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Capitolo 27

"Siamo arrivati." annunciò Hermione quando furono finalmente al San Mungo
"Vediamo... ehm... ah si, i cartelli!"
PIANTERRENO;
Incidenti da manufatti
Esplosioni di calderoni, ritorno di fiamma
di bacchette, scontri tra scope eccetera
PRIMO PIANO;
Lesioni da creature
Morsi, punture, scottature, spine eccetera
SECONDO PIANO;
Batteri magici
Malattie contagiose: vaiolo di drago, nausea da svanimento, scrofungulus eccetera
TERZO PIANO;
Avvelenamento da pozioni e piante
Eruzioni, rigurgiti, risa incontrollabili eccetera
QUARTO PIANO;
Lesioni da incantesimo
Fatture ineliminabili, maledizioni,
applicazione errata di incantesimi eccetera
QUINTO PIANO;
Sala da tè per i visitatori/negozio
SE SIETE INCERTI SU DOVE ANDARE, INCAPACI DI ARTICOLARE DISCORSI INTELLIGIBILI O DI RICORDARE PERCHÉ SIETE QUI, LA NOSTRA RESPONSABILE DELLA PORTINERIA SARÀ LIETA DI AIUTARVI
"Si... ho proprio bisogno di aiuto..." pensò Hermione che stava iniziando a confondersi
"Mi scusi." chiese con gentilezza
Nessuna risposta
"MI SCUSI!" alzò la voce
La responsabile continuò ad ignorarla
"MI SCUSI! SA DOVE POSSO TROVARE CHARLIE WEASLEY?" urlò mentre quella alzava la testa
"Innanzitutto non urli, siamo in un ospedale... cosa mi chiedeva? Weasley? Si, stanza 217... non può portarli tutti, sono suoi figli?"
"No." rispose Hermione "Solo loro 2 sono i miei figli." aggiunse indicando Rose e Hugo
Rose e Hugo fecero un finto sorriso
"E mi dica, che grado di parentela ha lei e che grado di parentela hanno i ragazzi con il Signor. Weasley?"
"È mio cognato e a tutti loro viene zio." spiegò Hermione
"Quindi deduco che questi siano i suoi nipoti." disse la responsabile
"Che perspicace..." pensò ironica Hermione
"Esattamente." rispose secca Hermione
"Quindi possiamo entrare?"
"Non tutti."
"Che significa non tutti? Senta. Parliamoci chiaro..." e senza volerlo le scese una lacrima
"La grande ha 18 anni e la più piccola 14, non sappiamo neanche se potranno mai più parlare con loro zio, uno non l'hanno neanche conosciuto quindi... la prego li faccia entrare.. resto io fuori e non entro ma almeno loro, la prego."
La strega guardò Hermione per un attimo e poi un piccolo sorriso le spuntò sul volto e disse: "Possono entrare ma massimo due alla volta e... io non ho visto niente. Ma adesso si asciughi quelle lacrime."
"Grazie, grazie davvero." rispose Hermione sorridendo tra le lacrime
"Forza ragazzi, James, Albus e Lily, entrate. Tranquilli ragazzi, entrerete tutti."
Dopo una buona manciata di minuti, quando uscirono i tre fratelli Potter, entrarono Victoire, Dominique e Louis; dopo di loro, Fred, Roxanne e Hugo e infine Rose, Molly e Lucy.
"Non sta proprio a meraviglia ma lo stanno tenendo sotto controllo... però non ci hanno detto nulla di più... zia tu credi che si sveglierà?"
"Che cosa, Al? Scusa ero soprappensiero." rispose Hermione onestamente
"Tu... tu credi che si sveglierà?"
Tutti i ragazzi la fissavano in cerca di una risposta nel suo sguardo
"I-io... io..."
"Non chiedetemelo... vi prego..."
"Scusa zia..." rispose Albus
"No Al, va tutto bene. Va tutto bene."
"Quindi l'avete visto tutti? Andiamo?"
"No. Abbiamo pensato che dovevi entrare anche tu." disse James
"Vai." aggiunsero tutti
Hermione li guardò per un secondo e poi si avviò verso la stanza 217.
Appena entrò il suo occhio si puntò subito sui capelli rossi di Charlie, si avvicinò e iniziò a parlare
"Senti Charlie... i-io non lo so se tu puoi sentirmi, lo spero... poco fa pensavo a quando abbiamo perso Fred, quella dannata notte... ti prego non farci brutti scherzi e resta qui, hai capito? Non abbandonarci, resta Charlie... resta..."
All'improvviso sentì un rumore proveniente da un macchinario presente nella stanza e sussultò, poi si avviò alla porta e un momento prima di chiudersela alle spalle ripeté: "Resta Charlie... non abbandonarci..."
Restò giusto qualche secondo a fissare la porta e poi tornò dai ragazzi che la aspettavano tutti con ansia
"Allora? Come sta?" chiesero tutti nella speranza di un miracoloso miglioramento da un minuto all'altro
"Ragazzi, io non sono esperta in queste cose ma non voglio fare neanche la pessimista quindi secondo me..."
"Secondo te?"
"Secondo me ce speranza... forse poca... ma ce." rispose sorridendo mentre tutti la abbracciavano
"Zio Charlie é un tipo forte e ce la farà, per voi ragazzi."
"Allora? Avete finito di abbracciarvi? Ci manca solo che viene il diabete anche a me." scherzò la strega di prima mentre tutti ridevano
"Giuro che ce ne andiamo, grazie mille." rispose Hermione sorridendo mentre usciva coi ragazzi
"Forza, se zia Ginny sa quello che abbiamo fatto siamo morti: sia io che voi."
Dopo una bella manciata di minuti tornarono alla tana e furono travolti dalle domande di Ginny e Ron
"Dove siete stati?!"
"Tutto questo tempo?!"
"È una lunga storia..." disse semplicemente Hermione mentre i ragazzi erano già saliti nella vecchia stanza di Percy per ragionare tra loro della situazione
"Allora? Voi cosa ne pensate?" chiese Fred guardando i cugini
"Bè non stava benissimo ma secondo me zia Hermione ha ragione." rispose Molly
"Tu dici? Io dico che devo scrivere a Scorpius." disse Albus prendendo carta e penna
"Salutamelo." aggiunsero James e Lily in coro
E senza prestare attenzione a quello che i cugini dicevano, iniziò a scrivere.
« Caro Scorpius,
come stai? Qui va tutto bene, bè quasi ma... lasciamo perdere i dettagli. Lí come va? Oggi io e gli altri siamo andati a trovare mio zio Charlie, e zia Hermione dice che secondo lei un briciolo di speranza ce, io le credo, non sono proprio sicuro ma sto cercando di non essere pessimista.
Mi manchi,
ti amo.
p.s. Lily e James ti salutano
Albus. »
"Dai, portala a Scorpius." disse porgendo la lettera al suo gufo e vedendolo volare dalla finestra.

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