Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Chapter Twenty-six.

Per cena i ragazzi pensarono di arrostire un po di carne e della salsiccia senza pensare che però senza carbonella ovviamente il fuori si brucia e dentro resta tutto crudo. Ho detto loro questo mille volte e di più se è necessario ma le loro risposte si limitavano a "L'abbiamo fatto un milione di volte.", "Fidati di noi, sappiamo quel che facciamo." o "Sei solo una ragazza che ne puoi sapere.". Quindi lasciai loro campo libero di fare ciò che desideravano e mi limitai a divorare un panino con prosciutto cotto e della provola, stessa cosa Gyne che si fidò più di me che di loro. In compenso loro continuarono a mangiare quella cosa insapore - tranne per quello del bruciato - ma le loro facce erano piuttosto schifate.

«Siamo qui solo da poche ore e mi sento già un'altra persona!» Louis si guadagnò gli sguardi perplessi di tutti quanti mentre stavamo seduti su delle sedie da campeggio attorno al fuoco.. «Voglio dire, quest'aria pulita ti purifica l'anima.»

«L'abbiamo perso.» Borbottò Niall, trattenni una risata, cosa che però non fecero gli altri.

«Amico cosa sei? Uno di quei coglioni che fanno Yoga?» Chiese Zayn con ironia.

«No, io penso sia stata questa a trasformarlo in un effeminato in calzamaglia.» Harry sollevò una bottiglia di birra quasi vuota che stava ai piedi della sedia di Louis, suscitando le risate di tutti.

«Davvero molto divertente amico.» Louis finse una risata strappando la bottiglia dalle mani di Harry prima di alzarsi dalla sedia. «Io vado a prendere posto nella tenda, prima che questi due occupano tutto lo spazio.» Indicò Zayn e Niall, i quali erano pronti per ribattere.

«Dobbiamo decidere gli spazi insieme!» Esclamò Niall affiancando Louis.

«Siamo in un tenda. Quali spazi vorreste voi in una fottuta tenda?» Anche Zayn si alzò e segui gli altri due che si avviavano alla tenda.

Risi a fior di labbra quando li vidi scomparire dalla mia vista. «Sono esilaranti.» Commentai sorridendo.

«Non si sforzano neanche per esserlo.» Rise Liam accompagnato dalla risata di Gyne, la quale uscì un po strana, ossia tipo finta e inquietante. La guardammo con un'espressione corrucciata.

«Mi stavo chiedendo..» Iniziò lei quando si sentì osservata da tutti e tre. «Che ne dite di fare una passeggiata?» Propose con un sorriso a trentadue denti.

«Tu sei fuori, a quest'ora? E buio pece.» Mi tirai indietro, già non mi andava l'idea di venire qui in campeggio, figuriamoci di imbatterci nel bosco con il nero che c'è.

«Sei davvero sicura di volerlo fare?» Chiese Liam continuando a guardarla.

«Non che non lo è.» Risposi al posto di Gyne, ma lui non sembrò ascoltarmi, tranne che per Harry, dalle sue labbra uscì una piccola risatina divertita mentre mi guardava.

«Si sono sicura! Abbiamo le torce quindi qual'è il problema?.» Fulminai Gyne con lo sguardo. Erano le dieci di sera, chi sano di mente lo farebbe?!.

«E se si scaricano? Devi valutare tutte le opzioni.» Continuai a chiedere mentre i suoi occhi erano fissi su Liam e di tanto in tanto guardava Harry. Ehi? Sono qui!.

«Le ha caricate stamattina, quindi è un po strano che questo accada.» Mi guardò Harry con un sorriso sghembo. Sapeva benissimo che non volevo andarci eppure si comportava così, ridussi i miei occhi in due fessure mentre lo trucidavo con lo sguardo, e lui in risposta continuò a sorridere.

«E allora? Qual'è il problema?!» Gyne saltò dalla sedia come una molla battendo le mani.

«E se ci perdiamo? Si e se succede?» Chiesi annuendo alla mia domanda, come se fossi d'accordo con me stessa.

«Andiamo Scarlett, non essere noiosa.» Mise il broncio Gyne.

Vidi con la coda dell'occhio Liam alzarsi dalla sedia mentre si sgranchiva la schiena. «Per me non c'è nessun problema, anzi mi piace come idea.»

Stronzo.

«Anche a me piace, contate su di me.» Questa volta fu il turno di Harry di alzarsi e unirsi a gli altri due. Mentre il mio sedere era ancora inchiodato alla sedia. «Andiamo Scarlett, non essere noiosa.» Imitò la voce di Gyne, e nonostante fossi seria e ferma nella mia decisione, non potetti fare a meno che far scappare dalle mie labbra un sorriso divertito spingendolo quando si era avvicinato.

«Ho preso le torce, andiamo?» Liam ne lanciò una ad Harry, che afferrò a volo avvicinandosi a lui.

«Vuoi restare qui da sola? Gli altri ragazzi sono in tenda, sempre se tu non ti voglia unire a loro. Ma non credo sia una buona idea.» Sorrise Gyne facendomi l'occhiolino.

Sospirai valutando le opzioni e no, non voglio restare sola qui, ne tantomeno infilarmi nella tenda con Louis, Zayn e Niall, starei troppo appiccicata a loro e non mi sembra una buona idea. Di malavoglia mi alzai dalla mia amata sedia e mi avvicinai a Gyne, la quale il suo sorriso si amplificò. «Sappi che ti odio.» Le sussurrai, in risposta sorrise ancora e mi baciò velocemente la guancia.

«Andiamo!» Esclamò Gyne superando tutti e avvicinandosi alla massa di alberi. Ma si fermò prima di imbattersi in essi aspettando Liam ed Harry con le torce. Perché loro si e noi no?. Una volta davanti a lei ci fece fermare, notai l'espressione scocciata e annoiata di Harry. «Perché non ci dividiamo?»

«Come scusa?» Chiesi sollevando le sopracciglia, dividerci? No. Non sarei andata da sola da nessuna parte.

«Aspetta Scarl fammi finire, volevo dire dividerci in coppia, non ovviamente soli.» Spiegò.

«No davvero Gyne, dimmi una cosa.. ma da dove le prendi tutte queste idee geniali?» Chiese ironico Harry infastidendola.

«Tranquillo sbruffone, con te non ci verrei ne ora e ne mai.» Incrociò le braccia al petto.

«Ma chi ti vuole.»

Gyne stava per rispondere, e se l'avrebbe fatto, Harry non era certo il tipo da tenersi le provocazioni quindi ringraziai Liam che parlò prima di una lite. «Ookay ragazzi, calmatevi. Vedo che non è necessario decidere chi deve stare con chi, perché se lasciamo Gyne ed Harry insieme ne vediamo tornare solo uno.» Risi con Liam a quella battuta anche se Gyne e Harry non sembravano entusiasti.

«Ti prego fallo per me.» Mi sussurrò Gyne in un orecchio, presi un grande respiro prima di annuire, anche se un po combattuta.

«Noi prendiamo di qui, ci vediamo più tardi ragazzi.» Liam prese un'altro sentiero con Gyne quando Harry tornò a guardarmi.

«Pronta?.» Chiese accecandomi con la luce della torcia.

«No, e togli quel coso dalla mia faccia.» Abbassai la torcia della sua mano così da illuminare i miei piedi.

Sorrise e fece luce lungo la strada da prendere lo seguì mentre ci addentavamo nel bosco. Stetti attenta dove mettere i piedi anche perché dei rami di ogni tagli molte volte tagliavano il percorso, il rumore della notte, i grilli e qualunque altro animale si facevano sentire, non che questo mi rassicurava ci sarebbero stati di sicuro, ragni, insetti di ogni tipo, pipistrelli o topi.

«Non capisco perché da un passeggiata siamo andati a finire col dividerci a coppie. Nemmeno stessimo in missione.» Sorrisi a quell'ultima affermazione, ma io sapevo il perché e non potevo dirgli "No sai, Gyne sta cercando di far colpo su Liam." Anche perché sono sicura che gli sarebbe venuto da ridere.

«Io invece non capisco proprio la passeggiata a quest'ora.» Borbottai stringendomi di più nella giacchetta, a quell'ora la temperatura scende di molto.

«Non ti facevo una fifona.» Ridacchiò guardando avanti.

«E non lo sono.» Risposi secca.

«Certo come vuoi.» Lasciai cadere li la conversazione non dandogli più corda su questo argomento, mi limitai a sperare di non fare incontri con animaletti strani, e non sono nemmeno in grado di descrivere cosa vedo o cosa non vedo, perché l'unica cosa visibile è il pezzo illuminato dalla torcia nella mano di Harry, e le poche cose che la luna riesce ad illuminare. «Stai attenta più avanti c'è una buca.» Annuì anche se lui continuava a guardare avanti e riuscì a scansare la buca senza finirci dentro.

«Di solito le passeggiate sono piacevoli.» Commentai continuando ad affiancarlo.

