Il cielo in una stanza
Roberto era allegro quella sera. Accolse con un gran sorriso Sheila che stava arraNcando con le borse della spesa lungo le scale che conducevano al suo appartamento, vedendola in difficoltà per il peso che doveva portare le si fece incontro e le prese da una mano due buste piuttosto cariche :
"Scusami cara se non ti sono venuto incontro subito,ma non ti ho sentita arrivare.Potevi dirmelo che avevi bisogno di aiuto!"
"Non importa Roberto, ce l'ho fatta lo stesso" rispose lei riprendendo fiato.
Una volta entrati in cucina l'aiutò a sistemare tutto ciò che aveva comprato, il vino in frigorifero, la spigola in una pirofila già pronta sul tavolo, il prosciutto direttamente nel frullatore; si era fatto dare dritte su cosa le sarebbe servito per allestire quella che si prospettava come un'ottima cena e aveva preparato tutto con meticolosità.
Sheila lo guardò negli occhi e sorrise leggermente imbarazzata.
"Che cosa c'è?" chiese lui non riuscendo a comprendere.
"Quando cucino ho difficoltà a concentrarmi se non sono sola" .
"Ah, ok, non c'è problema, chiamami se hai bisogno di qualcosa!"
Sheila rimase sola in cucina e iniziò a darsi da fare, tritò il prosciutto, vi unì gli altri ingredienti "segreti" che non aveva svelato a nessuno, azionò il frullatore et voilà! tempo trenta secondi e la sua salsa al prosciutto era pronta, fresca, delicata, cremosa, molto adatta alla stagione estiva.
Mise sul fuoco la pentola piena d'acqua per la pasta, condì la spigola con i suoi ingredienti segreti , accese il forno ed attese che arrivasse alla giusta temperatura, poi vi introdusse la teglia con il pesce, infine si sedette su una sedia e comprese di essere felice, in quel preciso momento era felice, tremendamente felice, sospirò e allungò le gambe godendosi due minuti di pace nell'accogliente cucina dell'uomo che amava.
Girò lo sguardo attorno e ad un tratto la sua attenzione fu catturata da una piccola foto, tipo quelle che si scattano con la polaroid, era messa di traverso su una mensola alta, assicurandosi che la porta fosse chiusa si alzò in piedi e con un balzo felino la prese, l'istantanea ritraeva Roberto abbracciato ad una bella ragazza mora, dallo sguardo lucente, lui sorrideva e la guardava con attenzione, non vi era data, non vi erano altri elementi che avrebbero potuto indicare quando fosse stata scattata, ma una cosa la colpì, Roberto indossava una maglietta a maniche corte, la stessa che gli aveva visto nei giorni precedenti, blu con i bordi più chiari.
Questo non significava nulla di preciso, quella maglietta poteva averla indossata anche uno o due anni prima, però quella bella ragazza mora le dette fastidio, così come lo sguardo di entrambi, si vedeva che erano contenti di essere insieme.
Rimise a posto l'immagine e tornò a concentrarsi sulla preparazione della cena, era giunto il momento di buttare la pasta e di irrorare con la Vernaccia la spigola aarrivata a metà cottura.
La porta della cucina si aprì impercettibilmente e Roberto curiosò all'interno sporgendosi un pochino con la testa:" Che buon profumo! hai bisogno di qualcosa?"
"No,no, grazie" rispose cortesemente Sheila," va tutto bene, penso che entro dieci minuti porterò in tavola il primo."
"Perfetto! Allora finisco di apparecchiare la tavola e affetto il pane". Mentre era intento a tagliare le fette con precisione, si lasciò sfuggire una frase, che parve essere detta quasi con noncuranza:" Sheila, che ne dici di passare le ferie con me? So che le hai in luglio e anche io ho scelto quel periodo...potresti venire giù dai miei, se ti va...poi potremo proseguire per la sicilia, ho un amico che mi lascia la casa per qualche giorno..."
A Sheila mancò il respiro, Non si sarebbe mai immaginata che Roberto la invitasse per le ferie e poi in casa dei suoi! ma aveva capito bene, oppure stava sognando?
Il timer del forno suonò con un trillo breve , lei annaspò alla ricerca di aria, le sembrava di non poter respirare , tossì dando la colpa al calore del forno e al vapore dell'acqua bollente.
"Con piacere Roberto,verrò con piacere,se non disturbo!"
Una volta seduti a tavola fra i profumi fraganti e ben calibrati, nonostante l'accostamento delle pietanze non fosse il massimo, un buon bicchere di vino e un provvidenziale sorbetto al limone, i due ebbero modo di parlare dei loro progetti.
"I miei vivono sul mare,come tu sai, in provincia di Napoli.Il mare è bello, incantato, la loro casa è grande e non ci disturberà nessuno.Mia madre è una donna del sud, ma ha un carattere aperto, gioviale, mio padre è più riservato, ma molto allegro, sapranno accoglierti con tutta l'ospitalità possibile".
Mi presenterai come fidanzata? Avrebbe voluto chiedergli,ma si limitò a sorridere e a lasciarlo parlare.
"Mia sorella Claudia è sposata e vive a Roma, però nel periodo estivo si trasferisce con marito e figli giù dai miei, ma ci staremo bene lo stesso, ci sarà posto per tutti."
Il pensiero di una convivenza con più persone per una settimana non le andava molto a genio, abituata alla sua solitudine alle sue abitudini, temeva di trovarsi a disagio,ma la gioia di stare con Roberto era sopra ad ogni cosa, avrebbe cercato di adattarsi alla situazione, augurandosi vivamente che Claudia, i figli, il marito e i genitori non fossero invadenti e soprattutto che la lasciassero più sola possibile con quello che considerava il suo fidanzato.
Si stava conoscendo passionale, gelosa e tremendamente innamorata, voleva il suo uomo tutto per sè!
Roberto finì di sorseggiare il vino, poi le strinse una mano, accarezzandola con dolcezza:"Rimani con me questa notte?" le domandò con voce suadente.
"Si," rispose semplicemente Sheila guardandolo con occhi innamorati, complice l'alcol si stava sciogliendo e quello che desiderava in quel momento era rifugiarsi fra le sue braccia, assaporare il calore e il sapore delle sue labbra, perdersi nell'amore...
"Sheila,sei bellissima oltre che una cuoca perfetta,una donna da sposare!" concluse ridendo e lei in cuor suo,sperò che fosse vero e che le cose sarebbero andate proprio così.
"Lasciamo stare tutto come è, domani metterà a posto la colf".
La voce di Roberto era vellutata ed i suoi occhi febbricitanti, densi di passione, Sheila pensò che un'attrazione come quella che stava provando in quel momento non l'aveva mai provata per nessuno, si sentì stregata e capì cosa avesse voluto dire Gino Paoli cantando il "cielo in una stanza", canzone che in quel momento si stava diffondendo fra le pareti di quella casa.
La stanza da letto gli accolse silenziosa ed in penombra, sprofondarono fra le lenzuola fresche di bucato, morbide e profumate, Roberto le accarezzò a lungo i lunghi capelli ramati, trattenendoli fra le dita con gesti delicati e intensi nello stesso tempo, lei lo lasciava fare osservandone il profilo perfetto, che si stagliava nella semioscurità, avrebbe voluto baciarlo,ma attendeva che fosse lui ad impossessarsi delle sue labbra, era un uomo all'antica, in fondo.
Lui sembrava aver indovinato i suoi desideri, ma prolungava il momento tanto atteso, continuando le sue carezze sui capelli,poi,d'un tratto le cercò la bocca, la serrò fra le sue braccia e sprofondarono nei misteri della passione.
I
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro