Inaspettatamente, la vita, il destino, il fato forse, aveva deciso di riportarmi in quel luogo che sembrava essere il centro della mia esistenza.
Lo stesso ponte che sembrava essere collegato con il mio destino.
Mi avvicinai ad esso, titubante, come se da un momento all'altro avrebbe potuto dissolversi davanti a me e rivelarmi che era solo un'allucinazione.
Improvvisamente delle immagini mi balzarono alla mente annebbiandomi la vista.
Barcollai cercando di rimanere in piedi, ma inciampai avvicinandomi pericolosamente alla sponda. Aggrappandomi al guardrail riuscii a reggermi in piedi.
Ad un tratto una luce catturò la mia attenzione. Mi girai e guardai giù verso l'acqua limpida e trasparente.
Intravidi un luccichio e mi incuriosii.
Decisi di andare a vedere di cosa si trattasse.
Attraversai il ponte e iniziai a scendere in mezzo alla boscaglia per raggiungere la sponda del torrente.
Da quel punto però non riuscivo a notare il luccichio dell'oggetto misterioso.
Presa dal coraggio mi tolsi le scarpe e le calze e mi tuffai in acqua.
Era gelida ma per mia fortuna la corrente non era forte e non rischiai di venire trascinata via.
Cercai di raggiungere il punto dove avevo più o meno avvistato lo strano oggetto e finalmente lo intravidi nel fondale.
Presi un respiro profondo e m'immersi.
La mia vista era annebbiata a causa dell'acqua ma non mi importava.
Sentivo che ciò che avrei trovato sarebbe stato per me di fondamentale importanza.
Da sempre avevo dato retta alle mie sensazioni e ai miei istinti, e in quel preciso momento sapevo che dovevo farlo.
Afferrai l'oggetto e riemersi.
Arrivai sulla sponda del fiume e mi rannicchiai nel terriccio sporcando i miei vestiti.
<<C-caz-zo c-che fffred-ddo>>  balbettai a bassa voce tremando come una foglia.
Tenevo il pugno con l'oggetto misterioso ben stretto come se temessi che potesse svanire da un momento all'altro. Avevo quasi timore di guardare cose si nascondesse nella mia mano.  Il cuore mi batteva all'impazzata.
Dopo secondi, minuti, o forse ore aprii lentamente il palmo, rivelando un semplice braccialetto con un grazioso ciondolo a forma di cuore.

Era talmente grazioso e delicato. Lo rigirai fra le mani sentendo uno strano senso di pace a tranquillità nel cuore. Quel braccialetto mi era talmente familiare, che mi trasmetteva serenità.
Sul retro di esso, notai la presenza di una scritta.
Mi passai una mano sugli occhi per vedere meglio e avvicinai maggiormente il ciondolo al mio sguardo:

"Una promessa, è per sempre"

~Tuo John~

Il mio cuore batteva talmente forte da martellarmi nelle orecchie. Sentivo che quel ciondolo aveva qualcosa.
e il nome inciso sul retro...John, sentivo che mi era familiare, non so esattamente come spiegarlo.
Non ho mai conosciuto nessuno che avesse quel nome, ma vagamente mi ricordava qualcosa.
Una ventata d'aria fredda mi fece battere i denti.
Decisi che se non volevo morire d'ipotermia, era meglio se me ne andavo.
Mi alzai lentamente sentendomi tutta indolenzita.
Una volta superato il ponte mi girai a guardarlo, e sorrisi come se mi fossi finalmente tolta un peso dal cuore.
Strinsi al petto il braccialetto e mi allontanai, serena.

Buongiorno!❤
Mi scuso se questo capitolo è corto, anzi cortissimo a confronto con gli altri, ma doveva essere così. ..si trattava solamente di un intermezzo prima del prossimo capitolo.
Che ne pensate?
Votate e commentate😍ci vediamo al prossimo capitolo😊
Un bacio, Gaia😘