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Chiara
Sono Chiara, ho diciotto anni e oggi inizio il mio ultimo anno di liceo classico.
Vivo con mia madre, Sara, che lavora in un’agenzia assicurativa, e mio fratello Salvo, che frequenta il terzo anno di liceo.
Non ho nominato mio padre, Luca, perché non lo vedo da sei anni.
I miei si sono separati quando lui ha conosciuto un’altra donna e da allora ci sentiamo solo nelle feste, con qualche telefonata.
Ultimamente, però, mi ha detto che potrebbe essere trasferito a Roma, quindi magari tornerà. Pensare di rivederlo dopo tanto tempo mi riempie di emozioni contrastanti: non so se provare gioia o tristezza, considerando quanto ci siamo allontanati.
Sono in cammino verso scuola, e la città sembra ancora dormire; poche persone in giro e, per una volta, sono puntuale, anche se stamattina alzarmi è stato uno strazio.
Settembre ha sempre su di me un effetto malinconico: il mese dei ritorni e dei nuovi inizi. C’è chi torna dalle vacanze, chi ricomincia il lavoro o la scuola, e c’è chi, invece, non è mai più tornato.
Penso spesso a chi si è allontanato, a chi non rivedrò più, e a chi, forse, tornerà.
Poco dopo, scorgo Fabiola e Sabrina, anche se manca Carla.
Ci salutiamo e, dopo un attimo, vediamo Carla arrivare.
Insieme, ci avviciniamo alla nostra scuola. Dall’esterno, è piacevole: ampie vetrate e una grande insegna.
Respiro a fondo; oggi è il mio ultimo primo giorno.
Entriamo, attraversiamo i corridoi familiari e raggiungiamo l’aula.
È tutto uguale: i pavimenti a mosaico, le finestre con vista sulla città e i banchi, sempre gli stessi. Mi siedo, e penso che a giugno tutto questo finirà.
Lascerò il liceo, i compagni e i professori.
Negli anni ho vissuto qui gioie e ansie, compiti e interrogazioni.
Ho costruito amicizie profonde, e lasciare tutto mi fa un po' paura.
Iniziamo a raccontarci le vacanze: Fabiola è stata in Svizzera dai parenti, Sabrina in Sicilia con la madre e la sorella, e Carla in Sardegna con un’amica.
"Io..." comincio, ma vengo interrotta dall’arrivo di un uomo sulla trentina, alto, con occhi castani e capelli scuri.
"Buongiorno a tutti. Sono Mattia Conti, il vostro nuovo insegnante di italiano."
La sua espressione è seria mentre ci osserva uno a uno.
Mi auguro solo che sia bravo come la professoressa che ci ha seguito finora.
Vorrei ringraziare Cami_potterLightwood, tetedefumee_, DamarideCasadei, La_prepotente e CristinaGelsomini per l'aiuto.
Se vi va, passate a leggere le sue storie.
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