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Chapter Thirty-seven.

Adam lasciò sia me che Gyne davanti al pub, Gyne non fece altro che ripetere che non vedeva l'ora di entrare o di incontrare Liam. La musica si sentiva già forte da fuori non avrei immaginato dentro, le luci colorate ma suffuse si intravedevano dalla porta aperta, presi un grande respiro quando Gyne cominciò a spingermi  da dietro. Fuori c'erano centinaio di macchine posteggiate come venivano prima, ma non credo che in questo posto avessero preso una multa.

Ancora una volta avevo quella sensazione che qualcuno mi stesse osservando, stavo diventando come quel vecchio matto che incontrai al pianerottolo del palazzo di Gyne?.

«Si Gyne, rilassati.» Sorrisi divertita dai suoi modi di fare, non stava più nella pelle.

Stava per rispondere quando fu interrotta da un fischio d'approvazione, ci voltammo e incrociammo Louis e il suo amico dai capelli colorati, Michael credo si chiamasse, lo incontrai solo una volta.

«Ciao!» Saltellò Gyne.

I ragazzi si avvicinarono a noi. «Credo di non aver visto niente di più bello.» Gli occhi sognanti di Mike si alternarono tra me e Gyne, era così un tale cascamorto! Ma sembrava anche simpatico.

«Gli altri dove sono?» Domandai evitando il complimento di Mike.

«Suppongo siano dentro, noi siamo arrivati adesso.» Rispose Louis scollando le spalle. «Andiamo?» Fece cenno di seguirlo e ci fermammo una volta arrivati all'entrata del posto, un uomo grosso e molto molto alto, vestito di nero ci guardava con le braccia incrociate al petto.

«Carta di identità.» Ordinò. 

Notai Louis sbuffare per poi dirgli "Ci conosciamo da tanto tempo ormai, è necessario richiederla ogni volta?" Fece cenno a Louis di passare per poi aspettare che anche noi altri tirassimo fuori la carta di identità.

Fu il turno di Mike e poi il mio.

Entrai e la musica assordante mi ruppe quasi i timpani, non mi allontanai e aspettai che anche Gyne entrasse, nel frattempo dieci un'occhiata in giro, beh, corpi sudati ammassati ovunque, persone sconosciute che stavano fecondando sui i divanetti e gente che si picchiava senza un motivo.

Mi toccarono la spalla e sobbalzai. «Sono io.» Ridacchiò Gyne. «Vieni, gli altri saranno sicuramente prendendo qualcosa da bere al bancone.» Mi tirò da un braccio facendomi scontrare con più  e più persone, spinsi loro con i gomiti facendomi spazio.

Si fermò di colpo e quasi non finì su di lei, si poggiò al bancone e la seguì. 

«Volete ordinare?» Chiese il ragazzo ammiccando in direzione della mia amica, lei stette al gioco rispondendo le sue provocazione, erano quasi divertenti. «Tu bellissima cosa vuoi?» Spostò la sua attenzione su di me, ci provava con tutte.

«No, sto bene così.» Scossi la testa sorridendo gentilmente.

«Dai Scarl! Prendi qualcosa.» Mi intimò Gyne.

«Dico sul serio, più tardi.» Risposi decisa, il ragazzo non faceva altro che fissarmi per tutto il tempo, e odiavo essere fissata. Mi voltai dall'altro lato in modo da non guardare quel tipo, ma qualcosa dentro mi si smosse, una sensazione strana che non avevo mai provato, almeno non così forte.

Sapevo che probabilmente ci sarebbe stato lui, ma non avrei pensato ci sarebbe stata anche lei.

Lungo il bancone notai Ana seduta sulle gambe di Harry mentre bevevano, il braccio di lei posava sulle spalle di lui, Ana stava parlando ed Harry non sembrava prestargli attenzione, continuò a bere fin quando non si staccò dalla bottiglia e guardò davanti a se, come se avesse intuito che un paio d'occhi erano su di lui voltò la testa nella mia direzione puntando i suoi occhi su di me, i suoi occhi scesero lungo tutto il mio corpo, come se mi stesse scannerizzando. I suoi occhi mi mettevano a disagio in un modo diverso rispetto al tipo dietro il bancone, mi imbarazzavano da morire, si fermò a guardare la mia faccia per un tempo indefinito per poi mordersi il labbro inferiore, sentì una strana forma si calore su per le mie guance ed non avevo dubitato a pensare che fossi arrossita senza un giusto motivo. Gli occhi di Ana trovarono i miei e se si potesse uccidere con un solo sguardo io sarei stata già incenerita, si strinse più ad Harry e in quel momento mi voltai di nuovo guardando il ragazzo davanti a me.

