4 luglio
«Dai Rebi, vai con Daniele a Ischia e lasciami pure la piccolina, non c'è problema. Anzi, io amo stare con la mia nipotina!» giocherello con uno dei miei anelli mentre parlo con mia sorella al cellulare, il viva voce attivo.
«Non è che io non mi fidi, però non vorrei darti un peso ulteriore. Mamma e papà sono dai nonni quella settimana di agosto, sennò l'avrei lasciata a loro, oppure potrei portarla con me e Daniele...»
«In giro per l'isola? E poi come fai? Vi hanno regalato un soggiorno per due persone, e secondo me dovreste mantenerlo. Vi serve un po' di relax, dovresti stare tranquilla e fare affidamento su di me» cerco di tranquillizzarla, ma sembra che non si fidi di me, forse pensa che io abbia ancora sedici anni, o forse, non lo so. Ma vorrei solamente che ogni tanto si fidasse di me.
Chissà la sua espressione qual è, provo a immaginare: sta alzando gli occhi al cielo cercando di riflettere, la sento sbuffare.
«Il punto è che essendo da sola, riusciresti a starle dietro h24? Sai che stare con una bambina richiede tempo... se fossi stata ancora con Alessandro te la avrei lasciata sapendo che eravate in due, ma da sola...»
Abbasso lo sguardo, ripensando a quello che è successo ieri. Sentir solo nominare il suo nome mi rende triste.
Non sentendo una mia risposta, Rebecca si scusa subito, dopo essersi resa conto delle sue parole.
«Oh no scusami Mati! Scusa! Non mi ero resa conto... soprattutto dopo quello che è successo ieri, non, scusa... ne vuoi parlare?»
«Fa niente. Hai ragione... Alessandro se ne è andato e io non sono più niente senza di lui, solo un'inutile persona. E adesso che sto capendo cosa fare dopo il sui ritorno non sono in grado di badare a mia nipote perché mia sorella mi crede mentalmente instabile. Perché è questo Rebecca, vero? Tu pensi che io non possa badare ad Eleonora perché in questo momento sono molto confusa. Ma lei non c'entra con tutto questo casino. Lei non c'entra con me, con Alessandro, con Elia. Io ti voglio bene e voglio bene a lei, per questo ci tenevo a farti questo favore, per me è solo un piacere enorme fare ciò. Mi prendo quei cinque giorni di ferie, che ho arretrate, e bado ad Eleonora. Il problema è vhe non ti fidi... ma io così sto bene, ho trovato il mio equilibrio, ah e sai una cosa? Ho scoperto di essere una persona senza di lui!» mi innervosisco un po'. Perché nessuno si fida di me? Anzi, perché mia sorella fa così? Lo vorrei capire.
«Io non volevo intendere questo Matilde, scusami se le mie parole sono state ambigue, non intendevo. Io sono solo molto preoccupata per te, dopo tutto quello che sta succedendo in questi giorni. Lascia stare Eleonora... ascolta... Ti sei appena lasciata dopo tre anni. Stai con il tuo superiore. Poi torna il tuo ex. Permettimi, ma per una persona comune tutto questo è troppo, volevo solamente che tu pensassi a riflettere ed a riposarti» cerca di giustificarsi.
«Ad agosto saranno già passate settimane, vuoi che non abbia fatto chiarezza?» ribatto.
«E se chiederà di Alessandro cosa le dirai?» cambia discorso.
«La verità: che lo zio Ale se ne è andato via per un po' per pensare» replico.
«Okay, va bene, ci penserò» sono le ultime parole che mi dice, prima del mio saluto.
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