capitolo 16
Ignazio è definitivamente uscito dal mio albergo. Sento le macchine del gruppo mettersi in moto e i sassolini del vialetto scricchiolare sotto il passaggio delle ruote. Avverto nascere dentro me un forte impulso di correre fuori per riprendermi la persona che mi ha devastato l'orgoglio, ma che mi ha fatto anche stare bene e sentire nuovamente donna dopo tanto tempo. Io che mi ero focalizzata così tanto sul mio lavoro, dal rischiare di lasciar passare la mia giovinezza senza mai vivere l'intensità di un'attrazione così. Sono combattuta, vedo che oltre le vetrate, Ania sta continuando a sbracciarsi per salutare Giovanni, allora scatto come una molla, inizio a correre, supero le porte dell'hotel, vedo la piccola carovana di auto che ormai è praticamente al cancello. Provo a tirare un grido con quanto fiato ho in gola e lo chiamo: "Ignaziooooooo!", ma niente, ormai la macchina già è lontana e non può sentirmi. Sibilo un "Merda!" mentre giro i tacchi per tornare sui miei passi, e noto Ania
impalata che a bocca aperta mi guarda con stupore e sgomento.
"Non mi dire niente ok?" le dico
lei alza le mani come a dire "io non ho fatto niente!"
"volevo solo mandarlo a cagare un'ultima volta!" tento di mentire
Ania alza un sopracciglio e arriccia le labbra nel tentativo si trattenere un sorriso
"Ok, va bene! Sono impazzita, lo ammetto! Lui mi ha fatta impazzire!"
Rientro dentro l'hotel dopo essermi congedata da Ania, che se ne è andata via con un sorrisino su quella sua bella faccia da schiaffi. Incredibile come possa passare dall'essere la mia colonna portante, all'essere la persona che più prenderei a mazzate sulla faccia della terra. Ma la verità è che sto riversando su di lei la mia frustrazione: cosa mi è venuto in mente di provare a correre dietro alla macchina di Ignazio, come un cagnolino abbandonato dal suo padrone. Per l'ennesima volta ho calpestato il mio orgoglio a causa sua, ma incredibilmente ora non sono arrabbiata, l'unica cosa che sento è un vuoto, un freddo dentro. Cazzo, già mi manca! Sono stata 10 giorni con la mente e con il corpo rivolti a lui, nel bene e nel male. E la sua improvvisa mancanza mi sta un po' destabilizzando.
Ora però mi devo riprendere. Mi appoggio con le mani al bancone della reception, chiudo gli occhi, prendo qualche profondo respiro. Questa intensa parentesi si è conclusa, Ignazio se ne è andato e io ho ho la mia vita ed il mio lavoro da portare avanti.
E chi pensava che mi sarei ritrovata a questo punto?
Sono passati ormai due giorni da che Ignazio se ne è andato via. Io sono tornata a dirigere l'albergo con il consueto pugno di ferro. I dipendenti hanno capito che qualcosa è successo nei giorni scorsi, ci vuol poco a fare due più due, ma alla fine non mi interessa delle loro chiacchiere da corridoio, a me interesserebbe soltanto riprendere pieno possesso dei miei pensieri, perché sono francamente stanca di pensare continuamente a tutto quello che mi è capitato negli ultimi giorni. Soprattutto mi sto avvelenando l'anima chiedendomi se le cose sarebbero potute andare diversamente se entrambi non avessimo deciso di prenderci per il culo. Avremmo provato la stessa attrazione se ci fossimo comportati da persone civili? Non so...
e poi mi è presa male, non faccio che ascoltare il loro cd, mi rendo conto di vivere una specie di ossessione, ma quel suono è l'unica cosa di Ignazio che mi sia rimasta, insieme al ricordo del tempo passato insieme. Provo questa fortissima attrazione per lui, tanto che persino la melodia della sua voce registrata è capace di provocarmi un certo senso di eccitamento, sì perché quella voce mi rievoca tutto ciò che lui ha sussurrato o quasi urlato quando era insieme a me. E con loro questi ricordi fanno riaffiorare anche le sensazioni, le sue mani, il suo respiro, i suoi occhi.
Parte il rumore del fax che si mette in ricezione, e quel rumore metallico e quasi ipnotico mi segue nelle mie elucubrazioni mentali. Dopo qualche secondo dal termine della stampa, allungo distrattamente un braccio e afferro il foglio per controllare di cosa si tratti. Devo rileggere il testo per una seconda volta, non riesco a credere a quello che vedo scritto!!
Non riesco ad emettere un solo suono, ho gli occhi strabuzzati e la bocca spalancata dallo stupore. Ma che fine ha fatto la donna imperturbabile che ero. Può un semplice fax mandarmi in tilt?
