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Chapter Eighteen.

«Andiamo, dai dai dai!»

E' da tutta la mattinata che mi subisco le suppliche di Gyne, il fatto è che lei spera io venga con lei al Rave di stasera, ma se lo scorda non ne ho proprio voglia, a parte il fatto che non sono un tipo da feste del genere. Quella sera quando Louis ha proposto questo stupido Rave ho lasciato correre,  non mi andava di discutere di questo davanti a tutti. Ho già detto di no a Louis e Niall e non cambierò idea.

«Scordatelo, ho detto di no.»  Sono le 15:00 del pomeriggio e lei ancora non si arrende.

«Farò qualsiasi cosa in cambio se tu verrai!.» Mise il broncio cercando di intenerirmi. 

«No, non voglio niente in cambio e poi perché vuoi così tanto che io venga? Davvero non lo capisco.» Corrugai le sopracciglia.

«Esci da questo buco, incontri nuova gente, ti diverti, bevi, ridi, balli e..» La incitai ad andare avanti dopo aver buttato gli occhi al cielo. «E ti avvicini sempre di più a Jamie.» Sorrise a trentadue denti.

Mi lamentai sonoramente prima di alzarmi e darle le spalle rinchiudendomi in quella che adesso è la mia camera.

«Andiamo!» Urlò dalla cucina.

Mi gettai di pancia sul materasso e schiaccia la mia faccia sul cuscino. Certe volte Gyne sa essere insopportabile. Mi girai guardando il soffitto, non era un bel vedere, rovinato con il tempo, scolorito ma ti dava sempre a che pensare.

«Va bene! Quando ti deciderai a dirmi di si mi puoi trovare giù al locale!.» Roteai gli occhi e accennai un mezzo sorriso. Sentì il rumore della porta chiudersi e la voce di Alan salutare Gyne. Mi misi seduta sul letto sospirando senza un perché, certe volte penso di essere di troppo qui dentro. Io non appartengo a loro, non sono come loro.

Alzai gli occhi alla porta quando sentì bussare delicatamente la porta e subito dopo la testa di Alan spuntava da li, sorrisi istintivamente e lui ricambiò.

«Posso entrare?» Sollevò le sopracciglia.

Scrollai le spalle. «E' casa tua questa.» Entrò e lasciò la porta socchiusa alle sue spalle.

«Ho visto Gyne di la.» Incrociò le braccia al petto.

«Si.» Sorrisi di sghembo. «Vuole che io vada con lei al Rave di stasera.»

«E.. tu non vuoi?» 

Scrollai le spalle ancora una volta. «Al dire il vero non lo so, qualcosa mi dice di restare qui e qualcos'altro mi spinge ad andarci.»

«Voi ragazzi siete così difficili!» Risi per la smorfia appena fatta da Alan. «E dimmi una cosa stasera ci saranno anche i ragazzi?.» Si sedette nel bordo del letto.

«Beh si,  ma non so se Har- ..  non so se Harry sarà li. Ha detto che doveva vedere come si mettono le cose.» Alan distolse lo sguardo dal mio e annuì. «Alan?» Mi guardò. «Di che cosa stava parlando Harry?.»

«Non chiedermelo, non sta a me parlarne, non è una cosa mia.» Si alzò e si avvicinò alla porta, prima di uscire si voltò un ultima volta. «Dovresti andare stasera, magari ne varrà la pena.» Chiuse la porta.

Presi un grande respiro e saltai giù dal letto, usci dall'appartamento e scesi al The Crown. Gyne stava parlando con un tizio in quel momento, mi avvicinai a lei e la presi per il polso.

«Gyne noi dobbiamo parlare! Scusaci.» Sorrisi falsamente al tipo e presi in disparte Gyne.

«Cosa c'è adesso?!» Sussurrò- urlò.

«Sbaglio o prima avevi detto che avresti fatto qualsiasi cosa in cambio se io sarei venuta al Rave stasera?.» Sorrisi soddisfatta di ciò che le avrei chiesto.

--

«Scarlett non puoi farmi questo!» Si buttò sul mio letto.

