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Chapter Nine.

«Guarda Scarlett, guarda che bei capi che ti ho portato.»

Oggi è Sabato, il giorno di quella festa, la quale Gyne non riesce a smettere di parlare.

A proposito di lei, è arrivata qui alle cinque del pomeriggio per prepararsi e .. prepararmi . Si è presentata con una borsa di grandi dimensioni - per non dire enorme -, e quanto spalancai gli occhi mi disse le testuali parole:

"Non preoccuparti, fidati di me."

Da allora mi sono molto preoccupata di cosa ci fosse la dentro.

«Cosa ne pensi di questo? Secondo me staresti molto bene.» Tirò fuori un vestito di pelle nero, un po troppo corto per i miei gusti.

«Sei sicura che quello sia un vestito?» Chiesi sollevando le sopracciglia, sbuffò mettendolo giù e iniziò a frugare dentro la borsa.

«Va bene, va bene, ho capito. Vediamo un po.. mh, che ne dici di questo completo!»

«No, non mi piace.»

Gyne continuò a farmi vedere vestiti su vestiti e niente di ciò mi piaceva particolarmente, mentre lei usciva un'altro completo, dalla borsa cadde per terra un vestito bianco, mi chinai per afferrarlo e subito dopo lo sistemai in modo da guardarlo meglio, e devo dire che l'unico che mi piacque davvero tra tutti è proprio questo.

«Vai a metterlo.» Sorrise Gyne e io annuì prima di dirigermi fuori la porta ma lei mi fermò. «Dove vai? Mettilo qui, no?»

«Ehm, si.» Risposi facendo una piccola risatina stridula, mi imbarazzava spogliarmi davanti a qualcuno, che essa di femmina o maschio. Ma non voglio sembrare una ragazzina stupida che si imbarazza per così poco, così mi tolsi la maglietta che già indossavo.

«Oh mio dio.» La guardai con curiosità, non posso negare che mi sento insicura con i suoi occhi puntanti. «Non ci posso credere. Tu sei- tu hai un corpo così..» Indugiava a parlare e questo non faceva altro che aumentare il senso di disagio in me.

«Così come?.»

«Così Wow .» Al suo commento sorrisi un po e mi tolsi i pantaloni, per fortuna l'intimo andava bene con il vestito ed era anche pulito visto che lo indossai dopo la doccia poco prima che arrivasse Gyne. «Non credevo davvero che tu fossi così! Voglio dire ti metti delle felpe due taglie più grandi della tua taglia! Perché lo fai?.»

«Sono comode.» Scollai le spalle e infilai il vestito. «Potresti alzarmi la zip?» Chiesi lei in risposta annuì e la tirò su velocemente. Si cambiò anche lei e subito dopo si truccò, un po troppo pesante per i miei gusti, sistemò i capelli con una tale naturalezza e io che nemmeno la coda mi si riesce bene.

Bozzi da tutte le parti.

«Si guarda pure, adesso tocca a te.» Scossi la testa e la vidi sorridere. «Andiamo siediti.»

Mi sedei sul bordo del letto mentre lei si avvicinava.

«Gyne, non farlo pesante.» L'avvertì, mi disse di non preoccuparmi - come fa sempre -.

Iniziò mettendo della crema sul viso per poi spalmare altre schifezze simili, era così concentrata che sul suo viso comparì un cipiglio che mi fece ridacchiare, prese in mano l'eyeliner nero e lo passò sulle palpebre mobili dopo aver aggiunto dell'ombretto, sperando non l'abbia fatto pesante. Spalancai gli occhi quando la vidi prendere del rossetto rosso.

«Il trucco non è pesante e il rossetto rosso ci sta proprio, sopratutto con la tua carnagione chiara.» Non mi opposi e lei lo applicò sulle mie labbra.

Una volta che ebbe finito sorrise fiera di se, mi alzai per guardarmi allo specchio ma mi obbligò a stare seduta fin quando non avrebbe finito anche i capelli. Sbuffai ma acconsentì.

Gyne uscì dalla sua borsa un arricciacapelli e sorrisi, mi sono sempre piaciuti i capelli mossi. Mi pettinò per poi arricciare le punte. Passò le sue mani tra i miei capelli in modo da sistemarli per poi disporle davanti le spalle.

«Adesso posso guardarmi?» Chiesi sollevando le sopracciglia.

«No, non ancora. Prima le scarpe» Rispose mostrandomi un paio di zeppe nere non molto alte e chiuse davanti.

«Avanti prendile.» Me le porse e subito dopo le indossai, mi alzai e guardai Gyne come per dire "Adesso posso guardarmi o no?" Lei annuì euforica e mi avvicinai al grande specchio ad altezza naturale che si trovava in camera.

«Oh Signore, cosa hai fatto alla mia faccia.»

«Non ringraziarmi.» Molta sicura di se la ragazza, scossi la testa ridendo a fior di labbra.

