Chapter Ten.
Divertirmi non è mai stato un problema nemmeno in passato, certo, magari non in questo modo ma pur sempre non da sola. A Brigton non avevo amici talmente stretti ai quali confidare le mie sensazioni o i miei segreti, ma tenevano un'ottima compagnia.
Chissà se qui troverò qualcuno a cui confidare tutto, come mi sento realmente senza fingere un sorriso o esternare tutte le mie sensazioni, sentimenti o paure. Gyne sembra una ragazza apposto e spero che un giorno lei diventi una di quelle, non è bello tenersi tutto dentro e di certo non ti aiuta.
«Gyne, chi stai cercando?» Cerco di farmi ascoltare da sopra la musica mentre lei è intenta a far ruotare gli occhi a destra e a sinistra in cerca di qualcuno.
Ho proseguito la serata con lei, che cercava di rifilarmi qualche alcoolico ma con il mio buon fiuto ho sempre evitato di bere, non voglio ubriacarmi , anche se so che un bicchierino non fa male a nessuno. Non mi sono mai più avvicinata ai ragazzi solo perché in loro compagnia c'è Harry, e non mi va di continuare ad essere umiliata. Certe volte lancio loro qualche sguardo e solo una volta ho visto Louis sorridermi con un angolo della bocca, come se fosse dispiaciuto del comportamento di Harry, ma lui non ha nessuna colpa. Beh per quanto riguarda Harry non l'ho mai più sorpreso a fissarmi dopo che una volta lo beccato con le mani nel sacco, ma come se niente fosse girò velocemente il capo. Non seppi decifrare il suo comportamento.
«Jamie.» Grazie al cielo si era decisa a rispondermi dopo un tartassare di domande.
«Chi?» Un cipiglio di confusione comparì sul mio volto.
Lei roteò gli occhi al cielo e sbuffò prima di rispondere. «Jamie.» Rispose ovvia. «Il tipo che ha organizzato questa festa.» Non risposi e subito dopo vidi allargare leggermente gli occhi e guardare dietro di me con un sorriso da ebete. «Eccolo! E' lui!» Mi prese per le spalle e mi fece voltare, c'erano così tanti ragazzi li e nessuno guardava nella nostra direzione, quindi con "è lui!" dovrebbe spiegarsi meglio. «Jamie?! Ehi Jamie!» Un ragazzo dai capelli biondi si voltò verso di noi, con lo sguardo confuso. Siamo sicuri che sia lui?. «Ciao Jamie! Ti ricordi di me?» Chiese Gyne dopo avermi tirato per un braccio nella sua direzione.
Calma ragazza, è un ragazzo come un'altro.
«Emh, no.» Si sforzò di ricordare prima di rispondere il ragazzo.
«Come no? Sono Gyne! L'altro giorno? Quando ti ho fermato per strada per dirti se era davvero che organizzavi una festa a casa tua? Ti ricordi?» Questa era casa sua? Wow, è davvero enorme.
«Si può darsi, ma non mi ricordo, scusami.» I suoi occhi si spostarono da Gyne a me, e sul suo viso spuntò un sorriso che per educazione ricambiai.
«Oh, si. Lei è Scarlett, una mia amica, l'ho quasi costretta a venie qui.» Gyne mi diede una gomitata talmente forte che mi fece quasi spostare dal mio posto.
«Scarlett, io sono Jamie.» Mi tese la mano e l'afferrai.
«Piacere.» Sorrisi.
«Piacere mio.» Sorrise, e una delle tante luce passò sul suo viso facendomi notare i suoi occhi azzurri, è un ragazzo carino niente da dire. «Non ti ho mai visto qui di dove sei?»
Sto per rispondere quando Gyne lo fa a posto mio. «Brigton.» Lui guardò Gyne e subito dopo me, annuì con la testa per confermare ciò che Gyne ha detto.
«E' la prima volta che ti vedo, dove stai?»
«Da Alan!» Ancora una volta Gyne parla per prima.
«Gyne, riesco a rispondere senza aver bisogno del tuo aiuto.» Le dissi, Jamie rise a fior di labbra.
«Si scusatemi.» Si scusò con una risata isterica. «Vado a bere qualcosa e poi raggiungo Lia- voglio dire i ragazzi, a dopo!» Corse via e le lanciai un'occhiataccia e in risposta lei mi fece l'occhiolino.
Ma cosa le passa per la testa?.
«Quindi alloggi da Alan.» Distolsi l'attenzione su Gyne che ormai aveva raggiunto i ragazzi e la rivolti a Jamie.
«Si, lo conosci?.»
«Chi non lo conosce.» Rise e io sorrisi abbassando il capo. «Vuoi qualcosa da bere? Qui c'è tutto e di più.» Indicò con il braccio il tavolo con le bibite.
Si, tranne l'acqua.
