Non avrei mai pensato che la mia vita potesse finire da un momento all'altro. Ho desiderato di morire e sparire dalla circolazione e dalla vita di tutti in altre circostane,ma non questa,non oggi .
Credi di avere sempre molto tempo a disposizione e che in fondo certi eventi non possono accadere proprio a te. Rimandi sempre cose che avresti potuto fare in quello stesso istante,e quando ti rendi conto che non ti resta piú tempo a disposizione, comprendi lo sbaglio enorme che hai fatto. Se sono morta davvero e non si tratta di un brutto sogno non mi sento pronta a lasciare la mia vita, e soprattutto la mia famiglia. Mi sarebbe piaciuto fare un'altra delle solite cacce con mio padre,avrei potuto catturare uno dei tanti cervi che ci sono in questa zona, oppure ammirare la bellezza del laghetto dietro casa dove un tempo amavo giocare. Purtroppo é vero apprezzi molte delle cose che hai non appena le perdi. Ora come ora non vado fiera di molte cose che ho fatto alcune di queste le cambierei se potessi,come ad esempio essermi innamorata di uno stronzo patentato,ma ormai é tardi per pensarci. Ho paura di ció che mi é successo e se dovessi diventare come Cal?. So solo che in quel caso da cacciatrice sono diventata ció che ho sempre cacciato,la preda. Sono in un limbo, inbilico tra la vita e la morte e dipende tutto da me,nessuno puó aiutarmi.
Continuo a cercare le forze per potermi svegliare da questa situazione di merda,anche perché non gliela daró vinta allo stronzo del mio ex dopo aver tentato di uccidermi. Sono una Wood una forte cacciatrice, temeraria e coraggiosa e non ho intenzione di mollare adesso.
Nonostante la mia determinazione, che mi aiuta a cercare di concentrare tutte le forze per un altro tentativo di risveglio, sento svanire tutte le energie piano piano nella foresta con il mio ultimo respiro, rendendo tutti i miei sforzi inutili.
Ebbene si credo di essere morta.
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Credevo proprio di non avere più speranze, che non avrei rivisto la mia famiglia o nessuno dei volti complici della mia vita, eppure qualcosa di improvviso é successo. Non ero morta come credevo o per lo meno come aveva deciso il mio corpo. Dopo aver perso conoscenza per non so quanto tempo il mio cuore ha ricominciato a pompare l'ossigeno nelle vene e a trasportarlo in tutto il corpo con un ritmo accellerato,i polmoni hanno ricominciato a gonfiarsi con un po' di fatica ,rendendo la respirazione asmatica e infine i miei occhi si spalancarono. Ho ricominciato a vivere
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Vedo il cielo di un azzurro incantevole che risulta ancora piú lumisono dopo una tempesta,la luce del sole fa risplendere la foresta e la avvolge in un'atmosfera quasi paranormale creando dei bagliori verdi e luminescenti, la luce si riflette anche su di me e riscalda il mio corpo gelido dopo una notte invernale. Sono distesa sull'erba fresca e bagnata dalla pioggia e dall'umiditá della sera prima, non troppo distante dall'area cittadina. Credo che mi prenderó qualche altro minuto per riprendere il controllo sul mio corpo e per osservare questa meraviglia prima di ritornare a casa.

Sono le undici del mattino meglio che mi muova. Che tristezza abbandonare questo luogo fantastico e tornare alla civiltá. Mentre cammino sento le macchine sfrecciare sull'asfalto,il rumore rimbomba cosí forte nelle mie orecchie, sembra che le abbia accanto. Ho una gran voglia di correre,peró ho dolori in ogni parte del corpo perció meglio che eviti per oggi,mi sento diversa,un'altra persona mi sento viva. Dopo una lunghissima camminata finalmente sono a casa ,e non mi sento affatto stanca,per fortuna i miei genitori sono andati alla battuta di caccia dei Winslet e mi hanno lasciato il pranzo in frigo, dovró pensare a una scusa plausibile sulla mia assenza di oggi. Per prima cosa ho bisogno di andare in bagno a farmi una lunga doccia. Apro l'acqua della doccia, mi tolgo gli abiti e li metto nel sacco della lavanderia, poi presa dal coraggio vado allo specchio per vedere cosa è cambiato in me,e per osservare le cicatrici che quella bestia ha lasciato sul mio corpo. Il viso é lo stesso,quello di una ragazza che ne ha passate tante e che non dorme molto. I miei occhi verdi tengono lo sguardo fisso sulla nuova ragazza che hanno davanti,peró emanano una luce nuova, diversa,forte,elettrica,piena di vita,sembrano gli occhi di un animale,anormali direi. I miei capelli sono sempre gli stessi invece rossi e lunghi,caratteristica di famiglia essendo di origine irlandese,sono sinuosi morbidi e arruffati. Per il resto, poteva andare peggio, sono tutta intatta ho morsi sulle caviglie e lungo le cosce,dei graffi paralleli lasciati dagli artigli in svariati punti delle braccia e un'altro morso sulla spalla. Meno male che é inverno potró nascondere tutto sotto i vestiti pesanti. Finalmente entro nella doccia e l'acqua calda mi avvolge e riscalda ogni parte del mio corpo infreddolita e ancora dolorante da quell'attacco improvviso. Non ho ancora realizzato il tutto ho bisogno di spiegazioni. L' unica cosa che so e che non riesco a immaginare é che Cal é un licantropo un essere mitologico,che avrei definito inesistente o frutto dell' immaginazione di un bambino.

Meglio che mi sbrighi devo andare nella biblioteca pubblica a documentarmi su queste creature della notte non voglio farmi trovare a casa quando i miei torneranno. Non ho intenzione di cercare Cal,anche se é l' unico che puó darmi una spiegazione decente dell'accaduto. Esco dal bagno vado in camera mia, indosso frettolosamente un paio di jeans neri con tante tasche una maglia verde che era poggiata sulla sedia vicino al letto e la solita felpa nera un po' sbiadita. Chiudo la porta prima di uscire dalla stanza poi corro giú per le scale cercando di non cadere per la fretta,arrivo in corridoio prendo l'impermeabile qualche spicciolo e le chiavi dall' ingresso e me ne vado sbattendo la porta di casa e chiudendola a chiave. Mi accosto con le spalle alla porta per qualche secondo prima di partire per un'altra lunga camminata cominciando seriamente a pensare a cosa ne sará di me.