Accarezzai con le punta delle dita il vestito bianco, davvero bellissimo, sopra il petto era ricamato le spalline del vestito erano di un bianco che traspare, la parte inferiore molto semplice ed è un palmo sopra il ginocchio. Osservai anche il trucco che per fortuna mia non era pesante, si era tenuta sulle tonalità del vestito ossia chiare, a parte per il rossetto, ma stranamente mi piaceva.

«Che ne dici eh? E' così male come pensavi?» Incrociò le braccia al petto.

«Affatto.» Scossi la testa sorridendo.

«Bene, andiamo giù da Alan, mio fratello verrà a prenderci a momenti.» La seguì fuori dall'appartamento e scesi nel locale dietro Gyne.

«Wuoh Wuoh, ma chi abbiamo qui.» I miei occhi si posarono su un Alan davvero di ottimo umore. «Ma come siamo belle, dove andate? A fare conquiste?.» Schiacciò un occhio in modo scherzoso stavo per dire di no quando Gyne mi precedette.

«E' questa l'idea.» Alan rise e scosse il capo.

«Finalmente esci, dopo quasi una settimana di noia qui dentro.» Pensai di dirgli che una volta lui stesso mi aveva dato il permesso per fare quel giro con Harry, ma lasciai perdere.

«No, non mi annoio qui dentro e solo che.. sono stata costretta da Gyne quindi.»

«Ehi, se non stasera quando, eh?» Chiese Gyne sollevando le sopracciglia, subito dopo sentimmo il rumore del clacson.

«Andate su, Adam è qui.» Annuì e seguì Gyne verso la porta, il clacson non smetteva di suonare.

«Si si stiamo arrivando, coglione!» Urlò uscendo Gyne, risi a fior di labbra.

«Scarlett. » Mi richiamò Alan, così mi voltai e lo guardai. «Fa attenzione, okay?» Annuì in segno di consenso.

«Ciao Alan.» Lui ricambiò con un cenno del capo.

Una volta fuori vidi Gyne battibeccare con un ragazzo dai capelli neri più alto di lei. Mi schiarì la voce attirando la loro attenzione.

«Disturbo?»

«No figurati, questo idiota è mio fratello, Adam.» Indicò suo fratello con la mano.

«Ehi, questo idiota sta per accompagnarti ad una festa, la quale hai rotto per una settimana quindi abbassa la cresta o vai a piedi.» Risi sotto i baffi, beh aveva rotto anche a suo fratello per la festa.

«Comunque sia io sono Scarlett.» Porsi la mia mano e lui l'afferrò guardandomi, aveva davvero dei bei occhi, erano uguale a quelli della sorella.

«Beh, io sono Adam, già lo sai.» Fece oscillare le nostre mani e rivolse un sorriso che ricambiai.

«Forza andiamo.» Ci richiamò Gyne, prendendo posto in macchina, salì sui sedili posteriori mentre Gyne era davanti ovviamente suo fratello guidava.

«A che ora devo venirvi a prendere, sapete anche io ho i miei impegni.»

«Rilassati, non è necessario che vieni a prenderci.» Rispose Gyne.

Significa che andremo via da li a piedi?.

«Sei sicura? Come fate a tornare.»

Si vorrei saperlo anche io.

«Lascia fare a me.» Era molto sicura di se, quindi non dovrei preoccuparmi no?. Beh comunque sia arrivammo dopo quindici minuti di strada, fuori era già buio, tirai fuori il cellulare e segnava le 20:10. Uscimmo dalla macchina e salutai Adam con un segno di mano prima che sfrecciasse via.

«Siamo arrivate!» Esclamò saltellando come una bambina davanti ai regali di Natale. «Vieni.» Mi tirò per un braccio e per poco non persi l'equilibrio. Quando entrammo la musica riempì le mie orecchie, era talmente forte che credevo che il pavimento tremasse, sentivo il mio stesso corpo vibrare. «Dio che bello qui! Non credi?!» Urlò da sopra la musica e annui distrattamente, era pieno di persone, tutte della mia età e un po più grandi, non c'era traccia di persone mature. Le luci erano suffuse e per fortuna non si muovevano troppo, avrebbero potuto farmi venire il mal di testa. «Andiamo a bere qualcosa!» Non risposi ma la seguì comunque, si fermò davanti ad un grande tavolo pieni di bicchieri sporchi e già usati, Gyne mi passò un bicchiere pulito e si verso nel suo dell'alcool, lo sentì dall'odore. «Provalo è fantastico!»

«Ehm no grazie. Prenderò qualcos'altro.» Lei annuì e bevve un'altro bicchiere. Cercai qualcosa di non alcoolico, non volevo ubriacarmi. Ma era come cercare un'ago nel pagliaio, alla fine l'unica cosa che trovai fu un succo all'uva - orribile - ma non c'era nemmeno dell'acqua quindi, meglio di niente.

«Andiamo a ballare! La musica ci sta chiamando!» Mi tirò verso la pista, era stanca di essere tirata a destra e sinistra come un bambola.

