roba del preservativo è fatta un po' alla cazzo di cane, ma non volevo farglielo usare perciò dovevo trovare un modo per eliminarlo, perdonatemi. Mi raccomando usate sempre le protezioni ecc. ecc. vabbè, ciao
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