3 - Accampamento...?
Genesi: ...-mentre alla fine ci sono tutti i derivati dei pansessuali, ma ve li risparmio. Non so voi, ma io ora ho fame!
Terminò camminando all'indietro davanti al gruppo.
Era ormai il tramonto e presto avrebbero dovuto accamparsi.
Aragorn: Molto interessante Eldanár. Non pensavo che si potesse arrivare ad un tale livello di accettazione nella società.
Genesi: Ci sarebbe anche il progresso tecnologico, ma quello preferisco mostrarvelo!
Boromir: Farai meglio! Hai parlato LETTERALMENTE tutto il giorno e non hai nemmeno mangiato nulla a pranzo! Non mi stupisco che tu abbia fame!
Al povero Boromir girava la testa, per questo si stava tenendo una mano sulla fronte.
Genesi: Uhm? Ma quel cibo non mi avrebbe sfamato molto! Senza offesa Mastro Sam!
Sam: Nessuna offesa, ma... cosa intendete Mastro Eldanár?
Genesi: Come IP ho bisogno di molto cibo, preferibilmente qualcosa di- ... eeeehm...
Gandalf: Di?
Genesi aveva cominciato a sudare mentre si grattava la guancia.
Genesi: È... abbastanza complicato per gli altri mondi da... gestire... quando mangiamo...
Gandalf: Oh, forza mastro Eldanár. Non può essere così male.
Genesi: Preferibilmente... qualcosa di... umanoide e... vivo... *sorride nervosamente*
Tutti la stavano guardando con gli occhi spalancati inchiodati sul posto. Ci fu un silenzio imbarazzante per alcuni minuti.
Genesi: Ovviamente non attacchiamo gli umani, se non quelli che devono morire secondo l'angelo del Fato! Quindiiii... qui non c'è l'angelo del Fato e quindi qui non posso mangiarli se è questo che temete! Ok?
Sì affrettò a spiegare Genesi.
Tutti tirarono un sospiro di sollievo e ricominciarono il viaggio.
Pippino: Mi hai spaventato proprio! Non farlo più!
Genesi: Scusa scusa! Appena ho mangiato mi faccio perdonare!
Pippino: *la guarda alzando un sopracciglio* Come?
Genesi: Eheh! Ne resterete sorpresi tutti!
-Detto questo si mise a correre davanti al gruppo in mezzo ad una foresta vicina- IO VADO A MANGIARE A DOPO!!
Aragorn: SCIOCCO!! TORNA QUI!
Ma Genesi era già sparita in mezzo agli alberi. Aragorn stava per corrergli dietro insieme a Legolas, quando Gandalf li fermò.
Gandalf: Lasciatelo fare. Credo proprio che ci stia per liberare da un impiccio... andiamo avanti svelti!
Non aveva finito di parlare che le urla degli orchi vennero proprio dalla foresta in cui era corsa Genesi. Urla di battaglia e di terrore.
Aragorn: ELDANÁR!!
Aragorn e gli altri corsero nella foresta.
Poco a poco, le urla si fermarono. L'unico suono rimasto erano le urla della compagnia che chiamava il loro compagno.
Legolas saltò sugli alberi, andando di ramo in ramo e superando il resto della compagnia.
Finché non vide alcuni corpi di orchi ammassati uno sopra l'altro. Scese a terra, notando altre montagne simili lì intorno.
Legolas: ... Eldanár... dove sei?...
chiamò ancora una volta.
Non dovette aspettare molto.
Genesi: Gnam! Dannaffione vagaffi! Fe ho la bogga piena non poffo pavlave!
Giunse la voce da dietro l'ammasso più grosso di orchi.
Legolas si affrettò in quella direzione.
Legolas: Grazie ai Valar! Stai- *svolta l'angolo* ... bene...
Genesi stava mangiando il braccio di un grosso orco ed era tutto sporco del sangue nero di quegli esseri.
Genesi: Non fanno fchifo come fanno cvedeve, puffano e bafta.
Legolas: ... tu... tu sai che dobbiamo affrettarci a trovare un accampamento, vero?
Genesi lo guardò mentre masticava come per dire "mi hai preso per rincoglionito?" e si mise a frugare in tasca.
Legolas sembro capire benissimo quello sguardo quindi non se ne restò muto.
Legolas: Guarda, non ti ho preso per stupido, ma lo sai che non ti puoi allontanare dal gruppo troppo a lungo.
Nel frattempo gli altri erano arrivati.
Aragorn: Eldanár! Grazie ai Valar stai be- COSA ACCIDENTI MANGI!?!
Gandalf spostò la gamba mozzata di un orco con il bastone mormorando un "bleh", Boromir si mise una mano sul naso e sulla bocca disgustato, Gimli continuava a spostare lo sguardo dagli orchi morti al ragazzo che li mangiava completamente disarmato mentre gli Hobbit si tenevano a distanza disgustati.
Nel frattempo, Genesi aveva trovato fuori dalla tasca una villetta in miniatura.
Genesi: *manda giù* Non preoccupatevi. Sono più buoni di quanto li fanno sembrare, puzzano solo un po'.
Gandalf: Ah beh, questo mi rassicura certo...
Genesi si alzò mettendosi in spalla un orco il doppio di lui e si avviò verso una radura.
Genesi: Comunque, devo mettere questo nuovo cibo in frizzer. E devo preparare la barriera di sicurezza.
Passò davanti ad un paio di orchi e li trascinò per un braccio ciascuno con una mano, sbalordendo ulteriormente tutti mentre la seguivano.
Arrivato alla radura, che era molto grande, Gen- Eldanár ammassò i tre corpi più il braccio che stava mangiando in un punto e mise la villetta in mezzo alla radura, trascinando poi di nuovo gli altri dentro il bosco.
Genesi: Meglio stare indietro.
Gimli: Perché? Quali altre stregonerie hai- Oh per tutti i signori dei nani!
La villetta era diventata grande quanto una villa moderna a grandezza naturale circondata da un alto muro.
Genesi: Signori *si rimette in spalla il suo "cibo"* benvenuti nella mia casa portatile!
Mentre il cancello si apriva per farli entrare, uno scudo protettivo si formava come una bolla intorno alla villa.
Gandalf si fermò un po' più indietro ad ammirarlo prima di raggiungere gli altri dentro.
All'interno del muro, c'era un bellissimo giardino colorato con una piscina interrata che entrava persino in uno dei salotti, dove il muro esterno non c'era. All'interno, vicino all'ingresso, c'era una porta che portava ai sotterranei dove c'era il "frizzer", di cui Pippino aveva continuato a fare domande sul funzionamento.
Eldanár disse che intanto potevano esplorare la casa mentre lui faceva più giri per portare il suo "cibo" e per allenarsi così facendo.
Nella villa c'erano diverse camere da letto, una sala cinema, una cucina, due salotti al piano terra e uno al secondo piano, quattro bagni più quelli privati di ogni camera da letto, una sala da ballo, una sala da pranzo, una palestra, una stanza per i cani di Genesi (a cui la compagnia si affezionò subito) e il terzo piano era tutta un spa con metà piano più un balcone di vetro, da cui sotto si vedeva il giardino ed un pezzo di piscina interrata, che era una vasca di acqua calda. La maggior parte dei muri esterni era in vetro. Il tutto enorme e mega lussuoso.
La Compagnia guardò tutto con meraviglia, poi quando Eldanàr tornò assegnò le camere e diede loro il tempo di rilassarsi mentre lui cucinava cibo vero.
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