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IL BUSTO DI MARMO - @blvckleather

GRUPPO VAMPIRETTI - PACCHETTO ARANCIONE

PILOTA: LANDO NORRIS

PROMPT: CIMELIO DI FAMIGLIA

CARATTERISTICA: IL PROTAGONISTA CREDE DI AVERE UNA PARTICOLARE CONNESSIONE CON IL MONDO DEGLI SPIRIT




IL BUSTO DI MARMO

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Bristol, 31/10/2020.



«Finalmente sei arrivato stupidino» disse Mae, aprendo la porta d'ingresso al suo migliore amico conosciuto meglio come il pilota di Formula 1 Lando Norris.

«Senti...tu mi hai dato l'incarico specifico di prendere delle cassette» disse il ragazzo, scandendo bene l'ultima parola, «secondo te nel 2020 dove si possono trovare delle benedette cassette di film horror?» aggiunse poi, lanciando il proprio giubbotto di un arancione acceso sul divano.

«Bla bla bla» gli fece il verso la ragazza accennando una leggera risata.

Lando corrugò la fronte e in un millesimo di secondo Mae si ritrovò un cuscino del sofà in pieno viso. Lui scoppiò in una fragorosa risata mentre la ragazza non sembrava molto per la quale. «Norris ti ammazzo» affermò rilanciandogli il cuscino contro, il ragazzo si abbassò cosicché il cuscino colpisse la parete ma invece colpì un busto in marmo abbastanza inquietante che Mae aveva esposto in soggiorno.

«CAVOLO» sussultò la ragazza quando il marmo cadde e si ruppe in mille pezzi.

«A me ha sempre messo ansia!» esclamò Lando alzando le spalle noncurante ma gli arrivò un leggero schiaffo sulla nuca da parte di Mae.

«Era della mia famiglia da secoli idiota» il panico stava facendo strada nel cervello della corvina ed aumentò quando sentì degli scricchiolii provenire dal piano superiore della casa. «Lando...hai sentito anche tu?» il tono spaventato della ragazza lasciò sbigottito il giovane che non aveva sentito assolutamente nulla, anzi, si mise nuovamente a ridere e le mise un braccio intorno alle spalle.

«Dai Mae, mi hai obbligato a prendere queste cassette e ora andiamo a vedercele» le disse cercando di attirare la sua attenzione ma la mente di Mae era ancora concentrata ai lievi rumori che aveva sentito provenire dal piano di sopra.

«Non so Lando, sai che Halloween mi piace però...peró...» iniziò la ragazza,

non riuscendo però a continuare.

«Però cosa? Sentiamo!» la incalzò l'amico, curioso di sentire cosa volesse dire.

«Ho una certa connessione...con spiriti e cose così...» sussurrò lei, quasi spaventata, aveva paura che qualcuno potesse sentirla.

Lando si fece scappare una risata, non credeva particolarmente a questo genere di cose e soprattutto, sentire la sua migliore amica dire così, lo faceva divertire molto.

«Lando non c'è nulla da ridere!» esclamò stizzita, era serissima, sin da piccola possedeva uno strano legame col mondo dell'occulto. «Dai Mae, sai meglio di me che tutta sta roba è finta...ti fai troppo condizionare da questa nottata»

Dopo l'affermazione del ragazzo iniziarono i veri problemi. Dal leggero scricchiolio del pavimento s'iniziarono a sentire forti colpi, come se i mobili avessero iniziato a saltare su e giù. «Lando andiamocene di qui, ti scongiuro!» lo esortò la ragazza, disperata dalla situazione che si stava creando. «Mae ma cos'è che non va?» chiese sempre più preoccupato per i comportamenti dell'amica di cui non ne capiva il motivo.

«P...piano di sopra...» si limitò a sussurrare, mentre con gli occhi verdi scrutava attentamente ogni angolo della casa come se qualcosa potesse comparire da un momento all'altro. «Vuoi che vada a controllare?»

La giovane annuì alla domanda del ragazzo, così lui dopo averle promesso che sarebbe tornato sano e salvo le lasciò un leggero bacio sulla fronte facendosi poi strada sulle scale per salire al piano superiore.

Mae rimase nel corridoio della casa, illuminato solo dalle lampade di vecchia data appese alle pareti. Iniziò a mangiucchiarsi le unghie, già fin troppo corte, nell'attesa dell'amico.

Ma il tempo per lei scorreva lentamente e l'incessante tichettio dell'orologio a pendolo rendeva l'atmosfera ancor più tetra e ansiogena.

Poi il caos.

Un gran trambusto provenì dalla cucina e la corvina corse subito a controllare: il tavolo era rovesciato, le posate sparse per terra, piatti rotti ovunque, i coltelli da cucina conficcati nel muro. Non sapeva più che fare. «VATTENE VIA SPIRITO» urlò sperando di cessare queste strane e violente manifestazioni. Ma le rese solo più forti.

Tutti i mobili della casa iniziarono a muoversi, invece i soprammobili e gli oggetti più piccoli si alzarono in aria. Mae rimase pietrificata.

Ma doveva assolutamente controllare come stesse Lando, non era ancora tornato giù.

Così si fece coraggio, uscì dalla cucina e si precipitò nel piano di sopra dove trovò l'amico steso per terra privo di sensi. L'unica cosa che venne fuori dalla bocca della ragazza fu un urlo di disperazione accompagnato da un pianto disperato.

«Mae?? Stai bene?» chiese Lando, vedendo la corvina urlare nel sonno. La prese dalle spalle ed iniziò a scuoterla, non nel modo più dolce del mondo, fino quando lei non aprì un occhio.

«FINALMENTE!» esclamò il pilota vedendola sveglia. «Lando...» mormorò abbracciandolo immediatamente, lui rimase un po' stupito dal gesto ma ricambiò stringendola a sè.

«Stai bene piccola?» le chiese una volta sciolto l'abbraccio, visibilmente preoccupato.

«Sì, solo un brutto sogno...ma come sei entrato? Io stavo dormendo...» disse passandosi una mano nei capelli disordinati.

«Sei la mia migliore amica, so dove nascondi le tue chiavi di emergenza. Ora godiamoci la nostra festa preferita» la rassicurò Lando e così passarono una splendida serata.

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