10 - La Prima Cena
Non appena tutti furono scesi nel Salotto con la Piscina - che poi scoprirono essere anche metà cucina - trovarono il tavolone di marmo con sopra un sacco di piatti pieni di una strana pasta, con una salsa rossa e vari ingredienti sopra. Eldanàr ne stava giusto togliendo un'altra da una strana scatola di metallo canticchiando.
Non appena la posò, alzò gli occhi notandoli.
<Prego! Sedetevi pure!> disse tagliando la pizza.
La compagnia, un pò titubante, prese posto a tavola, che aveva delle sedie rialzate e con dei gradini per nani e hobbit, mentre le altre avevano dei poggia-ginocchia e sembrava di stare - appunto - inginocchiati che seduti, ma non si può dire che non fossero comode.
<Per festeggiare stasera ho preparato la pizza!!! Dato che è un piatto che non conoscete, ho preparato diversi gusti! A partire dalla Margherita fino alla Diavola!> disse sovraeccitato Eldanàr.
<Ehm... sembra molto gustosa...> disse Aragorn.
...
Scese un silenzio imbarazzante...
<... Non è avvelenato se è per questo...>
<Oh lo immagino. Ma senza posate come->
Un'ENORME Esclemazione Stupito-Offesa di Eldanàr fece sobbalzare tutti. La sua bocca si era allargata tantissimo come in un cartone animato.
... Di nuovo silenzio...
Poi...
Gli Uruk-Hai avevano trovato enormi chiazze di sangue nero, ma nessun orco.
Ciò era molto strano...
<Perlustrate la zona! Qualunque cosa sia stato voglio avere la sua testa!> urlò il capo.
Si voltò subito allarmato sentendo un fruscio in un cespuglio dietro di sè.
Con la sua mazza in mano e i suoi tirapiedi al suo seguito, si avvicinò cautamente.
Stava per spostare le fronde quando-
<POSATE!?!!!!!?!>
Un potente urlo risuono per l'intera foresta! Gli hobbit si nascosero sotto il tavolo, Legolas si tappò le sue povere orecchie stringendo gli occhi per il dolore, Boromir, Gandalf, Aragorn e Gimli furono spinti un pò indietro essendo i più vicini, gli orchi si girarono di scatto e gli alberi quasi di piegarono per l'onda d'aria.
<... Cosa accidenti è stato?!> chiese in all'erta il capo Uruk-Hai, così concentrato verso la fonte dell'urlo che non notò dietro di lui degli occhi luminosi e una grossa bocca irta di denti che si avvicinò dietro di lui silenziosamente.
Eldanàr stava guardando come se fosse stato insultato Gandalf, e mentre Legolas continuava a massaggiarsi le orecchie, tutti lo guardavano scioccati.
Poi Eldanàr fece una drama pose e girandosi di poco disse: <Ti perdono solo perché sei - letteralmente - un fossile vivente>
A Pippino, nonostante la situazione, scappò una risatina mentre Gimli tossicchiò nel pugno.
<La pizza NON si mangia con le posate ma con LE Mani! Almeno in questa casa! Poi - per carità - ci sono quelli che usano le posate, ma a me per motivi di abitudine, ecco, mi causa non pochi traumi> spiegò Eldanàr prendendo una fetta di pizza e facendola entrare tutta in bocca senza difficoltà, lasciando solo la parte di pasta non coperta dal sugo.
Pippino non era arrivato nemmeno alla parola "Mani" che aveva già cominciato ad abbuffarsi seguito dal cugino. Anche Sam e Frodo, una volta che Eldanàr ebbe terminato di parlare, li seguirono a ruota.
Gimli alzò le spalle. Essendo nano era abituato a non avere problemi a mangiare il cibo con le mani, ed era anche piuttosto contento che potesse farlo anche in presenza di esseri più educati.
Aragorn pensò la stessa cosa essendo un ranger e nemmeno lui ebbe problemi.
Gandalf borbottò qualcosa, non contento del rimprovero, ma in fondo nemmeno lui aveva problemi a mangiare con le mani.
Boromir e Legolas erano i più riluttanti, avendo avuto un'educazione regale molto rigorosa. Alle fine, presero una fetta con le mani e cominciarono anche loro a mangiare.
Tutti furono estasiati dalla bontà di quel cibo, tanto che presto di 30 pizze ne rimasero solo quattro.
<Beh, per fortuna ho il forno grande e spazioso> disse Eldanàr soddisfatto.
