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Era reale

Immagine fatta da me; sopra potete trovare la traduzione della canzone.



Say something, I'm giving up on you

Il suo corpo è lì, inerme, che giace abbandonato.

Nessun movimento, non percepisco il suo respiro.

Mi avvicino a lui strisciando, il bruciore per la ferita alla tempia non è nulla in confronto a ciò che provo dentro.

«Kili...»

Il suo nome cade fuori dalla mia bocca, non ho voce, non ho forze, non ho più una famiglia o una casa. Mi rimane solo lui, e non voglio perderlo.

Non voglio.

I'll be the one, if you want me too

Appoggio il capo sul suo petto.

È debole.

Debolissimo.

Ma il suo cuore batte ancora.

«Kili, guardami.»

È l'unica cosa che sono in grado di dire.

Voglio perdermi nei suoi occhi, vedere i suoi occhi guardare me.

Sento un rantolo provenire dalla sua direzione.

«Tu non puoi essere lei.»

Quella frase.

Alzo la testa di scatto.

Sentire la sua voce è un tale sollievo, anche se è sottile.

Apre un occhio e poi l'altro. Sono ormai spenti, vuoti.

Ma c'è ancora vita in lui.

Anywhere I would've followed you

Premo le mani sul suo ventre, tentando di bloccare il sangue che esce copioso e che tinge i miei palmi di un rosso scarlatto.

Mi osserva, mi osserva con due occhi ricchi d'amore. Quanto vorrei essere guardata così tutti i giorni della mia vita.

«Pensi che avrebbe potuto amarmi?»

Ancora quella domanda, formulata così semplicemente, ma dalla risposta così difficile.

Apro la bocca, ma non ne esce alcun suono. Allora è lui a parlare.

«Tauriel?»

And I am feeling so small

Distolgo lo sguardo dalla sua ferita, e non appena i suoi occhi incontrano i miei il mio corpo si svuota di ogni energia, di ogni presupposto di restare forte di fronte a qualunque situazione.

C'è ancora vita in lui, sì.

Ma per poco.

«Io avrei potuto amarti.»

Premo con più forza le mani sul suo grembo, mentre i miei occhi si riempiono di lacrime.

Nessuno mi ha mai detto parole tanto belle.

Nessuno mi ha mai fatto provare questa tempesta di sentimenti che ho dentro in questo momento.

Decido di aprire il mio cuore a lui, anche se la mia voce è incrinata, anche se l'orgoglio tiene la mia lingua aggrovigliata.

Lui sta morendo, e per la prima volta provo questo grande senso di impotenza.

It was over my head, I know nothing at all

«Andremo oltre le montagne... e guarderemo le stelle. E visiteremo le grotte di cui mi parlavi. E ammireremo le lune di fuoco.»

Combatto contro me stessa per trattenere le lacrime.

«E io ti amerò, se me lo concederai.»

Mi fissa con i suoi occhi scuri, dolci, profondi. I suoi capelli corvini ora sono inzaccherati di terra. La sua cotta è intrisa di sangue. Il suo viso è sporco, pallido. Il suo corpo si fa ancora più freddo.

And I will stumble and fall, I'm still learning to love

«Kili?»

I suoi occhi si chiudono lentamente, mentre una lacrima sfugge dalle sue ciglia nere, correndo per la sua guancia rovinata da un taglio.

«Kili, guardami... guardami!»

Lo muovo leggermente, ma non reagisce alla mia scossa.

«Non puoi andartene.»

Non ho la forza di reagire, la luce si affievolisce, comincio a vedere sfuocato.

Forse anch'io sto morendo.

L'immagine del suo viso abbandona i miei occhi e rotola giù. Lacrime. Sto piangendo senza che io possa fare nulla per contenermi.

I'm sorry that I couldn't get to you

«Non puoi lasciarmi sola.»

La vita ha abbandonato il suo corpo. È ancora più freddo.

Dentro di me c'è solamente vuoto, un dolore incolmabile.

Forse il rivedere ancora una volta il suo sorriso potrebbe chiudere questa ferita che mi ha appena lacerato da parte a parte.

