SOLAMENTE NOI - @artvworld
GRUPPO VAMPIRETTI - PACCHETTO BLU
PERSONAGGIO: MAX VERSTAPPEN
PROMPT: TAVOLA OUIJA
CARATTERISTICA: IL PROTAGONISTA NON HA MAI FESTEGGIATO HALLOWEEN
SOLAMENTE NOI
artvworld
Lara stava lisciando il suo costume con la mano per levare le pieghe che si erano formate durante il tragitto per il luogo della piccola festa di Halloween organizzata da Daniel Ricciardo nella sua casa. Malgrado la situazione che stiamo vivendo, l'australiano aveva deciso di fare un momento di svago con i suoi amici più stretti durante la notte più spaventosa dell'anno.
La ragazza era stata invitata dall'australiano, e "costretta" ad accettare l'invito dai suoi amici. Non voleva andarci perché sarebbe stato invitato anche Max, e lei non aveva il coraggio di rivederlo dopo tanto tempo. Certo, essendo un pilota di formula uno era abbastanza conosciuto e la sua faccia tappezzata ovunque, ma incrociare il suo sguardo con quello gelido dell'olandese dopo mesi era tutta un'altra storia.
- Eddai Lara, fai un bel sorriso - disse Fabio facendo un sorriso sul viso della ragazza.
- Fabietto ha ragione, bisogna che ti rilassi un po' e stacchi la spina da quei libri - disse Franco prendendola a braccetto e incamminando verso il portone della casa Ricciardo.
- Lo so che mi devo rilassare e staccare dagli esami, ma venire qui sapendo che probabilmente ci sarà pure lui... - non continuò la frase perché i due ragazzi aveva già capito tutto.
- Pensa a divertirti e scaccia questi pensieri dalla testa - disse Fabio prendendola per il volto per far incrociare i loro occhi.
- Ci proverò - disse la ragazza tirando su con il naso. Era fortunata ad aver conosciuto i due motociclisti in una normalissima giornata a Montecarlo. Era felice che fosse nata la loro amicizia, di avere due confidenti con cui sfogarsi quando stava male ed avere due opinioni diverse dalle sue così che possa confrontarle.
La casa di Daniel era sempre stata conosciuta da tutti per le sue meravigliose e divertentissime feste che organizzava durante le sue pause dalle gare. C'era un'ottima musica, accompagnata dai migliori champagne e birre di tutto il mondo. Per l'occasione aveva optato per le ragnatele agli angoli della casa; le zucche intagliate sparse per l'ingresso, il salotto e il giardino; con le lucine a dare un tocco di classe e di paura degna della notte di Halloween.
Come ogni anno, Max aveva aiutato all'australiano per decorare e comprare tutto ciò che era necessario per la festa che aveva pensato. L'olandese non era uno che amava le feste, ma per il suo migliore amico avrebbe fatto un piccolo sforzo per partecipare alla festa. Mentre Daniel si era travestito in Draculo, lui aveva scelto una tuta scheletrica, con il trucco a concludere il travestimento.
- E se non viene? - domandò Max per l'ennesima volta all'amico.
- Amico, verrà. Conosco Fabio, e so che non l'ha lascerà in pace - disse Daniel visibilmente infastidito dalle domande insistenti del più piccolo.
Quando Max aveva scoperto che l'australiano aveva invitato anche Lara, era diventato intrattabile. Voleva che tutto fosse per lei, per la ragazza di cui si era innamorato da quando erano rimasti intrappolati nell'ascensore di un centro commerciale per tutta la notte di tre anni fa, in occasione del suo trasferimento nella città monegasca. Ancora si ricorda le loro uscite dopo quell'evento, lei troppo timida per parlare, lui troppo orgoglio per dire che le piaceva.
Pareva andare tutto bene, finché la ragazza interrompe i suoi contatti con lui. Per settimane, il ragazzo si era sentito in colpa per un qualcosa che aveva detto o fatto da farle allontanare, ma da un qualche suo conoscente aveva scoperto che era successo qualcosa di tanto grave da chiudersi dentro di sé.