«Prendo quello che ha preso lei.» Il ragazzo sorrise prima versare l'alcoolico su un bicchierino.

«Non te ne pentirai.» Sussurrò Gyne, portai il bicchiere alle labbra e le bagnai, qualunque cosa fosse era disgustoso, lei rise alla mia mimica facciale quando invece lo bevvi tutto d'un sorso.

Era vero, faceva schifo, ma ormai l'avrei dovuto pagare, perciò. 

«Allora, com'era?» Ridacchiò ordinando un'altro bicchiere di questo. La fulminai con lo sguardo e lei non fece altro che ridere di più.

«Ehilà ragazze.» Gyne al suono della sua voce spalancò gli occhi e si voltò di scatto.

«C-ciao Liam.» Balbettò, era in difficoltà? Da quando Gyne lo era?.

Gli sorrisi  gli feci un cenno con la mano. «Sei appena arrivato?» 

Ordinò anche lui prima di rispondere.  «No, sono qui già da un po.» Afferrò il bicchiere di vodka mandandolo giù in un secondo per poi tornare a guardarmi. «Sai, ho incontrato Jamie li in mezzo.» Indicò la folla di gente che era intenta a strusciarsi tra loro.

«Oh, davvero?» Raddrizzai la schiena guardandomi intorno ma era impossibile trovarlo in tutta quella gente.

«Si ma non ti consiglio di andare a cercarlo, potresti non uscire più da lì.» Scherzò riferendosi alla massa di persone in pista.

Colpì il suo braccio giocosamente e tornai a guarda Gyne la quale non aveva ancora aperto bocca, mancava poco e iniziava a sbavare davanti a Liam, le diedi una gomitata e si risvegliò dal suo stato di trance, mi ringraziò con gli occhi per averla salvata da una futura situazione imbarazzante. 

Si schiarì la gola. «Non ti sei fatto vedere in questi giorni.»

«No, ho avuto da fare con il.. lavoro e poi la situazione Niall non è migliorata..» Mi scusai con loro e li lasciai un po' da soli, sapevo che Gyne ne era felice di questo.

Jamie era qui, avrei solo dovuto trovarlo. Non era affatto semplice tra tutte quelle persone, in realtà dopo il suo tentativo di baciarmi l'altra sera ero un po combattuta nel volerlo incontrare o no, comunque sia si era sempre comportato bene con me oltre quel momento un po spinto e non vedevo il perché di non andare a salutarlo.

«Permesso.. scusate.. » Cominciai a farmi spazio tra la folla scontrandomi con più corpi appiccicosi. «Permess-» Mi scontrai ancora una volta ma quando sollevai lo sguardo da terra spalancai gli occhi per un nanosecondo per poi ricompormi. «Scusa, non ti avevo visto.»

«Stavi cercando qualcuno?» Chiese lui. 

Mi guardai intorno e non c'era altro che corpi che ci venivano di sopra. «Cosa te lo fa pensare?» Risposi incrociando le braccia al petto.

Harry sorrise in modo sghembo facendomi corrucciare le sopracciglia. «Vuoi dirmi che sei qui in mezzo, perché ti va di ballare?» Si avvicinò ritrovandosi a pochi centimetri di distanza da me, niente di così strano per gli altri che ci circondavano.

Cercai di arretrare ma lo spazio era minimo così mi toccai nervosamente i capelli ed evitai un contatto visivo. «No, non mi va di ballare.» Trovai il coraggio di riguardalo negli occhi anche se i suoi non facevano altro che studiare ogni minima parte del mio viso, cercai di non dare a vedere il mio imbarazzo quando si soffermò sulle mie labbra.

«Staresti anche meglio senza quella roba.» Ritornò a guardarmi negli occhi.

Era un complimento? Perché non farne uno più chiaro?.