«Perché, questa non te la stai godendo?» Chiese sarcastico sollevando le sopracciglia con l'accenno di un sorriso mettendo in mostra appena la sua fossetta.

«Non quanto dovrei.» Strofinai i palmi delle mie mani sulle braccia, in realtà stavo solo cercando di tranquillizzarmi all'idea che non sarebbe saltato fuori nessun animale disgustoso, o qualche indigeno assassino con coltello insanguinato. Suppongo di aver visto molti, troppi, film horror. Ma era difficile rimanere tranquilla quando interrottamente senti qualcosa muoversi tra l'erba, che strisci, che corri o che voli in questo momento sono abbastanza terrorizzata, e senza nemmeno rendermene conto il mio braccio -coperto dalla giacchetta - era praticamente a contatto con Harry.

«E' tutto okay?» Mi chiese chinando la testa in modo da guardarmi.

Lo guardai un secondo soltanto, il quale annuì. «Mhh mhh.» Prima di voltandomi e guardami in torno come se fossi una tormentata.

«Ne sei sicura?» Non risposi a quella domanda e continuai a guardarmi intorno, notai dopo qualche attimo la mancanza di calore del suo braccio a contatto con il mio, mi voltai e notai solo la torcia accesa per terra, che illuminava un punto fisso, di Harry nessuna traccia. Mi allarmai all'istante, e il mio cuore iniziò a martellare. «Harry? Dove sei?.» Afferrai la torcia che stava per terra in modo che sia più semplice cercarlo. «Harry esci fuori, se è uno scherzo non è divertente!.» Se questo era uno scherzo non glie l'avrei mai perdonato. Forse magari era solo andare in bagno, anche se poteva avvertire! Dio.

Continuai a chiamarlo mentre il venticello muoveva la chioma degli alberi e i cespugli. Puntai la torcia dappertutto ma nessuna traccia di lui, un rumore dietro ad un albero richiamò la mia attenzione, mi avvicinai piano mentre pensavo chi o cosa fosse la causa di quel rumore. Se fosse Harry che stesse davvero pisciando? O qualche animale selvaggio..? In verità non saprei davvero quale delle due cose fosse la peggiore. La torica nella mia mano tremava leggermente ma prima che potessi fare qualche altro passo due grandi braccia si cinsero alla mia vita sollevandomi da terra mentre urlò, urlai ancora più forte e feci cadere la torcia per terra mentre mi dimenavo, conoscetti la giacca di Harry e lui mi mise giù ridendo di gusto.

«Ma sei scemo?! Mi hai fatto venire un colpo!» Continuai ad urlare colpendolo sul petto, lui in tutta risposta continuò a ridere. «Sei uno stronzo! Smettila di ridere!» Mi ero davvero spaventata, sopratutto quando vidi che lui stesso era scomparso lasciando la torcia per terra. Cercò di trattenersi dal ridere.

«Sei davvero una fifona.» Le sue fossette non volevano lasciare le sue guance e il suo sorriso trattenuto dall'essere una risata.

Ripresi la torcia per terra che nel frattempo si era spenta e l'accesi. «Sei un cretino.» Borbottai infastidita dal suo modo di fare, si era divertito a farmi spaventare per poi prendermi in giro. Questa cosa mi fece stare stranamente male facendo comparire anche una morsa stretta allo stomaco. Camminai lontano da lui e non mi voltai mai ai suoi richiami.

«Andiamo Scarlett dove stai andando? Era solo uno scherzo!» Sentì i suoi passi dietro di me. «Scarlett..» Mi richiamò, ma non gli diedi corda, mancava ancora qualche passo per raggiungermi, spalancai gli occhi alla vista di quel che era per terra. «Senti, io non vado dietro a nessuno, quando ti sarà passata ne riparliamo.» La sua voce uscì irritata ma in quel momento non me ne importò perché saltai indietro nascondendomi dietro di Harry, notai la confusione nella sua espressione mentre rimanevo li dietro.

«Ammazza quel coso o io di li non passo.» Gli indicai il ragno su un tronco obliquo sul passaggio.

Con un'espressione divertita si avvicinò a quel coso. «Come puoi essere così crudele, è così carino.»

«Fallo fuori, mandalo via, schiaccialo, fai qualcosa!» Mi tenni a distanza da Harry e da quel animaletto disgustoso.

«Non eri tu la paladina degli animali?»Ridacchiò mettendosi le mani sui fianchi.

«Mai detto una cosa del genere.» Mi difesi, ed era la verità era stato lui a dire una cosa simile quando trovammo Anya.