«Ehm no, Gyne è tutta la sera che cerca di farmi bere qualcosa ma non ho bevuto niente che non sia stato succo d'uva.» Alzai il bicchiere sollevando un angolo della bocca.
«Ma è orribile! Dammi qua.» Fece una faccia schifata e subito dopo afferrò il mio bicchiere e lo passò ad uno dei tanti ragazzi che erano alla festa. «Ecco fatto.» Sorrise soddisfatto, risi sonoramente e mi coprì anche la bocca con la mano. «Sei ancora più carina quando ridi.» Sorrisi di sghembo sicura di avere un colorito roseo in faccia.
Jamie cominciò a insistere nel bere qualcosa così gli dissi che non mi piaceva bene, a lui non importò e mi verso della vodka al limone su un bicchierino. Lo rifiutai ma mi perseguitava con quel bicchierino, mi rassegnai e lo bevvi. Sentì un leggero bruciore in gola e una smorfia s'impossessò della mia faccia e questo lo fece ridere di gusto. Passai del tempo con lui alla festa e la sua compagnia era piacevole, era un ragazzo simpatico e.. dolce. Tirava fuori complimenti che nessuno mi ha mai fatto, questo mi mise un po in imbarazzo ma cercai di non darlo a vedere.
Si era fatto tardi, quindi cominciai a cercare Gyne con lo sguardo ma non la trovai, supposi fosse ancora con i ragazzi ed era così quando lei si accorse della mia presenza le feci cenno di venire, lei si scusò con ragazzi e corse da me.
«Dimmi.» Rispose un po impacciata.
«E' tardi, sono un po stanca. Non è che potresti portarmi da Alan?» Chiesi gentilmente.
«Tesoro, sono a piedi.»
«Chiama Adam.» Le ricordai che c'era suo fratello che avrebbe potuto venirci a prendere.
«No lui no, è impegnato, mi ha mandato un messaggio. Perché non ti fai dare un passaggio da Jamie?» Chiese alzando la voce al nome di Jamie, spalancai gli occhi sapendo che lui era proprio li, dietro di noi.
«Te lo darei volentieri.» Sorrise lui, ci fu un'attimo di silenzio prima che lui continuasse. «Il passaggio intendo.» Gyne rise, effetto dell'alcool.
Non volevo restare ancora qui ma non volevo nemmeno accettare il passaggio di uno sconosciuto, lo conosciuto solo poche ore fa.
«E tu come farai? Verrai anche tu con noi, no?» Incrociai le dita sperando che dicesse di si.
«Non credo che sulla mia moto ci entriamo in tre.» Rise Jamie.
«Non preoccuparti per me! Io mi farò dare un passaggio da qualcuno qui! Tu vai con Jamie! Su su!» Spinse sia me che Jamie fuori ma prima si fermò per sussurrarmi qualcosa all'orecchio. «Divertiti.» Le mandai un occhiataccia e lei rise.
Una volta fuori Jamie si avvicinò ad un moto, davvero enorme.
«E' molto bella.» Toccai il sedile con le dita.
«Si, davvero molto bella.» Alzai lo sguardo e notai che mi stava fissando, si schiarì la gola e mi passò il casco prima di mettersi a cavalcioni sulla sua moto. «Andiamo?»
Annuì allacciandomi il casco e salire dietro di lui, stando ben attenta al vestito.
«Aggrappati bene alla mia vita. Adesso si parte.» Posai una mano sulla sua spalla e con l'altra cercai non far svolazzare il vestito, non mi sentivo a mio agio a mettere una mano sulla sua vita.
Mise in modo e partì.
Harry's Pov.
Quando notai che Gyne era tornata da noi, ragazzi, mi chiesi automaticamente dove fosse stata Scarlett, Niall però espresse ad alta voce ciò che io pensavo, Gyne le rispose che era era con Jamie e li indicò anche. Cominciò a farneticare quanto fossero belli e quanto starebbero bene insieme. Fortunatamente cambiarono argomento, mi stava salendo il vomito sentendola parlare in un modo così sdolcinato. Iniziarono a parlare del più e del meno, la risata stridula e il tono ubriaco di Gyne era come dire.. nauseante. I miei occhi di tanto in tanto sfrecciavano su Scarlett e quell'idiota di Jamie. Ripensai al commento poco raffinato che fece allontanare Scarlett dal gruppo seguita da Gyne. Non lo pensavo realmente, non penso somigli ad un pagliaccio e devo dire che stasera e davvero molto carina ma niente di più. E non mi sarei mai scusato per averla offesa.
Non è da me.
Gyne si allontanò dal gruppo e i ragazzi cominciarono a parlare di nuovo senza sosta, vidi Gyne avvicinarsi a Scarlett e Jamie e iniziare una conversazione. Mi avvicinai poco dopo senza dare nell'occhio e mimetizzandomi con la marea di ragazzi che si trovavano li.