Si avvicinò ancora lentamente, dio mio! Perché continuava a guardarmi in quel modo?. «Smettila di guardarmi così.» Mi irritai senza un motivo preciso, era così straziante aver lo così vicino e lui non migliora di certo la situazione.

«Così come?» Sorrise.

E Dio, quel sorriso servì a che non capissi più niente, scossi la testa passandomi una mano sulla fronte. «Senti tornatene da Ana, devo cercare una persona.»

Cercai di sorpassarlo quando mi afferrò il braccio. «Quell'idiota?» Chiese.

«Non è un idiota, tu lo sei.» Strattonai il mio braccio dalla sua presa ma non sembrava essere sua intenzione lasciarmi andare.

Ridacchiò attirandomi a se, spalancai gli occhi quando sentì il suo torace contro il mio e il suo respiro battere sul mio viso. «Stai calma occhi belli.»  Arrossì e non riuscì a formula più una frase di senso compiuto. «Mi piacciono le ragazze che arrossiscono.» Sorrise sghembo.

Persi un battito, o forse mille. L'aveva detto sul serio? Distolsi l'attenzione da lui in modo che se sarei arrossita stavolta non se ne fosse accorto. «Non ti sopporto quando fai così.» Mi brontolai come una bambina di cinque anni, in risposta ricevetti un'altro dei suoi sorrisetti. 

Continuava a trattarmi così, in questo modo. Mi provocava, faceva di tutto per farmi arrossire, farmi tremare le ginocchia, era capace di far sparire tutte le mie sicurezze in un secondo ma allo stesso tempo mi sentivo protetta anche se in un modo strano, in un modo sconosciuto da lui. Lui percepiva questo, lui percepiva le farfalle nel mio stomaco, ma che farfalle, sembravano quasi api assassine, lui percepiva tutte le mie sensazioni. Lui le percepiva e ne approfittava. 

Toccò una ciocca dei miei capelli facendoli scorrere tra le sue dita, mi si spezzò il respiro. Tirò via definitamente la mano dai miei capelli e ne approfittai per staccarmi dal suo corpo, notai alle sue spalle una figura familiare.

Jamie.

Mi tirai via il mio braccio dalla presa di Harry, stavolta riuscendoci. «Ho da fare.» Evitai ancora una volta di guardarlo negli occhi e sfuggì via da lui, avrei dovuto evitarlo per tutta la serata.

Ma sarei riuscita a farlo sul serio? 

Jamie era di spalle, stava parlando con un ragazzo. Quest'ultimo gli fece cenno di guardare dietro di se e andò via ammiccando, perché i ragazzi devono fare sempre così?.

Quando mi vede il suo sorriso si amplificò. «Sei, Dio.. non credo esista un aggettivo.» Bevve il contenuto del suo bicchiere ritornando a sorridermi.

Mi grattai la nuca nervosamente, cosa avrei dovuto rispondere? Così mi limitai a sorridere. «Stavo appunto cercandoti, Liam mi aveva detto di averti visto.»

«Si, ci siamo visti solo di svista.» Annuì. «Vieni a bere qualcosa? O preferisci ballare?» Propose.

«Ballare? Li in mezzo?» Sinceramente penso cosa lui intendesse per ballare, e non avevo minimamente voglia di strusciarmi su di lui. «Vada per il bere qualcosa.»

Si avvicinò a me prendendo la mia mano, a quel gesto lo guardai un po confusa. «Sarà più facile che non ti disperdi.» Rise a fior di labbra cominciando a camminare, i miei occhi senza preavviso cercarono Harry tra tutta quella gente, e solo dopo un po lo vidi di spalle dirigersi da qualche parte.

Staccai la mia mano dalla sua una volta arrivati, Jamie cominciò a parlare con qualcuno e io non facevo altro che pensare Harry, me e la situazione poco prima. «Due bottiglie di birra.»

La mia testa scattò immediatamente. «Due bottiglie? Jamie io avrei preferito anche solo un bicchiere di qualche schifezza li presente.» Cercai di fargli cambiare idea ma inutilmente.

«Due bottiglie di birra.» Ripeté sicuro.

Sospirai alzando gli occhi al cielo, un ragazzo diverso di quello di prima ci servì le nostre birre già stappate, cominciai a berne a piccoli sorsi al contrario di Jamie.

