Paesello dormiente
Sotto le prime gelide luci dell'alba imminente, acciambellato come uno stanco serpente che protegge le sue fragili uova, esposto alle fredde intemperie dell'avido Inverno, su un imponente ammasso di terra e potenti ed antiche rocce, risiede un bel paesello. Un paesello che, dall'alba dei tempi, sorveglia sornione sulla verde vallata, stretta da una morsa di gelo che il sole nascente tenterà di allentare. Un paesello addormentato, insormontabile e altezzoso.
Al suo interno, sicuri tra le spesse mura di saldi macigni, vivono anziani e bambini, uomini e ragazzini, donne e bambine: le uova dello stanco serpente. Questi amabili paesani riempiono di vita l'anziché morto borghetto roccioso.
Le forti abitazioni, in bilico sul precipizio, si ancorano saldamente alle rocce frastagliate della cima della collina, fondendosi con esse.
In cima al paesello, come un avvertimento a possibili attacchi dell'oscurità, si erge un'altero e slanciato campanile che scandisce il tempo con dolci rintocchi, che sanno di casa; che ricordano un letto caldo, pronto ad avvolgerti e a separarti dalle gelide braccia della neve che cade; che, da tempo immemore, accompagnano la vita dei dolci paesani che, insieme a tutte le belle casette, si stanno risvegliando dal torpore della fredda nottata invernale, confortati da un caloroso e protettivo abbraccio di pietra.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro