Nel culto tradizionale Inuit (si signori hanno una mitologia) esiste una dea chiamata Sedna, dea del mare, delle creature oceaniche e dei mostri marini.

Le versioni del suo mito sono tutte diverse, a volte per evitare un rapimento, a volte per calmare altre divinità, a volte addirittura per disobbedienza verso il padre, ma tutte terminano sempre allo stesso modo: lei è il padre in un kayak in mezzo all'oceano, il padre che tenta di lanciarla fuori la barca a morte certa e che taglia le sue dita con un'accetta ogni volta che questa cerca di risalire. È destinata ad affondare lentamente verso il fondale dove, in seguito, costruirà la sua dimora.

La leggenda dice dalle dite tagliate di Sedna, siano successivamente nate tutte le creature marine come foche, trichechi e balene che sarebbero state l'unica fonte di sostentamento per le popolazioni dell'Artico: è anche per questo che veniva venerata specialmente da cacciatori e pescatori.

La sua storia mi ha particolarmente colpito per la tristezza/barra angoscia che trasmette. Cioè ok immaginatela affondare nell'oceano ghiacciato e scuro, da sola, TRADITA DAL PADRE CHE PRENDE FA YEEET E LA LANCIA. E poi si sorprendono che fosse una dea vendicativa VEDA UN PO' LEI.

Anyway ho riservato per ultimi alcuni lati carini per chiudere in bellezza.

Il primo è che esiste una dea chiamata Quilertetang, protettrice dei pescatori, capace di poter cambiare il tempo atmosferico. Ho trovato poche linee su di lei, ma in tutti i casi era definita compagna di Sedna, quindi almeno una gioia per ste povere criste che vivano nei fondali ascoltando girl in red (mi chiedo però come Sedna potesse fare i ditalini senza dita, ok ho rovinato tutto la smetto-)

Il secondo è trash, ovviamente. Avete presente quando prima ho menzionato che, uno dei motivi per cui il padre l'ha lanciata fuori dal kayak fosse la "disobbedienza"? Bene, in una versione Sedna rifiutò tutti i suoi pretendenti e si sposò con un cane. Scagliata per gli abissi. Per un cane. Finirò così me lo sento-