Non sapeva cosa fosse successo, ma l'avrebbe aspettata.
- Ciao ragazzi, che piacere vedervi - disse Daniel accogliendo i due motociclisti della Yamaha.
- Ciao anche a te Daniel - disse Lara salutando l'australiano.
- Come stai? - domandò.
- Va tutto bene - disse la ragazza sorridendo falsamente.
Stava male, un po' per colpa dell'università e un po' per colpa degli insulti che si era presa durante quei mesi per le sue origini arabe. Dopo gli innumerevoli attacchi terroristici avvenuti in Francia negli ultimi anni, sempre a stampo islamofobico, sono aumentati gli insulti e le minacce di morte verso lei e tutti i musulmani in giro per il territorio francese. Quelle parole le hanno scosso talmente tanto da isolarsi da tutto e tutti. Aveva pure troncato sul nascere il suo rapporto con Max senza dargli nessuna spiegazione, perché credeva che meritasse una ragazza che non gli desse nessuna preoccupazione, cosa che con lei non sarebbe mai venuta.
- Entrate pure e divertitevi; oggi ho in mente una cosa fuori dagli schemi - disse Daniel super eccitato per la sua idea.
Mentre la ragazza provava a divertirsi, Max era in disparte ad osservarla.
Con il suo costume da strega gotica, ai suoi occhi era sempre la ragazza più bella che avesse mai conosciuto; con quel cappello largo che nascondeva la sua testa, quel vestito che si adagiava sul suo corpo.
Allora i loro sguardi si incrociarono.
Lei rimase ferma davanti al bancone degli alcolici, con la sua lattina della Red Bull in mano. Erano passati interminabili secondi, fino a che la ragazza non decise di staccare lo sguardo e scappare ai piani di sopra, seguita da Max.
Trovò la prima porta aperta, e si catapultò dentro, ma venne fermata dal piede del ragazzo.
- Lara, perché stai scappando? - domandò Max.
- Non dovevo venire - disse Lara indietreggiando fino ad aderire la sua schiena contro la parete.
- Io speravo che venissi, per sapere il perché del tuo allontanamento. So che è successo qualcosa, ma non so cosa. Ti prego, dimmi tutto e fatti aiutare - disse il ragazzo avvicinandosi alla ragazza.
- Nessuno mi può aiutare - disse scacciandolo.
- Ti ricordi il gioco della tavola Ouija? - la ragazza annuì lentamente. - Abbiamo domandato le peggiori domande che potessimo mai avere, ma una sola mi interessava, se ci potevamo innamorare veramente. Charlie ha risposto di sì, ed ha ragione. Io mi sono innamorato di te, e non posso vivere senza di te - disse Max togliendosi questo peso.
- Non posso darti quella tranquillità che ti meriti, non dopo gli insulti razzisti per le mie origine arabe che continuano a darmi. Se si scoprisse che sono la tua ragazza, non potrei reggere le offese che riceverò, anche a stampo sessuale. Ti meriti una ragazza della tua sostanza, forte e testarda com te, e non una sensibile come me - disse Lara sfogandosi, con le lacrime che scendevano lungo le sue guancie.
Per Max era come ricevere un pugno dritto nello stomaco a sentire le sue parole e vederla piangere per colpa di quei razzisti. Odiava vederla piangere e non fare nulla per aiutarla. Lei si meritava il meglio che si potesse dare nella vita, e sarebbe stato lui a darle tutto l'amore che si merita.
Così, senza pensarci due volte, la bacia in quella notte di Halloween,
la bacia per farle capire che aveva scelto lei e solo lei,
la bacia per farle capire che l'avrebbe difeso da tutto e tutti,
la bacia per farle capire che sarà l'unica donna della sua vita,
la bacia perché si era innamorato follemente di lei.
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