Mi aveva detto che mi diceva tutto tornata da casa sua, era andata a prendere le sue cose per prepararsi qui e poi è tornata.

«Non ti sto facendo niente, ti ho solo chiesto se ti piace Liam!» Esclamai dopo di lei.

«Shh non urlare!» Si mise in piedi in un nanosecondo.

«Allora è così?» Sollevai le sopracciglia.

Sospirò sconfitta. «Si, è così.» Sgranai gli occhi. «Ma hai visto quanto è super mega figo?» I suoi occhi erano sognanti. «Certo magari prima non era un granché, ma la pubertà ha i suoi effetti.» I miei invece rimanerono spalancati. «Ehi? Scarlett? Non mi dice niente?.»

«Ehm ecco io, non so che dire.» In realtà io non ho mai notato nessun interesse da parte di Liam verso Gyne. E mai avrei sospettato che a lei piacesse Liam, tranne per l'episodio dell'altra sera dove con quel suo commento famoso ha lasciato intendere. 

«Ci troviamo molto bene insieme, lui è un tipo molto simpatico e intelligente. Ma il nostro rapporto non supera il limite d'amicizia, purtroppo.»

«Mhh.»

«Quindi adesso verrai! Ah!» Mi saltò al collo facendomi quasi cadere. «Sai adesso che ho detto a qualcuno che mi piace Payne mi sento meglio, molto molto meglio.»

«Ne sono felice.» Feci un finto sorriso mentre lei iniziò a parlarmi di ciò che doveva indossare per il Rave. Non che non ne sono felice, voglio dire formerebbero una bella coppia entrambi ma ho come il presentimento che questa cosa finisca male. Si lei ha ragione Liam è un ragazzo molto simpatico e diverso dal resto ragazzi sotto certi punti di vista, ma se.. questa storia si verrà a sapere e a Liam non dovesse piacere Gyne? Lei ci rimarrebbe molto male per non parlare di Niall, la ragazza che le piace,  piace uno dei suoi migliori amici.

Lasciando da parte questa parte di vita che non nemmeno la mia, Gyne mi disse che Jamie sarebbe andato alla festa e il sorriso che incorniciava il suo volto non mi piaceva per niente, quando le chiesi che tipo di problemi avesse, lei rispose che Jamie sarebbe passato dal The Crown per venirmi a prendere ed andare insieme a lui al Rave. Le urlai contro come diavolo faceva a sapere Jamie che sarei andata a quel Rave se l'avevo deciso quel giorno stesso ma lei come se niente fosse disse che gli aveva detto che ci sarei andata qualche giorno prima, sapeva che avrei accettato. 

Immischiarsi nella mia vita ormai per lei è un Hobby. 

--

Gyne uscì dal bagno con un vestito che le arrivava a metà coscia e le stava davvero benissimo, piastrò i suoi capelli e lasciò cadere le ciocca lungo le spalle, infilo dei mega trampolini ai piedi dopo aversi truccata.

Entrò in salone e si soffermò a guardarmi come se fossi un alieno. 

«Qualcosa non va?» Chiesi chiudendo un libro che avevo preso dalla libreria di Alan, lo poggiai sul tavolino accanto al divano.

«Diamine Scarlett non sei ancora pronta!» Si passò le mani nei capelli appena ordinati. «Jamie passerà fra mezz'ora!.»

«Beh, non ci vuole molto per vestirsi e pettinarsi un po i capelli.» Mi alzai dal divano ed entrai in camera seguita da Gyne.

«Hai almeno deciso cosa mettere?» Mi fermai e mi voltai verso di lei.

«Oops.» Fu tutto ciò che uscì dalle mie labbra. Si precipitò al suo borsone, lo stesso dell'altra volta, prima che potesse farlo lei mi misi davanti in modo che non lo prendesse. «No! Non voglio dei vestiti.»

«Ho quello che ti serve.» Mi spostai un po titubante e la guardai passarmi dei capi di abbigliamento. «Mettiti questi e fammi vedere come ti stanno.»