Roteo gli occhi al cielo prima di voltarsi verso quel coso per poi guardare di nuovo me. «Avanti passa, non temere di difenderò io da questo mostro spaventoso.» Il suo tono glorioso con un pizzico di ironia mi stava facendo impazzire, perché deve per forza comportarsi in questa maniera? Fare fuori quel coso e falla finita no?. Lo fulminai con lo sguardo mentre gli puntavo la luce in viso, lui alzò le mani in segno di resa, sperando che adesso smuova quel bel culo che dio gli ha donato per fare qualcosa. «Okay okay, ci penso io.» Si guardò intorno in cerca di qualcosa mentre l'aiutavo con la luce, non azzardandomi avvicinare. Si chinò prendendo una pezzo di legno abbastanza lungo e l'avvicinò a quel coso, in modo che salisse e l'allontanasse, ci mise un po a salirci ed Harry credeva che con "Andiamo amico sali." lui sarebbe salito sul serio. Una volta su, Harry buttò la legna tra l'erba e poi spalancò un braccio indicandomi la via libera, lasciai andare un sospiro e cominciai a camminare prima di sorpassarlo gli sbattei sul petto la torcia ancora accesa. «Prima finiamo questa cosa della passeggiata meglio sarà per tutti.» Sentì Harry ridacchiare dietro di me iniziando a seguirmi.


__

Una volta arrivati al campo base - si, non ho trovato modo migliore per descriverlo. - fuori non c'era nessuno, dedussi tutti stessero nelle loro tende, così diedi la buonanotte ad Harry con un sorriso, e quanto strano potesse essere da Harry lui ricambiò allo stesso modo dicendo che dopo tutto la passeggiata era stata divertente, non nego che in quel momento l'occhiataccia che gli lanciai non passò in osservato. Vidi un po di luce nella tenda dove io e Gyne avremmo dovuto passare la notte, sorrisi pensando che fosse ancora sveglia, aprì la tenda e la vidi smanettare con il cellulare.

«Finalmente! Credevo che vi eravate persi.» Si sollevò con i gomiti dalla sua posizione supina e mi guardò aspettando che parlassi, chiusi di nuovo la tenda dopo aver messo le scarpe fuori e presi posto nella tenda.

«No, ecco a Harry è venuto voglia di fare scherzi e un ragno peloso gigantesco si è passato nel passaggio.» Spiegai tirando fuori il mio pigiama, cioè dei leggings grigi che arrivano a metà polpaccio e una maglione non molto pesante.

«Wow, non credevo Harry fosse il tipo da fare scherzi.» Commentò ri-poggiando la testa sul cuscino.

«Nemmeno io.» Mi cambiai velocemente e tirai su i capelli in una crocchia disordinata. «Ma questa è tutta colpa tua, sai che mi devi una marea di favori vero?» Chiesi quando anche io finalmente mi coricai rilassando i miei muscoli che durante tutta la passeggiata tenni tesi.

«Era per una buona causa!» Si giustificò portandosi una mano sul petto, roteai gli occhi al cielo al suo commento e spensi la sua piccola torcia che teneva come portachiavi. «Vuoi già andare a dormire? Non vuoi sapere come sono andate le cose durante la passeggiata o parlare un po?.» Non risposi, mi limitai a guardarla con le sopracciglia sollevate. «Sai ho sempre fantasticato un po fin da piccola di come sarebbe stato passare la notte a parlare con la tua compagna di tenda. Quando avevo tredici anni a scuola davano un campeggio, tutte le mie compagne di classe ci andavano e io avevo convinto mia madre a mandarmi, fantastica su come sarebbe stato, parlare nella tenda di tutto, dei ragazzi carini o fare la guerra con i cuscini.» Sorrise ripensando a quei momenti.

«Quello non è un campeggio ma uno sleepover.» Risi a fior di labbra.

«Ehi! Non giudicarmi, era davvero questo quello che pensavo. Ma poi mia madre sentì delle disgrazie che accadevano in paese e non mi ha più voluto mandarci, ci rimasi male, malissimo. Non le parlai per un settimana. Ma sono felice di non esserci andare.» Spiegò.

«Davvero?» Chiesi un po interdetta.

«La prima notte di campeggio, le tende dei ragazzi e dei docenti erano state assaliti da bastardi, e due ragazzi hanno perso la vita.» Restai paralizzata da quelle parole, non credevano arrivassero anche a questo punto qui. E' bizzarro e ridicolo nello stesso momento. In realtà in questo paese non ho mai visto molti bambini in giro se non con i genitori. «Ma parliamo d'altro, tu sei mai stata in campeggio?» Chiese cambiando radicalmente umore, sorrideva come un ebete.