Gli Hobbit quasi rotolavano da quanto erano sazi, Gandalf e Gimli si massaggiavano la pancia soddisfatti, Boromir e Aragorn si pulivano la barba soddisfatti con tovaglioli di stoffa che le fate - dopo aver calmato tutti tranne Legolas di come la loro comparsa fosse normale - gli avevano portato e Legolas era così sazio che si stava per addormentare.
<Mi dispiace lasciare tanto buon cibo, ma sono più pieno di un uovo!> esclamò Gimli.
<Non preoccuparti Gimli! I miei cani avranno lo spuntino di stasera se non hanno già mangiato. Se no avremo il pranzo di domani.> disse Eldanàr mentre faceva volare i piatti in sporchi in una vaschetta di metallo con uno strano tubo nella cucina. Affascinante e semplice magia, ma per quanto fosse sorprendente nessuno si stupì più di tanto. Si aspettavano molte stranezze ormai da quella strana creatura chiamata IP.
<Hai dei cani?> chiese curioso... e prudente Boromir. Nel frattempo, Legolas era caduto addormentato sulla spalla di Aragorn, il quale era arrossito un poco ma non ebbe problemi a restare fermo.
<Non preoccuparti! Li ho addestrati io stessa! Sono la loro mamma!> disse orgoglioso Eldanàr. Anche gli altri hobbit si erano intanto addormentati sul tavolo.
<A proposito Mister Giuda! I cani sono appena tornati dalla caccia e sembravano più pieni di un uovo di drago!> disse una fatina che era appena entrata da una finestra.
<Molto bene!> esclamò Eldanàr mentre faceva volare i piatti in quella che sembrava un'enorme scatola di metallo grigio chiaro che si apriva a metà con uno strano buco al centro e una parete più liscia dell'altra. <Quindi hanno già preso qualcosa nei dintorni, dico bene?>
<Oh sì!> rispose la fatina facendo comparire una pergamena a mezz'aria davanti a lei e mettendosi dei mini-occhiali schiarendosi la gola. <Tre cinghiali adulti, un cervo reale, cinque uova di drago abbandonate e una banda di due dozzine di Uruk-Hai> elencò scandendo bene le parola.
<Uruk-Hai!?!> balzò in piedi Boromir assieme a Gandalf mentre Aragorn metteva una mano protettiva sulla testa di Legolas mentre l'altra gli prendeva una mano. Frodo aprì le palpebre di scatto, ma era così stanco che cadde di nuovo addormentato quasi subito. Detto Principe si era già così profondamente addormentato, così come gli altri hobbit, che non si svegliò all'improvviso schiamazzo.
<Ssssh! Come avete sentito i miei cuccioli se li sono già pappati!> disse Eldanàr, indicando chiaramente di abbassare la voce.
<E' impossibile che dei cani che arrivano neanche al ginocchio di un Uruk-Hai ne possano affrontare due dozzine!> seguì lo scatto silenzioso di Boromir.
Eldanàr e la fata alzarono un sopracciglio.
<... Sono cani giganti?> chiese Boromir.
Eldanàr mosse la mano come per dire "più o meno".
<... Sono super potenti?>
Un altro silenzioso "più o meno".
<... Possono cambiare dimensioni> tentò Gandalf.
<Din din! Corretto!> cantilennò la fatina mentre Eldanàr annuiva, l'orgoglio visibile mentre pensava ai suoi cuccioli.
<Ve li presenterò domattina. Ora saranno di sicuro nella loro cameretta a dormire!> disse Eldanàr alzandosi e facendo fluttuare gli Hobbit.
<Cameretta è un euforismo...> borbottò Gimli ricordando detta "cameretta" durante il tour della casa mentre seguiva gli altri verso le camere da letto al piano di sopra, con Aragorn che portava Legolas stile principessa.
Dopo che Eldanàr ebbe lasciato gli hobbit alla cura delle fate, prese Legolas dalle braccia di Aragorn.
<Lo porto io a letto così puoi riposarti per domani. Alle sette avete detto?>
<Sì. Nel salotto con piscina>
<Mmh... dubito che che vi sveglierete prima delle undici. Ma si vedrà>
Aragorn scrollò semplicemente le spalle, evitando di ricordargli che nel loro mondo si svegliavano quasi tutti non appena spuntava il sole. Non pensava che si sarebbe mai abituato alle stranezze di Eldanàr, ma questo non gli impediva di tentare.
Eldanàr trasportò Legolas fino alla sua stanza e lo posò sul letto, ma quando provò ad allontanarsi... non ci riuscì. Legolas gli si era attaccato credendolo forse il suo pupazzo. Così non ebbe altra scelta che sdraiarsi con lui, abbracciarlo e addormentarsi.
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