19 - Francesca
Silvana e Matthew tornano al tavolo. Sono abbastanza brilli. Silva beve dal mio bicchiere, per poi fare una smorfia accorgendosi che c'è solo ghiaccio sciolto.
- We need more drinks! What would you like, honey? (Abbiamo bisogno di altri drink! Cosa vuoi, dolcezza?)
- Oh... a smooth vodka. Thanks my dear! (Oh... una vodka liscia. Grazie tesoro!)
No, questa cosa non mi piace!
- Silva...
- Oh, piantala! Ho sete!
- Sì, ma sei già abbastanza su di giri...
- Matthew, don't listen to Francesca, she's the most boring person I know! (Matthew, non ascoltare Francesca, è la persona più noiosa che conosca!)
Lui ride.
- Oh, I couldn't even if I wanted to: she's speaking Italian... (Oh, non potrei neanche se volessi: sta parlando italiano...)
Ride anche lei.
- You're right! (Hai ragione!)
Matthew si avvia a prendere i cocktail ma Stefano lo ferma.
- Hey man! And what about us? No drinks for us? (Ehi! E noi? Non beviamo niente?)
Lui ci guarda stupito, poi sembra capire.
- Oh, yes! Sorry! (Oh, sì! Scusa!)
- Francesca?
- A... A soda with ice. (Una... Una soda con ghiaccio.)
- Non-alcoholic? (Analcolico?)
- Yes, I drunk enough alchool for tonight. (Sì, ho bevuto abbastanza alcool per stasera.)
La sua faccia non è troppo convinta, ma annuisce e guarda l'amico.
- Also for me. (Anche per me.)
- WHAT?! YOU?! But, my friend, what's happening to you? (COSA?! TU?! Ma, amico mio, cosa ti è successo?)
Lui alza le spalle. Matthew se ne va, ancora meno convinto.
Guardo Silvana che si sventola una mano davanti alla faccia.
- Stanca?
- Un po', ma potrei ballare per tutta la notte!
- Su questo non ho dubbi...
Matthew torna con i bicchieri. Lui e Silva bevono e tornano a ballare. Li seguo con lo sguardo.
- Sei preoccupata.
E' un'affermazione, non una domanda. Mi giro verso Stefano. Alzo le spalle.
- Un po'...
Lui non dice più niente e anche io sto zitta per un po'. A un certo punto le parole mi escono di bocca da sole.
- Sai, lei e Debora sono le persone più importanti che ho, a parte mia sorella, ovvio. E' stato solo grazie a loro che sono riuscita a trasferirmi a Milano per l'università. Era da loro che andavo quando volevo cambiare aria: chiudevo a chiave la porta della mia stanza, uscivo dalla finestra e correvo a casa di Silvana. Non da Debora, perchè sua madre avrebbe sicuramente chiamato la mia. Sì, in quanto a genitori non so chi noi due fosse messa peggio...
Ma perchè gli sto raccontando tutto questo? Alzo gli occhi dal bicchiere dove li avevo tenuti fissi fino ad ora. Lui mi guarda, in silenzio. Credo sia un po' in imbarazzo, ma soprattutto mi sembra... strano. Quasi arrabbiato... O triste...
- Scusa...
Si riscuote, sorride, ma non sa che dire. Lo precedo.
- Cioè, davvero, ogni tanto parlo come se non ci fosse nessuno ad ascoltarmi...
- Ti capita spesso?
- No, in genere no... - Faccio una pausa. - Anche se, in effetti, con te mi è capitato già un po' di volte...
- Dici tanto di Silvana che apre la sua casa a sconosciuti e tu... tu ti apri con gli sconosciuti.
Devo arrossire perchè mi lancia un'occhiata e poi si affretta a chiarire.
- Non intendevo... Cioè...
- Sì, ho capito, tranquillo! Non sono così abituata a pensare male!
Il mio sorriso deve rassicurarlo perchè sorride anche lui.
- Vuoi altro da bere?
Accenna al mio bicchiere vuoto.
- No, grazie, a posto. Ah, comunque grazie, ci avete preso voi tutti i drink.
- Grazie a voi, direi! Considerato che ci ospitate a casa vostra è il minimo!
- Silva vi ospita. Anzi, ci ospita.
Ride.
- Vabbè, allora ti dico che negli States si fa così, i drink li offrono i ragazzi.
Mi limito a sorridere. Lo conosco troppo poco per intavolare un discorso dei miei. Cerco Silvana tra la gente che sta ballando e la vedo che ride per qualcosa che le ha detto Matthew. Noto anche una ragazza che ha piantato gli occhi su Stefano.
- Senti, se vuoi ballare... Credo ci sia una ragazza che ti accompagnerebbe volentieri...
Sorride.
- Chi?
Gliela indico, cercando di non essere troppo esplicita. Lo vedo irrigidirsi al sorriso che quella gli rivolge.
- Allora? La accontenti?
- No, preferirei di no. Non ho voglia di ballare.
Mi sembra un po' secca come risposta... Ma in fondo chissenefrega!
Con la coda dell'occhio vedo che la "coppietta" sta tornando al tavolo. Mi alzo.
- Dove vai?
- A prendere degli altri drink, analcolici, così berranno quelli.
Lui mi sorride.
- Diabolica! Vado io.
Mi risiedo e li aspetto.
- Stefano?
- He's over there getting some drinks... (E' andato a prendere altri drink...)
- Good! (Bene!)
Silvana è decisamente ubriaca. Non so come faccia a ricordarsi ancora di parlare in inglese. Quando Stefano porta un giro di soda con ghiaccio per tutti, bevono senza dire niente. Sono decisamente ubriachi.
- Well, I think it's time to go. (Bene, penso sia ora di andare.)
- Naaa, it's too early! (Naaa, è troppo presto!)
- Come on! You can't dance another minute without collapsing! (Dai! Non riusciresti a ballare un altro minuto senza collassare!)
- Francesca is right! (Francesca ha ragione!)
- You... you are... the most boring... person... I know! (Tu... tu sei... la persona... più noiosa... che conosca!)
La stiamo perdendo. Decisamente.
Finalmente riusciamo a portarli fuori. L'aria fredda mi colpisce la faccia. E' un sollievo, dopo il caldo soffocante del locale.
Silvana, tra tacchi e alcool, non riesce a camminare. Si appoggia a Matthew, ma lui non è molto più stabile e li vediamo barcollare entrambi. Mi avvicino di scatto a Silva e la prendo a braccetto. Nello stesso momento, Stefano fa lo stesso con Matt. Procediamo così, occupando tutta la larghezza della strada, ma tanto macchine a quest'ora non ne passano mica.
Il freddo deve giovare ai due "ballerini" perchè quando arriviamo casa sembrano essere abbastanza lucidi da riuscire ad andare a letto da soli. Per fortuna.
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