10. Morgan
Guardo il profilo di Spencer che si allontana, la sua figura si perde tra la folla di agenti e curiosi che si sono radunati sul luogo del crimine.
È come se un pezzo di me si stesse allontanando con lui, lasciandomi sola con i miei pensieri tumultuosi.
Morgan mi stringe ancora più forte, la sua presenza solida è l'unica cosa che mi impedisce di crollare completamente.
"Andrà tutto bene, lo sai," mormora nel mio orecchio, ma le sue parole non possono cancellare il vuoto che sento dentro.
La polizia continua il suo lavoro intorno a noi, raccogliendo prove, prendendo note, cercando di dare un senso a tutto ciò che è successo.
Mi sento come un pezzo di puzzle fuori posto, un'irregolarità che non può essere sistemata facilmente.
Decido di lasciare che Morgan mi porti via da lì, lontano dal caos e dalle luci lampeggianti delle auto della polizia.
Abbiamo bisogno di un momento di pace, anche se so che la pace sarà difficile da trovare stasera.
Ci dirigiamo verso casa, il silenzio in macchina è pesante.
Non c'è bisogno di parlare; entrambi sappiamo cosa l'altro sta pensando.
L'orrore della notte si è insinuato nella mia anime (di nuovo) e non ci lascerà così facilmente.
Arriviamo a casa e entriamo in un silenzio che sembra più opprimente dell'aria carica di tensione che abbiamo lasciato dietro di noi.
Morgan mi conduce sulla poltrona accanto al camino, accendendolo con mano esperta.
Le fiamme danzano, gettando ombre danzanti sulle pareti e facendo scintillare il riflesso dorato nei suoi occhi preoccupati.
Mi siedo accanto a lui, lasciando che il calore del fuoco scaldi il mio corpo, ma non la mia anima.
Gli sguardi si incrociano e so che Morgan è qui per me, pronto a sostenere qualsiasi cosa io debba affrontare.
"E ora?" chiedo a voce bassa, rompendo finalmente il silenzio che ci avvolge.
Osserva il fuoco per un istante prima di rispondere "Ora prendia un respiro profondo e lascia che le cose si sistemino" dice con voce calma, ma posso percepire la tensione sotto la superficie della sua tranquillità.
"Non so se ce la farò" confesso, sentendo la paura salire in gola come un nodo che non posso sciogliere.
Morgan mi guarda intensamente.
"Tu sei forte, T/n. Più di quanto credi. Hai affrontato l'oscurità e l'hai superata. Ora devi solo lasciarlo andare. Chi ha ucciso Brian non c'è più"
Le sue parole mi penetrano come una carezza sulla pelle, un conforto nel buio che minaccia di inghiottirmi.
Respiro profondamente, cercando di seguire il suo consiglio, di lasciar andare il peso delle mie azioni e delle mie emozioni.
Ma Spencer è ancora lì, nel mio cuore e nella mia mente.
La sua figura si staglia nitidamente contro il ricordo della notte, un ragazzo distante che sembra così vicino.
Mi ritrovo sul divano accanto a Morgan, la tensione della serata pesa ancora sulle mie spalle come un manto di piombo.
Il fuoco nel camino crea un'atmosfera intima, ma il mio cuore è tormentato da ciò che devo confessare.
"Morgan," dico con voce incerta, rompendo il silenzio che ci avvolge "C'è una cosa che devo dirti."
Il suo sguardo si posa su di me, occhi profondi e premurosi che sembrano scrutare l'anima.
"Dimmi," risponde, la sua voce calma ma carica di aspettativa.
Respiro profondamente, cercando le parole giuste per spiegare ciò che sento "Qualche sera fa" inizio piano, sentendo il mio respiro tremare appena "Ho baciato Spencer."
Morgan resta immobile, gli occhi che mi fissano con una miscela di sorpresa e preoccupazione.
"Cosa?" la sua voce è un sussurro, poi sorride.
"È successo mentre guardavamo Star Wars. Pensavo di star sognando" continuo rapidamente, il mio cuore batte forte nel petto "Era una situazione intensa, e in un momento di vulnerabilità... è successo."
Posso vedere lo stupore affiorare nei suoi occhi, una freccia che colpisce dritta al cuore "E ora?" chiede dopo un lungo silenzio sorridendo di più.
"Ora lui mi evita" ammetto con voce rotta, il peso delle mie azioni cadendo pesantemente sulle mie spalle "Come se quel bacio avesse cambiato tutto tra di noi. Non so cosa fare, Morgan."
Lui mi guarda intensamente, il suo sguardo riflette una comprensione profonda mescolata a una tristezza palpabile "T/n," inizia con calma, la sua mano che cerca la mia "Le persone commettono errori, e spesso sono costretti a vivere con le conseguenze. Ma questo non significa che non possiamo trovare un modo per affrontare tutto questo"
Le sue parole sono un conforto nel caos delle mie emozioni "Ma Spencer..." balbetto, il suo nome un nodo nella mia gola.
Morgan mi interrompe con gentilezza "Spencer è complicato, lo sai. Ma se c'è qualcosa che puoi fare, è affrontarlo direttamente. Parlare con lui, chiarire le cose."
Annui lentamente, le sue parole che risuonano dentro di me come un faro nella tempesta "Forse hai ragione," dico con un sospiro, una piccola speranza che si fa strada nel buio.
Ci guardiamo per un istante, il calore del fuoco che illumina il nostro viso teso "Sappi che sono qui per te, qualunque cosa accada," mi assicura Morgan con fermezza, il suo sostegno un pilastro su cui posso aggrapparmi.
Lo ringrazio con uno sguardo grato, sentendo il peso delle mie confessioni alleggerirsi appena.
Lo accompagno alla porta "A domani t/n"
"Buonanotte Morgan"
Domani parlerò con Spencer, affronterò il mio errore e cercherò di ristabilire ciò che ho rotto.
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