Andai in bagno e mi diedi una rinfrescata veloce prima di indossare ciò che mi diede Gyne, entrai in camera e mi sorrise.

«Perfetto.»

«Fallo decidere a me.» Risi prima di andarmi a guardare alla specchio. Dei pantaloncini a vita alta, erano un po più corti del suo vestito, non vorrei dirlo ma, fasciavano perfettamente il mio sedere. Il top aveva lo scollo leggermente a cuore e le bretelle sottili, il tutto lasciava scoperto un po di pancia.

L'outfit stava davvero bene, e sono davvero pochi i vestiti che stanno bene così su un corpo. Era forse un po scollato ma non me ne importai.

«Bene mettiti comoda che non abbiamo molto tempo e devo ancora truccarti.»

«So di non essere la persona più alla moda del mondo ma so truccarmi da sola, a Brighton non avevo una make up artist.» Sollevò le sopracciglia e incrociò le braccia al petto.

«Bene imbizzarrisciti.» Entrai in bagno, la mia pelle non sembrava poi così tanto bisognosa di fondotinta o tutte le creme che si porta dietro Gyne, così applicai un po di cipria con del blush, un po di ombretto con l'eyeliner  e del rossetto che ritenevo davvero carino.  Visto che ero in bagno decisi di sistemare un po i capelli, non avevo tempo di piastrarli o di arricciarli così feci una coda alta abbastanza in ordine e uscì dal bagno. «Ah però, ti ho sempre sottovalutato signorina Davis!.» Sorrise Gyne, annuì velocemente. «Ecco tieni mettiti questi, Jamie sarà qui a momenti.» Mi passò delle scarpe che stavano bene con il resto e li misi.

«Si ma non avresti dovuto chiedergli di passare a  prendermi.»  Mi si anche l'altra scarpa e mi avvicinai a lei.

«Tu non l'avresti mai fatto!.» Si avvicinò alle mie orecchie e mi infilo un'orecchino. 

«Ahi!» Mi massaggiai il lobo dell'orecchio con le dita. «E quindi? Magari Jamie non andava di venire fin qui.»

«Quel ragazzo farebbe qualsiasi cosa per te.» Sistemò tutto di nuovo dentro il suo borsone mentre io borbottai un "certo".

La porta dell'appartamento si aprì e la voce di Alan arrivò alle nostre orecchie. «Scarlett! Qui sotto c'è Jamie!» Sospirai e salutai Gyne. Scesi di sotto e Jamie mi sorrise a trentadue denti.

«Ehi.» Lo salutai lasciandogli un bacio sulla guancia. Stava molto bene quella sera.

«Ehi, sei bellissima.» Vidi le sue gote arrossire leggermente come le mie.

«Grazie, nemmeno tu sei niente male.» Cercai di alleggerire la situazione. 

Qualcuno tossì da dietro il bancone e non ci volle un genio per capire chi fosse.

«Si siete entrambi molto carini ma io sbrigherei se fosse in voi, quella moto la fuori non credo sia molto al sicuro.» Jamie uscì dopo avermi detto che mi avrebbe aspettato fuori, stavo per raggiungerlo ma Alan mi chiamò. «Divertiti.» Annuì e sorrisi aprì la porta del The Crown. «Ma non molto!» Sorrisi e feci cenno con la mano. Raggiunsi Jamie e salì sulla sua moto.

«Pronta?» Annuì e lui partì.

Arrivammo dopo mezz'ora, la casa abbandonata dove avrebbe dovuto esserci il Rave era poco più fuori dal paese. La musica si sentiva a miglia di distanza, non c'era modo che ti perdessi. Posteggiò la moto in un posto più appartato nelle vicinanze, sorrisi pensando la prima volta che vidi Harry, e quando lo segui per così tanto solo per arrivare alla sua macchina, solo per paura che si rovinasse. 

«Allora andiamo?» Non mi accorsi di essere ancora seduta sulla sua moto con la testa fra le nuvole, annuì e lo raggiunsi. Entrammo e il posto era già strapieno, corpi sudati che strusciavano tra loro, la puzza d'alcool poteva quasi stordirti, per non parlare della musica così forte che faceva tremare il pavimento sotto i piedi.

«Guarda! Niall e Zayn sono li! Vado a salutarli.» Indicai un punto.

«Si, io vado a prendere qualcosa da bere e vi raggiungo.» Jamie si avvicinò al bancone degli alcolici  e io raggiunsi i due quinti dei ragazzi.

«Ehilà ragazzi!» Sorrisi interrompendo i loro discorsi da maschi.

Zayn fischiò - suppongo in segno di approvazione e Niall mi salutò come fa normalmente.

«Allora hai deciso di venire, eh.» Continuò Zayn.

«Si, io e Gyne siamo scesi ad un compromesso.»

«E se ti chiedo quale tu me lo dirai?.» Chiese Niall, se l'argomento è Gyne, a Niall interessa.

«Ovvio che no Neil.» Borbottò qualcosa in sottofondo per il nome affibbiato e io e Zayn ce la ridemmo di gusto.

«Ah ah, davvero simpatici.» Finse una risata.

«Eccomi qui.» Mi porse un drink Jamie e io l'afferrai. «Ciao ragazzi.» I ragazzi lo salutarono con un cenno.

Guardai quel drink cercando di capire cosa fosse, l'annusai.

«Ehi pastore tedesco, è solo vodka alla fragola.» Louis si unì a noi e mi diede una pacca sulla spalla.

«Grazie per l'informazione bassotto.» Suscitai la risata degli altri ragazzi e lui fece il finto offeso.

«Bassotto? Ma tu sai con chi stai parlando bambina?» Mi strizzò una guancia e io la ritrassi facendo una smorfia.

«Bambina.. insomma.» Borbottò Zayn. Gli occhi di tutti quanti furono puntati da quest'ultimo. «Non guardatemi così io commento solo ciò che vedo.» Diedi una botta in testa a Zayn, si lamentò sonoramente massaggiandosi il punto colpito.

Dopo un po arrivò anche Gyne.. accompagnata da Liam. Jamie rimase con i ragazzi mentre io e Gyne parlavamo, beh in realtà parlava solo lei. Mi disse che finse di essere rimasta a piedi all'ultimo momento e chiamò Liam facendosi venire a prendere, ecco il perché del loro ritardo. Quella sera bevvi più di quanto abbia fatto in tutta la mia vita, ma non erano niente rispetto a quelli di Gyne o dei ragazzi, non ero per niente ubriaca forse solo un po allegra. Gyne mi spinse tra la folla con l'intento di ballare, mi unì a lei saltando e scatenandoci tra la massa di corpi sudati. Qualcuno mi picchiettò la spalla. 

«Sai Gyne, ti ruberei volentieri Scarlett per un po. » Gyne sorrise e annuì mentre Jamie mi trascinò dall'altro lato della sala. «Ti va di stare un po tranquilli per un po?.»

«Ehm si.»

No. Non so che cosa mi stava succedendo ma avevo solo voglia di imbizzarrirmi, scatenarmi tra il caos di quel posto.

«Non ti avevo mai vista in questo modo.» Sorrise scuotendo la testa.

«In che modo?» Corrugai le sopracciglia, lui mi guardò e mi lasciò intendere quale. «Ohw si, ecco sono sorpresa quanto te.» Sorrisi abbassando il capo.

«Dovremmo uscire insieme un giorno, magari da soli. Senza Gyne che saltella di qui e di lì o la compagnia di quel tipo strano.»  Corrugai le sopracciglia non capendo a chi si riferisse.

«Di che tipo stai parlando?.» Pensò un po prima di rispondere, ovviamente non si ricorda come si chiamasse.

«Quel tipo alto e tatuato.. Hendrick.. Henry-»

«Ohw ti riferisci ad Harry.» Lui annuì.  «Pensi che i ragazzi siano strani?»

A proposito di Harry, non lo visto per tutta la sera, quelle cose di cui parlava glie l'avranno impedito.

«Penso che Harry sia strano, ma i ragazzi non sono da meno. Certe volte penso che non siano dei tipi apposto. E sai a cosa mi riferisco.» Continuava a parlare, anzi a straparlare.

«Su cosa ti basi per dire questo?.» Il mio tono di voce sembrò quasi irritato dalle sue risposte.

«Scarlett non ti scaldare, sono solo miei pensieri. Non è detto che sia così.» Mi poggiò una mano sulla spalla.

«Vado a prendere da bere.» Mi allontanai da lui e lo sentì chiamarmi un paio di volte, feci finta di non sentirlo e continuai a camminare. Mia avvicinai alle bevande, cercando qualcosa di non alcolico ma non sembrava esserci niente. Alla fine decisi di prendere un drink abbastanza leggero, tesi il braccio per afferrare il bicchiere ma qualcuno afferrò il mio polso trascinandomi un po più lontano.

«Harry!» Esclamai cercando di fargli allentare la presa. Mi guardò dalla testa ai piedi e mi sentì abbastanza a disagio ed esposta. 

«Credevo non ti piacessero questo tipo di feste.» Non lasciò la presa dal mio polso ma l'allentò, i suoi occhi erano ancora incastrati dai miei, fui i a distogliere il contatto visivo.

«Non ne vado matta.» Risposi riguardandolo negli occhi. Era davvero a pochi centimetri da me, credo lo fossimo solo per poterci sentire senza dover necessariamente urlare.

«Strano detto da una che non ha fatto altro ballare e bere più del solito.» Non capì se il suo tono era sarcastico o leggermente infastidito. Penso più la prima, è più da Harry.

«Mi hai spiata?» Un cipiglio comparì sul mio viso e socchiusi la bocca. Non rispose mi guardò soltanto.

«Styles vieni un attimo.» Un tipo lo chiamò.

«Non adesso.» Rispose a denti stretti fulminandolo con lo sguardo.

«Ma..oh, buon divertimento.» Il tipo mi  guardò ammiccandomi e una smorfia di disgusto si impossessò del mio viso.

«Il tuo amico è disgustoso.» Commentai con voce al quanto schifata cercando di togliere sta volta definitamente la sua presa dal mio polso.

«Anche il tuo.» Indico con il capo dietro di me, mi voltai per quanto potevo e notai Jamie bere e parlare con un paio di persone. «Certo che quel tipo non si stacca da te nemmeno un secondo. Ti sta appiccicato come una cozza. Te lo porti anche in bagno?» Sorrise di sghembo.

«Sta zitto. Lasciami andare.» Borbottai a denti stretti, la vicinanza con Harry mi innervosiva abbastanza e non solo quella, anche il suo modo di parlare. A lui non va mai bene ciò che va bene a me. Sembra quasi fatto apposta.

Si avvicinò al mio orecchio pericolosamente. «Con piacere.» Lasciò il mio polso e io ne approfittai per riandare da Gyne. «Buon divertimento occhi belli!.» Urlò, continuai a dargli le spalle e alzai solamente il dito medio in risposta.

Adesso che so che è qui, non riesco a far finta che non ci sia, mi ha spiato per tutta la serata chi mi assicura che non lo faccia ancora. 

E' ovvio che lo faccia.

E poi perché mai dovrebbe farlo. Dio quel ragazzo è maledettamente imprevedibile e incomprensibile.

Quella vicinanza con lui, il suo profumo, i suoi occhi, la sua fronte leggermente imperlata di sudore o soltanto la sua voce roca, in questi giorni che non si è fatto vedere forse ha suscitato in me strane sensazioni che  è impossibile spiegare.

Ma è anche così odioso, Dio mio.

Occhi belli.

Mancava solamente questa presa per il culo da parte sua.



#SPAZIOAUTRICE

Eccomi qui ed ecco anche il capitolo diciotto! Vedete? Non sono in ritardo questa volta! Spero di riconquistare di nuovo tutte le lettrici che magari hanno deciso di non leggere più la fanfiction per il ritardo.

Ma ehi, sto rimediando capitolo per capitolo.

Votate e commentate dicendomi cosa ne pensate! 


All the love. xx

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