Ma non lo rivedrò mai più, il suo sorriso.

Se n'è andato, come i miei genitori.

Re Thranduil non mi porterà con sé, a guerra finita. Mi ha bandita, e io gli ho sputato in faccia ciò che mi tenevo dentro da anni.

Pensi che la tua vita valga più della loro, quando non c'è amore in essa?

Con me non ho più niente.

Mi abbasso sul suo corpo, stringendolo forte a me, come se il mio calore potesse di nuovo far battere il suo cuore, come se in qualche modo lui potesse tornare.

C'è solo il silenzio intorno a me, frantumato da qualche mio singhiozzo.

All'improvviso sento un verso, su in alto, nel cielo.

Le aquile.

Le loro ombre occupano il suolo, mentre le loro grandi ali planano sugli Orchi, che, impauriti, tentano invano di scappare o di difendersi.

Piombano sull'esercito nemico afferrandoli con gli artigli, per poi lasciarli cadere a qualche metro di distanza. È una tattica intelligente, quelle orrende creature moriranno in molte.

Questa battaglia è vinta, ne sono sicura. Ma non mi rallegro, anzi, questo pensiero, ormai, mi è indifferente.

Ho perso quella più importante.

Quella che avrei dovuto combattere per tenerlo con me.

L'ho visto morire tra le mie braccia, mentre si spegneva lentamente, respiro dopo respiro, fino a quando non ha esalato l'ultimo, e ha chiuso gli occhi.

Quegli occhi che erano in grado di farmi dimenticare di essere una guerriera, un'assassina, e che mi facevano sentire così piccola e fragile.

Non li riaprirà mai più, quegli occhi.

Lo guardo, e alla vista del suo bel viso privo di vita lascio che un grido pieno di rabbia esploda fuori dal mio corpo.

Sono distrutta, a pezzi.

Questo amore mi ucciderà. La sua mancanza mi stremerà, alla fine. Sono minuti interminabili, quelli che passo con il suo corpo disteso accanto a me.

And I will swallow my pride

Poi avverto dei passi familiari che risuonano debolmente all'interno di quella maledetta fortezza di roccia.

Dopo pochi secondi è lì, sento il suo sguardo divorarmi.

Legolas.

Vorrei così tanto ringraziarlo, chiedergli se sta bene, se è ferito.

Ha rischiato la vita per me, e gliene sarò eternamente grata.

Ma qualcosa dentro mi ferma.

Anche Kili ha rischiato la vita per me.

Ed ora, lui è morto.

Non riesco nemmeno ad alzare lo sguardo per guardarlo negli occhi.

Legolas è da sempre il mio più grande amico, ma lui non mi considera tale.

Sento i suoi passi allontanarsi e sono costretta ad impiegare tutte le forze che mi restano per non alzarmi e raggiungerlo.

Forse è meglio lasciarlo andare. Spero con tutto il mio cuore che un giorno troverà colei che gli darà quello che io non posso.

Pochi secondi dopo, le mie orecchie avvertono la presenza di qualcun altro. Non posso fare a meno di ascoltare la conversazione.

Se ne va, dunque, ha deciso. Non vuole più tornare a Bosco Atro, e il mio cuore si riempie di tristezza.

Chissà se lo rivedrò mai.

Una frase, che mi conferma l'identità della seconda persona, fa riemergere un boato di ricordi, mentre quelle parole risuonano nella mia mente.

Tua madre ti amava. Più di chiunque altro. Più della vita.

Legolas mi aveva riferito che sua madre era morta a Gundabad. Si era dunque sacrificata per salvargli la vita?

Anche mia madre lo aveva fatto. Ero molto piccola, ma lo rammento ancora. L'irruzione degli Orchi, le urla, il sangue, l'odore della morte, il fuoco. Alcune guardie mi trovarono sepolta sotto il suo cadavere.

Inavvertitamente la sua presenza mi distoglie da quei lontani ricordi.

«Vogliono seppellirlo.»