«Cosa?» Avrei voluto rispondere con "La musica ti sta chiamando? Io direi l'alcool." Ma ho preferito non farlo. Continuava ad incitarmi a ballare e io una scusa per rifiutare, mi guardai in torno e notai Louis, Liam e Niall in piedi accanto ad un divanetto mentre ridevano e parlavano.

Erano la scusa perfetta.

«Andiamo a salutare i ragazzi.» Non aspettai una sua risposta che i miei piedi mi portarono da loro.

«Si! Andiamo!» La vidi correre mentre urlava e raggiunse loro prima di me, risi era così strana questa ragazza, la vidi mettersi in mezzo tra Niall e Liam.

«Ehi ragazzi.» Li salutai con un sorriso e un cenno di mano.

«Scarlett? Sei tu? La ragazza che ha preso a calci i miei boxer il primo giorno qui?» Scherzò Louis passandomi un braccio dietro le spalle.

«No, scherzi? Non lo farei mai.» Mi portai una mano al cuore mentre sentì Niall ridere di gusto, non pensavo di essere così divertente.

«Stai molto bene.» Si complimentò con me Liam, sorrisi e lo ringraziai.

«E io? Come sto?» Chiese Gyne facendo una giravolta e quasi cadde, Liam e Niall la presero per le braccia.

«Ubriaca.» Rispose Louis ridendo.

«Ma sempre bellissima.» Sta volta sorrise il biondo.

Solo adesso notai il luccichio degli occhi di Niall, quando guardava Gyne il suo sorriso dieci volte più bello del solito. Solo un cieco non lo noterebbe.

«Non vi siete fatti vedere in questi giorni da Alan.» Dissi loro, li vidi come spiazzati e si guardavano a vicenda, ho detto qualcosa che non andava?.

«Stavamo lavorando.» Rispose Liam accennando un sorriso.

«E ciuffo perfetto, dov'è?» Chiese Gyne portandosi un'altro bicchiere d'alcool sulle labbra.

Dove l'aveva preso? Un attimo fa non l'aveva.

«Aveva da fare.» Disse facendo il vago.

Parlammo del più e del meno con i ragazzi e mi raccontarono delle disavventure accadute a loro, ma nessuno di loro raccontava la loro. Erano davvero esilaranti, sopratutto da un po brilli.

«Non è vero! Non è successo! Stanno solo dicendo delle stronzate!» Cercò di difendersi Niall dai racconti dei suoi amici, la mia mandibola faceva male da tanto ridere.

«Ehi cosa avete da ridere voi, eh?» Sentì una voce roca venire da dietro e sapevo già a chi appartenesse. Quando mi voltai dalla sua direzione il sorrisetto che aveva sul suo viso sparì.

«Ehi Styles.» Lo salutò Liam con un cenno e gli altri fecero lo stesso.

«Cosa fai tu qui?» Mi chiese con un cipiglio in viso. Sollevai le sopracciglia prima di rispondere ma come spesso accade Gyne parlò per prima.

«Le ho chiesto io di venire, e poi hai visto quanto è bella? Sono sicura che farà conquiste stasera.» La fulminai con lo sguardo e sentì gli occhi di Harry su di me.

«Con quattro chili di cemento in viso, può solamente trovare lavoro in un circo.» Lo sentì ridacchiare e sentì una morsa allo stomaco.

E poi non era nemmeno un trucco pesante.

Lo guardai con le sopracciglia corrugate, avrei voluto prenderlo a schiaffi solo per poter vedere con i miei occhi se la merda schizzava. Smise di ridere e sperai si scusasse ma non lo fece, tutto ciò che riuscì a fare io invece fu abbassare lo sguardo per poi andare via.

«Sei un coglione Harry.» Riuscì soltanto sentire questo da Gyne prima di venirmi dietro. «Ehi Scarlett, aspettami!» Mi fermai e sentì la sua mano posarsi sulla mia spalla prima di passare davanti a me. «Non dargli retta, sei bellissima. Cosa ne può capire lui? Cammina in compagnia di una puttana, è l'ultimo che può dire qualcosa. E poi è sempre così.. stronzo.. e, insopportabile.» Continuò guardandomi negli occhi. «Adesso andiamo a divertirci! Che si fotta!» Urlò, le feci cenno di stare zitta ma urlò di più. «Che si fottano tutti!»

Scossi la testa ridendo a fior di labbra dalla sua euforia ma secondo me l'alcool sta cominciando a fare effetto.

Al dire il vero sto ancora pensando alla frase detta da Harry, era davvero nel suo intento offendermi in quel modo? Cosa avrebbe guadagnato? Solo a pensarci mi sale una sensazione strana al petto.


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Buon pomeriggio ladies! Come state? Spero bene perché vorrei davvero, davvero , davvero sapere cosa ne pensate di questo capitolo!

Non dimenticate di votare e commentare! E beh, se è possibile potete anche farmi delle domande così che alla fine del prossimo capitolo potrò rispondere.

Buona permanenza.

All the love. xx

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