Mi chiedevo dove fosse Gyne, voglio dire, l'avevo lasciata qui vicino con Liam e sembrano scomparsi entrambi, guardai ancora una volta tutte quelle persone,  gente che ballava, gente seduta a chiacchierare e a bere, e chi quasi scopava per terra, sulle pareti, sul bancone e sui divanetti.

«Sei la più bella di tutte questa sera.» Tornai a guardalo facendo un piccolo sorriso. «Credo che siano tutte invidiose di te.» Ridacchiò.

«Si certo, figurati.» Risposi prendendo un'altro sorso di birra.

Ci furono attimi di silenzio prima che iniziò ancora una volta a parlare, e in quei attimi trovai Zayn, Louis, Niall e Michael giocare Beer Pong, nessuna traccia più di Gyne, Liam, Harry o Ana.

Non riuscivo a capire bene il perché ma l'idea che quest'ultimi due fossero insieme mi infastidiva, mi dava su i nervi l'idea di Ana con lui, e mi faceva sentire parecchio strana.

«Sai quello che è successo l'ultima volta.. »  Iniziò, sapevo di cosa volesse parlare e non era lo stesso argomento di cui avrei voluto parlare io.

«Emh, non sapevo che Harry sarebbe tornato. Ne che tanto meno si presentasse da Alan.»  Spiegai velocemente.

«Si lo so, lo so.» Portò alle sue labbra la bottiglia bevendo lentamente. «Sicura di non voler ballare?»  Mi sorrise facendomi l'occhiolino.

Lo spinsi dal braccio. «Sicura.» Rise a fior di labbra ritornando serio.

«Sei diversa.» Lo guardai aspettando che continuasse. «Sei diversa da tutte le ragazze che ho incontrato, e sei diversa anche da Gyne. Molto diversa.» Ridacchiò in fine.

Risi a fior di labbra. «E' questo è una cosa positiva o no?»

«Assolutamente positiva.»

«Siamo tutti diversi da un'altro.» Scrollai le spalle.

«Si forse hai ragione.» Continuò a bere.

Sembravamo a corto di parole, la conversazione era finita e non sapevo che altro dire o che argomento da tirare fuori senza sembrare stupida. Con Harry era diverso, non sapevo perché continuavo a paragonarli ma sapevo che quando le parole sarebbero finite avrebbero continuato a parlare i nostri occhi. Con Harry non riesci a capire come sta, cosa gli passi per la testa, non riesci a capire come comportarti perché lui non parla, lui non si fa uscire nemmeno una parola, sono i suoi occhi a parlare, a lasciare che dicano qualcosa, lui è solamente troppo riservato, troppo chiuso per farlo, ma l'altra sera quando i nostri corpi erano così vicini, la sua voce così diversa dal suo solito tono erano stati i suoi occhi a voler comunicare qualcosa, i suoi occhi trasparenti ma non del tutto da lasciarmi capire che cosa.

«Vado a cercare Gyne, non l'ho più vista da quando siamo arrivate.» Lasciai la bottiglia sul bancone ancora molto piena, volevo solo scappare via da quel momento imbarazzante.

«Vuoi che venga con te?» Si offrì.

«No davvero, vado da sola. E poi hai compagnia.» Indicai un paio di ragazzi che lo chiamarono dietro le sue spalle, così quando si voltò ne approfittai per allontanarmi.

Mi avvicinai ai ragazzi mentre erano intenti a giocare a Beer Pong, Zayn e Louis esultarono mentre Niall e Michael dovettero pagare la penitenza bevendo della birra. «Ehi, vi state divertendo?»

«Oh si!» Esclamò Louis poggiando un braccio sulle spalle di Zayn giocosamente.

«Li stiamo stracciando!» Continuò Zayn.

Ridacchiai alle mimiche facciali di quegli altri due. «Solo perché ho voluto perdere per bere.» Si difese Michael.

«Oh andiamo questa scusa è patetica.»  Rise Niall spingendolo.

«Ehi, noi due dovremmo essere una squadra.» 

«Comunque sia state perdendo.» Continuò Louis, cominciarono con i battibecchi e cercai di attirare la loro attenzione.

«Ragazzi, ragazzi! Ascoltatemi!» Tolsi loro di mano la pallina ricevendo la loro attenzione. «Grazie. -indossai un finto sorriso- Avete visto Gyne? Non la vedo da un po.»