«Non preoccuparti per me! Io mi farò dare un passaggio da qualcuno qui! Tu vai con Jamie! Su su!» Vidi Gyne spingere fuori Scarlett e Jamie per poi sussurrare qualcosa a Scarlett. Aspettai che quei due uscissero fuori prima di andare a parlare con Gyne, quella ragazza è una cogliona.
Si incamminò verso i ragazzi ma l'afferrai dal braccio e la tirai in disparte, puzzava d'alcool, era ubriaca fradicia.
«Ma dimmi un po sei impazzita?!.» Le urlai contro, lei cercava di dimenarsi dalla mano intorno al suo braccio.
«Che cosa vuoi? Lasciami stare.» Con la voce impacciata dall'alcool.
«Cosa ti salta in mente! Non conosci nemmeno quel tipo e lasci che Scarlett se ne vada con quello!» Continuai ad urlare.
«Ma che t'importa? Dio mio.»
«Non sai nemmeno che intenzioni abbia quel tipo, che razza di amica sei!»
«Rilassati, è Jamie, un mio amico.» Rispose con tono tranquillo posando una mano sul mio petto.
«Jamie, di quel tipo sai soltanto il nome e dove vive! Amico un emerito cazzo!.» Le urlai strattonandola.
«Smettila di farmi la morale proprio tu! Stasera hai offeso Scarlett in un modo che spero nessuno farebbe mai con me! Tu saresti una compagnia peggiore di Jamie.»
La tirai bruscamente a me prima di ribattere. «Tu meriteresti di essere offesa in un modo peggiore.» Le mollai il braccio duramente e cercai la porta di uscita tra la folla.
Scarlett's Pov.
Il giro in moto con Jamie è stato strano, a metà percorso cambiò strada e quando gli dissi dove stava andando mi disse di fidarmi di lui, cosa al quanto strana, lo conosco soltanto da stasera. Si fermò davanti una struttura abbastanza vecchia e mi disse di entrare, ero sulle mie e all'inizio non volevo, tutto ciò che disse lui fu, "Andiamo, non voglio stuprarti li dentro, prometto." Ci rise un po su ma lo seguì, mi disse che era un vecchio campo da golf. Era tutto distrutto e a quanto pare lui ci viene spesso qui. Tra una chiacchiera e l'altra gli dissi che mi sentivo abbastanza stanca, ed era la verità, non vedevo l'ora di infilarmi sotto le coperte. Lui acconsentì e mi accompagnò fino davanti al The Crown.
«Grazie per il passaggio, non avrei saputo come venire, non conosco nemmeno le strade da queste parti.» Gli passai il casco e lui l'afferrò.
«Figurati, è stato un piacere. Mi piacerebbe vederti qualche altra volta.» Mi sorrise, ed ecco cosa temevo. Voglio dire sembra un bravo ragazzo ma non mi sfiora per la mente di rincontrarlo di nuovo. «Potresti darmi il tuo cellulare?»
«Cosa?» Chiesi spalancando leggermente gli occhi.
«Il cellulare.» Sorrise tendendomi una mano. Mi passai una ciocca di capelli dietro l'orecchio e gli passai il mio cellulare dopo averlo tirato fuori dalla borsa. Digitò qualcosa sul mio prima di mandarsi un messaggio e memorizzare il numero. «Ecco fatto.» Me lo ri-porse e gli sorrisi.
«Beh allora ci sentiamo, no?»
Stupida, ovvio, ti ha dato il suo numero.
Sta zitta.
Ero in un combattimento con me stessa.
Lui annuì.
«Buonanotte.» Gli feci un cenno con un mano accompagnato con un accenno di sorriso.
«Buonanotte.» Stavo per andarmene quando mi richiamò. «Scarlett, aspetta.» Mi voltai e sollevai le sopracciglia. «Per questa volta passo, ma la prossima volta voglio una bacio sulla guancia come saluto.» Sorrise.
«Vedremo.» Ricambiai il sorriso e il suo si fece più ampio prima di ripartire.
Il locale era stranamente aperto, le luci dentro erano spente tranne una piccola che proveniva dal magazzino, sorrisi, Alan era ancora sveglio. Salì velocemente le scale immaginandomi già sotto le coperte. Infilai la chiave nella serratura e aprire la porta dell'appartamento, la chiusi dietro di me e mi passai una mano tra i capelli sbuffando e ripensando a tutta la serata, momenti sia belli che brutti invadevano la mia testa, alla scortesia e all'essere rude di Harry alla dolcezza e gentilezza di Jamie.
«Ti sei divertita?.»
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Buon pomeriggio! Capitolo dieci postato! Il capitolo precedente ha avuto molti voti e commenti e ne sono così felice! La fanfiction ha quasi 3k visualizzazioni e sto per ballare la conga.
Yay!
Commentate dicendomi cosa ne pensate e votate!
All the love.xx
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