CAPITOLO 16 USCITA
Il cinguettio degli uccellini immerse quel silenzio sordo che andava a coprire la stanza, il sole caldo della Sicilia colpì il viso della ragazza dai capelli (c/c), (t/n) mugugnò infastidita e cercò di coprirsi con un cuscino, le lenzuola erano scivolate dal letto per il caldo asfissiante della magica isola, era Maggio, ma per un Americana questo caldo non era accettabile in questo periodo del mese, la ragazza si mise seduta sul letto e guardò il letto di Mikasa che era già sistemato, sentì canticchiare dal bagno e vide il fumo dell'acqua calda che usciva dalla porta del bagno, diede il buongiorno a Mikasa e si preparò i vestiti, la corvina non la sentì, ma la ragazza non ci fece caso.
Andò verso l'armadio dove le due ragazze avevano sistemato i loro vestiti e scelse l'abito da indossare.
Dalla porta del bagno uscì Mikasa che salutò la ragazza dolcemente.
"dormito bene?" chiese la (c/c) sorridendo alla ormai amica.
"si, benissimo, tu?" le rispose la corvina.
"benissimo, non vedo l'ora di uscire, ho comprato questo nuovo vestito per Eren non vedo l'ora vi farglielo vedere" disse la ragazza sorridendo. Il volto di Mikasa si rabbuiò per un istante, ma la ragazza non ci fece caso e si mise a saltellare per andare verso il bagno. (t/n) si lavò e si indossò il vestito a tema floreale, poi si truccò leggermente e alla fine si ammirò allo specchio, era la prima volta che si vedeva davvero bella e quel vestito le stava alla perfezione, era il primo abito che comprava e sapeva che ne avrebbe presi altri.
Felice uscì dal bagno e salutò Mikasa uscendo dalla stanza per andare verso la hol dove lei ed Eren si erano dati appuntamento. La ragazza sorrise nel vederlo sistemarsi i capelli rivolto verso lo specchio.
"ehy" lo salutò la ragazza sorridendo al suo fidanzato. Il ragazzo si voltò e rimase a bocca aperta fissando la bellissima ragazza che aveva davanti.
"sei magnifica" sussurrò il castano avvicinandosi alla ragazza, le prese tra il pollice e l'indice il mento, lo alzò verso di lui e la baciò dolcemente, i suoi occhi verdi la fissavano innamorati, si era preso proprio una bella cotta per quella ragazza, chi l'avrebbe mai detto. (t/n) avvolse con le braccia il collo del ragazzo e si mise a punta di piedi per arrivare meglio alla sua altezza. A malincuore i due ragazzi si staccarono per la mancanza di fiato, Eren avvolse i fianchi della ragazza con un braccio e la fece uscire dall' Hotel.
"non dovremmo avvertire Levi e la professoressa Hanji?" chiese la ragazza dubbiosa.
"tranquilla, ho già parlato con la professoressa Zoe, avvertirà lei il professor Ackerman" rispose il ragazzo dandole un leggero bacio sulla testa, la ragazza si lasciò coccolare dal fidanzato.
"dove andiamo?" chiese lei sorridendo.
"andiamo a fare una colazione con il cibo tipico di questo posto" disse Eren felice di poter mangiare, (t/n) sorrise dolcemente e annuì felice.
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Entrarono dentro un bar, l'odore del cibo fresco riempi le narici dei due ragazzi che annusarono estasiati.
"wow" esclamò sorpresa (t/n).
"sembra tutto così buono" esclamò Eren.
"scusi, potrebbe consigliarci che cosa prendere di tipico?" chiese in Inglese la ragazza. La cameriera sorrise cortese alla ragazza e le rispose in un Inglese stentato.
"certo, le consiglio i cannoli che sono dei dolci tipicamente Siciliani oppure la granità prettamente Siciliana con la brioche fornata da noi proprio stamattina, abbiamo anche le cassate con la ricotta o l'Iris di tanti gusti diversi, però per essere un vero Palermitano dovete assaggiare la ciambella fritta ricoperta di zucchero e il caffè proveniente da Messina" finì di elencare la ragazza dai capelli ricci.
"io prendo due ciambelle fritte con lo zucchero e un cappuccino" disse la ragazza non andando pazza per il caffè semplice.
"io preferisco una fetta di cassata con la ricotta e il caffè" disse Eren con l'acquolina in bocca.
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Finito di mangiare i due ragazzi sospirarono sazzi.
"non avevo mai mangiato niente di così buono" esclamò la ragazza sazia.
"anche io, era tutto così buono, che ne mangerei all'infinito" finì il ragazzo alzandosi e pagando.
"no, ma stai pagando tu" disse lei infastidita.
"lascia stare mi fa piacere" disse Eren sorridendo alla fidanzata.
"non va bene, diciamo di essere femministe ma poi sono gli uomini a dover pagare, la prossima volta che usciamo insieme, pago io" disse lei mettendo un broncio sul suo viso. Il ragazzo la osservò intenerito e sorrise dolcemente.
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La giornata passò in fretta e i ragazzi avevano visitato: La cattedrale di Palermo, la chiesa della Martorana, Le catacombe dei Cappuccini (dove Eren si è spaventato a morte), la fontana pretoria e il duomo di Monreale. Stanchi i ragazzi si erano diretti verso un ristorante sempre per pranzare con qualcosa di tipico presero gli/le arancine/o (non mi ammazzate Catanesi e Palermitani grazie), i ragazzi rimasero colpiti dalla bontà di quel cibo. Tornarono stanchi all'Hotel, Eren entrò di nascosto nella camera di (t/n) mentre Mikasa non c'era, fece stendere la ragazza e incominciò a coccolarla, le baciò il capo e le accarezzo i capelli, mentre lei respirava il suo profumo.
Così si addormentarono stanchi della lunga giornata...
ANGOLO CESPUGLIO
ECCOMIIII, SIAMO QUASI ALLA FINE, Credo che scriverò altri 2 o 3 capitoli e completerò la storia, comunque come va? la scuola è finita per voi? Io sto bene e si da me la scuola è finita. Di dove siete? Io sono Siciliana, dalla parte di Catania (perdonatemi Palermitani), ma domanda più importante Arancino o Arancina?
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