«Oh era questa l'urgenza? Ridacci la pallina, stavamo vincendo.» Zayn cercò di riprendersi la pallina ma la spostai dietro la mia schiena aspettando una risposta qualunque. 

«Al dire il vero non l'ho vista nemmeno io stasera, neanche una volta.» Rispose Niall. 

«E' scomparso anche Payne quindi.. ma non è che nascondono qualcosa quei due?» Ridacchiò Michael, vidi Niall irrigidirsi sul posto e abbassò il capo guardandosi le scarpe. 

Lanciai a Zayn la pallina. «Va bene, grazie lo stesso. Cercherò in giro.» Zayn mi fece cenno con il capo come per ringraziarmi. 

«Aspetta, non vuoi giocare dopo? Magari scambiamo qualche membro quando troviamo gli altri.» Propose Louis iniziando a giocare un'altra partita.

«Magari più tardi.» Feci per andarmene. «Che vincano i migliori!» Esclamai e prima di andare via udì le urla di approvazione di Louis e Zayn, ridacchiai continuando a cercare Gyne, entrai in bagno ma nessuna traccia di lei, trovai una porta secondaria così uscì li fuori, l'unica cosa che trovai furono, dei cassonetti della spazzatura, una panchina mala andata e pochi ragazzi che fumavano sotto la luce dei lampioni. Mi guardai meglio intorno non notando nessuna figura femminile,diedi le spalle a quei pochi ragazzi li fuori e decisi di tirare fuori il cellulare che avevo conservato nel mio reggiseno ma prima che potessi farlo qualcuno mi afferrò dalle spalle e venni sbattuta su un muro. 

Socchiusi gli occhi per un momento per attutire la botta, quando riaprì gli occhi per pronta con chiunque fosse a urlagli contro ma quando lo vidi fu come se le parole mi si bloccarono in gola, perché si comportava così?.

«Dimmi Scarlett, a che gioco stai giocando?.» Chiese a denti stretti, un suo pugno era posato ad un lato della mia testa.

Corrugai le sopracciglia capendo sempre meno i suoi discorsi insensati. «Di che stai blaterando?» Cosa diavolo aveva in quella testa?.  «Sai di essere totalmente fuori vero? Lo sai? Come ti salta in mente di fare una cosa del genere?!» Esclamai stavolta alzando un po il tono di voce, le sue narici di dilatarono leggermente e i suoi occhi erano di un verde molto scuro, era incazzato.

E' sempre incazzato! 

«Prima Niall e poi Jamie, non sei chi credi di far sembrare.» La sua voce era bassa e roca, ed era meglio non aver niente a che fare con lui in quello stato.

«Io non sarei chi voglio far sembrare? Io?! Dannazione Harry ascoltati! Sono stanca dei tuoi atteggiamenti e dei tuoi cambi d'umore!» Lo sguardo di quei pochi ragazzi finì su di noi. 

Harry lo notò e si staccò bruscamente da me fulminando ognuno di loro. «Cazzo avete da guardare, andate via da qui prima che vi infili dentro quel cassonetto tutti quanti.»  Avrebbe intimorito chiunque con quello sguardo, la sua voce incuteva timore. Non se lo fecero ridire due volte e lentamente rientrarono tutti, cercai di seguirli passando inosservata da Harry ma quando qualcuno mi afferrò il braccio capì subito fosse di nuovo lui. «Dove credi di andare?» L'espressione seria non lasciò un attimo il suo volto.

«Non capisco cosa diavolo tu abbia, probabilmente sei solo ubriaco.» Risposi secca.

«No, non lo sono.» Lasciò la presa sul mio braccio. «Non hai fatto altro che evitarmi in questi giorni, non hai fatto altro rispondermi irritata quando non potevi farne a meno.» Iniziò a spiegare.

«Prova a farti due domande Harry.» Era normale che mi comportassi in questo modo, dopo tutto quello che per lui non ha avuto nessuna importanza.

