Ti vedo, sempre lì, allegra, indisturbata, sempre intenta a nascondere scherzosamente il sole, in una danza perpetua e primordiale. Eccoti, adornata di mille sfaccettature aeree, che si stagliano sull'azzurro del cielo. A tuo piacere, cambi forma e dimensione, mutando nei modi più bislacchi e stravaganti.

Tu che viaggi per il mondo
sorvolandolo, ammiccante e compiaciuta, e talvolta piangendo, per i mali che qui, purtroppo, si compiono al tuo passaggio ancestrale, portami notizie dagli anfratti terrestri, dalle isole più inaccessibili e remote, dalle montagne più impervie e mortali, rendimi partecipe di quello che tu visiti perennemente e di quello che succede quando il tuo passaggio ingombra il terso cielo.

Fa che le lacrime di tristezza, che le brutture che avvengono qui giù ti infondono, si riversino su di me, per provare quello che tu, povera nuvola, devi sopportare.

Quindi, tu, tenero batuffolo di zucchero, continua a viaggiare, ammonendo chi ti sottostà, di comportarsi meglio e di adeguarsi alle regole che la natura, giustamente, ci impone.

Poi, liberati, piangi, bagna delle tue amare lacrime chi o cosa si trova al di sotto della tua magnificenza, purificaci dai mali attraverso il tuo liquido di liberazione.

Oh tu, nuvoletta color dell'infinito, domani che ripasserai, portami solo buone notizie...