«No mai, anzi si. Una volta ho dormito nel giardino di casa mia ma sono rientrata subito perché le zanzare mi stavano divorando.» Spiegai ridendo, quei ricordi mi attraversarono la mente come un flash, quando chiesi a mia madre di poter dormire fuori in giardino con papà che mi avrebbe costruito la tenda, li era tutto diverso, la loro relazione andava bene ed eravamo una vera famiglia.

«Non ci credo.» Rise.

«Credimi, beh alle medie poi con la scuola siamo andati in Francia.» Era stata una bella esperienza a dirla tutta.

«Oh mio dio! Davvero? Sei stata a Parigi? La città dell'amore!.» Era davvero molto euforica per questa informazione che quasi mi venne da ridere.

«Si sono stata li, Parigi è davvero bella, ma puoi vedere la vera Parigi di notte, quando le strada sono tutte illuminate e la gente per strada chiacchiera tra di loro, rimanendo in giro fino a tardi.» Gli occhi sognanti di Gyne mi facevano capire che immaginava la scena in modo più reale possibile. «Sono anche stata a Marsiglia, e a Monte Carlo l'anno scorso con mia zia.»

«No dimmi, sei stata anche in Giappone? India? Africa? A questo punto non mi meraviglio di niente!» Sembrava quasi indignata da far ridere.

«Ma ti pare? In compenso però sono stata in Italia, Roma, e a Madrid e Barcellona in Spagna.» Risi a fior di labbra, diciamo che avevo avuto l'opportunità di viaggiare un po.

«E come sono i ragazzi da quelle parti, eh?» Schiacciò l'occhiolino.

Sorrisi scuotendo la testa. «Molto carini, ma preferisco quelli inglesi.»

«Si anche io, ma non ti capisco. Sei stata in tanti posti bellissimi e ti fermi in questo paese di merda.» Borbottò guardandosi le mani.

«Non mi importano le grandi città.» Risposi seriamente.

«Posso farti una domanda? Perché sai, andiamo molto d'accordo, siamo amiche ma, io di te non so niente.» Mi irrigidì, non mi è mai piaciuto quando le persone chiedono della tua vita sopratutto dopo eventi spiacevoli che sono successi nella mia vita. «Sei una tipa ricca e piena di soldi? Quelle che quando vanno a cagare, cagano oro?» Risi e rilassai i miei muscoli, coprendomi la faccia con le mani.

«Cosa? No! Assolutamente no! Non sono ricca, beh non lo ero nemmeno prima. Stavamo solo bene.» Sorrisi mentre lei si girava su un fianco studiandomi bene.

«Molto bene, a quanto a pare.» Roteai gli al cielo al suo commento, guardando il soffitto della tenda.

«E io tuoi genitori?» Chiusi gli occhi con amarezza e dolore allo stesso tempo, una morsa si strinse alla base dello stomaco. «Sono d'accordo che tu viva qui?»

Susseguirono un paio di minuti in tutto silenzio prima che aprì gli occhi e risposi. «Loro non lo sanno.» Era la cosa più ovvia che mi passò per la mente di dire, non era del tutto falso, mia madre non mi ha vista andare via, non poteva farlo. E.. e lui era già dentro quando ho preso questa decisione, l'unica a sapere della mia posizione e mia zia, l'unica in questo con cui mi sento pronta a parlare, forse dovrei cominciare a considerare l'idea di raccontare tutto a qualcuno in modo che non mi tenga tutto dentro per poi finire di scoppiare, e quel qualcuno in quel momento mi sembrò Gyne. «Mia madre è morta e mio padre è in galera.» Le mie gambe tramarono e i miei occhi erano lucidi, sapevo che tra poco le lacrime sarebbe uscite fuori, un senso di sollievo e di leggerezza accompagnata dalla paura si insediarono dentro di me, mentre il mio cuore minacciava di uscire dal petto.



#SPAZIOAUTRICE

Macciao tesori! Come state? Ecco qui il capitolo ventisei! Come vi è sembrato il capitolo?

Secondo voi Scarlett ha fatto bene a raccontare questo dettagli a Gyne? In modo da sentirsi più leggera e serena?

So cosa pensate di Gyne, è stramba e un po impulsiva ma non ha mai fatto niente per ferire i sentimenti di Scarlett!

Votate e commentate dicendomi cosa ne pensate!

I love you guys!


See you soon.

All the love. xx


P.S SE TROVATE ERRORI DI GRAMMATICA O ORTOGRAFIA, LI CORREGGERO' A BREVE.


Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro