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La prima luna

Che fantastico cielo stellato, si vedono tutte le costellazioni e potrei giurare di vedere Venere da qui. La notte é proprio bella, il suo mistero, le temprature che si abbassano e le creature della notte che escono allo scoperto per poter cacciare. La notte mi mette serenitá e pace interiore,non so se é l'effetto del cambiamento ma mi piace. L'erba é così fredda e bagnata, non ero mai stata fuori casa a quest'ora nella foresta e mi pento di non averlo fatto piú spesso. Qui c'é poco da fare, quindi resto seduta per almeno un'ora, fino a quando inizio a sentire qualcosa dentro di me,sembra che cerchi di uscire di emergere, e preme in ogni parte del mio corpo. Ed eccola lí,la fantastica luna piena nel punto piú alto, in tutto il suo splendore,mi sta chiamando, la trasformazione sta avvenendo. Poco a poco sento un fuoco dentro di me, divampa in tutto il corpo parte dalle mani e dai piedi fino a raggiungere la parte più interna vicino al cuore. Guardo sullo schermo del telefono e i miei occhi hanno cambiato colore sono di un verde smeraldo ,accesissimo rispetto al normale, conservo il telefono dentro la tasca dell'impermeabile me lo tolgo e li lascio lí sperando che il giorno dopo possa ritrovarli e riprenderli. Poco dopo il mio petto spinge in avanti, e cado a terra,cerco di rialzarmi ma resto bloccata a quattro zampe e infine mi crescono i peli in tutto il corpo, che colore sará mai la mia pelliccia?? Che domanda stupida non credo sia il momento per pensarci.
Sono un licantropo, ho perso tutte le speraze e le illusioni in cui avevo creduto e per quanto sia arrabbiata, inizio ad apprezzare questa aria fresca e questo senso di libertá. Sfreccio correndo nel fango e perdo il controllo su me stessa, non so dove sto andando,mi sento smarrita e sola in questa foresta,spero solo che non faró del male a nessuno.
Dopo una lunga notte,priva di controllo mi sveglio con la luce meraviglisamente accecante del sole, mi trovo vicino ad un fiume, mi sento piuttosto confusa e stupita, sono ritornata me stessa e indosso ancora i vestiti ,certo sono strappati qua e lá ma niente di non recuperabile con ago e filo,sempre meglio di ritrovarsi nudi nel bel mezzo della foresta. Mi alzo anche se indolensita e spaesata ,mi lavo la faccia con l'acqua del fiume mentre cerco di orientarmi per capire dove sono. Chiudo gli occhi e cerco di isolare i suoni intorno a me provando a sentire se sono vicina alla cittá, mi viene così naturale come se lo facessi da sempre mentre invece é la mia prima volta. É imbarazzante ma dato che devo rintracciare la mia roba devo mettermi ad annusare gli alberi e gli odori circostanti, che schifo non voglio sentire la puzza di altri animali. Inizio a seguire le orme che avevo lasciato sottoforma di lupo le seguo fino a quando non si perdono a causa della fanghiglia, a questo punto posso solo usare il fiuto e seguire il mio odore, ma chissá che odore ho,al massimo quello di cane bagnato, non di certo un buon odore. Ci é voluto più tempo di quanto prevedevo, ma che mi aspettavo ho iniziato adesso ad essere un lupo mica lo ero anche prima, eppure dovrei avere qualche capacitá essendo una cacciatrice, ma a quanto pare non é tanto utile se non per l'orientamento e i suoni. Dopo aver trovato l'albero riprendo l'impermeabile,lo indosso e mi incammino verso casa. Intanto rifletto su tutto ció che ho appreso fino ad ora.
Il libro é chiaro a rigurdo, i licantropi possono trasformarsi quando vogliono dopo aver preso consapevolezza del proprio corpo e aver almeno un bel po' di mesi di esperienza. Io sono all'inizio ma quanto sarebbe bello giá avere questa capicitá sarei velocissima e potrei trasformarmi ogni volta che voglio.Mi eccita l'idea,devo ammetterlo Cal aveva ragione avrei amato questa nuova ragazza che prendeva il posto della vecchia , ma non lo avrei seguito in ogni caso,lui non é più niente per me,e per quanto adesso io possa amare questa vita in libertá non era suo diritto darmela. Non voglio far parte di un branco egoistico come il suo, in fondo potrei non fare mai parte di un branco,peró le parole di Deter sono state chiare, tornerá a prendermi che io voglia o meno, anche se non sono una sua proprietá. Devo finire il liceo qui e andare via,piú lontano che posso.
I pensieri sono troppi,si affollano nella mia mente e creano piú confusione che ordine, meno male che sono quasi arrivata a casa cosí posso lavarmi,cambiarmi ed essere pronta per svuotarmi la testa in una caccia con papá.

Dopo essermi fatta una fantastica doccia calda mi metto la tenuta da caccia e raggiungo mio padre e mia madre di sotto,non hanno nemmeno fatto caso al mio ritorno a casa alle sei del mattino,diciamo che ci sono abituati con una come me. Quando uscivo con Cal facevo sempre o troppo tardi oppure tornavo il giorno dopo. Vado da mio padre lo abbraccio e insieme pianifichiamo l'area di caccia da perlustrare mentre io sistemo il fantastico fucile che mi aveva regalato per i 16 anni. Non facevamo una di queste cacce da soli da quando mio padre ha iniziato ad andarci con i suoi amici e io ero occupata con Cal o con i suoi guai. Prima di uscire io e papá salutiamo la mamma che stava per prendere la macchina e andare a lavoro. Lei lavora in una libreria del centro molto carina e abbastanza di successo,mentre papá ha uno studio di avvocati nell'area sud del paese non troppo lontano da casa. Oggi papá ha rinunciato al lavoro per stare con me e di questo gliene sono grata. Abbiamo camminato per un bel po' prima di raggiungere l'area precedentemente scelta e durante il cammino non abbiamo parlato completamente. Amo questo lato di papá,é un uomo di poche parole, e non si impiccia nei fatti miei anche se so che gli piacerebbe farlo,ogni tanto peró soddisfo la sua curiositá parlandogli delle mie questioni scolastiche o dei miei voti. Nell'area ci siamo separati io da un lato e lui dall'altro,facciamo sempre cosí,io mi arrampico sugli alberi e lo avverto se ci sono cervi o lepri mentre lui attacca da terra. Dopo tutta questa faticaccia e molte ore riesco ad avvistare due lepri e avviso mio padre con uno dei nostri richiami,con un balzo dal ramo su cui mi trovavo ne catturo una mentre mio padre cattura l'altra sparandole. Mi sembrava così crudele cacciare quelle povere creature indifese,l'unica cosa che riusciva a consolarmi era il fatto che le avrei uccise comunque sotto forma di lupo per potermi nutrire. Dopo aver preso le due lepri stavamo tornando a casa quando ho deciso di chiedere a mio padre se potevo comprare un motore.
-Ei papá....-
-Dimmi tesoro mio.-
-Volevo chiederti...posso comprarmi un motore?-
-Ma chi tu?? Sei matta??-
-No papá, sono brava come guidatrice,porto la macchina di mamma molto bene e ho la patente dall'anno scorso.-
-Un conto é la macchina un conto é il motore Scar.-
-Ma papá ti prego,a scuola un sacco di ragazzi hanno il motore anche se qui il tempo é sempre freddo,e poi cosa cambia se vado in bici o vado in motore?-
-Appunto lo hai detto anche tu,cosa cambia?-
-Sarei piú veloce,e poi potrei muovermi piú facilmente anziché essere sempre in ritardo a piedi o con quella bici distrutta. Per favore é importante per me,non dovresti nemmeno pagarmelo,ho raccolto un bel gruzzolo da quando ho fatto i lavoretti estivi alla baia di Kevin.-
-Ne parleró stasera con la mamma,ma non ti prometto nulla.-
-Si si si,che bello grazie papá.-
-Non é detto,se tua madre non vuole ci puoi rinunciare.-
-Va bene,ma quando andró al college sarete costretti a comprarmela.-
-Poi vediamo intanto ne parlo a tua madre.-
- Va bene .-
Che bello sono felice,spero davvero mia mamma dica di si,giá ho in mente una bellissima moto d'epoca che vendono in cittá,é una Triumph Bonneville,ha un bel po'di anni ma é stata messa a lucido e posso permettermela. Nel caso mamma dica di no cercheró di convincerla con ogni mezzo anche se dovesse toccarmi di aiutarla in libreria.
Dopo cena papá ha preso l'argomento motore con la mamma lei non mi é sembrata tanto convinta in realtá,peró ho deciso di andare in camera mia lasciandogli un po'di intimitá. In camera ho preso il libro sulle creature della notte e ho ripreso leggendo il capitolo sulle varie specie di lupi,ho letto di quelli artici,meravigliosi lupi bianchi, ho letto di lupi grigi, lupi di varie tribú diverse indiane e molte altre,chissá a quale appartengo, credo proprio lo stesso tipo di Deter,ma in realtá io non sono una puro sangue, sono un misto di sangue di lupo e di sangue umano. Cerco nel libro se parla di metalupi o mezzosangue,ma nessuna traccia niente di simile viene citato o spiegato,chissá a cosa si riferiva Deter. Le sue parole continuano a rimbombare dentro la mia mente,cosa voleva dire? Come scopriró se ho qualcosa di speciale?? É un dato importante essere una Wood considerando che lui ha insistito su questo,credo proprio che dovró approfondire la mia genealogia.

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