Roberto
Roberto si guardò allo specchio e sorrise soddisfatto.
Si piaceva, era un Narciso e non lo nascondeva nè a se stesso nè agli altri, quella mattina inoltre,si sentiva più bello del solito.
Era alto,ben fatto, aveva profondi occhi neri e zigomi alti, naso dritto e labbra piene, portava occhiali dalle lenti sottili che potevano sembrare essere lì più per vezzo che per necessità.
Non amava vestirsi in maniera ricercata e talvolta indossava capi e usava accostamenti di colore e stili che indossati da altri avrebbero fatto una pessima figura, su di lui risultavano quasi impeccabili.
Nei giorni precedenti aveva maturato il desiderio di approfondire la conoscenza con la collega la dolce,enigmatica Sheila che aveva acceso il suo interesse.
Era sempre circondato da donne di aspetto gradevole,ma fra queste non c'era nessuna che lo interessasse veramente, le considerava tutte o quasi sullo stesso piano, compresa la bellissima e prorompente Tiziana che gli faceva il filo in modo spudorato e la cosa lo infastidiva un po'.
Non avrebbe disdegnato una serata con lei, ma con quel suo comportamento eccessivamente pressante gli toglieva tutto il fascino del corteggiamento,il sottile piacere della conquista.
Sheila era diversa.Lo incuriosiva.Lo attraeva.Non aveva i soliti comportamenti seduttivi e un tantino spegiudicati che tanto andavano di moda tra le donne che frequentava comunemente e poi era bella.Bella di una bellezza delicata,ma coinvolgente .
"Bella e basta" si disse alla fine, sorridendo ancora una volta alla sua immagine riflessa nello specchio. "E anche io lo sono" pensò con compiacimento.
Si aggiustò il colletto della camicia viola a righe nere, lasciata un po' aperta e da cui si intravvedeva una catenina d'oro-un orrore su altri,ma non su di lui-indossò il giubbotto di pelle e si chiuse la porta di casa alle spalle,il nuovo giorno lo aspettava.
L'aria di marzo ancora pungente ma già profumata di primavera lo investì, un refolo di vento gli scompigliò il ciuffo di capelli neri e lucenti che prontamente rimandò a posto con un gesto della mano,dimostrava meno dei sui trentasette anni,aveva un portamento virile e fiero,ma una persistente freschezza giovanile che si rifletteva in ogni suo movimento ed espressione dava l'idea di una persona che non sarebbe mai invecchiata ,un eterno fanciullo.
Alcune ragazze che passavano si voltarono a guardarlo e lui non se ne curò più di tanto,aveva solo il pensiero per lei, la rossa ragazza dagli occhi di giada.
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