Miliardi di fatine di ghiaccio volteggiano in aria, aggraziate, come candidi petali di rosa. Piano piano, si avvicinano alla fredda terra e le si posano sopra, addormentate ed infreddolite. Ne cadono sempre di più, ognuna diversa dalla sua compagna. Si coricano sul terreno, adornandolo di disegni bianchi che via via si vanno ad accumulare. La danza delle minuscole fatine continua e lo strato di candidi esserini dormienti, si inspessisce sempre di più, avvolgendo tutto in un morbido e fresco abbraccio. La terra è ricoperta di minuscole fate che aspettano solo di essere liberate. Timidamente, un pallido Sole fa capolino da una nuvola. Illumina di calore le nostre fatine congelate e, delicatamente, le libera dalla loro gabbia di ghiaccio. Ora sono libere, libere di andare via dalla loro prigione glaciale, libere di scorrazzare nei ruscelli e nei laghetti. Ora sono liquide e intangibili, sfuggevoli e schive. Si divertono a rincorrersi giocosamente, in attesa di arrivare al mare.

Però, le fatine d'acqua, sanno che, prima o poi, saranno di nuovo intrappolate in un freddo abbraccio glaciale.

Ma grazie al sole, dopo un po', il disgelo giungerà, a liberarle dalla loro prigionia e permetterà loro di scorrazzare libere nei fiumi e nei ruscelli di tutto il mondo.