«Si, infatti l'ho fatto. Ma non per quello che credi tu.» Sospirai già stanca di quella conversazione, per poter chiarire qualcosa con lui bisogna per forza litigare, e se non era questa l'occasione giusta per chiarire, per chiedere spiegazioni. «Fai la finta incazzata, quella che ci resta male per qualcosa di fottutamente importante che era riuscita a tirare fuori implicitamente, eri quasi riuscita a farmi credere di essere davvero quel tipo di persona che aveva bisogno di auto, che eri quel tipo in quel momento davvero vulnerabile, hai solo mentito tutto il tempo facendomi credere qualcosa che non sei.» Sputò acidamente, come se avesse questo peso sullo stomaco da troppo tempo.

Credeva davvero che tutto quello successo quella notte era stata solo un bugia? Come può solo pensare questo, ero distrutta.

«Non ho mentito su niente.» Lo guardai dritto negli occhi.

«Si l'hai fatto, hai mentito, le tue parole erano false, le tue lacrime erano false. Cosa credevi di ottenere? Cosa cazzo speri di ottenere comportandoti così?!» Urlò poi.

Strinsi i pugni lungo i fianchi pronta a rispondere nella stessa maniera.«Non ho mai mentito! Credi davvero avrei potuto mentire?! Cristo Harry hai visto com'ero ridotta quella notte?! Tutti quegli incubi mi corrodono l'anima!» Urlai, le lacrime erano posizionate dietro i miei occhi, avrei voluto controllarmi un po meglio.

«Allora perché diavolo la mattina dopo sei andata a buttarti tra le braccia di Niall?! Eh?! Perché cazzo l'hai fatto?!» Urlò ancora, il suo viso a pochi centimetri dal mio ed entrambi rossi per la rabbia, i suoi occhi erano quasi fuori dalle orbite.

Quasi quanto le mie.

 Allora perché diavolo la mattina dopo sei andata a buttarti tra le braccia di Niall?! Eh?! Perché cazzo l'hai fatto?!

Deglutì cercando di capire bene quella sua frase, un cipiglio comparì sul mio viso e lui si allontanò passandosi una mano tra i capelli nervosamente. «Non capisco di cosa tu stia parlando e al dire il vero nemmeno importa e ti sbagli. Non sto fingendo di essere qualcuno che non sono, non sto fingendo di avercela con te, mi hai trattata come qualcosa di inutile e insignificante, mi hai fatto sentire piccola, invisibile. Hai sputato tutto il tuo veleno la sera in cui hai detto che tutto quello che ti ho raccontato non ti ha importato minimamente, che hai finto così che mi sarei tolta dalle palle prima così che tu avresti potuto andare a dormire..» Presi un grande respiro prima di continuare e lui ancora di spalle. «Tutte ciò che hai detto era falso, non ti è importato niente. Non volevo la tua compassione ma avevo creduto che davvero eri disposto ad aiutarmi, mi hai baciata. Ma neanche questo per te ha significato qualcosa, ti ostini dimenticare sempre e comunque. Hai giocato con le mie debolezze.» Cercai di restare calma e non scoppiare in lacrime davanti a lui, mi ero sentita bene nel raccontagli qualcosa di me anche se non esplicitamente ma dopo le sue parole non avevo fatto altro che sentirmi una merda.

Si girò lentamente guardandomi negli occhi, e non erano più così scuri come prima, sembrava che anche lui stesse cercando di calmarsi.«La mattina dopo, prima che ti dicessi tutte quelle cose, quando Niall e Liam hanno fatto a cazzotti ti ho vista..» Corrugai le sopracciglia aspettando che continuasse.  «Ti ho vista seguire Niall dopo che lui si allontanò dal gruppo. E ti ho seguita.»

Ricordai quello di cui stesse parlando, ricordai anche che ad un certo punto mi sentì osservata. Era lui. «Tu mi hai seguita?!» Quasi urlai ma lui non si scompose più di tanto.

«Si l'ho fatto, ho pensato che ti saresti impicciata nei problemi degli altri, cominciando a curiosare come sei solita fare..-»

Lo interruppi. «Che bella idea che hai di me.» Incrociai le braccia al petto.

«Vuoi lasciarmi finire e chiudere quella bocca per una buona volta?» Lasciò cadere le braccia lungo i fianchi e mi morsi la lingua per non ricominciare a parlare. «Ti ho vista, ti ho vista con lui e ho pensato a questo fin quando non vi ho visti baciarvi.» Il suo tono di voce si indurì stringendo i pugni.