Ania mi deve una spiegazione... afferro il cellulare e la chiamo. Il telefono squilla a lungo, poi lei mi risponde con una voce molto assonnata strascicando un : "pronto?"
"Ania!" quasi le urlo nelle orecchie
"bho, può essere... non ne sono sicura..." mi risponde dopo aver fatto uno sbadiglio
"Allora, se tu mi dici che non ne sapevi niente, io posso anche passarci sopra, altrimenti..." le sbraito contro
"ah, ma mary, sei tu?" mi chiede lei
"e chi vuoi che sia!"
"io spero che tu abbia un valido motivo per svegliarmi all'alba di domenica mattina! Cosa è che dovrei sapere?" mi chiede lei
alba? Ma se sono le 10... è incorreggibile!
"Loro verranno il trenta dicembre di nuovo qui. Come loro chi? Ania, ma un po' di pane e volpe la mattina! Ignazio e Compagnia bella! Hanno mandato una richiesta di prenotazione per 3 giorni per il loro soggiorno in questo hotel, perché presenteranno il capodanno a Salerno" le spiego
"Mary, mi stai prendendo per il culo?"
"no Ania, non ti sto prendendo per il culo! Mi è arrivato in questo momento il fax di Barbara che chiede una prenotazione per tutto .lo staff de il volo, quindi ci sarà pure Giovanni! e tu mi vuoi far credere che non lo sapevi?"
"mary, ti giuro non lo sapevo. Forse mi voleva fare una sorpresa. Sorpresa che tu carinamente mi hai rovinato!"
"Ania, forse tu non ti rendi conto che mi ritroverò nuovamente quel bastardo di nuovo qui per tre giorni. Sono nel panico, e se dicessi che l'hotel è già al completo?" provo ad argomentare
"Mary, tu fai come vuoi, ma ti do due buoni motivi per accettare la richiesta. Primo, questa può essere un'occasione buona per voi per sotterrare l'ascia di guerra e provare ad instaurare una sorta di rapporto come persone normali. Secondo, se per qualche motivo fai saltare questa cosa e Giovanni non viene per capodanno, io ti stacco le gambine e e le uso come mazze da golf! Ora se permetti, mi mancano ancora 3-4 ore di sonno! A dopo!" e chiude la telefonata.
mi butto chinata sulla scrivania con la testa appoggiata sulle braccia incrociate. Come affronto questa cosa? Come affronto lui? Sento un messaggio arrivare sul cellulare. È Ignazio.
"Hai ricevuto il fax?" mi scrive
"sì, ce l'ho proprio sotto gli occhi in questo momento, devo pensare che dietro questa manovra ci sia tu?" gli scrivo subito
"andiamo mary, pensavi davvero che mi sarei arreso così facilmente?" mi chiede lui
"io non penso a te in alcun modo, tanto meno mi interessa quello che fai!" mento spudoratamente e ringrazio che questa non sia una conversazione telefonica, la mia voce avrebbe senz'altro tradito la mia emozione
"di questo ne sono sicuro guarda, tanto è che ci hai messo un nanosecondo a rispondere al mio messaggio. Perché non ammetti che non aspettavi altro?" mi scrive sprezzante
Rieccolo il delinquente spocchioso e sicuro di sé. E maledettamente dalla parte della ragione...
"tengo sempre il cellulare sotto mano, non ti montare la testa, e stavo giusto per chiamare la signora Vitali per comunicarle che l'albero è già al completo nei giorni di Capodanno" gli scrivo
"non ci credo" risponde Ignazio
"prima dovevo specificare che oltre a non interessarmi quello che fai, non mi interessa neanche quello che credi!" scrivo velocemente
"noi saremo comunque a Salerno per Capodanno, speravo che alloggiando nel tuo albergo avremmo avuto maggiori opportunità per chiarire" prova a buttare lì
"ma chiarire cosa Ignazio? Mi pare chi ci siamo già detti tutto fin troppo esplicitamente" ribatto
"Senti Mary, se ora tu mi dici che in questi due giorni non hai mai davvero pensato a me, neanche per un secondo, io sparisco e non ti disturberò mai più" mi scrive
sarei tentata di tenergli testa, di dirgli che non ho mai pensato a lui, per metterlo alla prova, per vedere se davvero sarebbe capace di cancellarmi con un colpo di spugna, ma il timore che poi questo possa realmente accadere me lo impedisce, così mi trovo a scrivergli: "riferisci tu a Barbara che la prenotazione è accettata?"
Dopo quelli che mi sono sembrati anni e non solo giorni, è finalmente arrivaro il giorno in cui mi troverò nuovamente davanti Ignazio. In questo quasi mese e mezzo tra noi ci sono stati messaggi dal sapore diverso. A volte teneri, a volte duri, a volte sensuali. A volte siamo stati giorni in silenzio. Ho appena chiuso la telefonata cin Barbara, la quale mi ha informata che sono appena arrivati a Salerno. Meno di un'ora e saranno qua. All'improvviso mi trovo a pregare per un inaspettato ingorgo di traffico. Ho bisogno di più tempo.