Io sto per salvarlo, era stato ciò che avevo detto qualche giorno prima.

Fisso un punto impreciso mentre lo dico, come se temessi la risposta, la quale non tarda ad arrivare.

«Sì...», sussurra lui.

Traggo un profondo respiro per darmi forza, il peso al cuore si alleggerisce solo per un secondo.

«Se questo è amore... allora io non lo voglio.»

Non mi giunge risposta, così mi decido. Lo affronto, lo guardo dritto negli occhi non riuscendo a nascondere la mia disperazione.

«Toglimelo. Ti prego.»

Quel tipo di dolore era mille volte più distruttivo di uno fisico. Forse anche lui lo aveva provato, quando sua moglie morì.

«Perché fa così male?»

Pretendo una risposta perché io non so darmela.

Metto da parte tutti i rancori e gli chiedo consiglio, come ho sempre fatto in questi anni.

«Perché era reale.»

Era reale.

Quella risposta mi centra il cuore in pieno. Non lo credevo capace di pronunciare simili parole. Sono stata un'ingenua a non vedere la realtà dei fatti.

Thranduil soffriva da quando la regina lo aveva abbandonato. Non aveva esitato nel prendermi sotto la sua ala, nonostante si nascondesse dietro le mura del suo palazzo con due occhi di ghiaccio.

E io come lo avevo ringraziato?

Fuggendo, trascinando con me il suo unico figlio, che era stato costretto a crescere da solo.

Non c'è amore in te.

Mancandogli di rispetto, insinuando cose che non riuscivo a comprendere nemmeno lontanamente.

Ma ora sì.

Mi chino sul suo viso e poso le mie labbra sulle sue.

Un breve, piccolo ma eterno bacio, che racchiude tutto il mio amore.

«Addio, amrâlimê», mormoro a pochi centimetri dalla sua fredda bocca.

Alzo il capo e sorrido lievemente.

You're the one that I love... and I'm saying goodbye

Estraggo quella piccola, meravigliosa runa da una tasca interna e gliela infilo in una mano, lasciando un bacio sopra di essa.

La risposta di Thranduil mi ha dato un poco di speranza.

Gioirò per Kili, vivrò per lui. E amerò lui.

«Ti aspetto nella mia tenda...», mormora.

Annuisco con forza in risposta, allora se ne va, lasciandoci soli.

Gli sussurro canzoni elfiche, nell'attesa che i Nani vengano a recuperare il suo corpo.

•••

Thranduil mi ha riferito che Legolas è vivo.

Dopo il Consiglio di Elrond, a Gran Burrone, ha deciso di prendere parte come uno dei componenti della Compagnia dell'Anello per proteggere ed aiutare uno hobbit, il cui nome è Frodo, parente di quel piccolo ma intelligente furfante che ebbe rubato le chiavi sotto il naso delle guardie di cui ero a capo, tantissimi anni fa.

La loro missione era quella di distruggere l'Anello di Sauron, che rappresenta l'intero Male della Terra di Mezzo.

Legolas ha combattuto come un eroe in numerose battaglie, tra cui quella del Fosso di Helm, quella sui Campi del Pelennor, e infine quella presso il Cancello Nero, Morannon.

Ora si trova a Gondor, in attesa che il suo amico Aragorn venga incoronato.

Il re è stato invitato, e, come capitano delle guardie, lo accompagnerò.

A breve rivedrò Legolas e ciò mi riempie di felicità.

A volte, con il permesso del mio sovrano, mi reco là, ad Erebor, e aspetto che cali la notte.

Mi siedo a guardare le stelle, accanto alla sua tomba.

So che Kili è sempre con me.

Sento la sua voce nel fruscio del vento, avverto la sua presenza accanto a me.

Ma soprattutto, lo sento nel mio cuore.

Una cosa è certa.

Lo amerò per sempre, nonostante queste circostanze che ci hanno impedito di stare insieme.

Ora lui è molto, molto lontano da me.

Cammina nella luce delle stelle, in un altro mondo.

E so che anche lui, ovunque sia, mi ama.

Say something...

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