Spalancai gli occhi, ma cosa cazzo aveva bevuto?! Non ho mai baciato Niall! 

Di sicuro non dopo quello che ho provato con lui la notte prima.

«Io non so quale film tu abbia visto ma-»

«L'ho visto, dannazione Scarlett.» Mi interruppe sedendosi in quella panchina mal concia. 

«Non puoi aver visto qualcosa che non è successo!» Mi posizionai davanti a lui quando mi fulminò con gli occhi. «Adesso lasci parlare me.» Puntai lui l'indice contro. «E' vero si, ho seguito Niall, ma non per curiosare, impicciarmi nei suoi problemi con Liam o perché credi me la intendi con lui. Niente di tutto questo,  l'ho seguito perché sapevo cosa avesse scaturito quella lite.» Il cuore mi martellava nel petto per la troppa agitazione, aveva visto qualcosa che non c'e stato. Tornò a guardarmi sollevando un sopracciglio. «E lui me l'ha solo confermato e abbiamo parlato di questo problema.»

«Sembrava vi stavate divertendo.» Continuò a guardarmi negli occhi con la sua voce decisa.

«Non mi credi, non è vero?» Gli chiesi, non ricevetti nessuna risposta, così annuì guardandomi intorno. «L'ho chiamato Neil in modo scherzoso dopo che..-»

 Si avvicinò a me e poggiò le sue mani sulle mie spalle, sorrise e chinò la sua testa, in un primo momento ero sicura di volerlo spingere, ma è Niall cosa avrebbe potuto fare, è cotto di Gyne! Si chinò ancora di più fino a toccare la punta del mio naso.  

Ti riconsolerai presto, magari con uno dei ragazzi. E per quanto riguarda il bacio, sappi che non era niente di più di quel che stato. Sai sono una persona molto affettuosa. Non sono l'unico a regalare baci in giro a quanto pare.  

«Touchè.» Mi risvegliai dai miei pensieri continuandolo a guardare più confusa di prima. 

Tutto questo casino, per un bacio sul naso? Era solo un gesto affettuoso da parte di un amico.

«No no, Harry no. Smettila, era solo un bacio di quelli che ti danno gli amici. Credo tu abbia ricevuto di peggio.» Mi passai una mano tra i capelli, quella conversazione stava diventando stressante.

«Non ti facevo quel tipo di ragazza Scarlett. Come puoi dire solo che non stai fingendo per non farti un personaggio? Eh?!» Alzò di nuovo i toni.

Era assurdo.

«Non l'ho sto facendo Harry! Smettila con questa storia! Che tipo di ragazza sarei?  Una poco di buono come la tua amica solo per quel gesto?!» Stavo cominciando a perdere la pazienza sul serio. «Perché ti importa così tanto di questo? Cosa non ti va giù?»

«Il fatto che tu creda di potermi prendere per il culo quando ti pare! Non sono stupido e me ne accorgo prima o poi quando le persone mentono. Tu stavi quasi per abbindolarmi con quelle lacrime false e il tuo racconto strappalacrime.»

«Harry non ti ho mai preso per il culo! Non potrei mai mentire su una cosa così importante per me! Perché continui a far tutto questo casino per un stupido bacio sul naso?! Dovrei essere io a farlo, a chiederti spiegazioni per avermi trattata in quel modo la sera dopo! A dimenticarti di tutto quello che ci siamo detti e del bacio che siamo dati! Sono stanca di questo tuo comportamento!» Sentivo ribollirmi il sangue nelle vene dalla rabbia, mi stava affibbiando una personalità che non mi appartieni, non sarei capace di prendermi gioco così di una persona. Cosa stava cercando un motivo? Un motivo per sminuire ancora di più tutto?.

«Cosa?»

Fu tutto ciò che disse.



  

                                                                           Nota Autrice.

                                     Ecco a voi un nuovo aggiornamento! Contenti?!

                                Oggi la mia cagnolona ha fatto otto mesi! La mia vita!


     Comunque sia, Harry non ha saputo più trattenere tutto dentro, e sembra che i due non stessero                                                               parlando in parte della stessa cosa! 

                                                                      Quante complicazioni..

                                                                                     Anyway..

                        Votate e commentate dicendomi cosa ne pensate nei commenti! Vi voglio in tante!


See you soon guys!

All the love.xx 



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