Non riesco neanche ad immaginare che tipo di reazione potrei o dovrei avere. credo mi comporteró con freddezza... no via, la freddezza l'abbiamo lasciata fin troppo presto. Lo saluterò con due baci sulla guancia, così con naturalezza, per fargli capire che ho superato l'accaduto da donna matura quale sono.
E se decidessi di buttare al vento la razionalità e mi buttassi su di lui come neanche una teenager? Ma che sto pensando? Mi esce una risatina nervosa... bho vedrò al momento. Vedrò anche lui come si comporterà ed agiró di conseguenza.
Ho cambiato idea sull'ingorgo, non vedo l'ora che arrivi. Via il dente, via il dolore!
Ignazio
Sono in macchina con Gialuca e Piero, loro scherzano e ridono. Ho provato per un po' a partecipare alle loro conversazioni, a ridere alle loro battute, ma man mano che ci avviciniamo all'hotel sento una certa ansia salire. Così mi sono fatto sempre più taciturno. E loro lo hanno notato. So che mi stanno guardando, poi accennano una risatina tra si loro
"che minchia avete da ridere?" Dico rivolto a loro
"Noi? niente!" mi dice Piero
"NON è vero!" Risponde Gianluca "sembri mezzo riccoglionito da quando siamo partiti. Anzi senza sembra e senza il mezzo. Sei completamente rincoglionito, e abbiamo il sospetto che ci sia di mezzo la bella direttrice"
Mi limito a mugugnare un "mmhhhh"
Si rintromette piero: "Quella donna ti ha proprio fregato bello mio!"
Mi volto verso il finestrino e provo ad immaginarmi il momento in cui ci troveremo faccia a faccia e il modo in cui dovrei comportarmi. Non voglio fare lo stronzo, ma non voglio neanche passare per quello che contava i giorni che ci separavano.
È incredibile, sono emozionato. speriamo di poter chiarire e poter ricominciare da capo lasciandoci alle spalle tutto il male che ci siamo fatti. Devo provare a riconquistarla, ma senza scommesse del cavolo!
Mary
I ragazzi sono arrivati e sono fuori dal hotel. Non li ho ancora visti, ma c'è un capannello di ragazze urlanti. Deduco stiano firmando autografi e facendo foto senza sosta. mi sembra di essere tornata al quel giorno di fine ottobre, con l'unica differenza che oggi ho lo stomaco in subbuglio e il cuore che batte forte. Ma chi me lo doveva dire che all'alba dei trent'anni mi sarei comportata come una ragazzina? Ho Ania qui accanro a me che si morde il labbro nervosa ed allunga il collo in attesa di veder spuntare "giovannone".
Se è agitata lei, io che dovrei fare? La guardo e lei se ne accorge e allora mi rivolge uno dei suoi calorosi sorrisi.
oi mi accarezza il braccio e mi dice:
"dai mary rilassati! sono sicura che andrà tutto bene!"
"e ania, facile per te! con Giovanni le le cose vanno a gonfie vele, ma io devo affrontare qualcosa che non so definire neanche io, se non forse un gran casino!" e mentre le dico questo le porte scorrevoli dell'entrata si aprono ed ecco che
tutto lo staff entra alla spicciolata. Vedo Gialuca e Piero che ridono e scherzano come matti, poi Michele e Barbara che già mi salutano da
lontano. poi entra Giovanni e Ania accanto a me ha fatto uno scatto che neanche Bolt alle olimpiadi, per fiondarsi nelle sue braccia. Che belli però che sono! credo che fra quei due ci sia davvero la possibilità che nasca qualcosa di più... mentre mi avvicino a loro, vedo due sagome furori dalle porte. uno è lui, Ignazio, ne sono sicura. l'altra è una ragazza. Il solito incorreggibile narcisista donnaiolo, è ancora li a far foto con qualche fan. ma quando le porte si aprono e lo vedo voglio solo scomparire: e ora chi cazzo è quella che è avvinghiata a lui come una cozza ?
Buona sera Aaaaaaaa amiche capitolo appena sfornato e ancora caldo spero vi sia piaciuto e sopra tutto chi è la ragazza che sta avvinchiata al nostro boschetto un grazie va sempre a lei che scrive con me la storia e mi sopporta quotidianamente e credetemi lei e il top Crysania_ ti voglio bene amica dedico questo capitolo a SmileOfMarsalaPrince questo è per te piccola smile ok mi sono prolungata troppo mi raccomando commenti e stellinatemi
Kiss-♥♡ Anna e Crysania
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